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Sabato 27
 
novembre 1999
 
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TRA CICOGNE E COMIGNOLI STORICI DI TUFO

 

V° Meeting  GIST- biennio 1998-2000.  CONVEGNO: "IL TURISMO NELLE REGIONI DI CONFINE: IL CASO ESTREMADURA" -  Badajoz, Spagna (11-14 novembre)

Tema attuale e scottante quello trattato a Badajoz, a sette chilometri dal confine col Portogallo. L'incontro si è svolto presso la Sala del Museo Extremeño e Iberoamericano de Arte Moderna di Badajoz che ha ospitato il 12 novembre la tavola rotonda sul turismo di confine e le relative implicazioni: vantaggi e svantaggi del turismo emergente. Le linee di confine vanno viste in realtà come opportunità di scambi e di collegamento e quindi non più in un ottica di separazione ma bensì di congiunzione, anche perchè il più delle volte la linea di demarcazione è solo immaginaria.. Nel fare una disamina obiettiva delle problematiche, si è tenuto conto delle mutazioni in essere, delle contaminazioni inevitabili, dei flussi di transito, dello sviluppo e delle potenzialità intrinseche della regione presa in esame. Argomenti quali la destagionalizzazione del turismo, la ricerca dell'internazionalizzazione, la tematizzazione dell'offerta per superare l'isolamento dalle tratte turistiche maggiormente ricalcate, sono stati pure affrontati da più angolazioni. Per il Governo Regionale dell'Extremadura era presente la Dott.ssa Florencia Cuervo Torres, Capo del Servizio della Promozione Turistica della Direzione Generale del Turismo, che ha illustrato le prospettive turistiche di questa regione di frontiera e il progetto di segmentazione del turismo tematico. L'area interessata di 24.000 km2 conta circa 40.000 abitanti, sono già in stretto contatto operativo con la regione portoghese di Alentejo. Finora si era guardato verso Lisbona o verso Madrid, non sono diversificando nè l' orientamento tendenziale nè le proposte. Sarà presto attuato un turismo tematico sinergico tra "Extremadura e l'Alentejo", già collaudato attraverso le catene dei Paradores spagnoli e delle Posadas portoghesi. Per la prima volta due regioni di frontiera così simili per patrimonio culturale e naturale avviano itinerari monumentali, artistici e culturali unici integrati  per valorizzare al meglio le proprie risorse turistiche.  Per la  Promozione Turistica di Càceres il Direttore Sig.Rafael Gòmez Barberà ha accennato all'offerta turistica tematica di cui è ricco il territorio, da quella eco-ambientale a quella culturale, dai percorsi enogastronomici e del gusto a quello dei comignoli storici e delle cicogne  e eco-naturalistici in case rurali, a quello dei "dolmen" distribuiti in tutta la campagna a quello delle testimonianze della cultura giudaica "sefardita" di cui è ricchissima tutta la regione. Su questo aspetto sono allo studio pacchetti per il turismo europeo e oltremare.  Il turismo del 2000 si orienterà anche verso piccoli mercati di enorme interesse culturale: fare conoscere i quartieri ebrei in Spagna e in Portogallo. A questo scopo è in corso una ricerca archeologico-storica e culturale tesa a valorizzare la cultura giudaica. Si cerca di restaurare, catalogare tutto il patrimonio della comunità sefardita espulsa con l'editto del 1492 di Ferdinando e Isabella la Cattolica. Sono previste anche mostre su tale cultura  e concerti di musica sefardita, portoghese, francese e spagnola e la realizzazione di CD Rom e di programmi Web. Presente al convegno anche il Dr.Miguel Amnel Garcia Brera,  Presidente del GRUPPO STAMPA TURISTICA  SPAGNOLA che ha inviato un indirizzo di saluto ai colleghi italiani.  Per trattare il caso italiano sono intervenuti quattro rappresentanti di zone di confine italiane (Piemonte, due esponenti per  l'Alto Adige, e ancora uno per il Friuli Venezia Giulia) a cui hanno fatto eco, con propri apporti, un collega della Liguria e un'altra della Regione Insubrica (che comprende anche Varese): ha moderato l'incontro  il Presidente del Gist Dr. Luca Liguori. Il meeting GIST ( www.gist.it )  in Spagna è stato organizzato in collaborazione con l'Ufficio del Turismo Spagnolo di Milano, grazie all'interessamento del Dr. Ignacio Vasallo, Console Aggiunto di Spagna. Vi hanno preso parte circa 50 giornalisti provenienti da tutta Italia. Il programma di visita alla regione  da parte del gruppo giornalistico comprendeva le città di Càceres e Mérida, dichiarate dall'Unesco Patrimonio dell'Umanità, il Parco Naturale de Barruecos con il Museo Vostell, nel comune di Malpartida, immerso in un paesaggio caratterizzato da concrezioni sferoidali denominate Berruecos, formazioni dove sostano le cicogne e nidificano, dando vita a una delle maggiori colonie di tutta Europa. L'attiguo bacino che riforniva d'acqua il lavatoio per le lane di pecore, suggestiva struttura  risalente al XVIII e sede del Museo, è stato dichiarato Monumento Naturale, e merita di essere visitato dal punto di vista documentativo per visualizzare tutti i tratturi di transumanza degli ovini di quelle regioni. Memorie di vita e delle attività economiche delle popolazioni dedite alla pastorizia per secoli. Il Gruppo ha incontrato, inoltre, il Ministro del Turismo del Governo della Estremadura Eduardo Alvarado Corrales e il Direttore dell' Estremadura Franciesco Manuel Sanchez Lomba. Sono state visitate altresì Bajadoz, Olivenza e Trujillo.

