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Notiziario Marketpress di Mercoledì 15 Aprile 2009
 
   
  “S.O.S. - SENTIRE ORIENTARE SOSTENERE” UN NUMERO TELEFONICO PER CHI HA BISOGNO DI AIUTO IN FAMIGLIA

 
   
  Verona, 15 aprile 2009 - Nella sala Rossa del palazzo Scaligero, l´assessore alle Politiche familiari Maria Luisa Tezza ha presentato, il 6 aprile, il progetto sperimentale del Consultorio Familiare Verona Nord, “S. O. S. - Sentire Orientare Sostenere”. Erano presenti Donatella Zuliani, direttrice del Consultorio Famigliare Verona Nord, Roberta Gozzi e Valeria Marchesini, operatrici del Consultorio Verona Nord e alcuni sindaci del territorio. Il progetto consiste nel mettere a disposizione un numero telefonico (348/6564875) per chi ha bisogno di aiuto all´interno della famiglia, in considerazione del fatto che le relazioni familiari vivono un momento di estrema criticità, spesso debordante in violenza vera e propria. Sostegno, ascolto, dialogo sono elementi fondanti di una relazione propositiva e sono elementi che aiutano la crescita della persona, spesso invece prevalgono atteggiamenti prevaricatori, clima competitivo e ricatti affettivi. Talvolta la non conoscenza e la solitudine acuiscono situazioni e scontri, che potrebbero essere facilmente risolti. Il progetto “S. O. S. – sentire, orientare, sostenere” vuole essere un ulteriore intervento in grado di raggiungere tutti gli abitanti della provincia veronese e di dare loro informazioni corrette, esaustive, professionali, relativamente alle relazioni familiari. Il numero telefonico è accessibile in varie ore della giornata e non si sovrappone ai servizi sociali già esistenti, ai quali viene indirizzato l´utente in base al problema riferito. Il progetto sperimentale, che avrà una durata di sei mesi, verrà realizzato in collaborazione con il Consultorio Famigliare di Verona Nord. Assessore Maria Luisa Tezza: “Il progetto Sos si propone come uno sportello di prevenzione e monitoraggio. L´auspicio è di intervenire sui problemi famigliari in tempo utile, per riuscire a ridimensionarli impedendo che degenerino in situazioni più gravi. Il progetto parte dall´esperienza acquisita in cinque anni di lavoro, durante i quali ho avuto modo di verificare che sono ancora poche le attività sul territorio che mirano alla prevenzione. Abbiamo quindi tentato di realizzare questo esperimento per vedere se, attraverso il telefono, ci sia la possibilità per coloro che vivono un disagio di esternare le loro difficoltà, trovando dall´altra parte del filo qualcuno in grado di fornire ascolto e orientamento. L´obiettivo a cui miriamo è farlo divenire un progetto di rete e per tale motivo chiediamo alle amministrazioni comunali di divulgare la presenza di questo centro d´ascolto attivo sul territorio”. Direttrice del Consultorio/donatella Zuliani: “Si tratta di un progetto impegnativo, che si avvale di professionisti – e non di volontari – disponibili a rispondere alle richieste nelle diverse ore della giornata. E´ molto importante essere vicino alle famiglie che vivono in tutte le zone del nostro territorio, fornendo una risposta a qualsiasi situazione familiare. Questa iniziativa fornisce la possibilità di avere un contatto diretto con una persona che sa venire incontro all´interlocutore, una voce esperta che sa dare risposta e aiuto. Il progetto costituisce un momento importante per le amministrazioni per rilevare le difficoltà maggiori vissute dalle famiglie, individuare i problemi realmente presenti e identificare le risposte adeguate. Abbiamo preparato dei tesserini informativi che chiediamo ai Comuni di distribuire in maniera capillare”. Operatrice Consultorio - Roberta Gozzi: “Il progetto si pone come un filtro qualificato che può essere d´aiuto anche alle amministrazioni locali. Effettueremo infatti una mappatura delle richieste che riceveremo, affinché anche le amministrazioni siano informate e aggiornate relativamente ai servizi presenti e ai bisogni espressi dai cittadini”. Operatrice Consultorio - Valeria Marchesini: “Siamo disponibili a scopo orientativo ed informativo anche nei confronti di tutti gli operatori attivi nel sociale: educatori, insegnanti, volontari, parrocchie. Li aiuteremo ad indirizzare le persone verso la risoluzione dei problemi nel modo più rapido possibile”. .  
   
 

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