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Notiziario Marketpress di Giovedì 09 Aprile 2009
 
   
  DIARIO DI VIAGGIO DALLA TERRA SANTA

 
   
  Da Akko a Nazareth, da Qumram a Gerico, da Hebron a Gerusalemme, per un viaggio alla scoperta di una terra di storia e una cultura millenaria, culla delle tre maggiori religioni monoteiste, funestata da guerre cruente e intestine. Per la delegazione delle Cinque Terre, partita lo scorso 24 marzo alla volta di Tel Aviv, sono stati cinque giorni intensi: si sono susseguite con un ritmo incalzante le visite, gli spostamenti e le forti emozioni. «Quando pensiamo alla Terra Santa purtroppo la mente corre ai sanguinosi conflitti, ai bombardamenti, agli assedi, alle lotte tra fazioni della stessa religione, o tra mussulmani ed ebrei in cui a volte entrano anche i cristiani. – Ha dichiarato Luca Natale, responsabile Comunicazione Parco Cinque Terre – Spesso dimentichiamo che, prima di ogni altra cosa, è scrigno di millenni di storia, cultura, architettura e tradizioni che la rendono ricca e fascinosa. Indimenticabile. » Prima fra tutte, è stata Akko, antico porto marittimo fondato nel 1500 Ac ed oggi città, dai mille volti e dalle molte suggestioni, autentica realtà di esperienze urbane che si sono sovrapposte e che portano la firma dei tanti popoli che l’hanno abitata e trasformata, regalandole un ricchezza culturale che l’Unesco ha riconosciuto Patrimonio Mondiale dell’Umanità. «Un centro storico che anticamente è stato sommerso sotto la sabbia per salvarla dalle scorrerie degli invasori – ricorda ancora Luca Natale – e che, riportato alla luce sul finire del secolo scorso, svelò l’incanto di vicoli strettissimi e tortuosi, di case di pietra dai tetti piani e di vecchi mercati. » Il tour ha poi toccato Nazareth, nell’antica regione della Galilea, la città dell’infanzia e giovinezza di Gesù e oggi sede di molte comunità religiose e dunque numerosi e diversi luoghi di culto e preghiera. «Il nostro pellegrinaggio è stato scandito da alcune emozionanti coincidenze. – Ha sottolineato Don Franco Pagano, parroco di Riomaggiore – Proprio sabato 25 marzo ricorreva la Festa dell’Annunciazione di Maria e, con Don Giovanni Rogosinsky, parroco di Vernazza, abbiamo potuto celebrare la Santa Messa nella chiesa eretta in memoria di quel giorno speciale. Un momento davvero emozionante. » In rapida successione si sono poi susseguite le visite di Betlemme, la traversata del Lago Tiberiade e la visita alle grotte di Qumram, dove vennero rinvenuti, a partire dal 1947, i manoscritti del Mar Morto, lunghi rotoli di pelle di pecora e papiri in lingua ebraica e aramaica, ad eccezione fatta per gli scritti in greco attribuibili al Nuovo Testamento, ritrovati nel febbraio del 1955 nella grotta 7. La scoperta più clamorosa ed importante del secolo nel campo dei ritrovamenti biblici, poiché ha consentito di far luce sulla redazione dei vangeli anticipandone la datazione e accrescendone l´attendibilità scientifica. «Sembra forse incredibile detto da me – ha aggiunto Don Franco – ma ciò che mi ha più emozionato non sono stati i tradizionali luoghi di culto, ma piuttosto i paesaggi offerti dal Lago di Tiberiade e dal Deserto delle Tentazioni. Scenari non snaturati dall’urbanizzazione che mi hanno davvero dato la possibilità di vedere, e vivere intensamente, le località della predicazione di Gesù. » Gli ultimi giorni di viaggio sono trascorsi a Hebron, fondata oltre 5000 anni fa; Gerico, il più antico insediamento umano della storia, distrutta, abbandonata e ricostruita più volte; e Gerusalemme, capitale dello Stato d’Israele. La Città Vecchia e le sue mura – altro patrimonio Unesco - racchiudono in meno di un chilometro quadrato luoghi di grande significato religioso e storico come il Muro del Pianto, la Via Dolorosa, la Chiesa del Santo Sepolcro o della Resurrezione e il Monte del Tempio oggi meglio connotato e conosciuto come Spianata del Tempio o delle Moschee, un’ampia area rettangolare – voluta da Erode verso il 20 Ac - sopraelevata di alcune decine di metri rispetto all´area circostante e delimitata e sostenuta sui quattro lati da poderose mura di contenimento. Al centro della spianata, in corrispondenza dell´antico Tempio e dell´originaria cima del Monte, sorge la Moschea della Roccia, il più antico edificio islamico ancora esistente al mondo. «Porterò con me a lungo – ha concluso Luca Natale – la meraviglia e l’incanto che ho potuto godere alla vista della grande cupola dorata della Moschea che si staglia su tutte le altre costruzioni di Gerusalemme». «Un’esperienza bellissima – ha dichiarata Gerolamo Leonardini, sindaco di Vernazza – sia sotto l’aspetto più privato sia nella veste più formale di amministratore. Come cristiano e credente ho vissuto in prima persona i luoghi della mia fede, come politico ho toccato con mano le sofferenze e le difficoltà del popolo palestinese e del popolo israeliano. Posso solo auspicarmi che presto si possano avere due popoli e due stati che si riconoscano reciprocamente e che riconoscano ai loro cittadini diritti e libertà, affinché si parli davvero di Terra Santa e di pace». .  
   
 

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