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Notiziario Marketpress di Lunedì 06 Aprile 2009
 
   
  VALORIZZARE L´OCCUPAZIONE FEMMINILE

 
   
  Trieste, 6 aprile 2009 - "Valorizzare e sostenere l´occupazione femminile può avere effetti positivi sul superamento della crisi". Lo ha dichiarato l´assessore regionale al Lavoro con delega alle Pari opportunità Alessia Rosolen, partecipando il 3 aprile alla presentazione a Pordenone del rapporto 2008 dell´Agenzia del Lavoro sul "Lavoro femminile e le politiche di conciliazione in Friuli Venezia Giulia", documento che conferma il contributo importante dato dalla componente femminile alla crescita del mercato del lavoro ed al rafforzamento della coesione sociale. Alla fine 2008 il numero degli occupati era lo stesso che alla fine del 2007 (522 mila) con un aumento dei disoccupati da 18 mila a 23 mila. In questo contesto, l´occupazione femminile è leggermente aumentata, passando da 218 mila a 219 mila unità (una crescita che riguarda il solo terziario) e consentendo al Friuli Venezia Giulia di mantenersi in prossimità dei parametri indicati nell´Agenda di Lisbona. "I dati positivi non devono però distogliere l´attenzione dal fatto che l´occupazione femminile presenta una maggiore concentrazione nel lavoro flessibile e nel subordinato, è sempre più frequentemente a termine ed ha un´incidenza di part time superiore al 30 per cento" ha notato l´assessore, ricordando che la crisi sta coinvolgendo attività produttive in cui, come attesta il caso della Safilo, la presenza femminile è prevalente. "Sono elementi - ha proseguito - che delineano un panorama di fragilità economica ai quali si affianca il fenomeno delle donne in età attiva che il lavoro non lo cercano affatto, perché scoraggiate da tentativi inconcludenti o perché non riescono a conciliare lavoro e famiglia". Il lavoro autonomo è una via d´uscita e l´assessore ha confermato che "la Regione intende rilanciare il progetto Imprenderò per quanto attiene gli interventi di cultura imprenditoriale nella scuola, di creazione di nuova impresa soprattutto femminile, di passaggio generazionale, spin off e trasmissione d´impresa". E ha confermato che "sono previsti incentivi finanziari per sostenere la creazione di nuove imprese, in particolare femminili, nella consapevolezza che l´accesso al credito è uno degli ostacoli principali per le donne che intendono fare impresa". "Tutti o quasi i contributi contenuti nel rapporto confermano che uno dei nodi da sciogliere è la questione della conciliazione lavoro-famiglia" ha confermato quindi Rosolen, spiegando che il ricorso al part-time rappresenta il principale strumento di supporto a tale necessità. A favore della conciliazione il Governo regionale ha stanziato, nell´ambito della delega per le Pari opportunità, alcuni contributi destinati a finanziare azioni proposte da enti locali, istituzioni e privati che siano mirate a garantire risposte flessibili e differenziate. "Azioni che - conferma l´assessore - saranno al vaglio dell´osservatorio curato dall´Agenzia del lavoro per conto del Servizio Pari opportunità, in modo da favorire la diffusione di buone prassi in tutta la regione". "Buone prassi" che la Regione già incoraggia attraverso la legge 18/05 e che oggi intende promuovere più diffusamente, anche attraverso la rete delle Consigliere di parità, con interventi che incoraggino le imprese alla presentazione e realizzazione di progetti di conciliazione. La Giunta intende inoltre promuovere la conoscenza di strumenti che, come la legge 53/2000, sostengono tali progetti e la sostituzione delle imprenditrici in maternità con l´erogazione di fondi per cui pochissime realtà del Friuli Venezia Giulia hanno fatto domanda. "Il lavoro è il luogo in cui si possono concretizzare le pari opportunità - ha concluso l´assessore - ma occorre trasformare il problema della conciliazione in un´occasione di cambiamento ed innovazione, superare le differenze salariali e, soprattutto, garantire la possibilità di attuare una scelta libera nella maternità, nella cura e, appunto, nel lavoro". . .  
   
 

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