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Notiziario Marketpress di Martedì 21 Aprile 2009
 
   
  FVG: OPERATIVO FONDO REGIONALE PER COGARANZIE GARANTITE OPERAZIONI PER 100 MILIONI DI EURO, OGNUNA FINO ALL´80% DEL VALORE

 
   
  Trieste, 21 aprile 2009 - E´ entrato in vigore, con la recente pubblicazione sul Bur, il regolamento per la concessione delle cogaranzie del Fondo regionale di garanzia. (Bur n° 13 01/04/2009, Decreto del presidente della Regione Friuli Venezia Giulia n. 073/Pres sulla Lr 4/2005 art. 12 bis). "Diventa così pienamente operativo il nuovo strumento con il quale la Giunta regionale intende far fronte alla difficoltà di accesso al credito da parte delle piccole e medie imprese, ovvero il Fondo regionale di garanzia". Questo il commento del vicepresidente della Regione e assessore alle Attività produttive, Luca Ciriani, che spiega come tale Fondo opera nell´ambito del Frie (Fondo di rotazione per iniziative economiche) come gestione separata, un Fondo deputato al rilascio di cogaranzie a favore delle Pmi con una dotazione di partenza di 10 milioni di euro, una somma che permette il rilascio di cogaranzie per complessivi 100 milioni di euro. "Abbiamo tarato questo strumento per rispondere alle esigenze del credito a breve e del consolidamento a medio termine delle passività delle Pmi con sede o unità produttive nel territorio regionale", ha evidenziato Ciriani. "Per poter attivare la cogaranzia regionale - ha proseguito l´assessore - è necessario che le operazioni bancarie a favore delle imprese siano assistite dalla garanzia di un Confidi convenzionato. La cogaranzia può essere concessa per un importo massimo corrispondente al 40 per cento del finanziamento bancario e relativamente al solo debito in linea capitale. In tal modo, ipotizzando una garanzia da parte dei Confidi almeno di pari entità, si potrà garantire sino all´80 per cento dell´operazione bancaria con un evidente effetto positivo per il tessuto produttivo regionale. Abbiamo lavorato per rendere questo strumento il più veloce ed economico possibile". Il vicepresidente ha quindi precisato che l´iter che le imprese interessate dovranno affrontare è molto semplice: l´impresa si rivolgerà ad una Banca convenzionata con il Fondo e verificherà con la stessa la concreta possibilità di ottenere un finanziamento rientrante tra le tipologie ammesse dal regolamento; compilerà quindi un unico modello di domanda chiedendo contestualmente l´attivazione sia della garanzia di un Confidi sia della cogaranzia del Fondo regionale; la Banca convenzionata entro quindici giorni dalla sottoscrizione della domanda trasmetterà al Comitato di Gestione del Frie tutta la documentazione istruttoria affinché questo possa deliberare in merito alla concessione della cogaranzia regionale; entro quindici giorni dal ricevimento della documentazione, il Comitato, se la domanda è ammissibile, emetterà la fideiussione a favore della Banca convenzionata e nell´interesse dei richiedenti, altrimenti procederà all´archiviazione della stessa. Ove il valore del finanziamento non superi i 50. 000 euro è stata prevista la possibilità di una procedura semplificata di valutazione del merito creditizio dell´impresa in modo da garantire un intervento più celere da parte del Fondo. I finanziamenti possono essere perfezionati a tasso fisso o variabile, concordato tra le parti, e il tasso deve essere determinato ed indicato in sede di contratto di finanziamento e/o di erogazione. Allo scopo di contenere quanto più possibile i tassi praticati, il regolamento fissa uno "spread" applicato dalla Banca convenzionata sulle operazioni cogarantite dal Fondo che può essere al massimo del 2,10 per cento, per le operazioni concluse a tasso fisso (con riferimento all´Irs corrispondente alla durata del periodo di finanziamento, vigente alla data di stipulazione del contratto di finanziamento) ovvero al due per cento per le operazioni concluse a tasso variabile (con riferimento al tasso Euribor). "Tutta la documentazione relativa - ha concluso Ciriani - è in corso di pubblicazione sul Bur e anche sul sito internet della Regione dove ogni singola impresa potrà verificare direttamente l´accessibilità o meno al nuovo strumento misurando il proprio merito di credito (autoscoring)". . .  
   
 

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