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Notiziario Marketpress di Lunedì 06 Aprile 2009
 
   
  SANITA’ IN SICILIA, RUSSO: “PIU’ LONTANA IPOTESI DI COMMISSARIAMENTO”

 
   
  Palermo, 6 aprile 2009 - “Sono contento per l’apprezzamento che il tavolo ministeriale ha manifestato nei confronti dei provvedimenti assunti dalla Sicilia in questi mesi per uscire dall’emergenza. Credo proprio che l’ipotesi del commissariamento possa ritenersi molto più lontana ma questo non vuol dire che potremo abbassare la guardia, anzi dovremo proseguire sulla strada del rigore, dell’efficienza e della trasparenza che ha prodotto finora tanti risultati”. L’assessore regionale alla Sanità Massimo Russo non nasconde la soddisfazione dopo la verifica trimestrale effettuata il 2 aprile pomeriggio, in un’atmosfera distesa, dai tecnici del ministero con le Regioni sottoposte a Piano di Rientro che è iniziata intorno alle 16. 30 e si è conclusa poco prima delle 20. 00. Il primo argomento in esame è stato quello dei conti economici. L’assessorato regionale, rappresentato dai direttori generali Guizzardi e Bullara e dal capo di gabinetto Carapezza, ha ribadito che i dati di bilancio – non ancora definitivi – indicano un risultato in linea con l’obiettivo posto dal Piano di Rientro, se non addirittura migliore. Questo dato sarà confermato dal dato definitivo dei bilanci delle aziende sanitarie che per legge si chiudono il 30 aprile. Grande apprezzamento è stato rivolto al provvedimento che fissa la inderogabilità dei tetti di spesa fissati dai provvedimenti dell’assessorato in ottemperanza alle rigide prescrizioni ministeriali. Il tavolo ministeriale ha poi lamentato il ritardo con cui l’assessorato ha inviato a Roma alcuni provvedimenti strutturali: la scadenza fissata infatti era quella del 21 marzo. Fra questi provvedimenti c’è anche la legge di riordino del sistema sanitario regionale, che l’Assemblea Regionale ha approvato il 25 marzo e le linee guida sul 118. “Questo ritardo – ha commentato Russo – va assolutamente ritenuto fisiologico, considerato che la struttura è stata appena rimodulata con la riduzione dei dipartimenti da 5 a due e con l’impegno particolarmente gravoso per gli uffici dovuto all’approvazione della legge. Certamente abbiamo dimostrato di avere ottenuto grossi risultati e di avere intrapreso un percorso virtuoso dal quale non è più possibile tornare indietro. Quando sarà ufficiale la nostra “promozione” chiederemo anche quelle somme, circa 900 milioni di euro, che lo Stato ha trattenuto negli ultimi anni a causa del forte deficit: soldi assolutamente necessari per dare altro slancio alla nostra opera di risanamento”. .  
   
 

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