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Notiziario Marketpress di Giovedì 23 Aprile 2009
 
   
  SCUOLA: PRESENTATI I RISULTATI INDAGINE DEMOPOLIS IN SICILIA

 
   
  Palermo, 23 aprile 2009 - Il 46 per cento degli studenti siciliani non ricorda il nome del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, e un terzo ne confonde il ruolo con quello del Capo del Governo, Silvio Berlusconi. Solo il 62% sa che il potere legislativo è esercitato dal Parlamento, appena uno su quattro indica correttamente nel 1948 la data di entrata in vigore della Carta Costituzionale. Sono alcuni dei tratti più significativi che emergono dall’indagine dell’Istituto nazionale di ricerche Demopolis sugli studenti siciliani e i saperi della cittadinanza, curata da Pietro Vento con la collaborazione di Maria Sabrina Titone. I risultati della ricerca sono stati presentati oggi, a Palermo, nella sede dell’assessorato regionale Beni Culturali, dall´assessore regionale dei Beni culturali e della Pubblica istruzione, Antonello Antinoro, dal direttore dell´Istituto Demopolis, Pietro Vento. “I dati dell’istituto Demopolis – ha dichiarato Antinoro – tracciano un quadro per alcuni versi drammatico e per altri confortante. Se, infatti, i giovani manifestano scarso o nullo interesse per la partecipazione attiva alla vita civile e politica del nostro paese, poco dialogo con i genitori e confermano come sia prioritario, nella nostra società,l’apparire rispetto all’essere, dall’altro, invece, riconoscono nella famiglia, nell’amore, nell’amicizia, valori principali e fondamentali”. “Dunque da questo ultimo dato bisogna ripartire per costruire basi solide per il futuro – ha continuato - ascoltando e recependo le istanze dei giovani e presentando loro dei modelli educativi. Noi lo abbiamo fatto, predisponendo due circolari indirizzate alle scuole siciliane ed alle facoltà universitarie, per lo svolgimento di attività per la formazione civile degli studenti ed il contrasto alla criminalità organizzata”. “I fondi che abbiamo stanziato – conclude Antinoro - nel bilancio di prossima approvazione, pari a un milione di euro, certamente non sono molti, ma è un primo inizio e lavoreremo per poterli implementare”. “Credono nella famiglia, nell’amore, nell’amicizia. È una generazione con valori tradizionali forti, quella dei ragazzi siciliani tra i 13 e i 19 anni, ma – ha dichiarato Pietro Vento - del tutto disinteressata alla vita pubblica, con profonde lacune nella conoscenza delle dinamiche politiche ed istituzionali del Paese e della Regione. L’identikit tracciato dalla ricerca Demopolis - ha concluso Vento - rivela una profonda sfiducia dei più giovani nelle Istituzioni ed una percezione problematica del futuro, che appare loro incerto e indefinito”. Il 69% ritiene che sarà impossibile riuscire nella vita senza appoggi e conoscenze. Il presente rappresenta per gli adolescenti la dimensione prioritaria da vivere, con Internet e il gruppo dei coetanei sempre più centrali nelle dinamiche quotidiane, nelle scelte, nei comportamenti. I ragazzi identificano nella famiglia un valore fondamentale, ma in casa non si raccontano affatto: i genitori, secondo le dichiarazioni dei giovani intervistati, sanno poco di loro, a parte l’effettivo rendimento scolastico e le frequentazioni abituali. Leggono pochissimo, invece, i ragazzi siciliani: il 34% non ha letto alcun libro nell’ultimo anno; il 26% appena uno. Si ritrovano nel tempo libero per il gusto di stare insieme, ma senza empatia: solo per pochi la dimensione collettiva assume rilevanza oltre la cerchia delle frequentazioni giornaliere. Diffuso è l’estraniamento rispetto alle difficoltà del presente, crescente la voglia di privata, ludica evasione. L’indagine dell’Istituto Demopolis ha indagato anche la percezione e l’applicazione della legalità nel vissuto quotidiano degli studenti, a scuola, nel gruppo o in famiglia. Le “regole” sono in buona misura note ai ragazzi, gli studenti sanno razionalmente distinguere il legale dall’illecito. “Ma la legalità difficilmente si riscontra nella società”, sostengono in molti. Così, trasgredire, contravvenire alle regole di casa come a quelle della civile convivenza, con comportamenti spesso pericolosi, ai ragazzi appare “normale”: in ampia maggioranza, riconoscono di aver scaricato dalla Rete senza autorizzazione o di aver viaggiato sui mezzi pubblici senza pagare; ammettono il mancato utilizzo del casco e l’uso del cellulare durante la guida; oltre un terzo dei ragazzi racconta che nel gruppo circolano droghe leggere, una pari percentuale confessa di aver sfidato i limiti di velocità. Per un’ora di legalità nelle Scuole dell’Isola - La ricerca dell’Istituto Demopolis conferma l’esigenza di ideare momenti di formazione civica e valoriale delle nuove generazioni: un’ora di legalità per educare gli studenti a primarie forme di cittadinanza, per instaurare relazioni di fiducia fra ragazzi ed istituzioni, per far cogliere la centralità dell’istruzione quale chiave di realizzazione. Per gli studenti siciliani devono essere pensati e strutturati percorsi didattici di formazione, non solo curriculare, che li riconcilino con un pieno status di cittadini. Secondo la ricerca, gli studenti siciliani tra i 13 ed i 19 anni, sia pur silenziosamente, reclamano protagonismo ed ascolto: vogliono essere ascoltati prima che giudicati. I ragazzi intervistati dall’Istituto Demopolis segnalano spontaneamente l’importanza di insegnare a scuola – accanto alle materie tradizionali – più educazione sessuale e più attualità. Desiderano capire come va il mondo. Ma è necessario, preventivamente, risarcire leggi e regole di un senso più profondo fra i giovani, proponendo, nel percorso educativo, moduli formativi dedicati alla conoscenza della storia contemporanea e delle istituzioni, dell’attualità politica locale, nazionale ed internazionale, puntando a sensibilizzarli non solo come meri osservatori ma come potenziali protagonisti del tessuto sociale. Impiegando approcci trasversali e non strettamente curriculari, attraverso l’attivazione di laboratori di cittadinanza che parlino la “lingua dei ragazzi”, occorre insegnare che regole e diritti sono utili, che conoscerli “dà una marcia in più”, che osservarli può servire per diventare protagonisti attivi della società. Nota Metodologica e campione della ricerca - L’indagine, diretta e coordinata da Pietro Vento e Maria Sabrina Titone, è stata condotta dal 2 al 20 febbraio dall’Istituto Nazionale di Ricerche Demopolis, per conto dell’Assessorato Pubblica Istruzione della Regione Siciliana, su un campione di 1. 530 giovani, rappresentativo dell’universo degli studenti siciliani di età compresa fra i 13 ed i 19 anni. La rilevazione demoscopica (coordinata da Marco Tabacchi con la collaborazione di Giusy Montalbano) è stata preceduta da una fase qualitativa di ricerca, realizzata in collaborazione con l’Ipssar “Paolo Borsellino” di Palermo, tramite Focus Group e colloqui diretti con gli studenti siciliani sui temi della cittadinanza e della legalità. .  
   
 

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