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BANCA POPOLARE DI NOVARA RISULTATI POSITIVI
Milano, 21 settembre 2000 Il Consiglio di
Amministrazione della Banca Popolare Di Novara, presieduto da Siro
Lombardini, ha preso in esame, nella riunione dell'8 settembre 2000, i
risultati del primo semestre 2000 dell'Impresa e del Gruppo, che presentano,
rispettivamente, utili netti di 35.143 e 38.155 milioni di lire (di
pertinenza del Gruppo). Il risultato dell'attività ordinaria assomma a
66.555 milioni per l'Impresa e 76.664 milioni per il Gruppo, in crescita
rispettivamente del 58% e del 62%, quale primo significativo risultato
dell'azione di riorganizzazione del Gruppo Banca Popolare di Novara
impostata dall'Amministratore Delegato Piero Montani.. La Semestrale
Dell'impresa Nel periodo in oggetto l'evoluzione dei conti aziendali è
stata caratterizzata da una buona dinamica di crescita su base annua
dell'intermediazione di base (la raccolta da clientela è risultata in
crescita del 6,4% mentre gli impieghi netti con clientela ordinaria sono
aumentati del 17,0%), che ha determinato - in concorso con il rialzo dei
tassi - una netta ripresa del margine di interesse, in crescita dell'8,7%
rispetto al 30 giugno 1999. La crescita dei ricavi (il margine
d'intermediazione presenta un aumento del 4,2% rispetto al giugno 1999) e la
politica di contenimento dei costi (-0,4%), hanno consentito la crescita del
risultato lordo di gestione (+22,5%) e, soprattutto, di quello delle
attività ordinarie, in forte aumento su base annua (+57,5%), evidenziando i
primi segnali degli effetti della riorganizzazione dell'Istituto. Il calo
delle componenti straordinarie e l'incremento del carico fiscale rispetto al
primo semestre 1999, hanno determinato un utile netto del semestre in
contrazione (35.143 milioni, -25,7% rispetto al 30 giugno 1999). Nell'anno
in corso la Banca ha sviluppato la propria attività proseguendo nella
riorganizzazione della Rete per Aree territoriali (con accentramento di
attività di back office presso le Aree stesse o presso la sede Centrale e
consistente liberazione di risorse destinate allo sviluppo commerciale); si
è proceduto all'istituzione di nuove figure professionali (sviluppatori e
gestori di portafoglio) e all'inserimento di "specialisti" in
settori chiave (quali ad esempio, il retail/private banking e la finanza);
è iniziato il processo di riorganizzazione della Sede Centrale nonché
iniziative di rilievo per la razionalizzazione delle partecipazioni (v. in
particolare l'accordo per la cessione alla Banca Popolare di Bergamo
dell'intera partecipazione in Centrobanca S.p.A., subordinato alla cessione
da parte della stessa Centrobanca del pacchetto di controllo detenuto nel
capitale di Italfondiario S.p.A.); progressi in termini di soluzioni
informatiche, affinamento dei processi e, più in generale,
dell'organizzazione del lavoro hanno consentito alla struttura di realizzare
significativi incrementi dell'operatività pur in presenza di un
proseguimento del processo di riduzione degli organici, scesi di 290 unità
nel periodo in oggetto. La recente decisione - annunciata dalla Banca
successivamente al venir meno di ipotesi di aggregazione con altri Istituti
- di proseguire "stand alone" poggia su concreti segnali, quale la
significativa crescita negli impieghi "in bonis" a clientela
(+20,8%) e nella raccolta diretta da clientela (+6,4%), risultati che
evidenziano la sensibilità della struttura ai nuovi stimoli di natura
commerciale, al fine di procedere al pieno recupero di livelli patrimoniali
e, soprattutto, economici di soddisfazione per azionisti, clienti e
personale. Questo processo di sviluppo "stand alone" - avente come
obiettivo un riposizionamento competitivo nell'immediato - si basa su alcuni
orientamenti strategici qualificanti, che riguardano alcune aree prioritarie
di intervento (personale, finanza, organizzazione delle strutture di Rete e
di Sede Centrale, canali innovativi/banca virtuale) che troveranno a breve
formalizzazione in un Piano Industriale, corredato da un programma di
interventi di natura straordinaria che interesseranno, in particolare, i
crediti, le partecipazioni ed il patrimonio immobiliare.
