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E.BISCOM APRE UN QUOTIDIANO ON LINE

Milano, 7 settembre 2000 - Dopo Soru (Tiscali) anche Silvio Scaglia si è convinto dell'importanza dei contenuti su web e all'interno del suo nuovo portale realizzerà un quotidiano on-line. Si tratta di un organo di informazione tradizionale e al suo interno si possono trovare le pagine di interni, esteri, sport e così via. Che Silvio Scaglia amministratore di E.biscom, faccia sul serio lo si evince anche da alcuni nomi dello staff come: Lucia Annunziata, (ex direttore del Tg3) e Paolo Madron. Ma il quotidiano su web sarà solo un tassello del portale di Ebiscom attraverso il quale distribuirà altri servizi. La data d'inizio della pubblicazione è prevista per il prossimo 15 settembre.

ASSOBIOTEC RICORRE ALLA CE CONTRO IL DECRETO CHE SOSPENDE QUATTRO MAIS BIOTECH "'UN ATTO INGIUSTIFICATO, ILLEGITTIMO E CHE PENALIZZA L'INTERO COMPARSO ALIMENTARE ITALIANO"
Milano, 7 settembre 2000 - Assobiotec, l'associazione composta delle imprese operanti nel settore delle biotecnologie e aderente a Federchimica, ha presentato un esposto alla Commissione Europea affinché venga rigettato il decreto del 4 agosto 2000 che sospende in via cautelativa la commercializzazione ed utilizzazione di quattro mais geneticamente modificati. "E' un atto ingiustificato, illegittimo e che penalizza l'intero comparto alimentare italiano", ha affermato Sergio Dompé, Presidente di Assobiotec. 1 prodotti in questione sono stati regolarmente autorizzati per l'uso alimentare e zootecnico nel contesto della normativa europea, come ribadito dal Presidente della Commissione Europea, Romano Prodi. Uno Stato membro può sospendere la commercializzazione e l'utilizzazione sul proprio territorio di un prodotto o ingrediente alimentare, già approvato in conformità al Regolamento stesso, unicamente nel caso abbia motivi fondati per ritenere che la sua utilizzazione presenti rischi per la salute umana o per l'ambiente. Ad oggi non è emerso nessun elemento scientifico che possa avvalorare la tesi assunta dal Governo italiano. In questo contesto, quindi, risulta privo di significato e del tutto illegittimo il riferimento al principio di precauzione, cui il decreto fa riferimento. Per contro, l'Istituto Superiore di Sanità ha affermato che non risultano esistere rischi per la salute umana e animale connessi al consumo di alimenti derivati dagli organismi geneticamente modificati oggetto del provvedimento. Il decreto si fonda unicamente su una erronea interpretazione della normativa europea in merito alla 'sostanziale equivalenza' tra prodotti geneticamente modificati e prodotti convenzionali. Nessun altro Paese e nessuna istituzione comunitaria ha mai avanzato alcun dubbio né su aspetti di salute pubblica né sulla liceità delle procedure di notifica dei prodotti oggetti di sospensione, che sono state ritenute corrette e coerenti con il contenuto e con lo spirito della normativa europea. E' assai probabile che le reali motivazioni che hanno portato a tale decisione risiedano unicamente nelle forti pressioni politiche espresse solo da una parte della compagine governativa. Infatti, i ministri della Sanità, della Ricerca Scientifica e dell'Industria non hanno condiviso la natura del decreto. Sorprende, inoltre, che solo oggi le autorità italiane si esprimano su questo argomento, quando il processo di notifica dei prodotti 'sotto accusa' si è concluso più di due anni fa. Questo atto penalizza l'intero comparto alimentare italiano, poiché le aziende nazionali saranno svantaggiate nei confronti dei concorrenti europei, che potranno continuare ad utilizzare i prodotti sospesi, ed è in netto contrasto con i progetti di Sviluppo Italia che ha posto le biotecnologie tra i settori tecnologici di maggiore rilievo strategico per il nostro Paese. Inoltre, tali posizioni determinano la dissoluzione di investimenti per centinaia di milioni di dollari in prodotti sicuri e innovativi sia per la filiera agro-alimentari che per i consumatori. "Ci troviamo di fronte - ha sottolineato Dompé - all'ennesimo episodio di criminalizzazione delle biotecnologie applicate al settore agro-alimentare, che trova sostegno nello spirito anti-scientifico presente in settori della società e che porta inevitabilmente alla fuga di cervelli e di risorse qualificate dal nostro Paese". Assobiotec è fermamente convinta che questa situazione possa essere risolta solo con la creazione di un patto tra tutti gli 'attori' coinvolti, affinché la ricerca e l'innovazione non siano bandite dall'Italia. Un patto, soprattutto, nei confronti degli studenti che hanno abbracciato le nostre facoltà scientifiche, un patto verso gli agricoltori e i consumatori, affinché possano disporre, se lo vogliono e solo se lo vogliono, di prodotti competitivi, migliori e sicuri. E' un appello alla responsabilità, cui tutti dovrebbero attenersi.

