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Notiziario Marketpress di Giovedì 16 Aprile 2009
 
   
  BANCHE: ABI, OLTRE 3,7 MILIARDI PER LE IMPRESE IN RUSSIA FAISSOLA: “INTERNAZIONALIZZAZIONE E SOSTEGNO ALLE IMPRESE PRIORITÀ E PERNO DELL’ATTIVITÀ DELLE BANCHE ITALIANE”

 
   
  Mosca, 16 aprile 2009 - Oltre 3,7 miliardi di euro per finanziare le esportazioni e gli investimenti italiani in Russia. È questo il plafond messo a disposizione dal settore bancario per le imprese che vogliono operare in questo paese che negli ultimi anni è cresciuto a ritmo sostenuto, anche grazie a un settore bancario in rapida espansione e con alti tassi di rendimento (il Roe è passato dal 17,8% nel 2003 al 22,7% nel 2007). Il dato è stato presentato il 6 aprile dal Presidente dell’Abi, Corrado Faissola, nel corso della missione economica in Russia organizzata da Abi con Confindustria e Ice al seguito del Ministro per lo Sviluppo Economico, Claudio Scajola. Si tratta della più grande missione di banche e imprese italiane mai realizzata nella Federazione Russa, oltre che la più importante per l’ampia delegazione che vi partecipa e della quale fanno parte dodici dei principali gruppi bancari italiani che rappresentano circa l’75% del settore. “L’internazionalizzazione e il sostegno alle imprese, soprattutto alle piccole e medie che rappresentano la colonna portante dell’economia del Paese – ha detto Faissola – sono il perno attorno a cui ruotano attività, impegni e progetti presenti e futuri delle banche italiane che, anche in questa difficile congiuntura internazionale, si stanno dimostrando solide e affidabili. Continuando a supportare l’economia nazionale e a svolgere il proprio ‘mestiere’ al fianco di famiglie e imprese, in Italia e sui mercati strategici. Nell’attuale scenario economico-finanziario internazionale – ha aggiunto il Presidente dell’Abi – Italia e Russia si trovano entrambe davanti a sfide che occorre affrontare con ancora maggiore determinazione rispetto al passato, per mantenersi sul sentiero dello sviluppo. La prima, condivisa oggi più che mai da tutti i Governi del mondo, è di ristabilire la fiducia nei mercati e nelle istituzioni finanziarie per avviare un nuovo ciclo di crescita che veda i nostri Paesi sempre più protagonisti”. Il plafond per le imprese in Russia Delle linee di credito messe a disposizione dalle banche italiane – oltre 3,7 miliardi di euro – il 62% è già stato utilizzato per progetti ed iniziative di business nel mercato locale, mentre il restante 38% è ancora disponibile per finanziare nuove attività imprenditoriali in quest’area. L’impegno e l’interesse delle banche italiane per le numerose opportunità di collaborazione e di investimento offerte da questo grande mercato sono testimoniati anche dai finanziamenti in essere verso la Russia che sono passati da appena 2 miliardi di dollari a fine 2005 a 25 miliardi di stock a settembre 2008. La presenza delle banche italiane - Gli imprenditori italiani che scelgono la Russia per avviare nuove attività commerciali e realizzare investimenti produttivi, oltre che sulle linee di credito, possono contare anche sul sostegno del settore bancario italiano. I due gruppi principali bancari italiani, infatti, sono presenti nella Federazione attraverso sussidiare che complessivamente disporranno entro il 2009 di una rete di 170 filiali sparse sul territorio. In particolare, Intesa Sanpaolo ha costituito nel 2003 la prima banca a capitale interamente italiano, Zao Banca Intesa, per supportare l’interscambio commerciale e gli investimenti diretti, e nel 2005 ha acquisito la prima banca nella Federazione Russa per prestiti e leasing alle piccole imprese, Kmb Bank. Unicredit, invece, è presente dal 2005 nel mercato locale con Zao Unicredit Bank, oggi la più grande banca internazionale e la decima per assets. Il gruppo, inoltre, ha costituito a Mosca una società che offre servizi per il leasing alle piccole e medi imprese russe per favorire le importazioni dall’Italia di beni strumentali. In Russia sono presenti anche sette gruppi bancari italiani con sei uffici di rappresentanza (Intesa Sanpaolo, Ubi Banca, Banca Monte dei Paschi di Siena, Mediobanca, Unicredit e Banco Popolare) e un ufficio di mandato (Banca Carige), mentre due intermediari italiani (Bnl, Cariparma e Friluadria) operano nel mercato russo attraverso le capogruppo estere (Bnp Paribas e Crédit Agricole). Cinque gruppi bancari italiani, infine, hanno stipulato accordi di collaborazione con le principali banche russe per assistere reciprocamente la clientela e agevolarne l’ingresso nei rispettivi circuiti finanziari. “Si tratta di una presenza importante che testimonia la sempre maggiore centralità della Russia nelle strategie e nelle rotte commerciali e finanziarie internazionali. E tuttavia – ha concluso Faissola - l’attività e la presenza delle nostre banche può crescere ancora, anche grazie al graduale superamento, quando il contesto macroeconomico e le esigenze di stabilità del settore lo consentiranno, degli ultimi ostacoli all’accesso e all’operatività delle banche straniere nel mercato locale”. Su questi e altri argomenti l’Abi si è confrontata con l’Associazione delle Banche Russe, l’Associazione bancaria regionale, la Banca Centrale e i principali intermediari russi, durante gli incontri istituzionali che si sono svolti dopo la fine dei lavori del Forum. La delegazione bancaria Alla missione economica in Russia partecipavano dodici tra i principali gruppi bancari che rappresentano circa l’75% del settore (Intesa Sanpaolo, Unicredit, Monte dei Paschi, Bnl-bnp Paribas, Banca Popolare di Vicenza, Banca Popolare Emilia Romagna, Banca Popolare di Sondrio, Banco Popolare, Mediobanca, Ubi Banca, Credito trevigiano-Banca di credito Cooperativo e Ubae). .  
   
 

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