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 21 settembre 2000

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BANCA POPOLARE DI NOVARA RISULTATI POSITIVI

Milano, 21 settembre 2000 Il Consiglio di Amministrazione della Banca Popolare Di Novara, presieduto da Siro Lombardini, ha preso in esame, nella riunione dell'8 settembre 2000, i risultati del primo semestre 2000 dell'Impresa e del Gruppo, che presentano, rispettivamente, utili netti di 35.143 e 38.155 milioni di lire (di pertinenza del Gruppo). Il risultato dell'attività ordinaria assomma a 66.555 milioni per l'Impresa e 76.664 milioni per il Gruppo, in crescita rispettivamente del 58% e del 62%, quale primo significativo risultato dell'azione di riorganizzazione del Gruppo Banca Popolare di Novara impostata dall'Amministratore Delegato Piero Montani.. La Semestrale Dell'impresa Nel periodo in oggetto l'evoluzione dei conti aziendali è stata caratterizzata da una buona dinamica di crescita su base annua dell'intermediazione di base (la raccolta da clientela è risultata in crescita del 6,4% mentre gli impieghi netti con clientela ordinaria sono aumentati del 17,0%), che ha determinato - in concorso con il rialzo dei tassi - una netta ripresa del margine di interesse, in crescita dell'8,7% rispetto al 30 giugno 1999. La crescita dei ricavi (il margine d'intermediazione presenta un aumento del 4,2% rispetto al giugno 1999) e la politica di contenimento dei costi (-0,4%), hanno consentito la crescita del risultato lordo di gestione (+22,5%) e, soprattutto, di quello delle attività ordinarie, in forte aumento su base annua (+57,5%), evidenziando i primi segnali degli effetti della riorganizzazione dell'Istituto. Il calo delle componenti straordinarie e l'incremento del carico fiscale rispetto al primo semestre 1999, hanno determinato un utile netto del semestre in contrazione (35.143 milioni, -25,7% rispetto al 30 giugno 1999). Nell'anno in corso la Banca ha sviluppato la propria attività proseguendo nella riorganizzazione della Rete per Aree territoriali (con accentramento di attività di back office presso le Aree stesse o presso la sede Centrale e consistente liberazione di risorse destinate allo sviluppo commerciale); si è proceduto all'istituzione di nuove figure professionali (sviluppatori e gestori di portafoglio) e all'inserimento di "specialisti" in settori chiave (quali ad esempio, il retail/private banking e la finanza); è iniziato il processo di riorganizzazione della Sede Centrale nonché iniziative di rilievo per la razionalizzazione delle partecipazioni (v. in particolare l'accordo per la cessione alla Banca Popolare di Bergamo dell'intera partecipazione in Centrobanca S.p.A., subordinato alla cessione da parte della stessa Centrobanca del pacchetto di controllo detenuto nel capitale di Italfondiario S.p.A.); progressi in termini di soluzioni informatiche, affinamento dei processi e, più in generale, dell'organizzazione del lavoro hanno consentito alla struttura di realizzare significativi incrementi dell'operatività pur in presenza di un proseguimento del processo di riduzione degli organici, scesi di 290 unità nel periodo in oggetto. La recente decisione - annunciata dalla Banca successivamente al venir meno di ipotesi di aggregazione con altri Istituti - di proseguire "stand alone" poggia su concreti segnali, quale la significativa crescita negli impieghi "in bonis" a clientela (+20,8%) e nella raccolta diretta da clientela (+6,4%), risultati che evidenziano la sensibilità della struttura ai nuovi stimoli di natura commerciale, al fine di procedere al pieno recupero di livelli patrimoniali e, soprattutto, economici di soddisfazione per azionisti, clienti e personale. Questo processo di sviluppo "stand alone" - avente come obiettivo un riposizionamento competitivo nell'immediato - si basa su alcuni orientamenti strategici qualificanti, che riguardano alcune aree prioritarie di intervento (personale, finanza, organizzazione delle strutture di Rete e di Sede Centrale, canali innovativi/banca virtuale) che troveranno a breve formalizzazione in un Piano Industriale, corredato da un programma di interventi di natura straordinaria che interesseranno, in particolare, i crediti, le partecipazioni ed il patrimonio immobiliare.

CREDITO ARTIGIANO: LUSINGHIERI I RISULTATI ECONOMICI: CRESCE DEL 53% L'UTILE DELLE ATTIVITÀ ORDINARIE. UTILE NETTO A 10,8 MILIARDI (+20%)
Milano, 21 settembre 2000 - Esaminata ed approvata dal Consiglio di Amministrazione del Credito Artigiano, presieduto dall'avv. Bassano Baroni, la Relazione sull'andamento della gestione nel primo semestre 2000. I mezzi amministrati si attestano a 10.320 miliardi rispetto a 9.275 del giugno '99, registrando un incremento superiore all'11%. La raccolta diretta mostra una crescita del 10,3%, raggiungendo 3.806 miliardi, mentre la raccolta indiretta, con 6.514 miliardi cresce del 12% su base annua. Il risparmio gestito, che comprende gestioni patrimoniali e fondi comuni di investimento, si incrementa del 12,6% e raggiunge 2.503 miliardi. Gli impieghi alla clientela alla data del 30 giugno 2000 si incrementano del 29,1% ed ammontano a 3.029 miliardi. La quota impiegata a medio lungo termine registra una continua progressione, passando da 544 miliardi del giugno 1999 a 752 miliardi del periodo in esame. A conto economico, il margine di interesse segna una variazione positiva rispetto al dato riferito all'esercizio precedente. Il valore raggiunto è pari a 67,5 miliardi, con una crescita percentuale dell'8,8 anche in relazione all'incremento dei volumi intermediati. Significativa la crescita delle commissioni nette che registrano un incremento del 26%, attestandosi a 36,6 miliardi. Il margine di intermediazione si determina in 121,8 miliardi contro 104,3 miliardi dello scorso anno, migliorando del 16,7%. I costi di gestione ammontano a 89,5 miliardi contro 86 miliardi del giugno 1999, registrando una variazione del 4%: il costo del personale si mantiene stazionario pur in presenza di una crescita negli organici. Il risultato dell'attività ordinaria, dopo rettifiche e accantonamenti per circa 13 miliardi, è pari a 19,5 miliardi, in crescita del 53% rispetto a 12,7 miliardi del giugno 1999. Il risultato netto di periodo si attesta a 10,8 miliardi, con un aumento del 20% rispetto a quello del 30 giugno '99.