ALLIANZ SUBALPINA: DELIBERATA IERI L'OFFERTA PUBBLICA DI ACQUISTO SULLA COMPAGNIA TORINESE DELLA QUALE RAS DETIENE GIÀ IL 62,19%
Milano, 7 settembre 2000 - Il Comitato Esecutivo della Ras, riunitosi ieri, ha deliberato la promozione di un'Offerta Pubblica di Acquisto volontaria sulle azioni in circolazione della compagnia di assicurazioni Allianz Subalpina S.p.A. di Torino, di cui la stessa Ras detiene il 62,19% circa del capitale sociale. Le azioni Allianz Subalpina sono trattate al Mercato Telematico Azionario della Borsa Italiana S.p.A. fra i titoli a limitata liquidità (cosiddetti "titoli sottili"). L'operazione è finalizzata all'acquisizione della totalità delle azioni possedute da azionisti terzi (tra cui Allianz AG, controllante di RAS, titolare del 21,81%) con la conseguente revoca della quotazione dei titoli. Il possesso diretto dell'intero capitale di Allianz Subalpina consentirà a Ras la massima flessibilità nella gestione della Compagnia, in coerenza con i programmi di sviluppo riservati, nell'ambito del gruppo, a quest'ultima. Ciò consentirà di: sviluppare la ricerca di sinergie tra Allianz Subalpina e il gruppo Ras - che è formato da società controllate integralmente - al fine di conseguire benefici sia economici sia di efficienza operativa, nonché di focalizzare l'attività di Allianz Subalpina sulla clientela, sviluppando le relazioni già acquisite ed incentivando la ricerca di nuovi rapporti. In tale azione, Allianz Subalpina - valorizzando al meglio il proprio marchio, già ben apprezzato sul mercato - promuoverà anche l'ampliamento della gamma dei propri prodotti e servizi assicurativi e finanziari. A supporto dell'impegno verso la maggior penetrazione sul mercato, Allianz Subalpina si avvarrà della propria autonoma rete agenziale, capillarmente presente sul mercato e già impegnata nello sviluppo della Compagnia. Infine, l'operazione favorirà, in forza del controllo integrale della Società, la miglior valorizzazione del gruppo Ras nel suo complesso. Il prezzo per l'Opa è stato fissato in 13 euro (lire 25.171,51 circa) per ogni azione di Allianz Subalpina, godimento 1.1.2000, tenuto conto delle valutazioni del consulente finanziario Mediobanca. Il corrispettivo offerto incorpora un premio del 19,9% e del 26,2% nei confronti, rispettivamente, della quotazione registrata nella giornata di ieri 5 settembre e della media delle quotazioni degli ultimi 6 mesi. Nel caso, a seguito dell'offerta, Ras venisse a detenere più del 90% delle azioni, essa promuoverà un'Opa residuale, la quale sarà il presupposto per la revoca dalla quotazione delle azioni Allianz Subalpina. Qualora, a seguito dell'offerta stessa o della eventuale successiva offerta residuale, Ras venisse a detenere più del 98% delle azioni con diritto di voto, essa si avvarrà del diritto di cui all'art. 111 del D.Lgs. 58/98, acquisendo tutte le azioni con diritto di voto che non fossero state apportate alle offerte. L'esborso complessivo massimo previsto per l'Offerta è pari a circa 201,3 milioni di euro (circa 389,7 miliardi di lire). Al costo dell'operazione Ras farà fronte mediante l'utilizzo di proprie risorse finanziarie disponibili. Si prevede che il Documento d'Offerta sarà presentato alla Consob entro il corrente mese di settembre.

