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Notiziario Marketpress di Mercoledì 08 Aprile 2009
 
   
  MILANO: OSPEDALE SACCO, INAUGURATA DA FORMIGONI LA NUOVA FARMACOLOGIA BRESCIANI: POSITIVA INTEGRAZIONE TRA RICERCA E PRATICA CLINICA NEL FUTURO MEDICINE PERSONALIZZATE PER EVITARE REAZIONI AVVERSE

 
   
  Milano, 8 aprile 2009 - Personalizzare le terapie farmacologiche per ridurre sempre di più il rischio di reazioni avverse ai medicinali - che rappresentano una tra le prime cause di morte al mondo - e ottenere prodotti sempre più mirati e "intelligenti". E´ questo il principale obiettivo dell´attività svolta dalla nuova Unità Operativa di Farmacologia Clinica dell´ospedale Sacco di Milano, inaugurata oggi dal presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni e dall´assessore alla Sanità, Luciano Bresciani. All´evento di presentazione della nuova struttura, in cui si integrano ricerca e assistenza clinica, hanno partecipato Luigi Corradini (direttore generale Sacco), Emilio Clementi (Unità Operativa di Farmacologia Clinica), Virgilio Ferrario (preside Facoltà di Medicina Università degli Studi di Milano), Achille Caputi (presidente Sif), e Sergio Dompé (presidente Farmindustria). Nella nuova Unità Operativa - finanziata con 2 milioni di euro dalla Regione - viene utilizzato un approccio che unisce farmacocinetica, farmacogenetica, farmacovigilanza e sperimentazione clinica del farmaco, utilizzando metodiche e tecnologie avanzate. L´integrazione in una struttura unica dei quattro aspetti della farmacologia medica è la prima iniziativa del genere ad essere proposta in Lombardia e tra le prime al mondo. Diverse le professionalità che vi operano: 1 farmacista, 1 chimico, 4 biologi, 1 chimico farmaceutico, 1 biotecnologo, 1 medico. "Dal lavoro di questi professionisti - ha detto Formigoni - Regione Lombardia si attende nuovi e importanti sviluppi nella direzione della personalizzazione della medicina. Il lavoro di questo Centro è davvero strategico perché i risultati che saranno raggiunti favoriranno la medicina delle terapie farmacologiche personalizzate". Con lo sviluppo della "farmacogenomica", ha sottolineato Formigoni, è possibile immaginare che in futuro i cittadini possano disporre di una "tessera magnetica" con le proprie peculiarità genetiche, necessaria per prescrivere la terapia farmacologica. "La nascita di questa Unità - ha proseguito Formigoni - rappresenta una concreta opportunità anche per rilanciare la nostra competitività a partire dalle eccellenze e dalle peculiarità del nostro territorio". La Lombardia è la prima regione chimico-farmaceutica e biotech in Italia, con più di 100 imprese del farmaco e il 59% delle sperimentazioni cliniche rispetto al totale nazionale (3164 dal 2000 al 30 giugno 2008). La Lombardia, nel 2008, ha investito in questo comparto 2,5 miliardi di euro, di cui quasi 700 milioni destinati all´acquisto di farmaci innovativi ad alto costo in ambito ospedaliero (farmaci oncologici, farmaci per le malattie rare, farmaci per pazienti Hiv). Già dal 2006 la Lombardia ha previsto - prima regione in Italia - il rimborso delle terapie oncologiche innovative. "I laboratori altamente specializzati dell´Unita e la presenza di posti letto per la sperimentazione di nuovi farmaci - ha detto ancora Formigoni - costituiscono una risorsa preziosa che, messa in rete, potrà tracciare nuove strade anche a vantaggio dell´industria". Guardando al futuro, Formigoni, dopo aver ricordato che "entro l´estate del 2010 sarà pronta la nuova palazzina del Centro di Farmacologia clinica", ha sottolineato l´importanza della "Città della salute e della ricerca", che ha visto proprio oggi la firma dell´Accordo di Programma che ne permetterà la realizzazione proprio nell´area del Sacco. "Con questa nuova struttura di Farmacologia - ha aggiunto l´assessore Bresciani - si realizza un grande avanzamento della scienza medica, grazie a farmaci più sicuri e personalizzati. Il contatto tra ricerca e applicazione clinica porta all´eccellenza delle terapie e anche al contenimento dei costi". .  
   
 

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