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Notiziario Marketpress di Martedì 22 Aprile 2008
 
   
  PRESENTATO RAPPORTO 2008 SULL’IMMIGRAZIONE IN VENETO

 
   
  Padova, 22 aprile 2008 - In base ai dati ufficiali, a fine 2006 gli stranieri iscritti all’anagrafe nel Veneto hanno superato quota 350 mila, con un aumento di circa 30 mila immigrati rispetto all’anno precedente. Ma è una dinamica in forte crescita che ha visto altre 32 mila iscrizioni nel periodo gennaio-agosto 2007 e una stima di ulteriori 15 mila presenti non residenti (stagionali/domestici) che portano le presenze straniere attuali a circa 400 mila, avvicinandosi al 10 per cento della popolazione veneta. Il Veneto si conferma quindi la seconda regione in Italia per numero di stranieri, dopo la Lombardia. I dati sono stati resi noti oggi a Padova, durante la presentazione del Rapporto annuale 2008 sull’immigrazione straniera in Veneto, curato dall’Osservatorio Regionale Immigrazione la cui gestione è stata affidata dall’anno scorso all’ente Veneto Lavoro. A Padova erano presenti l’assessore regionale ai flussi migratori Oscar De Bona, il direttore di Veneto Lavoro Sergio Rosato, il responsabile dell’Osservatorio Bruno Anastasia e la dirigente dell’Ufficio Scolastico Regionale del Ministero dell’Istruzione Carmela Palumbo. L’assessore ha sottolineato che questo rapporto rappresenta uno strumento significativo di analisi e sistematizzazione dei dati relativi all’evoluzione del fenomeno nel Veneto, per supportare la costruzione delle politiche regionali in materia di integrazione. De Bona ha fatto rilevare che queste ultime “riguardano gli immigrati regolari, perché quelli irregolari non dovrebbero esserci e finiscono anzi per penalizzare proprio l’immigrazione legale”. Si conferma la tendenza all’europeizzazione dell’immigrazione e la crescita della componente femminile che è ormai quasi pari a quella maschile. L’assessore ha evidenziato comunque che i processi in atto e le nazionalità disponibili sono destinati a modificarsi, in quanto ci sono Paesi (come la Romania o la Polonia) che hanno manifestato l’esigenza di frenare l’esodo per carenze interne di manodopera. Il Rapporto propone approfondimenti su questioni rilevanti quali l’occupazione e il lavoro, il disagio abitativo, l’integrazione scolastica e sociale, le badanti e l’assistenza familiare. Per quanto riguarda la casa l’assessore De Bona ha fatto presente che la Regione sta lavorando ad un progetto di “housing sociale” con la creazione di un fondo immobiliare etico per rendere disponibili alloggi calmierati per le fasce deboli della popolazione residente in Veneto, quindi anche per gli immigrati. Infine, l’assessore ha toccato il tasto delle risorse finanziarie a disposizione, per integrare le quali servono provvedimenti governativi o l’attuazione di un vero federalismo fiscale. .  
   
 

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