|
|
|
 |
  |
 |
|
Notiziario Marketpress di
Martedì 17 Febbraio 2009 |
|
|
  |
|
|
LA TRASFORMAZIONE DEI CONFLITTI CON MEZZI PACIFICI PRESENTATO A TRENTO IL LIBRO DI JOHAN GALTUNG
|
|
|
 |
|
|
Trento, 17 febbraio 2009 - Empatia, dialogo e creatività. Queste le punte del triangolo su cui si basa la teoria di Johan Galtung, studioso delle discipline legate alla risoluzione nonviolenta dei conflitti, illustrata il 12 febbraio a Trento da Nanni Salio, fisico, responsabile del Centro studi Sereno Regis di Torino e già segretario dell´istituto italiano di ricerche per la pace. Empatia, ha spiegato Salio, significa condividere il punto di vista dell’altro, mentre il dialogo serve ad impedire che il conflitto possa degenerare e la creatività è utile al fine di trovare soluzioni innovative che superino i vecchi paradigmi, gettando ponti fra gli interessi legittimi delle parti in causa. Sul tema dei conflitti, ha detto Salio, siamo un po’ tutti analfabeti, perché pensiamo che conflitto sia sinonimo di guerra, mentre si tratta di una condizione umana normale, quasi sempre affrontata e risolta senza violenza. La necessità di trovare strumenti diversi dall’uso della forza per la risoluzione dei conflitti armati è il tema del futuro, ha detto il Vicepresidente della Regione Francesco Comina, che ha promosso la presentazione del libro di Johan Galtung "La trasformazione dei conflitti con mezzi pacifici", stampato con il sostegno della Regione Autonoma Trentino-alto Adige. Johan Galtung è uno dei principali studiosi delle discipline legate alla risoluzione nonviolenta dei conflitti. Direttore di Trascend: A Peace and Development Network e fondatore del Peace Research Institute di Amsterdam, Galtung ha scritto oltre ottanta libri, ha ricevuto dieci lauree honoris causa e numerose onorificenze fra cui il Premio Nobel Alternativo per la Pace. All´incontro è intervenuto anche Giovanni Kessler, Presidente del Consiglio Provinciale di Trento che ha evidenziato il deficit culturale con cui viene affrontata la sfida della pace. Se il nostro solo strumento è un martello, ogni problema assomiglierà ad un chiodo da battere, ha detto Kessler, citando un’espressione che deriva da un aforisma del filosofo Nietzsche, ovvero se l’unico strumento che abbiamo è quello della forza non avremo che la guerra per risolvere un conflitto. Occorre, ha concluso Kessler, un lavoro educativo, culturale e politico al fine di elaborare nuove strade, altrimenti prevarrà sempre la tentazione di usare la forza. Fabio Pipinato, direttore di Unimondo e membro del Consiglio del Forum Trentino per la Pace, ricordando che nel mondo vi sono 26 conflitti armati in corso, ha avanzato la proposta che il Trentino-alto Adige possa diventare un luogo di accoglienza e di facilitazione, a livello internazionale, dove le parti in causa, protagoniste delle varie guerre, si incontrino per dialogare. . |
|
|
|
|
|
<<BACK |
|
|
|
|
|
|
|