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Notiziario Marketpress di Martedì 21 Aprile 2009
 
   
  GEOTERMIA: REGIONE TOSCNA E ENEL ATTUANO LŽACCORDO DA 650 MILIONI ENTRO IL 2012 DALLŽAZIENDA 88,3 MILIONI AI COMUNI E 82 PER RICERCA E PIANCASTAGNAIO

 
   
  Firenze, 21 aprile 2009 - Il presidente della Regione Toscana e lŽamministratore delegato di Enel, Fulvio Conti, hanno sottoscritto a Firenze lŽaccordo volontario attuativo sulla geotermia, che fa seguito allŽintesa firmata a Roma nel dicembre 2007. Si tratta di un protocollo da 650 milioni di euro. A tanto ammontano infatti le risorse complessive che Enel dovrebbe mettere a disposizione agli enti locali interessati dall’attività geotermica e investire nella ricerca, da qui al 2024. La firma di oggi dà il via libera ad una prima tranche da 170,3 milioni di euro, 88,3 dei quali destinati ai 15 comuni toscani sul cui territorio insistono impianti geotermici e 82 che andranno a finanziare sia il progetto di riassetto dellŽarea di Piancastagnaio, che lo studio delle migliori tecnologie in grado di mitigare lŽimpatto ambientale dello sfruttamento geotermico. LŽaccordo prevede che Enel realizzi importanti interventi in campo ambientale e recepisce quindi tutte le raccomandazioni dettate dai ricercatori dellŽUniversità di Siena, autori del recente studio, commissionato dalla Regione, sulla geotermia amiatina. Altre centrali (in aggiunta alle attuali 19) delle 31 in esercizio, saranno dotate di filtri Amis, capaci di abbattere le emissioni di mercurio e idrogeno solforato. Entro un mese lŽAgenzia regionale per la protezione dellŽambiente darà lŽavvio al piano per il monitoraggio delle emissioni, a partire da quelle (ammoniaca e acido borico) per le quali la legge non fissa limiti. Enel progetterà e realizzerà, dŽintesa con gli enti locali e con la stessa Arpat, un sistema di monitoraggio dotato di sensori e schermi informativi a servizio dei cittadini. Il presidente Martini ha espresso la sua soddisfazione per lŽaccordo raggiunto, che attua quello già a suo tempo sottoscritto e rappresenta una vera e propria svolta per tutti i territori interessati delle tre province (Siena, Pisa e Grosseto) geotermiche della Toscana, con evidenti miglioramenti sia dal punto di vista della produzione di energia geotermica sia per le positive ricadute sul territorio che della tutela della salute dei cittadini e dellŽambiente. Anche lŽammministratore delegato e direttore generale di Enel, Fulvio Conti si è detto soddisfatto dellŽaccordo raggiunto che favorisce lo sviluppo di una importante tecnologia amica dellŽambiente di cui lŽItalia ha il primato mondiale e che Enel sta esportando con successo anche nel continente americano. LŽaccordo sottoscritto oggi entro ottobre sarà sottoposto ad una prima verifica e verrà aggiornato entro la fine del 2011. LŽassessore regionale allŽenergia e allŽambiente ha sottolineato invece il carattere innovativo del protocollo attuativo, costruito attraverso un confronto con le amministrazioni locali interessate e frutto di un lavoro di approfondimento, verifica e messa in pratica delle migliori soluzioni per affrontare i problemi che lo sfruttamento geotermico ha presentato in questi anni. In particolare si sperimenteranno nuove tecnologie per ridurre le emissioni di anidride carbonica e, grazie alla ricerca, si studierà la possibilità di sfruttare l’energia geotermica a temperature più basse e quindi di minore impatto ambientale. Il Piano di indirizzo energetico regionale prevede uno sviluppo ulteriore dello sfruttamento geotermico per 200 megawatt di potenza installata. Nell’area geotermica cosiddetta tradizionale, con al centro Larderello, è concentrato quasi il 90% della produzione totale, con 702 Megawatt di potenza installata su un totale regionale di 783. Delle 31 le centrali geotermiche attive in Toscana, 5 si trovano sullŽAmiata, per una potenza installata di 88 Mw. Considerando tutte le fonti energetiche la geotermia garantisce in Toscana il 27% della produzione elettrica totale e l’87,5% della produzione elettrica da fonti rinnovabili. Gli interventi previsti sullŽAmiata riguardano il riassetto dellŽarea di Piancastagnaio, con lŽimmediata chiusura della centrale di Pc2 e la reazlizzazione di un nuovo termodotto per garantire calore alle serre di Floramiata.  
   
 

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