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Notiziario Marketpress di Martedì 21 Aprile 2009
 
   
  MILANO: RIMETTERE SUL MERCATO ALLOGGI SFITTI DEI PRIVATI E DEFISCALIZZARE INTERVENTI EDILIZI

 
   
  Milano, 21 aprile 2009 - “Per superare l’emergenza abitativa, che in questi anni si è accumulata sul settore pubblico, rimasto l’unica strada percorribile per quelle famiglie che non possono permettersi l’acquisto di una casa o l’affitto ai prezzi del libero mercato, occorrono delle iniziative per ampliare l’offerta abitativa in locazione a canone sostenibile anche sul mercato privato”. Lo ha detto l’assessore alla Casa Gianni Verga intervenendo alla tavola rotonda “Il Piano Casa del Governo”che si è tenuta nel pomeriggio nella sede di Assoedilizia in via Meravigli. “Bisogna procedere alla revisione della legge 431/1998 – ha aggiunto - per adeguarla alla situazione attuale, ampliando l’offerta della casa in affitto attraverso la riattivazione del mercato privato, che è di fatto bloccato da 30 anni (legge sull’equo canone). E’ necessario introdurre la ‘cedolare secca’ per semplificare la fiscalità e contrastare gli affitti in nero”. “Inoltre, con la messa a disposizione di aree a costo zero e defiscalizzando gli interventi edilizi a canone concordato, si può riattivare anche il ciclo virtuoso degli investimenti nella casa. Il piccolo risparmiatore, così come il grande investitore, potranno ricavare rendimenti di tipo industriale (5-6%) E, così facendo, mettere a disposizione alloggi di medie dimensioni (70-80 mq) a canoni di affitto medi di circa 500-600 euro al mese, compatibili con ampie fasce dell’attuale fabbisogno di chi non ha i requisiti per accedere all’edilizia pubblica”. In Italia oltre l’80% delle famiglie è proprietario dell’abitazione in cui vive. Anche se solo il 17,2% vive in affitto (si tratta di un valore in costante calo, poiché nel 2005 era pari al 18,8%), nel decennio 1997-2007 i canoni di locazione a prezzi di mercato sono aumentati, nelle aree urbane, del 66,7% a fronte di una crescita delle disponibilità delle famiglie del 20,8%. Per le famiglie meno abbienti, un affitto a prezzo di mercato può pesare fino a oltre il 30% del reddito. In una situazione del genere, non stupisce l’aumento degli sfratti per morosità. “L’amministrazione milanese – ha spiegato Verga -, unico caso in Italia, ha stanziato 135 milioni di euro per 1. 300 nuove case e sta investendo altre cospicue risorse nell’edilizia residenziale pubblica grazie al Piano di valorizzazione del patrimonio immobiliare. Da Roma, invece, è sempre arrivato poco e niente, in particolare nei due anni del governo Prodi. In questi anni, con il Sindaco Moratti, il Comune ha compiuto enormi sforzi economici per ridurre il fabbisogno di abitazioni. I primi alloggi pronti saranno quelli di via Gallarate che inaugureremo non più tardi del prossimo mese di giugno”. “Si tratta di poca cosa – ha riconosciuto l’assessore - rispetto al bisogno totale che ammonta a circa 20mila unità abitative di edilizia residenziale pubblica. Oltre alle famiglie in graduatoria, ci sono infatti circa 60/80mila nuclei che non hanno le condizioni per accedere all’edilizia pubblica, ma che non riescono a sostenere i prezzi del libero mercato, sia per l’affitto che per l’acquisto”. “E’ inoltre necessario snellire le procedure e alleggerire la burocrazia – ha affermato Verga riferendosi alla bozza del Piano Casa del governo -. Il decreto legge che il governo sta predisponendo è caratterizzato proprio da procedure snelle e da tempi di esecuzione rapidi per l’edilizia privata. E’ necessario che questa accelerazione valga ancora di più nel pubblico. La lunghezza e la laboriosità delle procedure sono un danno per la Pubblica amministrazione. Se i soggetti competenti potessero rilasciare, in una sola volta, tutti i permessi necessari, i tempi sarebbero subito ridotti”. .  
   
 

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