NEL NORD-EST LA RIPRESA CONTINUA MA ...
Milano, 21 settembre 2000 - Nell'area nord orientale del paese l'analisi congiunturale continua a mostrare una situazione decisamente positiva e migliore rispetto a quella del resto d'Italia. Tuttavia anche in questa isola felice la fase di recupero in atto ormai da oltre un anno sembra ora procedere meno rapidamente. L'indicatore coincidente, che definisce il ciclo della produzione industriale sino allo scorso mese di giugno, non mostra ulteriori segnali di avanzamento. Il leading indicator, che anticipa l'andamento dell'attività industriale sino a tutto settembre, continua a salire ma meno velocemente rispetto a quanto osservato nei mesi primaverili. Dopo un primo semestre dell'anno in forte crescita, la ripresa nella seconda parte potrebbe procedere più lentamente. Gli indicatori congiunturali (Inchiesta Isae imprese industriali) sottolineano infatti che i livelli di attività dell'industria nel Nord-Est nel secondo trimestre dell'anno è stata molto dinamica: ordini interni ed esteri, produzione e grado di utilizzo degli impianti sono ulteriormente aumentati. In quest'ultimo caso si è passati dal 79.2 per cento del quarto trimestre 1999 all'82 del primo 2000 per attestarsi all'83.7 per cento nel secondo. Anticipazioni in tal senso erano emerse già nei risultati delle indagini congiunturali locali: a fronte di dati a consuntivo positivi per il primo trimestre dell'anno, venivano indicate previsioni ancora migliori per il secondo. Indicazioni che, peraltro, si sono dimostrate eccessivamente prudenti alla luce dei risultati emersi nella successiva indagine trimestrale. Nel caso ad esempio dell'industria manifatturiera veneta si osserva infatti che il tasso di crescita della produzione nel secondo trimestre, previsto pari al 3.2 per cento, a consuntivo è risultato del 5.7 per cento e quello dell'occupazione previsto dello 0.6 per cento è stato del 2.1 per cento. A giugno però il livello della produzione per il complesso del Nord-Est accusa una flessione rispetto al picco di maggio, le giacenze di prodotti finiti presso la produzione stanno lentamente risalendo, il profilo della tendenza degli ordini a tre quattro mesi dopo aver raggiunto il massimo in primavera non aumenta più. Come era già stato rilevato nel precedente rapporto, l'andamento della componente estera della domanda sembra mostrare in qualche misura una minor forza. L'indicatore del livello degli ordini esteri a fine giugno è comunque attestato su livelli superiori a quelli medi nazionali e relativamente al volume delle esportazioni a breve termine, le attese espresse dagli imprenditori si mantengono favorevoli: il saldo tra le risposte di aumento e di diminuzione pur ridimensionandosi rispetto al trimestre precedente esprime un aumento significativo del numero di imprese che dichiarano una sostanziale stabilità dei volumi esportati; la percentuale di coloro che lamentano una flessione rimane infatti stabile mentre si ridimensiona la quota di coloro che prevedono un aumento. Uno scenario che se non denuncia alcun deterioramento al contempo non esprime neppure elementi certi di un possibile ulteriore rafforzamento della fase di crescita dell'attività industriale. Il clima di fiducia degli operatori sulla tendenza dell'economia si sta incrinando a seguito della maggior incertezza determinata dagli effetti dei persistenti rincari del prezzo del petrolio potenziati dalla debolezza dell'euro. L'andamento del mercato dei cambi degli ultimi mesi pesa ovviamente sui costi di approvvigionamento di tutte le materie prime, ma si auspica che possa anche rafforzare la dinamica delle esportazioni verso i paesi extra Ue.

