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Notiziario Marketpress di
Martedì 17 Febbraio 2009 |
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ISTRUZIONE: I TAGLI DELLA FINANZIARIA DEL GOVERNO DEVONO TENERE IN CONSIDERAZIONE LA SITUAZIONE DELLA REGIONE DEL VENETO
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Venezia, 17 febbraio 2009 - “Ho ricevuto in questi giorni diverse segnalazioni da parte dei sindaci del nostro territorio preoccupati che i tagli della Finanziaria del Governo si ripercuotano soprattutto nella scuola primaria, andando così a limitare alcuni servizi come la mensa, qualora vi fosse eccessiva riduzione del personale. ” A dichiararlo è Elena Donazzan, assessore all’Istruzione, Formazione e Lavoro, che aggiunge: “Sono in stretto raccordo con l’ufficio scolastico regionale per avere un quadro esatto delle proiezioni dei tagli del personale legati all’obbligatorietà della riduzione della spesa pubblica prevista dalla Legge Finanziaria dello Stato. ” “Se da un lato - sottolinea Donazzan - condivido la necessità di ridurre la spesa pubblica, dall’altro ritengo che il Ministero debba tenere conto della particolarità della nostra Regione. Per altro credo anche che la riforma della scuola primaria con l’introduzione del maestro unico sia un fatto positivo per la didattica e uno strumento utile per razionalizzare la spesa. ” “Segnalerò al ministro Mariastella Gelmini - prosegue l’assessore - che il Veneto ha la spesa pubblica procapite per studente più bassa d’Italia; che la Regione ha già ridotto nel 2000 le scuole sottodimensionate; che il tempo pieno è un’esigenza sociale in particolare nelle nostre città dove entrambi i genitori lavorano. ” “Sarà mio compito sottolineare, poi, al ministro - aggiunge Elena Donazzan - che il Veneto grava meno di altri sulla spesa scolastica, perché i due terzi dei bambini che frequentano la scuola dell’infanzia non lo fanno nella scuola statale, ma in quella paritaria pagata dalle famiglie, dai comuni e dalle regioni. Dirò inoltre che abbiamo il numero più alto di studenti extracomunitari e un aumento in generale degli studenti iscritti. Infine, evidenzierò che il numero degli insegnati di sostegno per i bambini disabili è inferiore alla media nazionale. ” . |
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