CREDITO ARTIGIANO: LUSINGHIERI I RISULTATI ECONOMICI:
CRESCE DEL 53% L'UTILE DELLE ATTIVITÀ ORDINARIE. UTILE NETTO A 10,8
MILIARDI (+20%)
Milano, 21 settembre 2000 - Esaminata ed approvata dal Consiglio di
Amministrazione del Credito Artigiano, presieduto dall'avv. Bassano Baroni,
la Relazione sull'andamento della gestione nel primo semestre 2000. I mezzi
amministrati si attestano a 10.320 miliardi rispetto a 9.275 del giugno '99,
registrando un incremento superiore all'11%. La raccolta diretta mostra una
crescita del 10,3%, raggiungendo 3.806 miliardi, mentre la raccolta
indiretta, con 6.514 miliardi cresce del 12% su base annua. Il risparmio
gestito, che comprende gestioni patrimoniali e fondi comuni di investimento,
si incrementa del 12,6% e raggiunge 2.503 miliardi. Gli impieghi alla
clientela alla data del 30 giugno 2000 si incrementano del 29,1% ed
ammontano a 3.029 miliardi. La quota impiegata a medio lungo termine
registra una continua progressione, passando da 544 miliardi del giugno 1999
a 752 miliardi del periodo in esame. A conto economico, il margine di
interesse segna una variazione positiva rispetto al dato riferito
all'esercizio precedente. Il valore raggiunto è pari a 67,5 miliardi, con
una crescita percentuale dell'8,8 anche in relazione all'incremento dei
volumi intermediati. Significativa la crescita delle commissioni nette che
registrano un incremento del 26%, attestandosi a 36,6 miliardi. Il margine
di intermediazione si determina in 121,8 miliardi contro 104,3 miliardi
dello scorso anno, migliorando del 16,7%. I costi di gestione ammontano a
89,5 miliardi contro 86 miliardi del giugno 1999, registrando una variazione
del 4%: il costo del personale si mantiene stazionario pur in presenza di
una crescita negli organici. Il risultato dell'attività ordinaria, dopo
rettifiche e accantonamenti per circa 13 miliardi, è pari a 19,5 miliardi,
in crescita del 53% rispetto a 12,7 miliardi del giugno 1999. Il risultato
netto di periodo si attesta a 10,8 miliardi, con un aumento del 20% rispetto
a quello del 30 giugno '99.
NEL NORD-EST LA RIPRESA CONTINUA MA ...
Milano, 21 settembre 2000 - Nell'area nord orientale del paese l'analisi
congiunturale continua a mostrare una situazione decisamente positiva e
migliore rispetto a quella del resto d'Italia. Tuttavia anche in questa
isola felice la fase di recupero in atto ormai da oltre un anno sembra ora
procedere meno rapidamente. L'indicatore coincidente, che definisce il ciclo
della produzione industriale sino allo scorso mese di giugno, non mostra
ulteriori segnali di avanzamento. Il leading indicator, che anticipa
l'andamento dell'attività industriale sino a tutto settembre, continua a
salire ma meno velocemente rispetto a quanto osservato nei mesi primaverili.
