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Notiziario Marketpress di Giovedì 02 Aprile 2009
 
   
  CALABRIA: LE NORME DELLA PROPOSTA DI LEGGE SUL RIPIANO DEL DISAVANZO DI ESERCIZIO PER L’ANNO 2008

 
   
   Reggio Calabria, 2 aprile 2009 - La proposta di legge sul ripiano del disavanzo di esercizio per l’anno 2008, approvata ieri dalla Giunta, passa ora all’approvazione del Consiglio. La legge è fatta di tre articoli. Il primo parla della copertura del disavanzo di esercizio per il 2008. Il terzo indica l’entrata in vigore della legge. Il secondo articolo, diviso in sei comma, parla, invece dell’accordo per il rientro dai disavanzi. Con esso la Giunta viene autorizzata a “definire, proporre, stipulare, attuare, monitorare e rimodulare con lo Stato l’Accordo per il rientro dai disavanzi dal servizio sanitario, così come previsto all’art. 1 della legge n. 311/2004, al fine di pervenire al risanamento strutturale dei servizi sanitari regionali, anche attraverso la ristrutturazione dei debiti contratti. L’accordo consta di una parte organizzativa che mira ad una riqualificazione del servizio sanitario calabrese, in conformità ai principi di efficienza, efficacia ed economicità “nel rispetto dei livelli essenziali di assistenza”. Contiene anche una parte finanziaria con cui si provvede alla copertura dei disavanzi antecedenti al trentuno dicembre del 2007. Alla luce di ciò, i Direttori generali della aziende sanitarie ed ospedaliere, sulla base delle verifiche già fatte dall’advisor nominato dal Ministero, dovranno effettuare l’accertamento ed il riconoscimento dei debiti esistenti alla data del trentuno dicembre 2007 e potranno, eventualmente, stipulare appositi atti di transazione o di autorizzazione alla cessione del credito a terzi, “prevedendo una congrua rateizzazione delle rivenienti obbligazioni pecuniarie. Gli atti relativi al riconoscimento del debito dovranno essere comunicati alla Procura ed alla Sezione di controllo della Corte dei Conti. All’ultimo comma, la stessa legge prevede che l’accordo per il rientro dai disavanzi antecedenti il trentuno dicembre 2007 destini alle aziende sanitarie ed ospedaliere le risorse provenienti dall’incremento, nella misura consentita, dell’addizionale regionale all’imposta sul reddito delle persone fisiche e dell’aliquota dell’imposta regionale sulle attività produttive e dalle quote di manovre fiscali già adottate o da quote dei tributi erariali attribuiti alla Regione e da misure fiscali da attivarsi sul territorio regionale come l’applicazione di ticket sui farmaci e sull’erogazione di certe prestazione sanitarie che la Giunta, con proprio regolamento, è autorizzata ad introdurre o rimodulare. Altre risorse dovranno pervenire da appositi mutui, con oneri a carico della Regione; inoltre, dall’assegnazione di quote di finanziamento integrativo, dalle economie di scala, conseguenti all’attuazione dell’Accordo, dalle sovvenzioni aggiuntive dello Stato, dall’attribuzione dei fondi statali “non ancora assegnati per il raggiungimento degli obiettivi del piano sanitario nazionale, dall’esercizio delle azioni di responsabilità per danno erariale e da ogni altra fonte che potrà essere individuata dalla Giunta”. .  
   
 

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