|
|
|
 |
  |
 |
|
Notiziario Marketpress di
Giovedì 19 Febbraio 2009 |
|
|
  |
|
|
INFARTO MIOCARDICO ASSOCIATO AI FARMACI ANTIRETROVIRALI
|
|
|
 |
|
|
Bruxelles, 19 febbraio 2009 - Una recente ricerca ha aiutato a capire perché i pazienti sottoposti a trattamenti con farmaci antiretrovirali contro l´Hiv sono maggiormente soggetti ad essere colpiti da infarto del miocardio. La ricerca, presentata in occasione della "Retroviral Conference", tenutasi a Montreal (Canada) lo scorso 11 febbraio, è stata condotta da medici e ricercatori dell´Istituto di Medicina e di Scienze mediche dell´University College Dublin, dalla clinica universitaria Mater Misericordiae della capitale irlandese e dal Royal College of Surgeons in Irlanda. I farmaci antiretrovirali sono utilizzati nel trattamento di un´ampia gamma di infezioni, tra le quali quelle causate dal virus dell´immunodeficienza umana. Questa nuova ricerca si è basata su un importante studio internazionale pubblicato nel 2008, che dimostrava che nei pazienti Hiv-positivi trattati con farmaci antiretrovirali vi è una maggiore incidenza di infarto del miocardio rispetto ai pazienti curati con medicinali diversi. I medici del Royal College of Surgeons in Irlanda si sono basati sullo studio del 2008 per la messa a punto di un test per la misurazione dell´attività piastrinica nel sangue dei pazienti affetti da Hiv. Le piastrine svolgono un ruolo essenziale nella coagulazione esterna del sangue in caso di ferite della cute, ma se iperattive o mutanti all´interno dei vasi sanguigni possono causare la formazione di coaguli di sangue che possono provocare infarti. I risultati dimostrano che i pazienti affetti da Hiv sottoposti a trattamenti con farmaci antiretrovirali hanno più possibilità di essere colpiti da infarto del miocardio proprio per l´effetto di questa classe di farmaci sull´attività delle piastrine. Non è ancora stato possibile identificare il motivo che sta alla base di questa reazione, ma i risultati preparano il terreno per ulteriori ricerche finalizzate allo sviluppo di migliori trattamenti antiretrovirali per i pazienti Hiv-positivi. "Queste scoperte incideranno profondamente sul trattamento dei pazienti contagiati dal virus dell´immunodeficienza umana e avranno implicazioni importanti sulle cure farmacologiche contro questo virus a livello mondiale," afferma il dottor Paddy Mallon che ha guidato il gruppo di ricerca che si è occupato della tossicità dei farmaci per l´Hiv, e che è medico consulente in malattie infettive presso la clinica universitaria Mater Misericordiae di Dublino, nonché professore di medicina all´University College Dublin. "La ricerca internazionale pubblicata lo scorso anno evidenziava la correlazione esistente tra i farmaci antiretrovirali e un aumentato rischio di infarto del miocardio, ma non ne spiegava le ragioni. Ora, siamo stati in grado di dimostrare che la somministrazione di alcuni farmaci contro l´Hiv ha ripercussioni dirette sull´attività piastrinica nel sangue. I risultati forniscono informazioni di inestimabile valore che saranno d´ausilio nella ricerca di terapie farmacologiche a lungo termine e sicure per le infezioni da Hiv. " Il professor Dermot Kenny del Royal College of Surgeons in Irlanda, il cui gruppo ha sviluppato questo nuovo test, ha affermato che questo risultato dimostra l´importanza della ricerca translazionale. "Grazie alla nostra stretta collaborazione abbiamo avuto modo di vedere come le tecniche diagnostiche d´avanguardia sviluppate nel nostro laboratorio possano trovare rapidamente applicazione in ambito clinico in Irlanda. Abbiamo in programma di estendere la ricerca ad altri centri che si occupano di Hiv a livello internazionale. " Per ulteriori informazioni, visitare: Royal College of Surgeons in Irlanda: http://www. Rcsi. Ie/ University College Dublin: http://www. Ucd. Ie/ . |
|
|
|
|
|
<<BACK |
|
|
|
|
|
|
|