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Notiziario Marketpress di Martedì 26 Settembre 2006
 
   
  EMILIA-ROMAGNA: INDAGINE SU POLITICHE PER L´INNOVAZIONE

 
   
   Bologna, 26 settembre 2006 - L’emilia-romagna è la prima tra le regioni italiane per numero di nuove imprese attivate con risultati di attività di ricerca scientifica. E altrettanto prima risulta per l’impegno verso la promozione di ricerca nelle politiche sviluppate dalle regioni. Sono questi i risultati dell’indagine presentata ieri a Milano da Finlombarda, società della Regione Lombardia, che da qualche anno realizza un rapporto annuale sulle politiche per l’innovazione attuate in Italia a livello nazionale e regionale. In particolare la ricerca ha rilevato che delle 450 nuove imprese nate da spin-off della ricerca per iniziativa di ricercatori delle Università e degli Enti, il numero più alto in assoluto è in Emilia-romagna, con 93 imprese attivate (60 in Toscana, 58 e 56 in Lombardia e in Piemonte). Tra le università italiane, l’Università di Bologna segue a ruota il Politecnico di Milano per numero di nuove imprese promosse (40), mentre tutte le università dell’Emilia-romagna si collocano ai primi 10 posti in Italia. Contemporaneamente l’Emilia-romagna risulta prima per quota di risorse dedicate al sostegno della ricerca e dell’innovazione sul totale degli aiuti alle imprese destinati a livello regionale. In Emilia-romagna tale quota è pari al 57% del totale, con 157 milioni di euro investiti negli ultimi due anni. “Questi risultati - ha commentato l’assessore alle Attività produttive Duccio Campagnoli, intervenuto a Milano alla conferenza di presentazione della ricerca - danno riscontro delle scelte politiche precise e forti che la Regione Emilia-romagna ha fatto per dare priorità nella politica industriale alla ricerca industriale e dell’efficacia di questi interventi, che hanno messo al lavoro nelle imprese e nei laboratori di ricerca 1500 nuovi ricercatori”. “E’ necessario quindi - ha proseguito l’assessore - che i nuovi progetti di politica industriale e per l’innovazione in discussione anche a livello governativo valorizzino questo nuovo impegno delle regioni, realizzando una cooperazione tra Stato e Regioni per promuovere insieme una nuova grande rete nazionale di laboratori per il trasferimento tecnologico, articolata e specializzata per centri di eccellenza”. Questa mattina l’assessore Campagnoli ha anche definito assieme al responsabile per la Ricerca della Regione Lombardia, Adriano De Maio, e all’assessore all’Innovazione della Regione Piemonte, Andrea Bairati, il testo dell’accordo che verrà sottoscritto fra le tre Regioni per sviluppare con modalità comuni le reti regionali per la ricerca e il trasferimento tecnologico. .  
   
 

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