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Notiziario Marketpress di
Giovedì 19 Febbraio 2009 |
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TRENTO: DELLAI AI DIPENDENTI PAT: CONTRO LA CRISI SERVE UN SALTO DI QUALITÀ SENSO DI APPARTENENZA E UNO SFORZO STRAORDINARIO PER VELOCIZZARE I TEMPI DI GESTIONE DELLE PROCEDURE: RENDERE LA PROVINCIA L´AMMINISTRAZIONE PIÙ EFFICIENTE DEL PAESE
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Trento, 19 febbraio 2009 - "Questa crisi non ha precedenti e, quando sarà passata, niente sarà più come prima. Ma almeno cerchiamo di coglierne uno stimolo: la recessione globale ci spinge a fare subito quello che comunque avremmo dovuto fare". Lo ha detto il presidente della Provincia autonoma di Trento, Lorenzo Dellai ai dirigenti e capiufficio della pubblica amministrazione invitati ieri nella sala congressi della Federazione trentina delle cooperative per analizzare la manovra anticrisi da poco approvata dall´esecutivo. "Dobbiamo rivoluzionare il nostro modo d´essere, puntare su efficienza, velocità per recuperare l´orgoglio di far parte dell´amministrazione pubblica". Accanto al presidente Dellai, il segretario generale Ivano Dalmonego - coordinatore della task force anticrisi - che ha anticipato la scaletta degli interventi affidati a Marina Fambri, Paolo Spagni, Sergio Bettotti e Raffaele De Col. "Questa manovra movimenta una cifra imponente - ha detto Dellai - vale a dire 850 milioni di euro, pari al 5% del Pil della Provincia. Ma se non riusciamo ad agire in fretta questo impegno resterà solo sulla carta ed avremo fallito". La Provincia insomma sta scommettendo su se stessa per affrontare la crisi: "è un nostro dovere - ha spiegato Dellai - per la semplice ragione che siamo entrati in un ciclo di crisi che è ancora del tutto sottovalutata non solo dall´opinione pubblica ma anche dagli apparati interpretativi. Nessuno può dire in realtà quanto durerà e quanto sarà profonda. C´è però la netta sensazione che alla fine ne uscirà un mondo ancora più competitivo e un territorio come il nostro potrà reggere solo se riuscirà a ripensarsi come una grande piattaforma produttiva dentro la quale tutti devono trainare verso lo sviluppo, pena la marginalizzazione". Nemmeno chi vive dentro la pubblica amministrazione può ritenersi immune da questo processo ed oggi è stato giustamente ricordato che le casse dell´ente pubblico si alimentano per il 70% dei gettiti derivanti dalle imprese e per il restante 30% dalle tasse versate da chi in queste imprese lavora. "Sostenere le imprese - ha detto Dellai - non è una mossa puramente estetica, ma una delle missioni principali della pubblica amministrazione". Sono quattro, come noto, i principali filoni cui questa manovra finanziaria si ispira: il welfare, cioé il sostegno al reddito dei lavoratori e delle famiglie che sono a rischio impoverimento (92 milioni di euro messi in campo assieme ad una serie di misure la più innovativa delle quali è il reddito di cittadinanza che per la prima volta un territorio sperimenta come prevenzione degrado sociale); il sostegno alle imprese (142 milioni di euro circa); l´efficienza e la competitiva del sistema territoriale (80 milioni di euro che vanno nel senso di accelerare investimenti ad esempio sulle reti tecnologiche e sulla gestione energetica); il riorientamento di 480 milioni di euro che dovranno insistere su tipologie di interventi che più di altri hanno incidenza sul Pil locale. "Gli esperti prevedono un calo del Pil del 2%, ma se riusciamo ad immettere nel sistema trentino questa massa di investimenti produrremo un movimento pari al 2% del Pil, azzerando così la decrescita - ha detto Dellai - ma per fare questo dobbiamo convincerci tutti che abbiamo bisogno di due condizioni: la prima riguarda il concetto di "unica piattaforma produttiva" cui il Trentino deve ispirarsi in una logica di sistema e di valorizzazione delle sinergie; la seconda condizione riguarda l´ente pubblico che è chiamato a cambiare in fretta la propria organizzazione, il modo stesso ed i tempi di gestione delle procedure. Nell´emergenza - ha aggiunto il presidente - siamo capaci di fare cose straordinarie. Adesso questa emergenza investe tutta la nostra organizzazione e credo che abbiamo tutte le risorse professionali e l´esperienza per fare una grande salto di qualità che la nostra gente ci chiede. Forse ci mancava solo una scintilla per riaccendere l´orgoglio: adesso c´è la crisi che non è una semplice scintilla: è un incendio". . |
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