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Notiziario Marketpress di Martedì 28 Aprile 2009
 
   
  UNO STUDIO DIMOSTRA CHE LE PIANTE ASSORBONO PIÙ CARBONIO SOTTO CIELI INQUINATI

 
   
  Bruxelles, 28 aprile 2009 - Una nuova ricerca condotta in Svizzera e nel Regno Unito ha rivelato che, paradossalmente, le piante assorbono più biossido di carbonio (Co2) quando l´atmosfera è inquinata rispetto a quanto succede sotto cieli più puliti. Scrivendo sulla rivista Nature, gli scienziati avvertono che man mano che i livelli di inquinamento dell´aria continuano a scendere, saranno necessari anche maggiori tagli alle emissioni di gas serra per stabilizzare il clima. Le piante fanno affidamento sul sole per assorbire Co2 dall´atmosfera. Sebbene possa sembrare strano, le piante in realtà assorbono il Co2 più efficacemente sotto un sole offuscato rispetto a quanto facciano sotto la luce solare diretta e forte. Quando sono esposte alla luce diretta del sole, le foglie sulla cima della cupola della pianta ricevono più luce solare di quanta ne possano usare, mentre le foglie che si trovano all´ombra non ne ricevono abbastanza. Quando, però, nuvole e minuscole particelle di inquinamento disperdono la luce, le foglie più in basso sulla cupola ricevono in proporzione più luce rispetto alla situazione descritta in precedenza. Di conseguenza le piante assorbono il Co2 più efficacemente alla luce diffusa rispetto alla luce diretta. Dal 1950 al 1980, il mondo ha attraversato un periodo di "offuscamento globale" causato dai cambiamenti dei sistemi nuvolosi e dagli alti livelli di inquinamento che hanno fatto sì che meno luce solare raggiungesse la superficie della Terra. A partire dal 1980, però, i cieli sopra molte aree industrializzate del mondo si sono considerevolmente schiariti, grazie alla diminuzione delle emissioni di inquinanti quali il biossido di zolfo. In questo studio gli scienziati hanno esaminato l´impatto di questi cambiamenti sulla quantità di carbonio assorbito e immagazzinato dalle piante. "Sorprendentemente, gli effetti dell´inquinamento atmosferico sembrano aver aumentato la produttività globale delle piante di un quarto dal 1960 al 1999," ha spiegato l´autrice principale dello studio, la dott. Ssa Lina Mercato del Centro di Ecologia e Idrologia del Regno Unito. "Il risultato è un aumento del 10% netto nella quantità di carbonio immagazzinata dal terreno dopo aver tenuto conto degli altri effetti. " Tutto ciò pone l´interrogativo di cosa succederà in futuro se, come ci si aspetta, l´inquinamento dell´aria continuerà a diminuire. Gli scienziati concludono che "saranno necessari maggiori tagli nelle emissioni di carburanti fossili per stabilizzare il clima se si prevede una diminuzione dell´aerosol antropogenico". "Mentre continuiamo a ripulire l´aria nella parte più bassa dell´atmosfera - cosa che dobbiamo fare per proteggere la salute umana - la sfida di evitare pericolosi cambiamenti climatici attraverso le riduzioni delle emissioni di Co2 sarà ancora più difficile," ha commentato il professor Peter Cox dell´università di Exeter nel Regno Unito. "Inquinanti che provocano cambiamenti climatici diversi hanno effetti diretti sulle piante molto diversi, e questi devono essere presi in considerazione se vogliamo prendere decisioni giuste su come contrastare i cambiamenti climatici. " Per maggiori informazioni, visitare: Nature: http://www. Nature. Com/nature Natural Environment Research Council: http://www. Nerc. Ac. Uk .  
   
 

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