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Notiziario Marketpress di
Martedì 10 Febbraio 2009 |
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VAL D’AOSTA: APPROVATO IL PIANO DI CONTROLLO DEL CORMORANO
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L’assessore all’agricoltura e risorse naturali, Giuseppe Isabellon, comunica che la Giunta regionale ha approvato venerdì 6 febbraio il Piano di controllo della specie Cormorano. Il Piano è finalizzato al contenimento dell’impatto causato da tale specie sull’ittiofauna locale. Dai dati in possesso, infatti, si stima che la popolazione dei cormorani che ormai da diversi anni sverna con regolarità in Valle d’Aosta sia di circa cento esemplari, con punte che arrivano fino a centosettanta nel mese di dicembre, concentrati in prevalenza lungo il corso della Dora Baltea e in particolare nei tratti della media e della bassa valle. La predazione di questi animali influisce pesantemente sull’ittiofauna: si calcola che, ogni inverno, i cormorani si nutrano, mediamente, di quaranta quintali di pesce. Il Piano di controllo è stato preventivamente sottoposto all’attenzione dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (Ispra), che si è espresso favorevolmente in merito, e avrà durata quadriennale (2009-2012), a conclusione di un percorso che ha previsto, tra l’altro, il censimento della specie Cormorano sul territorio regionale e l’analisi della pressione predatoria. Gli studi, coordinati dalla Direzione flora, fauna caccia e pesca con il supporto del Corpo Forestale della Valle d’Aosta, sono stati condotti da tecnici ed esperti del settore e realizzati anche grazie alla preziosa collaborazione dei pescatori volontari del Consorzio regionale per la tutela, l’incremento e l’esercizio della pesca in Valle d’Aosta. «Il Piano – ha sottolineato l’Assessore Isabellon - è stato elaborato con l’obiettivo di limitare l’impatto della predazione dei cormorani, sia attraverso la possibilità di intervento sulla loro consistenza numerica, sia attraverso azioni di disturbo e abbattimento che saranno realizzate solo in aree di comprovato pregio ittiofaunistico e compiute esclusivamente dal personale del Corpo Forestale della Valle d’Aosta, in stretta collaborazione con i competenti uffici regionali». I dati relativi a tali azioni, unitamente al monitoraggio sulla loro efficacia, saranno inviati annualmente all’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale. . |
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