CONVOCAZIONE DEI CDA DI OLIVETTI E TECNOST
Ivrea, 7 settembre 2000 -Olivetti e Tecnost informano che sono stati convocati per il giorno 13 settembre prossimo i Consigli di Amministrazione delle due società per approvare le rispettive Relazioni sull'andamento della gestione del primo semestre 2000.

MISSIONE ASSINTEL AL COMDEX FALL 2000
Milano, 7 settembre 2000 - Assintel, in collaborazione con la Sezione Commerciale del Consolato Usa, organizza dall'11 al 20 novembre 2000 la missione tecnologico-commerciale al Comdex Fall 2000, la maggiore manifestazione mondiale dedicata alle tecnologie dell'informazione, che si terrà a Las Vegas. La partecipazione della Delegazione Assintel a questo evento permetterà, fra l'altro, di valutare in anticipo le opportunità che offre il settore dell'Information Communication Technology quali. La Delegazione si tratterrà quattro giorni a Las Vegas durante i quali sono stati previsti appuntamenti riservati con alcuni fra i principali espositori per valutare con essi l'andamento del mercato e fornire aggiornamenti sugli orientamenti strategici. La Delegazione proseguirà poi per San Francisco dove dedicherà due giorni per incontri con i maggiori operatori del settore in Silicon Valley. Per informazioni sulla missione: Assintel: Daniela Fiorino tel. 02/7750231-235, fax 02/7750413-435,email: df@assintel.it  www.assintel.it 

INVESTIMENTI PER CIRCA 800 MILIONI DI DOLLARI AL VIA LATIN AMERICAN NAUTILUS A TELECOM ITALIA IL CONTROLLO
Roma, 7 settembre 2000 - Telecom Italia, insieme alle partecipate sudamericane Telecom Argentina, Entel Bolivia e Entel Cile, ha costituito la Società Latin American Nautilus. L'iniziativa si inserisce nel progetto Nautilus, che ha già visto la creazione di Mediterranean Nautilus nello scorso giugno. Con questa operazione Telecom Italia, insieme alle sue partecipate, si pone come operatore di primo piano nei settori trasmissione dati e Internet nell'area latino-americana, puntando a conquistare una quota superiore al 20% del mercato della connettività e dei servizi internazionali della Regione. La nuova Società gestirà una rete ad anello, sottomarina e terrestre, in fibra ottica di circa 30.000 Km con una capacità pari a circa 320 Gigabit/sec, che collegherà le più importanti capitali del Sud America con le principali metropoli del Centro e Nord America. Latin American Nautilus offrirà, attraverso le partecipate di Telecom Italia e altri operatori, capacità trasmissiva internazionale e connettività Internet "city to city" nonché servizi di housing e web hosting a tutti gli operatori di telecomunicazioni, compresi gli emergenti Internet service provider, content provider e application provider. Latin American Nautilus sarà controllata da Telecom Italia con una quota del 70%, Telecom Argentina, Entel Cile e Entel Bolivia avranno il 10% ciascuno. L'apporto iniziale di capitale da parte dei soci è di 120 milioni di dollari; gli investimenti complessivi previsti dalla società ammontano a circa 800 milioni di dollari. Telecom Italia intende coinvolgere nel progetto la controllata Brasil Telecom, cedendo ad essa una parte della propria quota, quando il contesto normativo renderà possibile tale operazione.

