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Notiziario Marketpress di Mercoledì 15 Aprile 2009
 
   
  REATI AMBIENTALI, LA REGIONE LAZIO INCREMENTA INDAGINI: 943 CONTROLLI E SEQUESTRI PER 600 MILIONI

 
   
  Roma, 15 aprile 2009 - La Regione contro i reati ambientali. Dalla firma del protocollo d’intesa che la Regione Lazio ha sottoscritto a settembre 2007 con Nucleo operativo ecologico (Noe) dei Carabinieri, sono stati 943 i controlli portati a termine fino ad oggi. Dall’intensificazione dei controlli è emerso che il 45% delle verifiche hanno evidenziato delle violazioni, le persone segnalate sono state oltre 200, quelle arrestate 43 e i sequestri sono arrivati a quota 93, per un valore di circa 600 milioni di euro. A presentare i dati sono stati oggi il presidente della Regione Lazio, Piero Marrazzo, l´assessore all´Ambiente, Filiberto Zaratti e il comandante del Noe di Roma, Pietro Rajola Pescarini. “Più si indaga e meglio si vive. Anche se si indaga sulla Regione e con i soldi della Regione stessa ben venga perché così si migliora la democrazia”, ha detto il presidente Piero Marrazzo sottolineando che “non metto a disposizione risorse della Regione per sapere dove e come i carabinieri del Noe indagano. Prima tante indagini sulla sanità e sull´ambiente non si facevano, ora mi sento più tutelato”. “Non bisogna mai aver paura di collaborare – ha aggiunto Marrazzo - perché credo che non dobbiamo sottovalutare il tema delle ecomafie visto cosa è successo in Campania con lo smaltimento di rifiuti tossici che provenivano dal nord". Il protocollo prevede, tra l´altro, lo scambio di informazioni, la collaborazione con l´Arpa per le analisi, il rafforzamento dei livelli di tutela ambientale, la prevenzione di infiltrazioni da parte della criminalità organizzata e iniziative di informazione. In testa ai controlli c´e´ la provincia di Roma con 312, seguita da quella di Latina con 219, da Viterbo con 206, da Rieti con 119 e Frosinone con 87. "L´anno precedente alla convenzione - dice il comandante Rajola - il Noe aveva effettuato 100 controlli, l´anno successivo sono stati 400”. Nell´ambito del protocollo sono state svolte numerose indagini, tra cui la ´Black hole´ sugli impianti di Colleferro, la ´Corno d´Africa´, con cui e´ stato individuato un traffico illecito di rifiuti derivanti da attività di autodemolizioni tra l´Italia e la Siria, con diramazioni in Siria e Inghilterra, e quella di Rieti dove e´ stato sequestrato un impianto dove venivano smaltiti rifiuti speciali liquidi senza le dovute autorizzazioni. .  
   
 

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