Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 













MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web








  LOGIN


Username
 
Password
 
     
   


 
Notiziario Marketpress di Martedì 26 Settembre 2006
 
   
  UNA STRATEGIA COMUNITARIA PER LA RIDUZIONE DELL´INQUINAMENTO ATMOSFERICO I DEPUTATI ESORTANO LO SVILUPPO DELL´AGRICOLTURA BIOLOGICA.

 
   
  Strasburgo, 26 settembre 2006 - Una relazione all´esame del Parlamento europeo chiede obiettivi più ambiziosi e la definizione urgente di misure per la riduzione dell´inquinamento atmosferico. I deputati sollecitano di subordinare le sovvenzioni agricole al rispetto di criteri rigorosi in materia di emissioni di ammoniaca ed esortano lo sviluppo dell´agricoltura biologica. Chiedono anche la definizione della norma Euro 6 per le auto e vedono con favore una tassa sulla congestione del traffico e gli incentivi alla rottamazione. Il 55% degli ecosistemi europei è danneggiato dall´inquinamento atmosferico. Questo è una delle principali cause di morte e di malattia in Europa, con una riduzione media dell´aspettativa di vita di ciascun individuo pari a oltre otto mesi. I bambini, gli anziani, le persone affette da malattie respiratorie e cardiovascolari e le persone che vivono in regioni ad elevata esposizione, come le aree urbane (città) e nei pressi dei principali assi stradali, sono soggette a particolari rischi sanitari. Collegata alla relazione sulla proposta di direttiva relativa alla qualità dell´aria ambiente, la relazione di Dorette Corbey (Pse, Nl) nota che molti Stati membri non rispettano i valori limite previsti dalla legislazione in vigore sulla qualità dell´aria. La maggior parte dei problemi riguardano i Paesi Bassi, il Belgio, la Germania, l´Italia settentrionale, la Polonia e i grandi centri urbani, ma i deputati precisano che il mancato rispetto dei valori limite non è sempre imputabile alla mancata adozione di misure da parte degli Stati membri, bensì dipende talvolta dall´assenza di adeguate misure a livello comunitario. D´altra parte, ritengono che l´inquinamento atmosferico può essere contrastato soltanto grazie a un dispositivo coerente «comprendente misure a livello europeo, nazionale e locale, e avente quale obiettivo principale quello di combattere le emissioni di inquinanti alla fonte». Per tale motivo accolgono con favore la strategia tematica della Commissione sull´inquinamento atmosferico, ma osservano con rammarico che non prevede alcun obbligo giuridico di ridurre le emissioni di particolato, limitandosi semplicemente ad indicare gli obiettivi di massima. Rilevano inoltre con preoccupazione che la strategia tematica non indica in che modo possono essere conseguiti gli obiettivi del Sesto programma d´azione comunitario per l´ambiente e, pertanto, chiedono alla Commissione di prevedere obiettivi di riduzione dell´inquinamento atmosferico nettamente più ambiziosi per il 2020 e di rafforzare la legislazione sulle emissioni. Al riguardo, la relazione invita la Commissione e gli Stati membri a adottare quanto prima misure volte a ridurre le emissioni nei vari settori che contribuiscono all´inquinamento atmosferico, dando la priorità ai settori non ancora regolamentati e in cui è possibile conseguire ulteriori riduzioni delle emissioni a costi più bassi. L´esecutivo, inoltre, dovrebbe formulare senza indugio una proposta di revisione della direttiva sui limiti nazionali di emissione. I deputati, al riguardo, sollecitano l´approvazione di misure volte a ridurre le emissioni del settore dei trasporti marittimi oppure quelle provenienti da fonti industriali e domestiche (impianti di riscaldamento). Ma insistono anche sulla necessità di azioni nel campo dell´agricoltura che, a loro parere, rappresenta «una delle principali fonti di inquinamento atmosferico». Le attività agricole, infatti, «contribuiscono notevolmente alle emissioni di ammoniaca» e, notando come il settore sia sottoposto a scarsi obblighi in materia di riduzione delle emissioni, invitano la Commissione a formulare con urgenza delle proposte in questa direzione. In proposito, chiedono all´Esecutivo di subordinare le sovvenzioni della Pac «al rispetto di criteri rigorosi per le azioni di lotta alle emissioni di ammoniaca». Gli Stati membri sono poi sollecitati a contrastare l´inquinamento atmosferico causato dall´agricoltura intensiva, dall´uso di fertilizzanti e dagli impianti per il riscaldamento delle serre, e a utilizzare le sovvenzioni agricole per risolvere il problema dell´ammoniaca. Mentre la Commissione dovrebbe includere l´agricoltura intensiva nella direttiva sulla prevenzione e la riduzione integrate dell´inquinamento (direttiva Ippc), andrebbero anche rafforzate le misure destinate a favorire lo sviluppo dell´agricoltura biologica e dell´agricoltura integrata nel contesto della politica di sviluppo agricolo. La relazione esorta poi la Commissione a proporre nel 2006 le future norme Euro Vi per le autovetture private, unitamente a un´ulteriore riduzione della norma per l´Nox per le automobili e i furgoni a diesel a decorrere dal 2011 e a indicare altresì in che modo evolveranno le norme Euro Vii per i mezzi pesanti. Dovrebbe anche introdurre le norme Euro Vi per i mezzi pesanti entro e non oltre il 2012, unitamente a norme analoghe a quelle in vigore negli Stati Uniti. Gli Stati membri, invece, sono invitati a adottare le misure necessarie per eliminare progressivamente i vecchi veicoli inquinanti o, se del caso, a fornire incentivi per il loro ammodernamento. D´altra parte, le autorità nazionali, regionali e locali dovrebbero rivedere i sistemi di trasporto locali e cercare soluzioni innovative per ridurre al minimo l´uso di autovetture nei centri delle città. In proposito, i deputati si dicono convinti che le tasse sulla congestione del traffico comportino benefici economici e ambientali e che la suddivisione in zone a fini ambientali, che scoraggia l´accesso delle autovetture più inquinanti ai centri cittadini, costituisca un forte incentivo per l´ammodernamento del parco autovetture. Le autorità locali, inoltre, possono stimolare notevolmente l´innovazione acquisendo veicoli puliti (Eev, Euro 6 e Vi) per il parco mezzi pubblici e semipubblici. .  
   
 

<<BACK