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Notiziario Marketpress di Lunedì 06 Aprile 2009
 
   
  POSIZIONE FINCO SUL PIANO CASA

 
   
  Roma, 6 aprile 2009 - In attesa della versione definitiva dei provvedimenti in materia, sia sottoforma di Decreto Legge che di Disegno di Legge, Finco giudica positiva l’iniziativa del Governo sul Piano Casa. Finco è la Federazione di Confindustria che rappresenta le Associazioni delle Industrie e dei Sistemi per le Costruzioni e Manutenzioni edili e stradali, per 4. 500 imprese ed oltre 500. 000 dipendenti. Giudica coerente con l’esperienza di Sostituzione Urbana il previsto divieto di cumulo, se confermato, tra gli interventi di demolizione e ricostruzione del patrimonio Edilizio e quelli di ampliamento dell’esistente, con controllo da parte dei Comuni, attraverso appositi elenchi, affinché non vengano superate le percentuali di “premio” volumetrico attraverso interventi successivi. Ritiene importante la responsabilizzazione dei professionisti. Come la procedura ridotta di silenzio - assenso da parte delle Sopraintendenze nonché la prescrizione che queste ultime si esprimano in sede di Conferenza dei Servizi in via definitiva circa tutti gli aspetti di propria competenza. Positivo l’eventuale abbattimento del 50% dei contributi di costruzione in caso di prima abitazione. Andrebbe precisata la possibilità di “Abbattere e Ricostruire” (e/o “Ricostruire per Abbattere”) in loco o in siti diversi (approntando ad esempio un apposito Registro per le “cubature” dismesse o rottamate da riutilizzare in altri siti regionali autorizzati). Con “Abbattere per Ricostruire” non verrà consumato territorio (sarebbe opportuno, come detto, poter ricostruire solo in loco oppure in posto diverso ma con inibizione a riedificare nella zona abbattuta), ma si dovrà puntare sulla riqualificazione delle costruzioni esistenti. Risulta qualificante puntare soprattutto sulla possibilità di aumento del 35% della volumetria esistente attraverso l’utilizzo di materiali efficienti energeticamente (non genericamente “bio”), esigenza che risulta recepita nell’ultima bozza Governo Regioni. Sarebbe anzi opportuno innalzare il premio al 40% - 50% in situazioni dove c’è scarsa attrattività del mercato. Importantissimo è poi l’aspetto riguardante la “sburocratizzazione” dei procedimenti con ciò che ne consegue, anche in termini di diritti del cittadino e di trasparenza dell’azione amministrativa e dei rapporti amministrato - amministratore. Regole snelle ed assoluto rigore per chi trasgredisce. Del resto, parte della responsabilità delle brutture del patrimonio edilizio è da ricercare proprio nella defatigante prassi autorizzativa che caratterizza l’attuale situazione. Il personale degli uffici comunali va impegnato in rigorosi controlli sul territorio. Finco ritiene che un maggior coinvolgimento del vasto mondo industriale rappresentato dalla Federazione potrebbe essere opportuno (ad esempio per chiarire che i fabbricati con residenziali debbano rientrare nella manovra). Finco auspica infine un’applicazione quanto più possibile rapida ed uniforme a livello nazionale del decreto con un indirizzo incisivo, a livello centrale, poiché se così non fosse avremmo, paradossalmente un effetto negativo dell’assetto federalista del Paese, che viceversa dovrebbe garantire la massima vicinanza alle esigenze dei cittadini amministrati. .  
   
 

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