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Notiziario Marketpress di Martedì 07 Aprile 2009
 
   
  PROVINCIA AUTONOMA DI BOLZANO: CONDIZIONI BANCARIE SITUAZIONE AL 31.12.2008 LA RIDUZIONE DEI TASSI BCE TRASCINA IL CALO DEL COSTO DEL DENARO PRESSO GLI SPORTELLI BANCARI

 
   
  Bolzano, 7 aprile 2009 - Nei primi tre trimestri del 2008, per contrastare l’inflazione nell’Eurozona, la Banca Centrale Europea (Bce) aveva proceduto ad un continuo e graduale rincaro del costo del denaro, che a luglio aveva raggiunto il tasso record del 4,25%. L’ultimo trimestre 2008 è stato invece caratterizzato dalla forte diminuzione dei tassi da parte della Bce. A seguito del deterioramento della situazione economica europea, del calo più forte del previsto dell’inflazione e delle drastiche riduzioni dei tassi effettuate dalla banca centrale degli Stati Uniti d’America Federal Reserve (Fed) l’istituto monetario europeo ha operato tra ottobre e dicembre 2008, attraverso tre successivi tagli, una riduzione dei tassi di interesse di ben 175 punti base. Questi ultimi si sono attestati al 2,50%, raggiungendo il livello dei tassi registrati nel 1° trimestre 2006. Nel corso del 2008 in provincia di Bolzano alcuni gruppi bancari hanno proceduto alla loro fusione: Banca di Roma e Bipop Carire sono confluite nel gruppo Unicredit, mentre la Banca di Trento e Bolzano in Intesa San Paolo. Questo ha portato alla diminuzione del numero di banche oggetto di indagine da parte di Astat e al conseguente calo delle informazioni analizzate. Anche in provincia di Bolzano l’indagine sulle condizioni bancarie al 31. 12. 2008, effettuata su un campione di banche che operano a livello locale, ha rilevato un flessione dei tassi: il tasso annuo effettivo globale (Taeg) relativo ad un mutuo ipotecario di 150. 000 euro a 20 anni, con rate semestrali e tasso variabile, ha oscillato tra un minimo del 4,4% ed un massimo dell’8,3%, con un valore medio del 6,4%. Rispetto al 3° trimestre 2008 il valore medio del Taeg (7,3%) ha registrato un calo di quasi un punto percentuale, interrompendo la tendenza al rialzo osservata nei trimestri precedenti. Rispetto invece allo stesso periodo dell’anno precedente si è verificato un aumento lieve: nel 4° trimestre 2007 il valore medio era risultato pari al 6,3%, 0,1 punti percentuali in meno rispetto a quello attuale. Se da un lato il calo dei tassi contribuisce ad un risparmio da parte delle famiglie che hanno contratto un debito, dall’altro, chi accende un nuovo mutuo, ha dovuto confrontarsi con un aumento dello spread, ovvero quella maggiorazione applicata sul parametro di indicizzazione (tasso Euribor) che può variare da banca a banca. Lo spread rilevato nel 4° trimestre 2008 in provincia di Bolzano, si è attestato su un valore medio del 2,1%, in aumento sia rispetto al trimestre precedente (1,8%), sia rispetto al valore registrato nel 2007 (1,7%). Questa crescita è da imputare probabilmente anche alla situazione congiunturale di incertezza in cui versa il settore finanziario, che risponde in questo modo alla brusca flessione dei tassi. Il Taeg relativo ad un mutuo ipotecario di 150. 000 euro a 20 anni con rate semestrali e tasso fisso, si è attestato su un valore medio del 6,9%, variando tra un minimo del 5,1% ed un massimo del 9,7%. Rispetto al trimestre precedente il tasso minimo ha registrato una diminuzione di 0,9 punti percentuali, mentre il valore massimo è rimasto stabile. Per un prestito di 5. 000 euro con durata pari a tre anni le banche locali hanno praticato un Taeg medio dell’11,4%, valore che è diminuito di 0,4 punti percentuali rispetto al trimestre precedente ed aumentato in egual misura rispetto allo stesso trimestre del 2007. La rata mensile media da rimborsare per lo stesso tipo di finanziamento è ammontata a 159,33 euro, importo inferiore a quello del trimestre precedente (160,30 euro). Il tasso medio di finanziamento su portafoglio è risultato pari al 7,4%, inferiore sia a quello registrato nel trimestre precedente, sia a quello dello stesso periodo dell’anno precedente (ambedue al 7,6%). Per quanto riguarda gli anticipi su fatture, nel 2008 il tasso medio applicato, pari al 7,9%, è rimasto stabile rispetto al 2007, mentre è diminuito rispetto a quello del trimestre precedente (8,0%). Dall’osservazione dei tassi sui conti correnti creditori rilevati da un campione di banche attive in Alto Adige, emerge che anch’essi hanno seguito il trend in flessione dei tassi ufficiali, anche se per questo tipo di tassi le variazioni non sono mai rilevanti. Il valore del tasso di interesse medio sui conti correnti ordinari ha registrato, nel 4° trimestre 2008, un calo di 0,3 punti percentuali rispetto al 2007, attestandosi su un valore medio dell’1,5%; mentre il tasso annuo d’interesse minimo si è mantenuto stabile sul valore medio dello 0,3%. Il tasso annuo nominale (Tan) medio sui certificati di deposito a 18 mesi ha raggiunto, al 31. 12. 2008, un valore medio del 3,1%, registrando un minimo del 1,6% ed un massimo del 4,4%. Il valore medio è diminuito di 0,2 punti percentuali rispetto a quello rilevato nel periodo corrispondente del 2007, e di ben 0,5 punti percentuali rispetto a quello del trimestre precedente. Per la tenuta di un conto corrente sono state addebitate in media spese forfettarie annue pari a 41,77 euro. Gli importi sono molto variabili da banca a banca: alcune banche non addebitano spese al cliente, altre arrivano ad addebitare fino a 123,96 euro. Le spese per operazione sono rimaste stabili, mantenendo anche per il 2008 il valore medio di 1,22 euro. L’importo più frequentemente applicato dalle banche locali per il rinnovo annuale della carta Bancomat per prelevamenti e Pos (Points of Sales) è stato di 10 euro. Sul prelevamento Bancomat effettuato su sportelli di altre banche la spesa per la commissione è rimasta mediamente stabile rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, attestandosi su un valore medio di 2,21 euro. Per l´amministrazione e la custodia dei titoli di stato le banche intervistate hanno richiesto in media ai clienti una spesa di 9,80 euro a semestre, importo inferiore di 19 centesimi di euro a quello dell’anno precedente. La spesa fissa semestrale prevista per l´amministrazione e la custodia di titoli obbligazionari e diversi è diminuita rispetto al 2007, raggiungendo un valore medio pari a 20,05 euro. . .  
   
 

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