MANULI RUBBER INDUSTRIES S.P.A.: L'ASSEMBLEA DEGLI AZIONISTI APPROVA UN ULTERIORE PIANO DI BUY-BACK, A SEGUITO DELLA SCADENZA DI QUELLO AUTORIZZATO NEL NOVEMBRE 1998
Milano 21 settembre 2000 - L'Assemblea degli Azionisti di Manuli Rubber Industries S.p.A., società quotata alla Borsa Italiana, ha approvato un ulteriore piano di buy back, a seguito della scadenza il 31 maggio 2000 di quello precedentemente autorizzato, durante il quale sono state acquisite azioni proprie pari al 7,077% del capitale sociale. Contestualmente è stata anche autorizzata la disposizione delle azioni eventualmente acquistate. Questo ulteriore piano, che dovrebbe essere esercitato nell'arco dei 18 mesi successivi all'autorizzazione assembleare, prevede il riacquisto di azioni proprie fino ad una quota massima pari al 2,923% del capitale sociale, che permetterà di raggiungere la soglia massima del 10% legalmente consentita. Il prezzo per azione potrà essere compreso tra lire 1.000 (pari ad Euro 0,517) e lire 12.000 (pari ad Euro 6,197), con un esborso complessivo comunque non superiore a 20 miliardi di lire (pari ad Euro 10.329.137). Le azioni proprie eventualmente acquistate, come in occasione del precedente buy back, potranno essere impiegate da Mri per realizzare un'efficiente investimento della liquidità sociale e stabilizzare, se ritenuto necessario in funzione delle condizioni presenti sul mercato, il corso borsistico del titolo, ritenuto non più rappresentativo del valore della Società. Inoltre, le azioni acquisite potranno essere impiegate quale corrispettivo di acquisizioni di partecipazioni o attività nell'ambito di operazioni di sviluppo esterno delle attività sociali. Manuli Rubber Industries è una multinazionale operante nei settori della componentistica per applicazioni automobilistiche, oleodinamiche e petrolifere, articolata attraverso la capogruppo quotata alla Borsa Italiana dal 1997 e 24 società operative controllate. Nei primi 6 mesi del 2000, Manuli Rubber Industries ha realizzato un fatturato consolidato pari a 362,8 miliardi di lire (in crescita del 13,3% rispetto al corrispondente periodo del 1999) e un risultato operativo di 36,8 miliardi di lire (+18,2% rispetto al 30/6/99). Sulla base dei risultati del primo semestre, degli ordini già acquisiti e delle prospettive di mercato, MRI prevede di raggiungere nel corso dell'intero esercizio 2000 un fatturato netto consolidato di circa 670 miliardi di lire (+ 10% circa rispetto al 1999).

ABI: IL CELLULARE SOSTITUISCE PORTAFOGLIO ''EBANKING'' MUTUI CASA TRASPARENTI
Milano, 20 set - Approvato all'unanimita'dall'esecutivo dell'Abi un e-commitee per il coordinamento delle infrastrutture nelle attivita' di e-banking sul B2C e di B2B. il progetto ''e-banking'', si occupera' di coordinare tutte le infrastrutture necessarie per l'e-banking. Il progetto si articola su quattro punti, tre business to consumer ed uno business to business, ed e' destinato a rivoluzionare i sistemi di pagamento degli italiani. Il primo prevede la realizzazione di un canale specifico per l'e-commerce che permetta il completamento. Per il business to consumer il Comitato si impegnera' su tre fronti, ovvero la creazione di un'area sicura per pagamenti e chiusure di contratti via Internet, per un'analoga possibilita' via telefono e per una riedizione elettronica delle disposizioni di incasso. Per il business to business il Comitato si concentrera' nella realizzazione di servizi comuni all'impegno degli istituti bancari nel settore. Inoltre le banche sono pronte a offrire ai consumatori, a partire dal prossimo anno, mutui sulla casa piu' Trasparenti. Oltre ciò, entro il prossimo giugno, le banche potranno il Codice di comportamento, che, e' frutto di un' intesa tra le associazioni bancarie e le organizzazioni dei consumatori europee. Questo ''permettera' alle famiglie di confrontare piu' facilmente, grazie a un foglio informativo standard, le condizioni praticate dai diversi istituti per i mutui per l' acquisto o la ristrutturazione della casa. In merito alle nuove tecnologie invece l' Abi ha in progetto un canale di pagamento per permettere ai navigatori acquisti on-line attraverso carta di credito e pagobancomat, senza il bisogno di comunicare i propri dati al commerciante, grazie all' interazione con la propria banca. In cantiere e' stata inoltre messa la nascita di un sistema per facilitare i pagamenti attraverso cellulare.

DA OTTOBRE PIÙ SEMPLICE E CONVENIENTE EFFETTUARE INVESTIMENTI FINANZIARI SUI MERCATI ESTERI
Roma, 20 settembre 2000. Sarà pronto per la fine di Ottobre, il nuovo servizio di Order Management On Line per il Trading sui mercati finanziari di tutto il mondo allestito da Tas. Le reazioni positive dei primi Broker internazionali e delle Banche alle quali è stato presentato in forma riservata ne fanno prevedere un grande successo. Erogato nella moderna forma di Asp (Application Service Provider), questo innovativo servizio permetterà alle Banche di connettersi ai Broker internazionali in tempi estremamente ridotti (1-2 settimane), con la stessa semplicità richiesta per collegarsi ad una qualsiasi Sim italiana, in modo integrato con gli altri servizi finanziari e senza dover affrontare elevati investimenti in apparecchiature e tecnologie dedicate. Fino ad oggi l'accesso degli investitori ai mercati internazionali è stato frenato da problemi di costo e di operatività: attualmente, infatti, solo il 2-3% degli ordini trattati dalle banche vanno verso l'estero. Ma l'incalzante avvento del Trading On Line che consente all'utente finale l'accesso diretto ai mercati finanziari nazionali ed internazionali, spinge ora le banche ad adeguare i loro servizi alle richieste del mercato. Il primo Hub per servizi finanziari internazionali. Il servizio Tas si pone tra il sistema di raccolta degli ordini della Banca e gli Intermediari Finanziari e, operando da un Hub centralizzato, effettua: l'accoglienza degli ordini, i controlli di validità in base a criteri e funzioni predefinite, l'inoltro degli ordini ai destinatari di merito secondo i formati e le modalità da questi richiesti, la gestione dei flussi, il supporto per le operazioni di back- offìce della banca relative a spunta, settlement e custodia, l'esecuzione delle operazioni di ripristino in caso di malfunzionamenti e la registrazione ordinata di tutte le attività. Il servizio di "Order Management", che si basa sull'impiego delle tecnologie esclusive sviluppate da Tas, includerà l'uso di tutto il software, dell'hardware e del personale necessari a garantire tutte le funzionalità a Banche e Intermediari Finanziari collegati all'Hub. Grazie a questo servizio, le Banche possono disporre di un accesso rapido, affidabile, integrato ed economico ai-mercati internazionali, senza affrontare rilevanti investimenti, pagando il servizio in funzione del numero di ordini trattati. Il servizio di Order Management è particolarmente utile anche ai Broker che, tramite un unico collegamento all'FHub di Tas, potranno fornire i propri servizi a tutte le banche collegate beneficiando degli stessi vantaggi. In ultima analisi, il vero beneficiario di questo servizio sarà l'investitore privato che potrà più facilmente accedere alle opportunità di investimento disponibili su tutti i mercati del mondo. Con questo servizio Tas ribadisce la propria posizione di Leader nel mercato del Middleware finanziario, alla quale ora aggiunge quella di ASP per il settore finanziario, con vocazione sempre più internazionale. Tas SpA, quotata al Nuovo Mercato dal maggio 2000, è leader di mercato in Italia nel segmento della connessione tra le banche, gli intermediari finanziari e la Borsa, e consente attraverso i suoi sistemi software il trasferimento, la negoziazione e il regolamento degli ordini dì Borsa. Attraverso nuove acquisizioni societarie e lo sviluppo di nuovi servizi, TAS ha avviato un processo di espansione della propria attività nello sviluppo di prodotti e servizi per il Trading on line, il Web Banking e l'e-Commerce sia di tipo Business to Business, sia di tipo Business to Consumer.

