Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 













MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web








  LOGIN


Username
 
Password
 
     
   


 
Notiziario Marketpress di Giovedì 23 Aprile 2009
 
   
  AREE ALPINE E RETE ECOLOGICA VENETA: DE BONA

 
   
  Venezia, 23 aprile 2009 - La Regione del Veneto ha individuato una rete ecologica che comprende aree di rilevante valore naturalistico e ambientale, con l’obiettivo di salvaguardare e mantenere la biodiversità. La rete copre complessivamente il 40% del territorio veneto, con una distribuzione che varia dall’81% in provincia di Belluno al 19% in provincia di Padova. Della rete ecologica veneta ha parlato l’assessore regionale Oscar De Bona intervenendo nei giorni scorsi in Piemonte, a Domodossola, alla conferenza tematica “La cooperazione transfrontaliera tra aree protette alpine” promossa dal Ministero dell’ambiente con il sostegno dell’Università Cattolica del Sacro Cuore-centro Studi Val d’Ossola e dell’Accademia Europea di Bolzano. De Bona ha sottolineato che gli spazi alpini risultano ampiamente permeabili dal punto di vista eco sistemico, presentando quindi un’elevata concentrazione di biodiversità ma anche un maggior rischio di perdita come avviene, ad esempio, con la sparizione di prati e pascoli montani a fronte dell’avanzare del bosco dovuto all’abbandono dell’uomo di territori in cui ha sempre vissuto. La perdita di biodiversità – ha detto De Bona – trascina con sé anche la perdita di valori identitari, di prodotti tipici, di paesaggi. La rete ecologica regionale e le aree alpine protette non sono comunque un sistema chiuso; per questo sono aperte alle possibili forme di cooperazione in un contesto europeo ed internazionale. Il Veneto, tra l’altro, ha aderito ad Alparc che è una vera e propria task force delle aree protette alpine, collegata al Segretariato permanente della Convenzione delle Alpi. L’assessore De Bona ha poi parlato dei progetti transfrontalieri realizzati o attualmente in essere per le aree naturali dell’arco alpino, come Alpcity o il Trans Rural Network. A fronte di una contrazione dei contributi comunitari, interessanti prospettive – ha concluso – si aprono invece con il Gect (Gruppo Europeo di Cooperazione Territoriale), il nuovo strumento giuridico europeo che consente ad autorità territoriali appartenenti a Stati diversi di istituire gruppi di cooperazione con personalità giuridica. .  
   
 

<<BACK