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Notiziario Marketpress di Giovedì 02 Aprile 2009
 
   
  "IL MERDA - PARTE PRIMA (PAESAGGI)", LA PERSONALE DI DIEGO PERRONE E PUBLIC, UNA COLLETTIVA DI GRANDI OPERE DAL 17 APRILE AL 23 MAGGIO 2009 MILANO

 
   
  Milano, 2 aprile 2009 - E´ La stanza dei cento re che ridono del 1999 la prima personale di Diego Perrone Dal 17 aprile, alla Galleria Massimo De Carlo: in quell´occasione un artista di 29 anni presentava una serie di ritratti di nobili re, a cui eliminò lo sguardo serio e altero, e modificò l´espressione della bocca in un sorriso. Dopo essere stato ospitato dai più importanti musei del mondo (fra gli altri il Guggenheim Museum di New York, il Centre Pompidou di Parigi, la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo di Torino, il Museion di Bolzano e il P. S. 1 di New York) e aver preso parte alle Biennali di Mosca (2005), Venezia (2003) e Colonia (2003), Diego Perrone torna a Milano con un nuovo progetto. Il Merda - parte prima (paesaggi) è il risultato ultimo di un lungo percorso creativo, di diverse fasi, tappe e strati di lavoro che si avvicendano, che si sommano e si compensano, probabilmente senza avere mai fine. Diego Perrone trae ispirazione da Petrolio, romanzo incompiuto di Pier Paolo Pasolini, e dai quadri di Mario Sironi, con la volontà precisa di rendere concreta, attraverso la scultura, quella periferia, quel paesaggio vuoto e desolante che Pasolini ha descritto e Sironi ha rappresentato. Alcune grandi fotografie, su cui l´artista interviene manualmente con segni di diversa natura (biro, inchiostro, colori ad olio), testimoniano il lavoro, diventando anch´esse opere d´arte. A fianco della personale di Diego Perrone prende forma Public, una collettiva di grandi opere che riproducono ambienti e luoghi pubblici in cui improvvise e temporanee comunità si formano, si ritrovano e si disfano. Negli spazi della galleria Elmgreen & Dragset presentano il nastro trasportatore di una zona di ritiro bagagli di un aeroporto, compreso di valigia; i Gelitin compongono una scalinata in legno circondata da cassetti e schedari, che oltre tutto funge da punto panoramico sopraelevato; Carsten Höller espone una "Vasca psicologica" in cui è possibile galleggiare in una soluzione salina a 35°; Paola Pivi fotografa un gruppo di 100 cinesi. .  
   
 

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