ACCORDO TRA 3I INDUSTRIA ITALIANA INFORMATICA E BRIDGEPOINT CAPITAL I FONDI APPORTATI DALL'INVESTITORE FINANZIARIO SERVIRANNO ALLO SVILUPPO DELLE ATTIVITÀ E ALLA QUOTAZIONE IN BORSA
Milano, 21 settembre 2000 - 3i Industria Italiana Informatica - società leader nel settore dell'Ict - e Bridgepoint Capital - uno dei maggiori investitori europei di private equity - hanno siglato un accordo che prevede l'acquisizione, da parte di quest'ultima, del 51% del capitale della 3i. Bridgepoint Capital metterà a disposizione del Gruppo 3i 35 miliardi di lire destinati a sostenere un piano di sviluppo che prevede l'ampliamento dell'offerta della 3i, la sua espansione sul territorio nazionale, anche attraverso l'acquisizione di altre società, e il rafforzamento della sua presenza sul mercato. Attraverso l'intervento di Bridgepoint Capital il Gruppo 3i si assicura le condizioni per una prossima quotazione in borsa. L'evento giunge al culmine di una crescita costante, che ha visto la 3i investire, negli ultimi anni, notevoli risorse nello sviluppo di soluzioni ad elevato valore aggiunto per la razionalizzazione dei nuovi processi di business, utilizzando le tecnologie più avanzate ed efficaci per soddisfare la domanda del mercato (host integration, system e network management, groupware e workflow). Il Gruppo 3i, costituito, oltre che dalla capogruppo, dalle società Ars-Informatica, Exhibit e 3i-Net, con un organico complessivo di circa 400 dipendenti, ha registrato negli ultimi anni una crescita consistente, e prevede di fatturare nel 2000 circa 75 miliardi di lire, posizionandosi tra le società leader nel settore dell'Information e Communication Technology. "L'intervento della Bridgepoint Capital", ha commentato Carmelo Ammassari, presidente della 3i, "si inserisce nelle linee strategiche di sviluppo elaborate dal Gruppo 3i. L'accordo nasce, infatti, dalla piena sintonia tra il management della 3i e Bridgepoint Capital e da un'attenta analisi delle prospettive di crescita della nostra società da parte del nostro partner. La 3i è ormai una realtà consolidata nel nostro paese, ma la sua attività, fino ad ora, si è concentrata per la maggior parte nel centro Italia; riteniamo pertanto che siano maturati i tempi per operare un salto di qualità, che porti la 3i ad assumere dimensioni nazionali, con un rafforzamento della sede di Milano ed una presenza più diffusa sul territorio. Puntiamo inoltre a realizzare un'offerta completa che risponda pienamente alle nuove sfide proposte dal mercato, a partire da quella di Internet. La nostra proposta ed il nostro obiettivo sono progettare insieme al cliente per creare valore per la sua azienda." "L'investimento nel Gruppo 3i" ha dichiarato Simone Arnaboldi, Investment Director di Bridgepoint Capital "nasce dalla volontà di destinare anche in Italia parte dei nostri fondi al settore dell'ICT. In un mercato ancora molto frammentato, il Gruppo 3i si colloca per dimensioni tra i principali operatori del settore, alle spalle delle grandi aziende multinazionali. Lo straordinario percorso di crescita intrapreso negli anni recenti, con incrementi del fatturato vicini al 30% annuo, la qualità del management e gli investimenti già realizzati per assicurarsi le competenze in segmenti dell'offerta innovativi e ad elevato tasso di crescita, fanno del Gruppo 3i un'azienda di successo con un notevole potenziale ancora da esprimere. Bridgepoint Capital ha fornito le risorse finanziarie per sostenere un ambizioso piano di sviluppo, che prevede anche l'acquisizione di altre realtà del settore, e accompagnerà in tempi rapidi il Gruppo 3i verso la quotazione in Borsa." 3i Industria Italiana Informatica S.p.A. Opera nel settore dell'Ict dal 1982, con particolare attenzione verso organizzazioni - banche, assicurazioni, industrie, amministrazioni pubbliche - di dimensioni medie e grandi, con una cultura aziendale di applicazioni di groupware e workflow, una base solida di applicazioni tradizionali (legacy, ERP), una forte spinta alla innovazione dei rapporti con la clientela, propensione ad investimenti in applicazioni Customer Relationship Management. Per rispondere efficacemente alle esigenze di un mercato caratterizzato da una continua e rapida evoluzione, rende disponibili soluzioni, tecnologie e servizi di integrazione nelle seguenti aree: 3i propone soluzioni di business, integrazione di sistemi ed attività di sviluppo applicativo. In tale ambito ha costituito un laboratorio tecnologico con l'obiettivo di fornire supporto qualificato allo sviluppo delle applicazioni web, soluzioni di integrazione di architetture eterogenee, strumenti di analisi, modellazione object oriented e sviluppo software. 3i fornisce servizi di outsourcing e gestione di sistemi a Clienti di grandi e medie dimensioni. 