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Notiziario Marketpress di Giovedì 02 Aprile 2009
 
   
  I SINDACATI: ECCO LE RIFORME PER SALVARE L’ATENEO FIORENTINO LE DUE PRINCIPALI RAPPRESENTANZE SINDACALI DEI DOCENTI A CONFRONTO VENERDÌ 3 APRILE CON I 5 CANDIDATI RETTORE. INTANTO CHIEDONO NUOVI CRITERI DI GESTIONE E UN PIANO DI RIASSETTO

 
   
  Firenze, 2 aprile 2009 - Profonda revisione dei criteri di gestione, recupero degli aspetti finanziari critici, consolidamento della qualità dei servizi offerti, mantenimento degli standard di ricerca. Sono alcune delle riforme strategiche che Cnu e Uspur, i due principali sindacati dei docenti dell’Università di Firenze, chiedono al futuro Magnifico Rettore (primo turno elettorale il 3-4 giugno). Ne hanno dato notizia oggi, nel corso di una conferenza stampa, i professori Francesco Martelli e Gianfranco Bettin per Uspur e Mauro Marchionni e Clemente Cresci per Cnu, annunciando contestualmente un confronto diretto con i cinque candidati (Paolo Caretti, Guido Chelazzi, Alberto Del Bimbo, Sandro Rogari e Alberto Tesi) nel corso di un’incontro pubblico che si terrà a Novoli, venerdì 3 aprile, tra le 9,15 e le 13, nell’Aula Convegni del Polo delle Scienze Sociali (edificio D6). “L’elezione di un nuovo Rettore", hanno spiegato, “reclama un momento di riflessione responsabile nella comunità universitaria e l’impegnata partecipazione di tutte le sue componenti. Al nuovo Rettore si richiede di affrontare con chiarezza e determinazione la grave situazione in cui versa la nostra Università, per ridare credibilità all’Istituzione, recuperare il deficit di risorse finanziarie, promuovere e valorizzare le grandi potenzialità di produzione della conoscenza scientifica esistenti e i suoi effetti benefici nella società civile”. Non si può nascondere, hanno aggiunto, che l’attuale situazione richiederà l’adozione di una profonda revisione dei criteri di gestione per perseguire, in prospettive di medio periodo, il recupero degli aspetti finanziari critici pur nel consolidamento della qualità dei servizi offerti e nel mantenimento degli standard di ricerca che sono propri della nostra Università. In questo spirito costruttivo Cnu ed Uspur hanno varato una serie di incontri sui temi cruciali dell’università (Governo, Organizzazione, Ricerca e Didattica), assumendo come propria stella polare l’assoluta centralità delle idee e dei progetti ancor prima delle persone che ne saranno gli efficaci e meritevoli portatori. I due sindacati ritengono essenziale una profonda revisione della struttura amministrativa burocratica e delle sue procedure, tale da consentire il razionale impiego del personale finalizzato al più efficiente supporto alle attività di ricerca e didattica. Si pensi che il rapporto non docenti / docenti è prossimo all’unità, e sembra ancora insufficiente. Come noto, hanno ricordato, la situazione finanziaria dell’ateneo è particolarmente critica e le proiezioni, anche in conseguenza degli ultimi interventi legislativi, sembrano dare un futuro ancora più cupo, a meno di drastici interventi o salvataggi di enti esterni, che potrebbero però incidere sui suoi margini di autonomia. Cnu e Uspur ritengono che per affrontare il problema occorra un preciso piano di riassetto sia della gestione degli oneri correnti e degli impegni per l´edilizia, sia delle risorse della docenza, quest’ultime in un quadro di forte sinergia fra le facoltà, da presentare al Ministero e su tale base richiedere le risorse adeguate. Questo piano deve essere virtuoso, al punto da convincere l’interlocutore che si è operato in una logica di efficienza e qualità senza rispetti o sudditanze. Altro punto focale, non disgiunto dal precedente, che i Sindacati puntualizzano è una nuova politica di governo dell’ateneo che snellisca le procedure decisionali da un lato, ma dall’altro valorizzi la responsabilità degli attori in un quadro di grande trasparenza che garantisca a tutti di poter partecipare ai processi e di individuare le precise responsabilità. Meno assemblearismo ridondante, dove tutto si diluisce e nessuno è responsabile. Meno controlli burocratici in itinere, spostando invece le valutazioni a valle (non sulla procedura ma sul prodotto) con precise assunzioni di responsabilità da parte del personale attore. I sindacati richiedono una politica di incentivi a chi si impegna nella Ricerca, nel fund raising, e nella Didattica, che contenga anche sussidiarietà, ma non disincentivi gli “attori impegnati” e dia chiara visione delle destinazioni di quanto redistribuito nella comunità accademica. Un impegno forte a promuovere l’immagine dell’Università che, pur con le sue ombre (come ogni istituzione umana), è in grado di esprimere forti contributi di conoscenza e di interagire proficuamente con le realtà locali, nazionali ed internazionali. , quest’ultima naturale agone di una istituzione che si chiama Università. Questa è infatti la “mission” naturale e vitale di una università moderna e lo è tanto più in una realtà come quella fiorentina dove l’ateneo rappresenta una delle più grosse realtà produttive sia direttamente che per l’ indotto che ne accompagna le attività. Il confronto con i candidati Rettore, aperto ai contributi dell’auditorio, sarà articolato in due tavole rotonde e coordinato da Francesco Martelli (Uspur) e Vincenzo Vecchio (Cnu). .  
   
 

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