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Notiziario Marketpress di Giovedì 30 Aprile 2009
 
   
  PRIMO MEETING NAZIONALE "VIVERE IN SICUREZZA"

 
   
  Trieste - A Lignano, per quattro giorni a partire dal 30 aprile, si parlerà di sicurezza in tutti i settori possibili, dalla difesa personale allo sport, dai farmaci al doping, dalla privacy informatica al gioco, dal bullismo alla domotica, dalla pedopornografia alla sicurezza sulla strada e molto altro ancora. "Vis-vivere in sicurezza" (www. Vivereinsicurezza. It) è la prima iniziativa del genere in Italia e si propone di analizzare il fenomeno nella sua globalità e complessità attraverso la valutazione di quattro macroaree: sicurezza sul lavoro, sicurezza e giovani, sicurezza e criminalità, sicurezza e tempo libero. Prima ad approvare in Italia una sua legge sulla sicurezza, la Regione sostiene la manifestazione assieme al ministero della Gioventù, alla Provincia di Udine ed al Comune di Lignano Sabbiadoro. Ma il meeting di Lignano è sostenuto anche dalle Forze dell´Ordine e dagli operatori della Giustizia, oltre che da molte altre istituzioni ed organizzazioni interessate al tema in relazione ai diversi settori d´intervento. I lavori si sono aperti con il saluto del sindaco di Lignano Sabbiadoro Silvano Delzotto ed il dibattito su "Sicurezza e criminalità", al quale hanno partecipato il presidente della Provincia di Udine, Pietro Fontanini, il giudice della Corte d´assise d´appello di Trieste Carlo Nordio e l´assessore regionale alla Sicurezza Federica Seganti, che ha illustrato le scelte del Governo regionale a favore sia di una più ampia percezione dello stato di sicurezza da parte della cittadinanza che di azioni utili al miglioramento dell´attività delle Forze dell´Ordine. Da parte regionale è stata sottolineatà l´evidenza di indicatori che confermano come sia urgente ed importante per la popolazione il superamento di tutte quelle situazioni di rischio che hanno portato ad una diminuzione della tranquillità sociale. Tra questi indicatori si collocano anche i risultati della ricerca effettuata in Friuli Venezia Giulia su quest´argomento, un´analisi della Quaeris di Treviso che conferma, è stato detto, l´approvazione della gente per l´utilizzo dei volontari per la sicurezza, ai quali per la prima volta in Italia vengono date regole. In regione, come in altre parti del Paese, già da anni infatti alcuni Comuni come Azzano Decimo e Palazzolo se ne servono e mai, è stato segnalato, si sono verificati problemi o incidenti, mentre è stata confermata la loro capacità di fare da deterrente nei confronti di episodi di microcriminalità. Il fatto che, dimostra la ricerca, il 71 per cento della popolazione sia al corrente di quel che sta facendo la Regione a favore della sicurezza del territorio dimostra il livello di attenzione sia per il problema che per i mezzi messi in lizza per risolverlo. In particolare, è stato detto, sono apprezzati i sistemi di videosorveglianza (dall´86,5 per cento delle persone) mentre quasi il 95 per cento degli intervistati si è dichiarato molto soddisfatto per l´aumento dell´illuminazione nelle zone a rischio. Un altro indice del bisogno della gente di aumentare la propria percezione della sicurezza riguarda la Polizia locale. Il 78 per cento degli intervistati ritiene debba essere aumentata la presenza nel proprio Comune. Infine, è stato rilevato come la popolazione ritiene che ad occuparsi della sicurezza siano le Forze dell´Ordine (54 per cento) ed in particolare la Polizia municipale (42,7 per cento). .  
   
 

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