3i, in qualità di distributore certificato Tivoli, fornisce soluzioni e servizi specialistici per la gestione integrata di reti, sistemi distribuiti, risorse e banche dati. L'offerta viene completata da studi di fattibilità, da consulenza pre e post realizzazione, da help desk su prodotti e servizi installati. Dalla convergenza delle funzionalità di groupware e delle I-Net (reti che utilizzano lo standard Internet) 3i ha progettato una classe di soluzioni di business che ridefiniscono le modalità secondo cui gli individui e le aziende lavorano insieme. Queste soluzioni, orientate alla collaborazione, trasformano l'ambiente di lavoro, consentendo alle persone di condividere informazioni e conoscenze al di là di confini strutturali e geografici, con un'immediatezza senza precedenti, e rivoluzionando il modo in cui le aziende realizzano i principali processi produttivi. Bridgepoint Capital è la nuova denominazione con cui opera NatWest Equity Partners a seguito dell'acquisizione da parte dello stesso management di uno dei maggiori investitori europei di private equity, precedentemente controllato dalla National Westminster Bank. Bridgepoint Capital ha in gestione fondi per più di 3 miliardi di euro e uffici in Italia, Regno Unito, Francia, Spagna e Germania. Investe circa 1.000 miliardi di lire all'anno in 20-25 nuove operazioni acquisendo prevalentemente quote di maggioranza in aziende europee di medie dimensioni con interessanti prospettive di sviluppo. Bridgepoint Capital ha recentemente investito in Italia nella Longoni Sport, una delle principali catene di distribuzione di articoli sportivi, nella Leart, maggior produttore europeo di fanali e proiettori per auto destinati all'after market, nella Unicar, principale produttore europeo di paraurti per auto. Infolink: http://www.3inet.com  ; http://www.bridcap.com 

EDISONTEL ADOTTA ENGINE, LA SOLUZIONE MULTISERVIZIO DI ERICSSON TELECOMUNICAZIONI PER LE RETI DI NUOVA GENERAZIONE CHE CONSENTIRANNO UNA RIDUZIONE DEL 50% DEI COSTI DI GESTIONE DELLA RETE
Milano, 21 settembre 2000 - Edisontel ed Ericsson Telecomunicazioni hanno siglato un accordo di partnership per la realizzazione della prima rete in Italia con architettura Engine. Engine rappresenta la soluzione più avanzata per lo sviluppo di reti telefoniche multiservizio ad alta velocità, è interamente basata sulla trasmissione dati e costituisce l'asse portante della telefonia mobile di terza generazione (Umts). Edisontel è il primo operatore nazionale di telecomunicazioni ad adottare il modello Engine che permette la convergenza tra Voce, Trasmissione Dati e Applicazioni Internet con notevoli vantaggi competitivi sia in termini di realizzazione di soluzioni avanzate che di riduzione dei costi operativi. Engine consente inoltre una notevole ottimizzazione delle spese operative con un risparmio del 50% dei costi di gestione della rete rispetto alle reti telefoniche tradizionali e con evidenti vantaggi finali per i clienti. Per Ericsson Telecomunicazioni si tratta del primo contratto di vendita di Engine in Italia. L'accordo stipulato, prevede inoltre la fornitura di sistemi per la creazione di servizi su rete intelligente e di sistemi di gestione dedicati, l'esercizio e la manutenzione in outsourcing della rete per il primo anno, nonché il supporto per la formazione del personale tecnico. "Sono convinto che il mercato sia oggi maturo per comprendere e sfruttare la convergenza tra servizi su rete fissa e mobile - commenta Giuliano Venturi, amministratore delegato di Edisontel - Adottare l'architettura Engine di Ericsson Telecomunicazioni è stato per noi il primo passo per affermarci nei confronti dei nostri futuri clienti come operatore unico e completo. Grazie a questa soluzione, che Edisontel utilizza per primo in Italia, la nostra rete si configura da subito UMTS compatibile e già disponibile per supportare i primi servizi che saranno erogati sui telefoni cellulari di terza generazione e che noi siamo già pronti ad offrire al nostro mercato". "Il contratto con Edisontel - afferma l'amministratore delegato di Ericsson Telecomunicazioni, Massimo Gentili - contribuisce senza dubbio a rafforzare la nostra presenza sul mercato dei nuovi operatori. E lo fa nel migliore dei modi. La collaborazione e la partnership tecnologica con uno dei più importanti operatori nazionali di telefonia fissa e mobile come Edisontel conferma che la strada da noi scelta - la migrazione flessibile verso L'umts e i protocolli IP senza abbandonare le tecnologie tradizionali - è quella giusta. Noi contiamo di permettere a Edisontel di raggiungere i suoi ambizioni obbiettivi e siamo allo stesso tempo soddisfatti che Edisontel ci abbia offerto questa opportunità strategica". Edisontel è la società di telecomunicazioni costituita nell'aprile del 2000 e controllata da Edison S.p.A. (100%). Edisontel offre una gamma completa di prodotti e servizi avanzati di comunicazione integrata, dai Servizi Voce ai Servizi Internet e alla Trasmissione Dati, utilizzando tecnologie sia di rete fissa che mobile. Edisontel L partecipa al Consorzio Ipse 2000, in gara per l'assegnazione della licenza Umts in Italia, attraverso il proprio azionista che ha acquisito il 3% della società consortile. Ericsson, leader nella fornitura di sistemi e soluzioni di comunicazione, coniuga in modo innovativo la mobilità e Internet per creare la nuova era di Internet Mobile. Ericsson fornisce soluzioni complete, che vanno dai sistemi alle applicazioni, dai telefoni cellulari agli altri strumenti di comunicazione. Con oltre 100.000 dipendenti in 140 paesi, Ericsson semplifica la comunicazione per i propri clienti - siano essi operatori di rete o fornitori di servizi, imprese o consumatori - in tutto il mondo.