ACEGAS AMG AMGA EDISON - COMUNICATO STAMPA CONGIUNTO EDISON: COSTITUITA ESTGAS, SOCIETA' COMUNE TRA ACEGAS, AMG, AMGA ED EDISON PER LA VENDITA DEL GAS NATURALE IN FRIULI VENEZIA-GIULIA
Udine, 7 settembre 2000 - E' stato firmato a Udine l'atto costitutivo della Estgas, società formata dalla Edison e le aziende di servizi pubblici a rete di Trieste (Acegas), Gorizia (Amg) e Udine (Amga) per gestire in modo competitivo ed integrato la vendita del gas naturale nel Friuli - Venezia Giulia. Il capitale sociale iniziale è di 500mila euro, sottoscritto rispettivamente per il 34% da Acegas e Amga, per il 22% da Edison e per il 10% da AMG. Il Consiglio di Amministrazione sarà composto da sette membri. Edison, Acegas e Amga ne designeranno due ciascuna; Amg uno. Alla presidenza della società è stato designato Enzo Severgnini, indicato da Edison; Daniele Romanello, direttore operativo di Amga, è stato designato amministratore delegato. Estgas si avvale del know-how e dei servizi della Edison Gas per l'approvvigionamento del gas naturale a condizioni competitive e della presenza capillare sul territorio delle aziende ex municipalizzate per la gestione e le attività commerciali riguardanti i clienti idonei definiti dal "decreto Letta" nell'ambito territoriale della Regione Friuli - Venezia Giulia. Estgas ha sede a Udine in Via del Cotonificio 60. L'azienda prevede di realizzare entro il 2001 un fatturato di circa 300 miliardi di lire in un'area con consumi complessivi di circa 1,4 miliardi di metri cubi all'anno, acquisendo circa il 23% del mercato, con l'obiettivo di raggiungere una quota di circa il 40% nel 2005. Edison si è posta l'obiettivo di acquisire il 13% del mercato italiano del gas entro questo decennio. Per quanto riguarda la materia prima, Edison dispone di importanti volumi di gas naturale, sia con le proprie riserve sia con la crescente attività di importazione. Oltre ai contratti già firmati per l'importazione di 2 miliardi di metri cubi/anno dalla Russia (già in corso) e di 4 miliardi di mc/anno dalla Libia (a partire dal 2002), assume particolare rilevanza il progetto per la costruzione di un terminale marino per la ricezione e rigassificazione di gas naturale liquefatto da 4 miliardi di metri cubi/anno che sorgerà al largo della provincia di Rovigo. Tale impianto rafforzerà la struttura logistica della Edison in Italia, già forte di circa 1.300 chilometri di gasdotti in alta pressione e di due centri di stoccaggio, uno dei quali si trova anch'esso nel Nord Est, presso Collalto (Treviso).

TC SISTEMA: ESERCITATA INTEGRALMENTE LA GREENSHOE
Milano, 7 settembre 2000 - Per conto degli azionisti e del Consorzio di Collocamento, Tc Sistema S.p.A., uno fra i principali operatori italiani nel settore dell'Information Technology per imprese di medio-grandi dimensioni, ha annunciato ieri che l'opzione di Greenshoe, pari ad 81.000 azioni, è stata integralmente esercitata. La dimensione dell'Offerta Globale sale pertanto ad un totale di n. 1.101.000 azioni, portando così al 25,49% il flottante sul mercato. Caboto Sim S.p.A. e Mercati Finanziari Sim S.p.A.(Gruppo Mittel) hanno svolto il ruolo di Joint Global Co-ordinator

SANITÀ: 1.159 MILIARDI ALLA REGIONE PIEMONTE OBIETTIVO PER LA RIQUALIFICAZIONE DEL PATRIMONIO EDILIZIO E TECNOLOGICO
Roma 7 settembre 2000 Il Ministro della Sanità, professor Umberto Veronesi, e l'Assessore alla Sanità della Regione Piemonte, dottor Antonio D'Ambrosio, hanno firmato ieri, 6 settembre 2000, l' "Accordo di programma per il settore degli investimenti sanitari", previsto dal DL 229/99, che ha portato allo stanziamento da parte dello Stato di 1.159 miliardi di lire destinati a finanziare 68 interventi in questa regione. Con questo Accordo, che va ad aggiungersi ai dieci precedentemente sottoscritti con altre regioni per un valore complessivo a carico dello Stato di 7.383 miliardi di lire, il Ministero della Sanità ha raggiunto un ulteriore importante obiettivo per la riqualificazione del patrimonio edilizio e tecnologico del Paese. Più specificatamente tale accordo prevede il finanziamento degli interventi prioritari in materia di razionalizzazione della rete ospedaliera (con garanzia di posti nei reparti di rianimazione e terapia intensiva), di potenziamento e completamento della rete dei servizi territoriali, di riqualificazione e adeguamento delle strutture e delle dotazioni tecnologiche (in particolare di quelle finalizzate alla riduzione delle liste di attesa e alla qualificazione dell'offerta diagnostica e terapeutica), e dello sviluppo degli spazi per la libera professione intramoenia. L'accordo prevede inoltre la predisposizione di un piano per la città di Torino, da coordinare con il progetto per la riqualificazione dell'assistenza sanitaria nei grandi centri urbani. Attraverso le risorse aggiuntive previste dalla legge finanziaria, poi, il Ministero della Sanità potrà valutare come sostenere concretamente la realizzazione di quei nuovi Ospedali, modello di edilizia sanitaria, rispondenti alle esigenze dei cittadini e degli operatori, e adeguati alle più recenti evoluzioni delle scienze mediche e tecnologiche.

