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Notiziario Marketpress di Giovedì 23 Aprile 2009
 
   
  IL PRESIDENTE DELLA CALABRIA LOIERO È INTERVENUTO A ROMA AL CONVEGNO “PER UN’ITALIA PIÙ SICURA”

 
   
  Roma, 23 aprile 2009 - “Affinché la memoria del grande terremoto del 1908 che distrusse Reggio Calabria e Messina, con i suoi infiniti lutti, non rimanesse un ricordo sterile con la semplice celebrazione di un doloroso centenario, abbiamo deciso l’avvio di una rigorosa politica antisismica. Così, sulla memoria di quella tragedia abbiamo costruito un valore attivo e pedagogico per i cittadini calabresi e per tutelare ciò che rimane del nostro patrimonio storico-artistico e mettere in sicurezza quello urbanistico. Siamo partiti nel 2007 avvalendoci del supporto tecnico-scientifico della Fondazione ‘Eurocentre’, abbiamo già finanziato lavori antisismici in 515 scuole e riservato altre risorse sui fondi europei. Inoltre, sono state avviate le consultazioni con le categorie economiche sulla legge che prevvederà le nuove regole edilizie e che sarà approvata entro luglio. Ma le risorse regionali sono insufficienti, perché solo per la messa in sicurezza degli edifici in Calabria potrebbero servire addirittura 3 miliardi di euro, quanti sono stati finora previsti per la costruzione del Ponte sullo Stretto di Messina”. Con queste parole il presidente della Regione Calabria, Agazio Loiero, ha introdotto le conclusioni del convegno “Per un’Italia più sicura”, organizzato ieri a Roma dall’Associazione “Amici della Terra”, con l’obiettivo di stimolare una riflessione sulla prevenzione sismica nel Paese dopo la tragedia dell’Abruzzo. La Calabria, come hanno riconosciuto tutte le autorità intervenute, questa volta ha avviato in anticipo un cambiamento strutturale e positivo sul patrimonio edilizio, anche grazie all’impegno che nel tempo hanno dato sia l’assessore Luigi Incarnato che l’ex assessore Vincenzo Spaziante. Il lavoro, iniziato dalla Giunta regionale nel 2007, finora è stato attuato in quattro tappe. La prima con la convenzione sottoscritta con la Fondazione ‘Eurocentre’, per il supporto scientifico e tecnico, di alta professionalità nel settore dell’ingegneria sismica, della sismologia e della geodinamica. L’istituzione di ricerca è costituita dal Dipartimento della Protezione Civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri, dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, dall’Università degli Studi di Pavia. Successivamente è partito il monitoraggio di tre mila scuole e sono stati stanziati 85 milioni di euro per la messa in sicurezza di 515 edifici. Poi, nella programmazione dei fondi comunitari e nazionali 2007-2013 è stata prevista una disponibilità complessiva finanziaria per interventi di adeguamento sismico pari a circa 42 milioni di euro. Infine, proprio grazie alla collaborazione con ‘Eurocentre’ si è passati alla stesura ed al riordino delle normative regionali, alla definizione dei sistemi informatici in supporto all’attività degli Enti operanti nel settore edilizio e di gestione del territorio, all’attività di formazione per i tecnici della Regione, per i tecnici degli Enti territoriali operanti nel settore e alla valutazione e mitigazione del rischio sismico di strutture ed infrastrutture di interesse strategico. La conclusione di questo lavoro vedrà la luce a luglio con l’approvazione della nuova legge regionale che porterà anche alla predisposizione di una banca dati per la gestione del patrimonio edilizio. “Il cuore del contenuto dell’incontro di oggi è superare l’emergenza e programmare la prevenzione. Dal dramma del terremoto dell’Abruzzo - ha detto Loiero - esce sia l’Italia peggiore che quella migliore, l’Italia che non ha saputo costruire e quella della solidarietà. Ma allora bisogna dire che in questi casi torna sempre fuori la cultura dell’emergenza, che il Paese non disdegna, perché lascia alla politica moltissima discrezionalità. Non dobbiamo neppure dimenticare che nella recente proposta del piano-casa uno degli elementi di conflitto tra Governo e Regioni è stato proprio sull’idea di derogare ai controlli sulle norme antisismiche per gli edifici. E’ positivo che la maggioranza abbia cambiato idea e che adesso si punti alla sicurezza delle abitazioni”. Tutta la Calabria è a rischio sismico. Su 409 comuni calabresi 261 ricadono in zona 1, quella più pericolosa, mentre gli altri 148 comuni sono censiti a medio rischio. Il presidente degli “Amici della Terra”, Rosa Filippini, si è congratulata con il presidente Loiero, in quanto ha portato al convegno un contributo concreto ed essenziale, che può fare da battistrada ad altre Regioni e che gli organi di informazione nazionali non avevano divulgato e fatto conoscere. E’ stato anche apprezzato l’impegno della colonna mobile della Regione Calabria, inviata dal Dipartimento delle presidenza, in soccorso delle popolazioni abruzzesi. All’incontro hanno partecipato anche Leonello Serva (Ispra), Mario Signorino (Isat), Benedetto Della Vedova (deputato Pdl), Aurelio Misiti (deputato Idv), Gianluca Valensise (Ingv), Giuseppe Zamberletti (presidente commissione ‘Grandi rischi’). Mentre il sottosegretario alla Protezione civile, Guido Bertolaso, ha inviato un proprio contributo scritto. Al termine dell’incontro il presidente Loiero si è soffermato a lungo con il preside della facoltà di ingegneria dell’Università La Sapienza di Roma, Fabrizio Vestroni, approfondendo la tematica del monitoraggio e della messa in sicurezza degli edifici pubblici. .  
   
 

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