E.BISCOM RILEVA IN GERMANIA L'80% DI HANSENET TELEKOMMUNIKATION PER CIRCA 480 MILIARDI DI LIRE L'APPORTO TECNOLOGICO DI E.BISCOM E LA RETE IN FIBRA DI HANSENET PORTERANNO SERVIZI DI TLC A BANDA LARGA
Milano, Amburgo, 21 settembre 2000 - e.Biscom e Hamburgische Electricitäts Werke Ag ("Hew") hanno annunciato di aver raggiunto un'intesa in base alla quale e.Biscom acquista l'80% delle azioni di HanseNet Telekommunikation GmbH ("HanseNet") una società finora interamente controllata da Hew, per circa 480 milioni di marchi, a far data dal 1 ottobre 2000. L'acquisizione è soggetta all'approvazione formale del Supervisory Board di Hew che si pronuncerà entro la metà di ottobre. e.Biscom e Hew intendono mettere a frutto congiuntamente i loro migliori asset: da una parte la forza dell'esclusiva posizione di HanseNet, tra le aziende di tlc tedesche nate dalle public utilities locali, come principale concorrente di Deutsche Telekom AG e dall'altra la competenza di e.Biscom nella realizzazione e fornitura di servizi a banda larga attraverso la connessione diretta degli edifici e delle abitazioni in fibra ottica ("Fiber to the building", "Fiber to the home") e la tecnologia Internet Protocol per introdurre una serie di servizi innovativi per la clientela residenziale e business nella regione di Amburgo. Amburgo è la seconda città tedesca per popolazione (un milione e 700 mila residenti - tre milioni includendo i centri della cintura metropolitana - e 80 mila aziende) con un prodotto interno lordo pro-capite di 80 mila marchi all'anno, il doppio della media tedesca. Con queste cifre all'attivo, Amburgo e la sua regione rappresentano un unico ed attraente mercato per servizi integrati di voce, dati, video ed Internet . Ad oggi, il mercato delle telecomunicazioni nella sola area economica di Amburgo è stimato in 3 miliardi di marchi, il 75% di questa cifra è dato dalla richiesta di servizi Internet e telefonia fissa. HanseNet è divenuto l'operatore alternativo di accesso locale, leader nella regione amburghese, costruendo e gestendo una rete di fibre ottiche di oltre 600 chilometri grazie ai diritti di passaggio negoziati con lo Stato di Amburgo e con il proprio azionista di controllo HEW fino al 2016 (con un'opzione di rinnovo automatico fino al 2023). L'attuale "backbone" di HanseNet (cioè l'anello principale di fibra ottica sul territorio) include 10 anelli STM-16 che, alla fine di quest'anno, saranno in grado di fornire una capacità pari a 60 Gigabit al secondo, e si interconnette ad oltre 40 operatori di telecomunicazioni e service providers. Gli accordi che Hansenet ha concluso con la Hew e lo Stato garantiscono alla società un'infrastruttura di rete pari a 1.800 chilometri ad Amburgo di cui 600 già completamente operativi. Entro la fine dell'anno HanseNet avrà collocato i propri apparati in oltre 70 delle SGU- centrali telefoniche urbane- di Deutsche Telekom esistenti ad Amburgo, e le collegherà alla propria rete in fibra, coprendo in questo modo il 90% dell'intera popolazione con tecnologia xDSL. Intanto HanseNet, con 11.200 clienti di cui 2.900 business e 8.300 residenziali, ha già connesso direttamente in fibra 200 edifici residenziali e 438 edifici business.Nei primi otto mesi del 2000, la società aveva fatturato oltre 40 milioni di marchi. e.Biscom, sin dal lancio dei suoi servizi a Milano avvenuto all'inizio del 2000, si è posizionata come la prima azienda al mondo in grado di offrire servizi telefonici a banda larga attraverso connessioni in fibra dirette degli edifici (Fttb) e delle abitazioni (Ftth). E.Biscom fornisce servizi di telecomunicazioni in voce, video, Internet e Internet-Video a banda larga sia a clienti business che residenziali su un'unica rete integrata basata su tecnologia IP. In aggiunta ai servizi voce e dati, e.Biscom fornisce anche una connessione Internet "always on" a 10 Mbit al secondo per i clienti residenziali ed a 100 Mbit al secondo per quelli