Terra molto estesa, di circa 41.602 km, da La Vera a Sierra Tentudia, da Toledo a Ciudad Real fino al Portogallo, l'Estremadura, bruna e arida, ma anche ricca d'acqua è attraversata da due grandi fiumi da est ad ovest il Tajo e il Guadiana. E' una regione quasi sconosciuta in Europa. Toccata dall'emigrazione nel corso dei secoli, conta oggi circa 1.090.000 abitanti con una densità di  25.5 abitanti per chilometro quadrato. Il capoluogo Mérida ne ha circa 51.64. Gente forte e franca i suoi abitanti, che contribuirono con grandi risorse umane alla conquista e all'evangelizzazione dell'America. 

Càceres (69.193 abitanti), città bimillenaria, racchiude in una cinta muraria uno dei complessi monumentali meglio conservati d'Europa, che sin dal 1930 è Monumento Nazionale. In seguito è stata dichiarata seconda città Monumentale del vecchio Continente.  Ha un passato-storico notevole con vestigia celtiche, visigote e romane, resti arabo-moreschi, romanici gotici, giudaici e rinascimentali. Il centro storico è disseminato di piccoli vicoli silenziosi , dove si affacciano nobili palazzi, con balconi, scudi "flamboyant", davanzali, inconsueti camini e cortili. La città contava una grossa comunità ebraica, prima dell'editto di espulsione di fine'400.   Il Palazzo dei Golfines de Arriba, sede di un archivio storico e di una pinacoteca,  è dotato di una torre gentilizia del XV sec. Anche il palazzo di Montezuma fu eretto da Juan Toledo Monteczuma, nipote della principessa azteca Tecuixpo Istalxochid. Sui campanili delle chiese hanno costruito il loro nido numerose cicogne. 

Badajoz, risale al periodo preistorico, con resti del paleolitico inferiore. La sede episcopale di Badajoz fu creata nel secolo VI. Decantata da i poeti arabi, raggiunse il massimo splendore in epoca musulmana, quando divenne capitale del regno di Taifa. Due i monumenti di maggiore importanza in via di restauro: la Alcazaba e la Cattedrale. Piazzaforte dal 1170 per la sua cinta muraria fortificata, durante il regno del califfo Abu Yacub Yusuf - costruttori delle mura di Marraquesch e della moschea di Siviglia - si adagia sulle rive del fiume Guadiana, e una delle porte rimaste di stile moresco la Porta Palmas, si erge a baluardo prima di entrare nella città vecchia. La cattedrale risale al 1230 dopo la conquista delle truppe cristiane. Di stili diversi: romanico, gotica e "plateresca", la Chiesa sorge su una moschea convertita in onore di Santa Maria del Castillo. Notevoli il chiostro e l'altare barocco. come tutte le chiese spagnole chiuse da inferriate, per proteggere i tesori esposti.  Di interesse anche il Museo Provinciale delle Belle Arti, con sede in un Palazzetto dei primi del secolo con una raccolta di artisti spagnoli come Zubaran, Morales, Barjola, Pérez Rubio ecc.

Mérida, l'Emerita augusta romana, fu fondata da Augusto nell'anno 25 a.c. Capitale della Lusitania fu città importante della Spagna romana, ai tempi dell'Imperatore Agrippa.  Da visitare il teatro, l'Anfiteatro e lo splendido Museo Romano, progettato dall'architetto Rafael Moreo, che valorizza secondo un'organizzazione spaziale di grande respiro, tutti i reperti del luogo.

