|
|
|
 |
  |
 |
|
Notiziario Marketpress di
Martedì 10 Febbraio 2009 |
|
|
  |
|
|
DECRETO SULLE QUOTE LATTE FORTE PREOCCUPAZIONI DAL MONDO AGRICOLO.
|
|
|
 |
|
|
A seguito della divulgazione del decreto legge 5 febbraio 2009 n. 4 sulle quote latte, pubblicato il 4 febbraio in Gazzetta Ufficiale, l’Assessore piemontese all’Agricoltura si è confrontato il 6 febbraio stesso sul testo con i rappresentanti del comparto per un primo scambio di idee su un decreto tanto atteso quanto oggetto di preoccupazione. “Da una prima analisi sul testo firmato, pervenutoci in queste ore – afferma Taricco - sono emerse forti perplessità sui contenuti del decreto del Ministro Luca Zaia. Il decreto è assolutamente difforme da quanto era stato più volte richiesto dalle rappresentanze agricole e dalle Regioni a vocazione lattiero-casearia. I rappresentanti della filiera agricola hanno espresso una profonda preoccupazione per il futuro dei produttori di latte che, come è noto, per la stragrande maggioranza hanno rispettato le regole in questi anni, e che oggi si trovano di fronte una norma che non richiede, alle aziende non in regola, la rinuncia al contenzioso; non destina, di fatto, risorse compensative alle aziende che negli anni si sono sobbarcate il costo della legalità; non definisce in modo chiaro le regole per le rateizzazioni dei debiti in essere, con un ruolo abnorme del “commissario”. Il tutto con una modalità che può aprire a rischi devastanti per il settore. ” La settimana prossima verrà riunito un tavolo di lavoro tecnico con le rappresentanze agricole per mettere a punto le proposte di emendamento che la Regione Piemonte presenterà al Governo in sede di Conferenza Stato-regioni. “Raccogliendo la rabbia, la preoccupazione e le sollecitazioni provenienti dal mondo agricolo – sottolinea l’Assessore – e ribadendo ciò che più volte come Regione abbiamo affermato, ci faremo portatori, nei confronti del Ministero e del Parlamento in fase di conversione, delle istanze del territorio. Inoltre, stiamo verificando la possibilità con gli uffici legali di impugnare il provvedimento presso la Corte Costituzionale. Ricordo tra l’altro che il decreto, approvato in Consiglio dei Ministri una settimana fa, è stato reso noto solo al momento della pubblicazione, al di fuori di ogni confronto, previsto dalla legge, con le Regioni e le parti economico- sociali. ” . . |
|
|
|
|
|
<<BACK |
|
|
|
|
|
|
|