Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 













MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web








  LOGIN


Username
 
Password
 
     
   


 
Notiziario Marketpress di Giovedì 16 Aprile 2009
 
   
  CRISI ECONOMICO FINANZIARIA: LA REGIONE VENETO SI E’ ATTIVATA PER SOSTENERE LE AZIENDE, I LAVORATORI, LE FAMIGLIE.

 
   
  Venezia, 16 aprile 2009 - La Regione del Veneto, a fronte della difficile congiuntura economica che sta coinvolgendo i mercati finanziari e che purtroppo ha pesanti riflessi anche sull’occupazione del nostro territorio, si è attivata individuando una serie di strumenti a favore dei lavoratori, delle famiglie e delle imprese finalizzati sia a contenere l’impatto socio economico della crisi, sia a mettere in atto delle misure che possano facilitare una pronta ripresa del comparto produttivo. “La strategia regionale - ha spiegato l’assessore all’Economia, Vendemiano Sartor, intervenendo in Consiglio regionale ieri pomeriggio per affrontare il tema della crisi - si basa sulla necessità di fronteggiare l’emergenza con strumenti straordinari senza però far venir meno gli investimenti tradizionali e il sostegno abituale a vantaggio di quei settori che possono avere un ruolo davvero determinate in termini di spinta propulsiva all’economia. In quest’ottica ci siamo impegnati nel promuovere le politiche di sostegno al reddito dei lavoratori e all’accesso al credito da parte delle imprese in difficoltà senza penalizzare o comunque senza allentare l’attenzione nei confronti della ricerca, dell’innovazione e dell’internazionalizzazione delle imprese. E per meglio operare, è stato avviato un confronto con le parti sociali per intervenire tempestivamente a sostegno dei veneti con un profondo spirito di collaborazione e con grande senso di responsabilità. ” Gli indirizzi d’azione che sono stati realizzati intendono mettere in sinergia risorse nazionali, regionali ed europee e mirano soprattutto a sostenere la ripresa produttiva, la mobilità, l’occupazione, le forme di auto impiego. La Regione del Veneto ha stanziato per rafforzare il patrimonio dei consorzi fidi 4,7 milioni di euro per il settore industriale, oltre ai 35 milioni di euro della programmazione comunitaria e oltre ai 45 milioni di euro per il fondo rotativo di finanziamenti a tasso agevolato; 2,3 milioni di euro per il settore del commercio; 11 milioni di euro per il settore dell’artigianato. “I fondi statali di incentivazione alle piccole e medie imprese - ha spiegato l’assessore - metteranno in movimento finanziamenti agevolati pari a 500 milioni di euro: si tratta di soldi veri per supportare le piccole e medie aziende che sono la dorsale del nostro sistema produttivo. Le linee strategiche per lo sviluppo industriale della nostra regione sono state inoltre finanziate con 35 milioni di euro in tre diversi bandi che si occupano essenzialmente di supportare i distretti energetici e il polo dell’idrogeno, l’edilizia sostenibile, le piattaforme per la tracciabilità e la rintracciabilità delle filiere del made in italy, la filiera agroalimentare. Le risorse stanziate invece per la ricerca sono pari a 20 milioni di euro per la creazione di imprese a elevato contenuto tecnologico; a 20 milioni di euro per i processi di trasferimento tecnologico all’interno delle aziende; a 10 milioni di euro per le imprese che fanno ricerca qualificata; a 21,2 milioni di euro per la promozione dello sviluppo economico e dell’innovazione nel sistema produttivo. ” Per l’assessore Sartor, il Veneto deve avere il coraggio di puntare sull’internazionalizzazione “facendo rete e facendo sistema senza campanilismi e senza localismi. ” “Certamente - ha concluso Vendemiano Sartor - è difficile ipotizzare previsioni. Serve però ottimismo, bisogna leggere bene i dati dell’economia regionale che raccontano che non c’è nel nostro territorio una vera e propria bolla immobiliare da cui rientrare, che i bilanci bancari sono meno gravidi che altrove di titoli tossici, che le famiglie sono meno indebitate che in altri paesi europei. Insomma, il modello veneto ha in sé gli strumenti per resistere e per uscire dal tunnel più forte di prima. ” .  
   
 

<<BACK