ROLO BANCA 1473: UTILE CONSOLIDATO DELLA GESTIONE ORDINARIA 983 MILIARDI (961 MILIARDI LA S.P.A.) + 46% E RIFA IL SITO PUNTANDO SULLE-TRADING
Bologna, 7 settembre 2000 - Il Consiglio di Amministrazione di Rolo Banca 1473 S.p.A. ha esaminato in data odierna i risultati della società e consolidati al 30 giugno 2000, nel cui ambito Rolo Banca S.p.A. incide per oltre il 97%. La massa amministrata ha registrato un miglioramento dell' 8%, raggiungendo al 30/6/2000 i 156.900 miliardi, principale effetto del perseguimento degli obiettivi di crescita nell'ambito della vocazione di localismo e radicamento territoriale di Rolo Banca 1473. La raccolta diretta, in crescita dell'8,6% rispetto al 30 giugno 1999, si è stabilizzata a 57.300 miliardi, mentre l'attività commerciale della Rete si è rivolta con particolare riguardo alla provvista indiretta (oltre 99.500 miliardi a fine giugno 2000) nel cui comparto amministrato si è assistito ad un incremento delle masse di circa 5.000 miliardi rispetto al 31/12/1999 e di oltre 7.400 miliardi (+14%) rispetto a fine giugno 1999. Il risparmio gestito è prossimo ai 45.000 miliardi, confermando le consistenze raggiunte dopo due anni di crescite a due cifre. In tale ambito i fondi comuni di investimento col marchio Rolo hanno registrato, al 30/6/2000, una crescita di circa il 10% annuo. Buona anche la performance della banca-assicurazione, (crescita di circa il 13% annuo dei premi incassati sulle polizze vita). Gli impieghi verso la clientela hanno raggiunto i 51.200 miliardi, con un incremento del 14% sul 30 giugno 1999; al netto dei pronti contro termine e delle sofferenze, gli impieghi vivi sono cresciuti di oltre il 16%, attestandosi a 46.700 miliardi. Con la usuale oculatezza nella concessione del credito e grazie alla profonda conoscenza del territorio, è stato possibile ridurre ulteriormente l'ammontare delle sofferenze nette, passate dai 381 miliardi del 30/6/1999 agli attuali 370 miliardi (-3%). Il rapporto sofferenze/impieghi economici al valore nominale scende all' 1,5% dall' 1,7% del 30 giugno 1999. A valori netti di bilancio, l'indice di rischiosità del credito è pari allo 0,7%. Sotto il profilo economico, sempre a livello consolidato, il margine di interesse, spinto sia dall'aumento dei volumi intermediati che dalla positiva dinamica degli spreads, si attesta a 890 miliardi, con un incremento di quasi il 20% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Il margine da servizi aumenta di oltre il 27%, attestandosi a 891 miliardi; importante il contributo delle componenti più stabili di reddito, quali le commissioni nette, in aumento del 30% annuo (668 miliardi contro 516). Queste ultime, unitamente agli altri proventi netti, coprono ampiamente (120,2%) il complesso degli oneri amministrativi. Le spese amministrative ammontano a 648 miliardi, inferiori a quelle del 30 giugno 1999 (650 miliardi) grazie alla contrazione verificatasi nei costi di struttura (-5,6% annuo, da 180 miliardi al 30 giugno 1999 a 170 miliardi a fine giugno 2000), che rappresentano circa il 13% del margine di intermediazione (16,5% al 30/6/99). Le spese per il personale (420 miliardi) incorporano l'effetto del rinnovo del CCNL del luglio 1999, mentre stabili a 58 miliardi si attestano le imposte indirette e tasse. L'utile consolidato delle attività ordinarie si attesta a 983 miliardi, in incremento del 46% rispetto al 30 giugno 1999. Ininfluente l'utile straordinario del semestre in oggetto (4 miliardi), mentre al 30 giugno 1999 ammontava a 187 miliardi. L'utile netto consolidato ammonta a 604 miliardi di lire (+15%). Il Gruppo Rolo Banca si articola su 764 sportelli (+27 unità dal giugno del 1999) e ha una struttura operativa costituita da 7.751 dipendenti (+31 rispetto ai primi sei mesi dello scorso anno). Completamente rinnovato ed implementato il sito Internet dell'Istituto www.rolobanca.it , mentre al servizio di Trading on Line, attivo dal mese di Marzo 2000, hanno aderito oltre 6.100 Clienti (per un totale di oltre 9.300 Clienti abilitati a RoloWeb, lo "sportello bancario Interattivo" di Rolo Banca), con un volume di attività che oscilla, in media, tra il 14%-20% degli ordinativi di compravendita della Clientela presso l'Istituto.

