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Notiziario Marketpress di Mercoledì 15 Aprile 2009
 
   
  A TORINO DAL 22 AL 26 APRILE 2009 LA PRIMA EDIZIONE DI BIENNALE DEMOCRAZIA CINQUE GIORNI DEDICATA ALLA “CULTURA DEMOCRATICA” CON INCONTRI, LEZIONI, DIBATTITI, FORUM, MOSTRE E SPETTACOLI CHE AVVIANO

 
   
   Torino, 15 aprile 2009 - La democrazia è una condizione acquisita e certa nell’organizzazione della nostra società? Ciascuno di noi è consapevole del proprio ruolo nella vita democratica del Paese? È sufficiente esercitare il diritto al voto per vivere appieno la propria esperienza democratica? Sono questioni che racchiudono l’essenza della convivenza sociale, convergendo verso un unico quesito che include questi e molti altri: cos’è la democrazia? Nasce su queste fondamenta Biennale Democrazia 2009, organizzata a Torino dal 22 al 26 aprile e presentata mercoledì 1 aprile da Gustavo Zagrebelsky, Presidente del Comitato Organizzatore, insieme alla Presidente Regione Piemonte, Mercedes Bresso, ad Antonio Saitta, Presidente Provincia Torino, e a Fiorenzo Alfieri, Assessore alla Cultura Comune Torino. “Partecipare attiva(la)mente” è la formula che caratterizza questa prima edizione e proprio la partecipazione attiva dei cittadini è il principio a cui si ispira la manifestazione, innovativa e unica nel suo genere in Italia, che ancor prima di esordire ha già coinvolto migliaia di cittadini nella fase propedeutica e progettuale. Per cinque giorni Torino accoglierà un inedito laboratorio in cui esercitare la cultura democratica e una convivenza migliore con il coinvolgimento diretto del pubblico, vero protagonista di un programma che propone 120 appuntamenti fra incontri, lezioni, dibattiti, forum e seminari, 18 spettacoli e performance, 8 proiezioni di film, documentari e video, 5 mostre. Una preziosa occasione di crescita civile, orientata al confronto, al dialogo, alla condivisione di valori ed esperienze insieme ai circa 190 relatori attesi dall’Italia e dall’estero, con intellettuali, studiosi del pensiero politico, esponenti del mondo culturale e artistico. Una testimonianza dell’unicità di Biennale Democrazia si avrà fin dalla sua inaugurazione, prevista per le ore 18 del 22 aprile, quando al Teatro Regio sarà eccezionalmente il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ad aprire ufficialmente la rassegna voluta da Città di Torino, Comitato Italia 150 e Regione Piemonte nel percorso di avvicinamento al 2011, 150° anniversario dell’Unità d’Italia. Ma una delle peculiarità più apprezzabili di Biennale Democrazia è il ruolo che si sono conquistati i giovani: già 3500 gli studenti fin qui impegnati a vario titolo nella realizzazione del progetto, a cui si aggiungono gli oltre 4000 che ad oggi hanno aderito a Biennale Democrazia, iscrivendosi con entusiasmo alle molteplici iniziative in programma. Un risultato frutto del coinvolgimento dei soggetti e delle istituzioni formative della città insieme all’Università degli Studi di Torino e al Politecnico di Torino, fautori di laboratori e progetti. Proprio i giovani sono i depositari più preziosi di quella cultura democratica che ci ha lasciato in eredità Norberto Bobbio alla cui lezione civile si richiama Biennale Democrazia. Nel solco del pensiero di Bobbio, nella sua attualità e nella sua forza, il Comitato Scientifico nazionale e internazionale presieduto da Gustavo Zagrebelsky, ha elaborato il programma di questa edizione 2009 che si articola in quattro aree tematiche principali: Le Forme della Democrazia esplora le modalità con cui la democrazia si manifesta nella società, analizzando il ruolo delle diverse culture politiche, guardando al destino dei partiti e al dialogo fra essi, ai rapporti fra i poteri dello stato. La Democrazia Multiculturale guarda al passato, al presente e al futuro della convivenza fra differenti identità culturali e religiose, al ruolo in esse della donna, a come popoli diversi del mondo interpretino il concetto stesso di democrazia. Le Risorse delle Democrazia affronta il contributo alla crescita democratica offerto dalle risorse etiche e politiche, rilanciando il ruolo della fiducia nella democrazia, ma anche delle passioni, delle emozioni, delle ragioni che tale fiducia alimentano. Le Sfide alla Democrazia pone l’attenzione sulle minacce alla convivenza che segnano la vita civile e politica di questo inizio millennio, come disuguaglianza, nuovi populismi, distorsione dell’informazione. Completano il programma le sessioni di approfondimento su specifiche questioni, come il ventennale della caduta del muro di Berlino, il rapporto fra democrazia e tecnologia, l’approfondimento di temi come “architettura e spazio democratico” o “media e informazione” e una serie di momenti di discussione sull’India, la più grande democrazia del mondo. Sul fronte della partecipazione pubblica il percorso è già stato avviato nei mesi scorsi con una serie di iniziative propedeutiche che si concludono con un’esperienza di democrazia deliberativa sul tema del testamento biologico: una intera giornata di dibattito pubblico a iscrizioni in programma al Sermig il 25 aprile, con un evento contemporaneo anche a Firenze.   Uno spazio importante è inoltre dedicato a “La Fabbrica della Satira”, che propone alcuni celebri comici, autori e interpreti del panorama nazionale: non veri e propri spettacoli, ma momenti di confronto col pubblico sulle modalità e tecniche di creazione del momento satirico. La struttura del programma di Biennale Democrazia si compone di differenti tipologie di appuntamento attraverso cui vengono sviluppati i temi previsti. A caratterizzarle tutte è lettera D di Democrazia, ricorrente nel nome attribuito ai diversi momenti che danno forma a ciascuna delle cinque giornate. Discorsi della Biennale è così il nome con cui vengono proposte le lezioni affidate a intellettuali e autorevoli personalità della cultura, mentre le interviste con esperti su specifiche materie si chiamano D’autore. Sono Dibattiti le discussioni a più voci su argomenti generali; i Dialoghi propongono il confronto aperto fra due posizioni; la “categoria” Dixit offre letture e commenti di testi classici sulla democrazia, letti da giovani attori e commentati da autori e relatori. Vi sono poi spazi che danno ai cittadini l’occasione di esporre pubblicamente le proprie idee, denominati Dare voce. Infine, oltre alla sezione Dei ragazzi, collettore dei numerosi momenti pensati da e per i giovani, c’è lo spazio dedicato allo spettacolo e all’intrattenimento che è stato chiamato Da Vedere. Http://www. Biennaledemocrazia. It .  
   
 

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