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Notiziario Marketpress di Giovedì 23 Aprile 2009
 
   
  L’EXPORT DI CALZATURE ITALIANE CEDE IL 3,3% A GENNAIO 2009

 
   
  Roma - Avvio in salita nel 2009 per l’export di calzature made in Italy. In base ai dati Istat - rivela il sito www. Trendcalzaturiero. It - il fatturato all’estero ha subito a gennaio una contrazione del 3,3%, con l’export sceso in valore a 595 milioni di euro, dai 616 milioni circa del gennaio 2008. Le importazioni hanno fatto segnare, nello stesso periodo, una crescita in termini monetari del 17%, portandosi a ridosso dei 360 milioni di euro (erano a 307 milioni scarsi nel gennaio dell’anno scorso). In forte peggioramento i conti con l’estero del settore, con il saldo attivo della bilancia commerciale che da 309 milioni di euro del gennaio 2008 è scivolato quest’anno a quota 236 milioni, riducendosi del 23,6%. La dinamica dell’export evidenzia per le calzature italiane una sostanziale tenuta in area Ue (-0,1%), grazie a un consolidamento delle vendite in Francia (+8,1%) e Belgio (+1,4%), controbilanciato da un meno 3,2% in Germania e da riduzioni nell’ordine del 3,5% nel mercato britannico e del 12,5% nei Paesi Bassi. Cede solo un frazionale 0,2% l’export in Spagna, mentre in Austria i dati Istat riportano un più robusto meno 7,4%. Fuori dal perimetro comunitario - rivela ancora l’analisi di www. Trendcalzaturiero. It - l’export si è ridotto complessivamente dell’8,5% rispetto al gennaio 2008, incorporando nel dato complessivo riduzioni nell’ordine del 18,3% in Usa e del 2,2% in Svizzera. Positivo il dato delle esportazioni in Russia, dove il calzaturiero italiano ha messo a segno un progresso dell’1%, ribaltando la dinamica negativa dell’ultimo trimestre 2008 (-21,1%). Migliora l’export di scarpe italiane anche in Giappone (+2,5%) e a Hong Kong (+9,3%), mentre accusa un meno 16% negli Emirati Arabi Uniti. Sul versante delle importazioni, il balzo in avanti di gennaio, sempre nel confronto annuale, riflette principalmente l’aumento del 10,7% della spesa legata agli acquisti dalla Cina. In crescita anche l’import da Belgio (+7,9%), Tunisia (+73,1%), Indonesia (+48,9%) e India (+21%), mentre arretrano del 6,5% il Vietnam e dell’8,8% la Romania. .  
   
 

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