RISULTATI IN CRESCITA PER IL SETTORE "BANCA DIRETTA" DELLA POPOLARE DI VERONA. NEI PRIMI SETTE MESI DELL'ANNO PIÙ DI 4 MILIONI DI OPERAZIONI PER OLTRE 26 MILA MILIARDI
Verona, 7 settembre2000 - I dati di luglio confermano il gradimento della clientela per l'offerta dei prodotti innovativi proposta dal settore Banca Diretta della Popolare di Verona, composti da BPVoice, Tr@de on Line e BPWeb. I clienti hanno raggiunto il livello delle 70.000 unità, con quasi mille nuovi "users" realizzati nel solo mese di luglio. Il servizio di Banca Telefonica BPVoice, evidenzia quindi un elevato volume di richieste di consulenza che la clientela ha indirizzato al call center, anche nel periodo estivo. Da inizio anno il numero delle telefonate è risultato pari a 350.000, delle quali ben 43.000 nel mese di luglio. Il controvalore realizzato da inizio anno è di circa 935 miliardi di lire, per un livello medio per operazione pari a 13 milioni di lire. Anche il servizio di negoziazione titoli azionari via computer, il Tr@de on Line, ha superato stabilmente la quota dei 10.000 clienti, e ha realizzato, sempre dal primo gennaio, un controvalore superiore ai 1.300 miliardi di lire, con circa 82.000 operazioni, che hanno dato luogo ad un importo medio di 16 milioni. Va quindi evidenziato come, nel corso del 2000, il livello degli importi raccolti via pc abbia superato quello realizzato via telephone banking. Positivo anche l'andamento del servizio Remote Banking per le imprese. A luglio infatti si evidenzia un significativo innalzamento nel livello dei controvalori dei bonifici. Gli utenti del servizio si collocano intorno ai 15.000 Di rilievo il livello del controvalore di incassi e pagamenti per via telematica, che ha superato i 24 mila miliardi di lire, in aumento del 46% sullo stesso periodo dell'anno precedente, e del totale movimenti, vicino ai 4.200.000 di operazioni, in incremento del 58%. Il totale dell'attività dei servizi innovativi in Bpv è quindi di oltre 4.600.000 operazioni per un totale di transazioni che ha superato i 26 mila miliardi. I 2/3 del totale dei volumi degli incassi e pagamenti realizzati dalla Banca passa perciò oggi per via telematica, contro la metà di un anno fa. Si tratta di un indice di efficienza assai significativo, che testimonia l'importanza del ruolo delle nuove tecnologie in BPV. A livello di Gruppo, considerando cioè anche l'apporto del controllato Credito Bergamasco, i clienti del settore Banca Diretta sono oltre 90.000. La qualità e la consistenza di questi dati sono la migliore conferma di come la Banca sia stata capace di inserirsi assai efficacemente in un mercato fortemente innovativo e competitivo come quello rappresentato dai nuovi servizi della "Banca Diretta". La rapida crescita dei nostri risultati in questo settore sono la puntuale conferma dell'apprezzamento della nostra clientela.