Trujillo, con una ubicazione geografica privilegiata, sull'asse Lisbona-Madrid, evoca la conquista dell'America e l'incontro di due mondi, con i protagonisti di questa impresa: una grande statua equestre di Francisco Pizarro, conquistatore del Perù; Orellana che scoprì l'Amazzonia; Diego Garcia de Paredes, il Sansone estremegno... La "Torgiela" araba, ruotava attorno all'Alcazaba o castello, eretto nella parte più alta della città. La città alta conserva il tracciato del secolo XV, con numerosi palazzi e case. La Chiesa di Santa Maria la Mayor, dei sec.XIII - XVI, dotata di una torre romanica, conserva una pala d'altare del pittore di Salamanca Fernando Gallego. Dopo la scoperta dell'America il suo impianto si arricchì di edifici di enorme valore storico-artistico, che rendono il complesso uno dei più belli dell'Estremadura. Notevole la Plaza Major con edifici che si affacciano colmi di elementi decorativi barroccheggianti, scudi o davanzali tutti di una calda pietra tufacea. La bellezza e la spiritualità conventuale del Parador di Trujillo, situato in un ex convento di clausura, nella parte alta della città,  si ispira a questa monumentalità, offrendo l'opportunità di soggiornare in modo esclusivo.

Il percorso progettato tra cicogne e comignoli mostra un paesaggio fluviale su entrambe le sponde del Tago, nelle zone lacustri del bacino di Alcàntara, assai suggestivo, e offre una varietà paesaggistica che spazia dai monti di altezza media a parti della semipianura di Càceres. I comignoli, facenti parte di edifici storici, ospitano "i pennuti" simbolo di queste zone che nidificano sulle torri: le bianche cicogne, che da noi sono difficili da scorgere.         

Viaggiare in Spagna è adesso molto più facile, grazie al sito Internet www.turismospagnolo.it  inaugurato recentemente dagli Uffici del Turismo Spagnolo in Italia. Il sito fornisce accessi a:

Prima di partire, pianificare il viaggio, interesse speciale, l'angolo della stampa, Spagna links, come contattare gli uffici. Al sito di Turespana www.tourspain.es  si trovano informazioni approfondite sulla Spagna sia in spagnolo che in inglese. E.T.S.  Milano tel.02/7200.4617; E.T.S. Roma tel.06/678.3106.  

 

GIORNATA DEI PRODOTTI ALIMENTARI E VINI DI SPAGNA (15 novembre 1999)

  Svoltosi all'Hotel Palace di Milano, l'incontro stampa e buffet degustativo, organizzato dall'Ufficio Commerciale di Spagna in Milano e dall'Istituto Spagnolo per il Commercio Estero-ICEX, è stato presieduto da S.E. l'Ambasciatore di Spagna in Italia. Erano presenti inoltre il Dr. Ignacio Vasallo, Console Aggiunto di Spagna e il Signor José Luis Navales, Consigliere Economico e Commerciale. All'esposizione volta a far conoscere i prodotti spagnoli, hanno preso parte una trentina di aziende espositrici: una ventina spagnole ancora senza importatore/rappresentante sul mercato italiano, e una decina di importatori/rappresentanti  italiani, che già trattano prodotti alimentari e vini spagnoli.  Tra le varie golosità, tonno e acciughe in conserva, pesce affumicato, olive ripiene, conserve gourmet, aceti aromatizzati, spezie e un ampio assortimento di salumi e insaccati, dove ha fatto bella mostra il pregiato jamòn serrano e il jamòn iberico, che sigilla una particolare qualità di prosciutto di una razza suina autoctona della Spagna. E poi tanti vini delle più rinomate denominazioni come Ribeira del Duero, Rioja, Penedés, Jerez-Sherry ecc.  Un momento di incontro con l'enogastronomia spagnola e di approfondimento degli esistenti contatti commerciali. Tel.02/781.400; Ufficio del Turismo Spagnolo di Milano tel.02/875.211 (stampa), 02/7200.4617 (pubblico) www.turismospagnolo.it       

 

IMPEGNO DI QUALITA' PER L'OLIO EXTRAVERGINE DI MARCA

  I 5 marchi storici produttori di olio: Bertolli, Dante, Monini, Sagra e Sasso si sono riuniti sotto la sigla EVM (Extra Vergine di Marca) nel comune impegno di tutelare la qualità del prodotto. Le aziende di marca  che aderiscono a EVM, Monini, Nestl‚ (Sasso), Salov (Sagra), Unilever (Bertolli e Dante) sono portatrici di un'arte centenaria che hanno trasferito nell'ambito della filiera produttiva dell'olio extra vergine. Mission di tale aziende è produrre un olio extravergine di largo consumo con olive provenienti dal bacino mediterraneo nell'ambito di un buon rapporto qualità/prezzo. A tutela della qualità tali aziende applicano una comune piattaforma metodologica che attiene a parametri di selezione degli olii extra vergini e al controllo del prodotto finito. Le aziende EVM si sono inoltre impegnate a sostenere e sviluppare la ricerca per realizzare un prodotto sempre migliore.     

 

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