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Notiziario Marketpress di Mercoledì 01 Aprile 2009
 
   
  PIÙ SALUTE E SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO

 
   
  Roma, 1 aprile 2009 - Un decreto che non ha carattere innovativo ma che perfeziona il quadro normativo in materia di tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, teso a "spostare l´approccio dalle regole agli obiettivi, dal profilo formale, che spesso diventa formalistico, agli obiettivi´´. Con queste parole il ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, ha introdotto l´illustrazione del decreto nel corso della conferenza stampa a margine del Consiglio dei Ministri lo scorso 27 marzo. Tale decreto è rigorosamente coerente con i principi e i criteri direttivi della delega concessa in tale materia dal Parlamento al Governo nella passata legislatura, ma punta a corregere gli errori materiali e tecnici presenti nell´attuale disciplina (decreto legislativo n. 81 del 2008), approvata - come sottolinea il comunicato stampa del Ministero - a Camere ormai sciolte e in tutta fretta. Dunque un intervento che mira a superare le difficoltà operative e le criticità evidenziate dall´applicazione delle nuove regole: ´´Il testo - ha osservato il ministro Sacconi nel corso della conferenza a Palazzo Chigi - fu prodotto in un contesto di contrapposizione fra le organizzazioni dei lavoratori da un lato e quelle dei datori di lavoro dall´altra. Non solo Confindustria, ma tutte e quattordici le organizzazioni dei datori di lavoro. Ora confido in un larghissimo consenso delle parti sociali". In altre parole, l´interesse è che le norme vengano rispettate, che la struttura organizzativa permetta un´effettiva applicazione delle regole, che l´attività di vigilanza sia mirata e intelligente, che l´intero apparato sia sostenuto da una robusta collaborazione tra le parti e che le sanzioni effettive ed efficaci, "perchè la semplificazione e la certezza interpretativa concorrono alla sicurezza´´, ha spiegato il Ministro. Le correzioni introdotte dal decreto tendono a superare le difficoltà operative, per esempio sul potere di sospensione dell´impresa. In particolare, in questo caso, si passa dal concetto di ´´reiterazione della violazione´´ a quello di ´´violazioni plurime´´. Se cioè nel Testo Unico - ha sottolineato Sacconi - la sospensione era prevista in caso di violazioni dello stesso tipo reiterate nel tempo, ora è prevista anche nel caso in cui alla prima verifica si riscontrino violazioni varie. L´auspicio è che si vada verso il superamento della cultura sanzionatoria a favore di una maggiore attenzione all´aspetto preventivo, a tutte quelle azioni che hanno senso ex ante, a cominciare da una maggiore formazione e una migliore effettiva informazione. "Il governo vuole puntare per il futuro sulle misure che hanno come obiettivo la competitività" - ha detto il Ministro, ricordando che l´Esecutivo ha ´´voluto rendere agevole la regolarizzazione dei rapporti di lavoro con i voucher con cui dare forma regolare al lavoro stagionale". Un intervento che Sacconi trova utile estendere: "Abbiamo presentato in questi giorni al Parlamento norme che hanno lo scopo di rendere ancor più agevole, soprattutto nelle attività di raccolta, questa opera di regolarizzazione". L´assetto della riforma sarà definitivo una volta completata le fase del confronto fra Governo, parti sociali e Regioni, per la costruzione di un complesso di regole condiviso e in linea con le migliori regolamentazioni europee e internazionali. .  
   
 

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