L'EFFICIENZA FINANZIARIA DIVENTA PER GIR PROMOMARKETING STRUMENTO DI CRESCITA
Milano, 7 settembre 2000 – "Gir Promomarketing ha scelto di far conoscere anche gli aspetti patrimoniali e finanziari della sua crescita",annuncia Alessandro Borrini direttore della sede di Milano e incaricato delle strategie di sviluppo, "poiché il suo assetto di agenzia-impresa la colloca in una posizione a sé stante nel panorama delle società di comunicazione". Gir Promomarketing opera nel settore delle promozioni al trade e al consumo in un'ottica fortemente innovativa per il mercato italiano. E' infatti l'unica realtà che fornisce direttamente sia i servizi consulenziali e la creatività (nelle sedi di Roma e Milano) sia la gestione complessiva delle operations (fra cui: customer care, promotion database, fulfillment, logistica e distribuzione attuate nella nuova sede di Formello) controllando così l'intero processo. Dal 1994 al 1999 il fatturato di Gir Promomarketing è passato dai 3,9 miliardi ai 23,4 miliardi, mentre l'anno finanziario in corso si concluderà con un ulteriore incremento (il fatturato si attesterà sui 30 miliardi), collocando la società fra le "top five" del mercato. "La crescita del fatturato è dovuta a due fattori", afferma Alessandro Barbieri amministratore delegato di Gir Promomarketing, "l'aumento del numero di clienti e la crescita del numero di campagne per ciascun cliente che, nel '99, sono state 25. Tuttavia questo è solo l'aspetto più evidente e immediatamente percepibile. E' importante guardare con attenzione anche gli indici che analizzano gli aspetti economico-finanziari, la redditività e la solidità patrimoniale. Siamo i primi e finora gli unici a dichiararli poiché siamo convinti che, sempre più, sia doveroso dare ai clienti la certezza dell'affidabilità, la serietà della qualità, la sicurezza delle performance". Il livello di redditività, analizzato dal ROS, è passato in 6 anni dal 2,6% al 12,5%, mettendo in luce l'efficiente utilizzo dei fattori produttivi nella gestione aziendale. Il ROI, cresciuto dal 3,6% al 23,2%, indica l'incremento costante dei redditi conseguiti con la gestione operativa pura (le attività tipiche di promozione e di incentivazione). Una gestione particolarmente attenta e proiettata a costruire solide fondamenta. Gir Promomarketing ha infatti investito: in risorse umane (attualmente conta 70 addetti che comprendono anche figure professionali del tutto nuove nel panorama delle promozioni, come l'information technology manager, gli esperti di logistica, ecc..), in beni strumentali (i sistemi informatici progettati ad hoc per connettere le tre sedi di Gir Promomarketing fra loro e con i clienti), nell'ampliamento delle aree dedicate al customer care (ovvero la nuova sede di Formello che si pone come "prototipo" per la gestione efficiente delle operations). "I partners di Gir Promomarketing hanno scelto di patrimonializzare e di rafforzare la struttura della società", spiega Maurizio Valentini presidente e fondatore di Gir Promomarketing "il ROE è così cresciuto in modo esponenziale dal 3,7% al 56,0%. Il return on equity mette in luce che la redditività dei mezzi propri è stata maggiore di quella del capitale investito poiché il costo di indebitamento è stato inferiore alla redditività degli investimenti effettuati. Abbiamo in pratica conseguito risultati di effettivo valore riducendo drasticamente gli oneri finanziari". "Possiamo affermare", spiega Maurizio Valentini, "che il valore economico-patrimoniale e l'efficiente gestione operativa mettono Gir Promomarketing in grado di attuare una sempre più attenta politica di investimenti, non aggravata da oneri finanziari improduttivi, per sostenere strategie di sviluppo di lungo periodo e ampliare la gamma dei servizi da offrire alle aziende". <<Gir Promomarketing si pone dunque come partner capace di gestire in modo globale e diretto tutto il ciclo del promomarketing ed è affidabile sotto il profilo finanziario", conclude Alessandro Borrini. "E' proprio la natura stessa del promomarketing, con la sua complessità di servizi e di operazioni, che richiede strutture imprenditoriali nuove ed efficienti sotto tutti gli aspetti".

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