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Notiziario Marketpress di Giovedì 02 Aprile 2009
 
   
  QUOTE LATTE MONICA RIZZI: “SOSPENSIONE DEL DECRETO ZAIA È UNA SCONFITTA PER TUTTI”

 
   
  “Trovo veramente scandaloso l’atteggiamento di coloro che gioiscono per la sospensione di un decreto legge che è nato per tenere in vita migliaia di aziende agricole che rischiano la chiusura” questo è il primo commento della consigliera regionale della Lega Nord, Monica Rizzi alle affermazioni rilasciate da alcuni esponenti del mondo professionale agricolo e da soggetti politici di vari schieramenti. “Una così forte divisione fra soggetti dello stesso comparto non può che essere la cartina al tornasole di una crisi del settore che rischia di travolgere tutti i produttori e non solo i Cobas del latte. Quando si è in una situazione di crisi – continua la Rizzi - tutta la filiera deve fare sistema, mentre proprio quei soggetti che avrebbero il compito istituzionale di guidare l’agricoltura invocano lo scontro e accusano un Ministro che invece tenta con ogni sua forza di difendere le peculiarità della agricoltura italiana. Mi stupisco che i parlamentari italiani, ad eccezione di quelli della Lega Nord, abbiamo lavorato fin dall’inizio non per migliorare il testo ma per affossarlo definitivamente. La riprova sta nel fatto che, seppure il Ministro abbia accolto numerosi emendamenti, i parlamentari hanno comunque cercato con ogni mezzo di ritardarne l’approvazione, arrivando così al risultato odierno. Con questo atteggiamento, secondo il mio parere, hanno di fatto compiuto un atto contrario al buon senso: da un lato infatti costringono il Governo a inserire le norme sulle quote latte in un decreto dove verrà posta la fiducia, dall’altro hanno rinunciato a trovare un compromesso valido per tutti che comunque garantisse la sopravvivenza della zootecnia padana. ” “Mi stupisce tra l’altro il fatto che coloro che hanno sempre gestito il settore agricolo, non vogliano fare un serio esame di coscienza e ammettere che anche da parte loro, nel passato, sono stati compiuti dei grossi errori. Innescare una guerra fra poveri è sicuramente il modo migliore per palesare l’immaturità del sistema di rappresentanza agricolo italiano. ” “Noi della Lega Nord ci sottraiamo a questa logica del tanto peggio, tanto meglio e continueremo a lavorare per unire gli agricoltori italiani che dovranno affrontare sfide sempre più importanti a livello europeo e mondiale. E non potremo certo salvarci dalla crisi se su ogni provvedimento inneschiamo tensioni e spaccature. ” .  
   
 

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