Dopo un primo semestre dell'anno in forte crescita, la ripresa nella seconda
parte potrebbe procedere più lentamente. Gli indicatori congiunturali
(Inchiesta Isae imprese industriali) sottolineano infatti che i livelli di
attività dell'industria nel Nord-Est nel secondo trimestre dell'anno è
stata molto dinamica: ordini interni ed esteri, produzione e grado di
utilizzo degli impianti sono ulteriormente aumentati. In quest'ultimo caso
si è passati dal 79.2 per cento del quarto trimestre 1999 all'82 del primo
2000 per attestarsi all'83.7 per cento nel secondo. Anticipazioni in tal
senso erano emerse già nei risultati delle indagini congiunturali locali: a
fronte di dati a consuntivo positivi per il primo trimestre dell'anno,
venivano indicate previsioni ancora migliori per il secondo. Indicazioni
che, peraltro, si sono dimostrate eccessivamente prudenti alla luce dei
risultati emersi nella successiva indagine trimestrale. Nel caso ad esempio
dell'industria manifatturiera veneta si osserva infatti che il tasso di
crescita della produzione nel secondo trimestre, previsto pari al 3.2 per
cento, a consuntivo è risultato del 5.7 per cento e quello dell'occupazione
previsto dello 0.6 per cento è stato del 2.1 per cento. A giugno però il
livello della produzione per il complesso del Nord-Est accusa una flessione
rispetto al picco di maggio, le giacenze di prodotti finiti presso la
produzione stanno lentamente risalendo, il profilo della tendenza degli
ordini a tre quattro mesi dopo aver raggiunto il massimo in primavera non
aumenta più. Come era già stato rilevato nel precedente rapporto,
l'andamento della componente estera della domanda sembra mostrare in qualche
misura una minor forza. L'indicatore del livello degli ordini esteri a fine
giugno è comunque attestato su livelli superiori a quelli medi nazionali e
relativamente al volume delle esportazioni a breve termine, le attese
espresse dagli imprenditori si mantengono favorevoli: il saldo tra le
risposte di aumento e di diminuzione pur ridimensionandosi rispetto al
trimestre precedente esprime un aumento significativo del numero di imprese
che dichiarano una sostanziale stabilità dei volumi esportati; la
percentuale di coloro che lamentano una flessione rimane infatti stabile
mentre si ridimensiona la quota di coloro che prevedono un aumento. Uno
scenario che se non denuncia alcun deterioramento al contempo non esprime
neppure elementi certi di un possibile ulteriore rafforzamento della fase di
crescita dell'attività industriale. Il clima di fiducia degli operatori
sulla tendenza dell'economia si sta incrinando a seguito della maggior
incertezza determinata dagli effetti dei persistenti rincari del prezzo del
petrolio potenziati dalla debolezza dell'euro. L'andamento del mercato dei
cambi degli ultimi mesi pesa ovviamente sui costi di approvvigionamento di
tutte le materie prime, ma si auspica che possa anche rafforzare la dinamica
delle esportazioni verso i paesi extra Ue.
MANULI RUBBER INDUSTRIES S.P.A.: L'ASSEMBLEA DEGLI
AZIONISTI APPROVA UN ULTERIORE PIANO DI BUY-BACK, A SEGUITO DELLA SCADENZA
DI QUELLO AUTORIZZATO NEL NOVEMBRE 1998
Milano 21 settembre 2000 - L'Assemblea degli Azionisti di Manuli Rubber
Industries S.p.A., società quotata alla Borsa Italiana, ha approvato un
ulteriore piano di buy back, a seguito della scadenza il 31 maggio 2000 di
quello precedentemente autorizzato, durante il quale sono state acquisite
azioni proprie pari al 7,077% del capitale sociale. Contestualmente è stata
anche autorizzata la disposizione delle azioni eventualmente acquistate.
Questo ulteriore piano, che dovrebbe essere esercitato nell'arco dei 18 mesi
successivi all'autorizzazione assembleare, prevede il riacquisto di azioni
proprie fino ad una quota massima pari al 2,923% del capitale sociale, che
permetterà di raggiungere la soglia massima del 10% legalmente consentita.
Il prezzo per azione potrà essere compreso tra lire 1.000 (pari ad Euro
0,517) e lire 12.000 (pari ad Euro 6,197), con un esborso complessivo
comunque non superiore a 20 miliardi di lire (pari ad Euro 10.329.137). Le
azioni proprie eventualmente acquistate, come in occasione del precedente
buy back, potranno essere impiegate da Mri per realizzare un'efficiente
investimento della liquidità sociale e stabilizzare, se ritenuto necessario
in funzione delle condizioni presenti sul mercato, il corso borsistico del
titolo, ritenuto non più rappresentativo del valore della Società.