business, capaci di veicolare servizi a valore aggiunto esclusivi come un video on demand con qualità Dvd. Impiegando un unico protocollo di rete (Internet protocol) e.Biscom gode di sostanziali vantaggi in termini di costi ed efficienza nella gestione della rete rispetto all'ex-monopolista e ai numerosi operatori che usano la rete dell'ex-monopolista per erogare i loro servizi di telecomunicazione mediante commutazione di circuito. Insieme, e.Biscom, HEW e HanseNet intendono sviluppare questi stessi servizi nella regione di Amburgo ed offrirli sia alla clientela residenziale che a quella business. I partner intendono accelerare lo sviluppo di HanseNet contando sull'attuale team di circa 150 dipendenti, per estendere il mercato di riferimento della società fino a includervi la clientela residenziale e le grandi imprese, in aggiunta all'attuale focalizzazione sulle piccole e medie imprese. Nel lancio dei propri servizi a banda larga e.Biscom ed HanseNet inizialmente utilizzeranno la tecnologia xDsl sulla rete Deutsche Telekom, per poi stabilire gradualmente delle connessioni dirette in fibra ottica con gli edifici della città, completamente alternative rispetto all'infrastruttura di DT. I servizi offerti comprederanno tutti quelli già sviluppati da e.Biscom nell'Italia del Nord, come le comunicazioni in voce, la connettività dedicata e gestita per le imprese ( con servizi di bandwidth-on-demand), il video-on-demand e le connessioni Internet "always-on". Commentando l'annuncio di oggi, Silvio Scaglia - co-fondatore con Francesco Micheli di e.Biscom ed amministratore delegato della società - ha detto: "La regione di Amburgo rappresenta uno dei mercati locali più attraenti per le telecomunicazioni in Europa, data la sua ricchezza ed il suo livello di sviluppo. HanseNet è la società meglio posizionata per inserirsi nel mercato dei servizi di telecomunicazioni a banda larga. Insieme con HanseNet e HEW, noi da oggi portiamo ad Amburgo la nuova generazione di Internet video per servizi integrati ad alto valore aggiunto". Karl-Heinz Mäver, amministratore delegato di HanseNet, ha dichiarato: "In e.Biscom troviamo un partner di grande competenza ed esperienza nelle tecnologie più recenti e nei più aggiornati sviluppi di prodotto. Ci forniranno un prezioso supporto nell'offerta di una nuova dimensione di servizi di telecomunicazioni ai nostri clienti." Joachim Reh, membro del consiglio d'amministrazione della HEW, ha dichiarato: "Grazie all' apporto tecnologico di e.Biscom, HanseNet intraprenderà una nuova fase di sviluppo a vantaggio dell'intera regione di Amburgo, i cui cittadini e imprenditori potranno giovarsi dei vantaggi competitivi di una delle più avanzate reti metropolitane di telecomunicazioni del mondo".HanseNet è uno degli operatori telefonici regionali leader in Germania e agisce attraverso una rete cittadina di 1.800 chilometri, di cui 600 già pienamente operativi. La società offre servizi di telecomunicazioni, connessioni-dati e Internet. HanseNet ha circa 150 addetti, 11.200 clienti di cui 2.900 clienti business e 8.300 clienti residenziali. In un giorno lavorativo medio la società commuta oltre 2,4 milioni di minuti di collegamenti telefonici. Nel '99, il giro d'affari di HanseNet ha raggiunto i 34 milioni di marchi (nel '98 erano stati 8,9) e il numero dei minuti di collegamenti commutati è stato di 320 milioni (nel '98, 48 milioni). Nella prima metà del 2000, il giro d'affari di HanseNet è stato di circa 31 milioni di marchi, con un incremento del 120% rispetto allo stesso periodo del '99 (13,5 milioni di marchi). Nell'estate del '99, HanseNet ha lanciato la sua sfida competitiva sulla rete locale di Amburgo. HanseNet si presenta come la prima società privata di telecomunicazioni in grado di fornire un servizio integrato che comprende le chiamate locali in Amburgo. Con queste credenziali HanseNet ha già realizzato ad oggi in città oltre 12 mila connessioni dirette.

