Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 













MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web








  LOGIN


Username
 
Password
 
     
   


 
Notiziario Marketpress di Venerdì 29 Settembre 2006
 
   
  IL TRENTINO “CAPOFILA” DEL PROGETTO PER METTERE IL TURISMO ITALIANO IN BICICLETTA A MILANO IL MINISTRO FRANCESCO RUTELLI ELOGIA L’ESPERIENZA DEL SERVIZIO RIPRISTINO

 
   
   Il Trentino capofila di un progetto nazionale che punta sulla bicicletta, sul cicloturismo per le famiglie. E’ molto più di un auspicio. La Confindustria, il Touring Club Italiano ed il Ministero per i beni e le attività culturali intendono infatti elaborare un progetto di marketing finalizzato allo sviluppo dei servizi per il turismo in bicicletta sul territorio nazionale. Questo progetto deriva dalla volontà del Ministero del turismo di poter offrire a quanti sono predisposti al cicloturismo una rete e delle proposte che in Italia, per le sue condizioni climatiche ambientali, culturali e vocazionali, possano costituire un forte elemento di richiamo. In occasione del Salone del Ciclo, svoltosi a Milano nei giorni scorsi, il ministro Francesco Rutelli ha lanciato il progetto e la proposta di alcuni itinerari pilota. In quella sede ha lodato, senza lesinare parole di plauso ed apprezzamento, l’esperienza trentina, citandola ad esempio e proponendola come uno dei quattro itinerari di cicloturismo italiano, assieme alla Val Padana, alla Toscana e alla Sicilia, pur sottolineando che in Trentino, con vent’anni di esperienza e lavoro, il progetto è già maturo ed immediatamente decollabile mentre per le altre zone serve un impegno di investimenti e di organizzazione a cui proprio il Trentino potrebbe collaborare mettendo a disposizione l’esperienza già maturata. E’ Pier Dal Rì, dirigente del Servizio Ripristino e valorizzazione ambientale – che a Milano ha incontrato il ministro Rutelli - a ricordare l’opportunità che si offre alla nostra terra in un settore che, anno dopo anno, raccoglie consensi e “milioni” di passaggi in bicicletta lungo la rete delle piste ciclabili trentine. Nasce così, all’interno dei progetti voluti da Marta Dalmaso, assessore alle politiche sociali, la proposta del turismo in bicicletta in Trentino, declinata – nel titolo del progetto – in “Trentino Family Biking, dal Garda alle Dolomiti”. Un progetto sul quale verranno coinvolti la stessa presidenza della Provincia autonoma di Trento e l’assessore all’agricoltura, commercio e turismo, Tiziano Mellarini. “Recenti indagini di mercato – ricorda Dal Rì - evidenziano come solo in Germania, cinque milioni di tedeschi hanno dichiarato la disponibilità per una vacanza in bicicletta in Italia, e uno dei motivi per cui gli italiani fanno vacanza all’estero è dato dall’assenza in Italia di serie proposte di pacchetti cicloturistici su percorsi sicuri e organizzati come le piste ciclabili di cui noi disponiamo. Eccezione è stata rilevata per il Trentino e in tal senso ci è stato chiesto di collaborare a questo progetto di marketing per portare la nostra esperienza ormai conosciuta, nota ed apprezzata come esempio speciale e particolare nel panorama italiano. ” Il progetto nazionale si chiama appunto “Italia in bicicletta”, ovvero spunti e appunti per un progetto di marketing finalizzato allo sviluppo dei servizi per il turismo in bicicletta sul territorio nazionale. Il Trentino, dal canto suo, ribadisce Dal Rì, ha già elaborato a questo proposito un suo progetto e lo ha consegnato al ministro Rutelli e al gruppo di lavoro. Nel documento si mette in evidenza come per poter essere all’altezza e mettere a punto tutti i dettagli di una vera rete che possa supportare pacchetti di cicloturismo dedicato a famiglie e gruppi giovanili, così come richiesto dal Ministero, sarà opportuno completare alcune opere strutturali secondo i piani che si andranno a definire ma anche e soprattutto avviare un forte coinvolgimento con l’organizzazione turistica ed imprenditoriale cui spetta il compito di affiancare l’ente pubblico nei comparti di loro specifica competenza. “Ritengo – dice Dal Rì - che qualora vi sia condivisione sulla bontà del progetto e la necessità di accelerare gli aspetti organizzativi e promozionali di questa iniziativa, gli assessori competenti, i loro Servizi, gli enti e le associazioni di categoria dovranno esprimersi e porre in essere tutte quelle iniziative imprenditoriali necessarie per la sua puntuale definizione. Nell’esprimere soddisfazione per i risultati sin qui conseguiti sono certo che si potrà arrivare quanto prima ad incontri di approfondimento e riflessione con il comparto della promozione turistica, dell’ospitalità, dei trasporti, delle guide e delle attività commerciali in genere per far comprendere la valenza di questo settore turistico che tanto interesse suscita a livello nazionale e che in Trentino, come regione di cerniera fra l’Europa ed il Mediterraneo può sicuramente sviluppare e rafforzare. Questo è un settore dove privato e pubblico debbono e possono incontrarsi, lavorare assieme”. Il progetto “Trentino in bicicletta” – che si propone dunque come capofila di una esperienza nazionale - è stato redatto, oltre che da Pier Dal Rì dall’ ingegner Renata Albertini. In sedici pagine si accoglie con piacere l’iniziativa promossa dal Ministero per il turismo e le attività culturali, con la collaborazione di Confindustria Ancma e del Tci Touring Club Italiano, finalizzata ad incentivare la diffusione del turismo in bicicletta. Rammentando quale sia la rete ciclabile e ciclopedonale del Trentino, elencando i riferimenti normativi e pianificatori, segnalando percorsi, servizi e strutture, si arriva ad un vero e proprio progetto per la diffusione del turismo in bicicletta: “Il Trentino Family Bike – Dal Garda alle Dolomiti”, appunto. Una rete di percorsi che racchiude turismo, cultura, economia, agricoltura, prodotti tipici. E che, a fianco dei progetti che nasceranno in Val Padana, Toscana e Sicilia, costituirà l”avanguardia” di un progetto che mette il turismo in bicicletta tra le priorità di uno sviluppo a misura d’uomo. . .  
   
 

<<BACK