Inoltre, le azioni acquisite potranno essere impiegate quale corrispettivo
di acquisizioni di partecipazioni o attività nell'ambito di operazioni di
sviluppo esterno delle attività sociali. Manuli Rubber Industries è una
multinazionale operante nei settori della componentistica per applicazioni
automobilistiche, oleodinamiche e petrolifere, articolata attraverso la
capogruppo quotata alla Borsa Italiana dal 1997 e 24 società operative
controllate. Nei primi 6 mesi del 2000, Manuli Rubber Industries ha
realizzato un fatturato consolidato pari a 362,8 miliardi di lire (in
crescita del 13,3% rispetto al corrispondente periodo del 1999) e un
risultato operativo di 36,8 miliardi di lire (+18,2% rispetto al 30/6/99).
Sulla base dei risultati del primo semestre, degli ordini già acquisiti e
delle prospettive di mercato, MRI prevede di raggiungere nel corso
dell'intero esercizio 2000 un fatturato netto consolidato di circa 670
miliardi di lire (+ 10% circa rispetto al 1999).
ABI: IL CELLULARE SOSTITUISCE PORTAFOGLIO ''EBANKING''
MUTUI CASA TRASPARENTI
Milano, 20 set - Approvato all'unanimita'dall'esecutivo dell'Abi un
e-commitee per il coordinamento delle infrastrutture nelle attivita' di
e-banking sul B2C e di B2B. il progetto ''e-banking'', si occupera' di
coordinare tutte le infrastrutture necessarie per l'e-banking. Il progetto
si articola su quattro punti, tre business to consumer ed uno business to
business, ed e' destinato a rivoluzionare i sistemi di pagamento degli
italiani. Il primo prevede la realizzazione di un canale specifico per l'e-commerce
che permetta il completamento. Per il business to consumer il Comitato si
impegnera' su tre fronti, ovvero la creazione di un'area sicura per
pagamenti e chiusure di contratti via Internet, per un'analoga possibilita'
via telefono e per una riedizione elettronica delle disposizioni di incasso.
Per il business to business il Comitato si concentrera' nella realizzazione
di servizi comuni all'impegno degli istituti bancari nel settore. Inoltre le
banche sono pronte a offrire ai consumatori, a partire dal prossimo anno,
mutui sulla casa piu' Trasparenti. Oltre ciò, entro il prossimo giugno, le
banche potranno il Codice di comportamento, che, e' frutto di un' intesa tra
le associazioni bancarie e le organizzazioni dei consumatori europee. Questo
''permettera' alle famiglie di confrontare piu' facilmente, grazie a un
foglio informativo standard, le condizioni praticate dai diversi istituti
per i mutui per l' acquisto o la ristrutturazione della casa. In merito alle
nuove tecnologie invece l' Abi ha in progetto un canale di pagamento per
permettere ai navigatori acquisti on-line attraverso carta di credito e
pagobancomat, senza il bisogno di comunicare i propri dati al commerciante,
grazie all' interazione con la propria banca. In cantiere e' stata inoltre
messa la nascita di un sistema per facilitare i pagamenti attraverso
cellulare.