PARTE L'EDUCAZIONE CONTINUA MEDICA VIA INTERNET
Roma, 21 settembre 2000 Il Ministro della Sanità, prof. Umberto Veronesi, su proposta della Commissione Nazionale per la Formazione Professionale, riunitasi presso il Ministero della Sanità, ha dato il via all'introduzione in Italia della Ecm, cioè della Educazione Continua Medica, già attiva da anni in altri Paesi (Usa, Gran Bretagna, Olanda; Francia e Germania, tra i più noti) La novità e specificità del sistema italiano è di essere completamente informatizzato, solo via internet, infatti, gli organizzatori di congressi, corsi e seminari potranno chiedere al Ministro della Sanità di ricevere l'assegnazione dei "punti crediti di formazione" che poi gli Ordini dei medici registreranno per i partecipanti ai vari eventi formativi, su un apposito libretto individuale. La Commissione, insediata il 26 luglio, ha lavorato in tempi rapidi per approntare un sistema sicuro e rigoroso per avviare la "Educazione Medica Continua", la quale partirà il 1° gennaio prossimo. "E' una necessità oggettiva - ha spiegato il Ministro della Sanità - poiché le conoscenze medico-infermieristiche invecchiano rapidamente: dopo dieci anni il 50% di esse è già obsoleto. Si dovrà pensare ad incentivi di natura anche economica per rendere obbligatoria la formazione permanente". L'Educazione Medica Continua deve riguardare tutto il personale sanitario, medico e non, pubblico e privato. Gli operatori dovranno collezionare dal 1°gennaio 2001 e nel giro di 3 anni, 150 punti di credito. La prima fase dell'introduzione dell' Ecm, consiste nell'accreditamento degli eventi formativi medici che avranno luogo nel primo semestre del prossimo anno. In questa prima fase il programma Ecm riguarderà soltanto i laureati in Medicina, Chirurgia e Odontoiatria; successivamente saranno avviati quelli per infermieri e per operatori non sanitari. Ai singoli eventi di aggiornamento (corsi, congressi, programmi di autoformazione informatizzati ecc..) vengono assegnati dei "punti di credito" in rapporto alla rilevanza e alla qualità dei temi trattati. Già da metà novembre di quest'anno gli organizzatori degli eventi potranno chiedere l'accreditamento e la valutazione dell'evento in termini di "punti credito". Gli eventi educativi sono classificati nelle 53 specializzazioni riconosciute dalla Commissione Europea, più la medicina generale (medici di famiglia). L'organizzatore di un evento di formazione che desidera avere l'accreditamento dovrà entrare nel sito del Ministero, farsi riconoscere ed ottenere una password ( per evitare doli, abusi, interferenze). Una volta riconosciuto e accettato, l'organizzatore dell'evento deve rispondere a tutta una sequenza di domande che descrivano i contenuti di formazione offerti e deve allegare il programma dell'evento. La richiesta viene automaticamente inviata agli esperti ( referee) che la valutano e che esprimono il numero di punti crediti che l'evento si è "meritato" : il processo si completa con una valutazione dell'Assessorato Regionale alla Sanità della Regione in cui si svolge l'evento e con la valutazione del Ministro. Le Regioni svolgeranno quindi un ruolo cruciale in questo programma perché avranno la possibilità di svolgere un monitoraggio autonomo della formazione dei loro operatori sanitari, coerentemente con il loro piano sanitario.

LA PUBBLICITA' ENTRA IN BORSA: BRW SPA AVVIA LE PROCEDURE PER L'AMMISSIONE ALLA QUOTAZIONE AL NUOVO MERCATO
Milano 21 settembre 2000 Brw SpA, società leader in Italia nella produzione di spot pubblicitari ha avviato le procedure per richiedere l'ammissione al Nuovo Mercato gestito e organizzato da Borsa Italiana SpA. Come partner dell'operazione la società ha designato Twice Sim SpA che agirà in qualità di Sponsor, Specialist e Global Coordinator dell'Offerta Pubblica e Istituzionale. Il Gruppo Brw www.brwpartners.com opera nell'ambito della produzione di spot pubblicitari, con un'esperienza maturata in oltre 25 anni di attività che ha portato, tra l'altro, al conseguimento di numerosissimi riconoscimenti internazionali, inclusi - solo con riferimento all'anno 2000 -: il Leone d'Argento al Cannes International Advertising Film Festival, cinque primi premi di categoria al 24° Key Award e il Primo Premio assoluto al Grand Prix Pubblicità Italia. Il Gruppo occupa una posizione di leadership sul mercato italiano ed è tra i principali in Europa con un fatturato consolidato nel 1999 di oltre 30,5 milioni di Euro, con più di 250 km di pellicola girati, in oltre 140 spot, per clienti come Fiat Auto, Infostrada, Blu, Tiscali, Sagit, Campari, Barilla Alimentare, Ferrero, Bmw Italia, The Coca Cola Company, Pirelli, Ferrovie dello Stato, Enel, Poste Italiane. Brw, guidata da Giulio Romieri, fondatore del Gruppo nel 1974 e attuale Presidente, conta attualmente circa 70 tra dipendenti e collaboratori, e si è assicurata la rappresentanza in esclusiva per l'Italia di alcuni dei più grandi registi, italiani e stranieri: da Alessandro D'Alatri a Tarsem (Superga e Campari), Thed Lenssen (Pirelli) e Marcus Nispel (Mulino Bianco). Visione internazionale della comunicazione pubblicitaria e obiettivo puntato sugli aspetti dell'innovazione tecnologica abbinata sempre ad un alto apporto creativo della produzione, hanno permesso a BRW di sviluppare solidi rapporti con tutte le maggiori agenzie di pubblicità internazionali e di attestare il proprio marchio nel panorama dei big spender del mercato pubblicitario italiano e mondiale. In linea con le opportunità offerte dall'evoluzione nel campo della comunicazione, il Gruppo ha recentemente costituito Brweb società che utilizza il know how sviluppato da Brw & Partners nel mercato audiovisivo per realizzare prodotti multimediali e interattivi sofisticati, anche in previsione della rapida diffusione sul mercato italiano ed europeo di tecnologie in grado di veicolare immagini in movimento sempre più velocemente e con migliore qualità. Ha così avviato un processo di ampliamento della propria attività verso applicazioni correlate al core business aziendale, in modo particolare per sfruttare appieno il processo di convergenza multimediale tra televisione, computer ed Internet. Brweb si pone come l'interlocutore di aziende che vogliono integrare i new media nella loro comunicazione istituzionale o di prodotto, o che vogliono arricchire di contenuti sofisticati e di grande appeal i propri siti. Twice Sim SpA è una società di intermediazione mobiliare partecipata da Banca Commerciale Italiana, De Agostini, Investitori Associati e Seat Pagine Gialle; oltre all'attività di Equity Capital Markets, nell'ambito della quale l'operazione Brw si affianca ad altre operazioni attualmente in corso, Twice Sim opera nella negoziazione on-line ed off-line di azioni, strumenti derivati e fondi.

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