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Notiziario Marketpress di Giovedì 02 Aprile 2009
 
   
  LA DOMANDA E L’OFFERTA D’INNOVAZIONE NELL’AGROINDUSTRIA DIALOGANO A BARI

 
   
  Valenzano - Il sistema della ricerca e la domanda di innovazione della filiera agroalimentare pugliese al vaglio di due studi coordinati dall’Arti, presentati il prossimo 2 aprile nell’ambito di un incontro del Club dell’Innovazione Di quali innovazioni ha bisogno l’impresa agroalimentare pugliese e cosa produce la ricerca pugliese per colmare questa domanda? Soprattutto, come le imprese e la ricerca possono interagire per il comune obiettivo della crescita? Di questo si parlerà nell’incontro “La domanda e l’offerta di nuove tecnologie per l’agricoltura e l’agroalimentare in Puglia” organizzato dal Club dell’Innovazione dell’Arti (in collaborazione con Confindustria Puglia, Inea – Istituto Nazionale di Economia Agraria e D. A. Re – Distretto Agroalimentare Regionale), in programma il 2 aprile (alle ore 10) presso la Sala Convegni di Confindustria Bari (Via Amendola, 172/5). Il convegno prende spunto dai temi affrontati da due pubblicazioni della collana Quaderniarti che verranno presentate in tale occasione. Si tratta di “Qa 7 - La ricerca pubblica in ambito agricolo e agroalimentare pugliese” e “Qa 15 - La domanda di innovazione della filiera agroalimentare in Puglia”, basati su indagini compiute rispettivamente dall’Inea e dall’Università di Foggia (Dipartimento di Scienze delle Produzioni, dell’Ingegneria, della Meccanica e dell’Economia applicate ai sistemi Agro-zootecnici). Ne emerge un quadro composito: il settore agroalimentare pugliese gioca tradizionalmente un ruolo fondamentale nell’economia italiana, incidendo per il 7,4% sulla produzione totale nazionale, con un fatturato pari a circa 352 milioni di euro e una leadership nazionale in numerosi segmenti produttivi; è al terzo posto (al seguito di Emilia Romagna e Veneto) per volume di esportazioni di prodotti agricoli. Le principali attività di ricerca e innovazione nel settore dell’agrofood pugliese, raccolte nel Catalogo delle competenze agroalimentari della Puglia allegato allo studio dell’Arti, si concentrano in maniera più intensa nelle strutture universitarie, nelle quali sono presenti il maggior numero di centri (41%), di addetti (61%) e progetti in corso o terminati (48%); seguono gli istituti del Cnr e del Cra - Consiglio per la Ricerca e la Sperimentazione in Agricoltura. L’alto valore qualitativo della ricerca pugliese nel comparto è attestato, inoltre, dalla cospicua partecipazione degli attori regionali ai bandi di finanziamento europei del 6° e del 7° Programma Quadro di Ricerca: nel 6Pq sono stati finanziati 16 progetti in ambito agroalimentare su un totale di 89 progetti presentati da soggetti pugliesi. La vivacità del mondo della ricerca si scontra, tuttavia, con alcuni elementi di debolezza del comparto, quali l’invecchiamento del management imprenditoriale, la scarsa integrazione dell’offerta agricola e la frammentazione della struttura distributiva. L’analisi condotta ha inoltre permesso di ravvisare che il sistema imprenditoriale agroalimentare è caratterizzato da una limitata intensità di investimenti in ricerca e sviluppo e dalla mancanza di tecnologie ad elevato carattere di pervasività e sistematicità, nonché dalla difficoltà di trasformare le proprie istanze di miglioramento in un potenziale percorso di innovazione. Per superare gli ostacoli che frenano lo sviluppo competitivo della filiera agroalimentare pugliese appare necessario favorire un incontro tra il sistema della ricerca e quello imprenditoriale, attraverso una maggiore e più efficace valorizzazione dei risultati della ricerca e un efficiente sistema di diffusione delle conoscenze raggiunte. Al dibattito su questi temi, moderato da Enzo Magistà (direttore del Tg Norba), sono chiamati a discutere: Gaetano Dentamaro, presidente della Sezione Agroindustria di Confindustria Bari; Nicola De Bartolomeo, presidente di Confindustria Puglia; Gianfranco Viesti, presidente dell’Arti; Gianluca Nardone, direttore del Dare; Grazia Valentino dell’Inea; Chiara Morini dell’Istituto Agronomico Mediterraneo di Bari. Le conclusioni sono affidate a Enzo Russo, assessore alle Risorse Agricole della Regione Puglia. .  
   
 

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