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Notiziario Marketpress di Lunedì 06 Aprile 2009
 
   
  ALL´UNIVERSITÀ DI FIRENZE UNA DUE GIORNI SULLA DEMOCRAZIA PARTECIPATIVA IN EUROPA

 
   
  Firenze, 6 aprile 2009 - Una due giorni dedicata alla partecipazione, con il patrocinio e il contributo della Regione Toscana. Una due giorni per riflettere su quello che, in un anno, la legge toscana – prima in Italia ad essere scritta per coinvolgere i cittadini nelle decisioni delle istituzioni - ha prodotto e su quello che accade nel resto d´Europa. Si è svolto il 2 e 3 aprile, nell´Aula magna del Rettorato dell´Università degli Studi di Firenze in piazza San Marco, il convegno sulla democrazia partecipativa nel mondo, appuntamento conclusivo di una ricerca di due anni che ha coinvolto, oltre all´Università di Firenze, anche i giuristi di Napoli-partenope e di Cagliari e la facoltà di architettura dello stesso ateneo cagliaritano. E il primo riferimento è stato naturalmente alla legge approvata in Toscana alla fine del 2007 «La legge che abbiamo fortemente voluto e che abbiamo scritto assieme ai cittadini – ha sottolineato l´assessore alla partecipazione Agostino Fragai, tra i padri della legge - non vuole offrire una soluzione definitiva o la soluzione alla crisi che sta vivendo la democrazia rappresentativa, anche in Italia. La sua forza sta nel permettere di sperimentare forme nuove di partecipazione, non alternative ma complementari, e di ricostruire così un nuovo rapporto tra cittadini e istituzioni». Di contributo alla democrazia rappresentativa parla in apertura di convegno anche il professore Umberto Allegretti dell´Università di Firenze: un´opportunità da cogliere, dice, all´inizio di un progetto e non quando l´iter è già in stato avanzato. Un contributo rilevante e significativo, aggiunge, che si dispiega con un insieme di pratiche spesso anche molto diverse tra loro: dal debat public francese al town meeting, dal bilancio partecipativo alle giurie casuali di cittadini, dall´e—democracy fino ai laboratori partecipati, tanto per citare qualche esempio. Per discutere la riqualificazione di un quartiere o il piano energetico di un´intera nazione, il tracciato dell´alta velocità o un piano strutturale, mettendo a confronto tanti saperi diversi. «Ci sono momenti di partecipazione – annota l´assessore Fragai - che riescono peggio ed altri meglio. Comuni e cittadini toscani hanno già iniziato a utilizzare, in questi mesi, gli strumenti messi a disposizione dalla legge. Quello che complessivamente sta producendo è una riflessione all´interno dei decisori politici e la messa a punto di pratiche che possono contribuire a rendere più efficace l´azione della pubblica amministrazione. Naturalmente sottoporremo la legge ad una verifica, come sarebbe doveroso fare con tutte le riforme della pubblica amministrazione. Lo faremo fra tre anni. E solo se la giudicheremo ancora efficace, come spero, la rinnoveremo. Altrimenti decadrà». Il convegno sulla partecipazione in Italia e in Europa riprenderà domani mattina alle 9, nell´Aula Magna, con un´attenzione particolare al rapporto fra democrazia partecipativa e governo del territorio. Nel pomeriggio, sempre domani, interverranno a partire dalle 14. 30 Rodolfo Lewanski, docente dell´Università di Bologna e Autorità per la partecipazione della Regione Toscana, e Massimo Morisi, docente dell´Università di Firenze e garante della Comunicazione per il piano di indirizzo territoriale della Regione Toscana. A Firenze l´appuntamento partecipativo più importante nel corso del mese sarà il 25 aprile a Palazzo Strozzi Sacrati: la sede della presidenza della Regione ospiterà un electronic town meeting sul testamento biologico che coinvolgerà un centinaio di cittadini. Altrettanti parteciperanno da Torino. L´iniziativa, che vede in prima fila il Comune di Firenze, si inserisce all´interno dell´iniziativa torinese “Biennale Democrazia”. . . .  
   
 

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