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Notiziario Marketpress di
Martedì 10 Febbraio 2009 |
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MILANO, AL TEATRO I PICCHÌ MI GUARDI SI TU SI MASCULU? 10 15 FEBBRAIO SCRITTO, DIRETTO E INTERPRETATO DA GIANCARLO CAUTERUCCIO
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Milano, 10 febbraio 2009 - Un lavoro a difesa della diversità in tutte le sue forme, non solo sessuale ma anche razziale, politica, religiosa, psicologica, fisica. Presentato lo scorso giugno a Roma all’interno di “Garofano Verde”, rassegna dedicata agli scenari del teatro omosessuale e curata da Rodolfo Di Giammarco, Picchì mi guardi rievoca l’infanzia, i primi turbamenti che invasero il corpo e la mente del protagonista, in un turbamento fatto di stupore, sorpresa, paura. Un turbamento che nasce e vive nel cuore di un meridione ancora impermeabile alla diversità, dove i confini tra “masculo e femina” non possono essere valicati. Quello di Giancarlo Cauteruccio è un teatro che parla di fame, di cibo, di ricordi, di follia, di sesso, di poesia, attraverso un corpo “estremo”, malato. Un corpo esposto, disposto, urlato, avvolto e accompagnato questa volta dalla voce e dalla fisarmonica di Peppe Voltarelli, vero coprotagonista della perfomance di Cauteruccio, con le sue musiche che vibrano tra l’arcaicità di una lingua antica e la musica di un sentire moderno, dando origine a una lingua viva e intensa in un lavoro essenziale, silenzioso. “Picchì mi guardi si tu si masculu è un monologo scritto in calabrese, in cui indago attraverso la mia sessualità, nei conflitti di questo “corpo estremo” che instancabilmente porto in giro. E dove mi inoltro nel paesaggio degli istinti, in cui ricostruisco gli sguardi che si impigliano, i malesseri, i piaceri, le esclusioni, le negazioni, la voluttà, descrivendo con crudezza un’esperienza vitale per un artista e il suo destino”. Giancarlo Cauteruccio, regista-scenografo-artista visivo, è noto in Italia e all´estero per la sua particolare poetica basata sul rapporto tra arte e tecnologia. Il suo Teatro di Luce, gli ambienti video, le performances sul paesaggio appartengono ad una sperimentazione avviata fin dalla fine degli anni ´70. Sue opere sono state presentate nei maggiori teatri italiani e in capitali quali New York, Mosca, Oslo, Berlino. Negli ultimi anni Cauteruccio si è impegnato su una importante trilogia Beckettiana e sta attualmente lavorando alla preparazione di una trilogia Shakespeariana che si prevede ambientata in luoghi urbani e naturali, essendo il dialogo tra la parola, il corpo e il luogo altro centrale campo di ricerca dell´artista. La sede operativa stabile della sua compagnia teatrale Krypton è la modernissima struttura del Teatro Studio di Scandicci alle porte di Firenze. Info e prenotazioni tel. 02 8323156 _ info@teatroi. Org . . |
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