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Notiziario Marketpress di Martedì 28 Aprile 2009
 
   
  LA REGIONE VENETO APPROVA LA RIFORMA DEI CONSORZI DI BONIFICA

 
   
  Venezia - “E’ un passaggio importante di un percorso iniziato già quando ero assessore all’Agricoltura nella scorsa legislatura e che va a riordinare, a livello amministrativo e funzionale, una realtà importante per la salvaguardi del territorio come i Consorzi di Bonifica”. Commenta così l’Assessore regionale all’Ambiente, Giancarlo Conta, l’approvazione da parte del Consiglio regionale del Veneto del testo della nuova legge che riforma il sistema dei Consorzi di bonifica. “Si tratta – ha poi ribadito – di una nuova impostazione e di una visione più ampia del ruolo strategico che questi rivestono nella tutela delle risorse naturali e che questa legge valorizza, assegnando nuove e più importanti competenze come quella ambientale. E mi piace pensare alla coincidenza di date, che nel giorno in cui è stata approvata la legge si è anche celebrata la Giornata della Terra. Vorrei ricordare – ha concluso Conta – di essere stato lungimirante, avviando anni fa a Verona un lavoro di fusione degli attuali tre Consorzi che ha, di fatto, anticipato quanto previsto dalla legge. Oggi, infatti, i Consorzi hanno unificato l’ufficio catasto e quello tecnico e sono quindi già pronti al prossimo salto di competenze”. La novità principale della legge è la riduzione del numero dei Consorzi, che da venti passano a dieci con la ridefinizione dei loro confini, realizzata attraverso accorpamenti ispirati in linea di massima all´unitarietà dei bacini idrografici. Questa la nuova mappa: 1) Adige Garda, Agro Veronese, Tartaro, Tione, Valli Grandi e Medio Veronese; 2) Padana Polesana, Polesine, Adige-canal Bianco; 3) Delta Po - Adige; 4) Riviera Berica, Zerpano, Adige Guà, Medio Astico, Bacchiglione; 5) Pedemontano Brenta; 6) Adige Bacchiglione, Euganeo; 7) Bacchiglione Brenta; 8) Dese Sile, Sinistra Medio Brenta; 9) Destra Piave Pedemontano Brentella di Pederobba, Pedemontano Sinistra Piave; 10) Basso Piave Pianura Veneta tra Livenza e Tagliamento. Per quanto riguarda i contributi consortili, finora a carico degli utenti dei centri urbani, si è stabilito che gli immobili urbani serviti dal sistema di pubblica fognatura e depurazione non siano assoggettati a tale contributo per lo scolo delle relative acque. In questo caso il contributo sarà posto a carico dei soggetti titolari degli scarichi medesimi, vale a dire gli enti locali, attraverso le aziende municipalizzate che si occupano della gestione idrica. Gli utenti urbani non collegati al sistema fognario dovranno, invece, pagare il contributo consortile solo se l’importo sarà superire ai 16,53 euro. Sempre in tema di contributi consortili la legge stabilisce che i Consorzi non procedano alla riscossione di contributi consortili antieconomici, cioè quelli talmente bassi la cui spesa di riscossione sarebbe maggiore della somma da riscuotere. Questa soglia di antieconomicità sarà uguale per tutti i dieci Consorzi e verrà stabilita dalla Giunta regionale. Tale soglia normata avrà validità annuale e se nell´arco di un quinquennio la somma dei tributi non riscossi, perché troppo bassi, supererà la soglia di economicità, allora il Consorzio provvederà alla riscossione. Novità anche per quanto riguarda il consiglio di amministrazione del consorzio, dal quale sono stati esclusi il rappresentante della Regione e quello della provincia, che comunque fanno parte dell´assemblea. Assume un ruolo particolarmente significativo l´unico rappresentante degli enti locali, che rimane in seno al consiglio di amministrazione e cioè la "new-entry" costituita dal sindaco in rappresentanza dei comuni il cui territorio ricade, anche parzialmente, nell´ambito del comprensorio del consorzio. Per i nuovi dieci Consorzi la legge prevede un meccanismo di "autoapplicazione" dello statuto-tipo, al fine di impedire manovre dilatorie di applicazione della nuova disciplina da parte dei nuovi consorzi, oppure l´artificioso prolungamento dell´esistenza in vita di quelli scaduti. Con l´obiettivo di assicurare efficacia e trasparenza all´azione dei Consorzi di bonifica vengono stabilite dei tempi certi (30 giorni) entro i quali devono concludersi i procedimenti per il rilascio di autorizzazioni e concessioni da parte dei consorzi stessi. .  
   
 

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