DA OTTOBRE PIÙ SEMPLICE E CONVENIENTE EFFETTUARE
INVESTIMENTI FINANZIARI SUI MERCATI ESTERI
Roma, 20 settembre 2000. Sarà pronto per la fine di Ottobre, il nuovo
servizio di Order Management On Line per il Trading sui mercati finanziari
di tutto il mondo allestito da Tas. Le reazioni positive dei primi Broker
internazionali e delle Banche alle quali è stato presentato in forma
riservata ne fanno prevedere un grande successo. Erogato nella moderna forma
di Asp (Application Service Provider), questo innovativo servizio
permetterà alle Banche di connettersi ai Broker internazionali in tempi
estremamente ridotti (1-2 settimane), con la stessa semplicità richiesta
per collegarsi ad una qualsiasi Sim italiana, in modo integrato con gli
altri servizi finanziari e senza dover affrontare elevati investimenti in
apparecchiature e tecnologie dedicate. Fino ad oggi l'accesso degli
investitori ai mercati internazionali è stato frenato da problemi di costo
e di operatività: attualmente, infatti, solo il 2-3% degli ordini trattati
dalle banche vanno verso l'estero. Ma l'incalzante avvento del Trading On
Line che consente all'utente finale l'accesso diretto ai mercati finanziari
nazionali ed internazionali, spinge ora le banche ad adeguare i loro servizi
alle richieste del mercato. Il primo Hub per servizi finanziari
internazionali. Il servizio Tas si pone tra il sistema di raccolta degli
ordini della Banca e gli Intermediari Finanziari e, operando da un Hub
centralizzato, effettua: l'accoglienza degli ordini, i controlli di
validità in base a criteri e funzioni predefinite, l'inoltro degli ordini
ai destinatari di merito secondo i formati e le modalità da questi
richiesti, la gestione dei flussi, il supporto per le operazioni di back-
offìce della banca relative a spunta, settlement e custodia, l'esecuzione
delle operazioni di ripristino in caso di malfunzionamenti e la
registrazione ordinata di tutte le attività. Il servizio di "Order
Management", che si basa sull'impiego delle tecnologie esclusive
sviluppate da Tas, includerà l'uso di tutto il software, dell'hardware e
del personale necessari a garantire tutte le funzionalità a Banche e
Intermediari Finanziari collegati all'Hub. Grazie a questo servizio, le
Banche possono disporre di un accesso rapido, affidabile, integrato ed
economico ai-mercati internazionali, senza affrontare rilevanti
investimenti, pagando il servizio in funzione del numero di ordini trattati.
Il servizio di Order Management è particolarmente utile anche ai Broker
che, tramite un unico collegamento all'FHub di Tas, potranno fornire i
propri servizi a tutte le banche collegate beneficiando degli stessi
vantaggi. In ultima analisi, il vero beneficiario di questo servizio sarà
l'investitore privato che potrà più facilmente accedere alle opportunità
di investimento disponibili su tutti i mercati del mondo. Con questo
servizio Tas ribadisce la propria posizione di Leader nel mercato del
Middleware finanziario, alla quale ora aggiunge quella di ASP per il settore
finanziario, con vocazione sempre più internazionale. Tas SpA, quotata al
Nuovo Mercato dal maggio 2000, è leader di mercato in Italia nel segmento
della connessione tra le banche, gli intermediari finanziari e la Borsa, e
consente attraverso i suoi sistemi software il trasferimento, la
negoziazione e il regolamento degli ordini dì Borsa. Attraverso nuove
acquisizioni societarie e lo sviluppo di nuovi servizi, TAS ha avviato un
processo di espansione della propria attività nello sviluppo di prodotti e
servizi per il Trading on line, il Web Banking e l'e-Commerce sia di tipo
Business to Business, sia di tipo Business to Consumer.
ACCORDO TRA 3I INDUSTRIA ITALIANA INFORMATICA E
BRIDGEPOINT CAPITAL I FONDI APPORTATI DALL'INVESTITORE FINANZIARIO
SERVIRANNO ALLO SVILUPPO DELLE ATTIVITÀ E ALLA QUOTAZIONE IN BORSA
Milano, 21 settembre 2000 - 3i Industria Italiana Informatica - società
leader nel settore dell'Ict - e Bridgepoint Capital - uno dei maggiori
investitori europei di private equity - hanno siglato un accordo che prevede
l'acquisizione, da parte di quest'ultima, del 51% del capitale della 3i.
Bridgepoint Capital metterà a disposizione del Gruppo 3i 35 miliardi di
lire destinati a sostenere un piano di sviluppo che prevede l'ampliamento
dell'offerta della 3i, la sua espansione sul territorio nazionale, anche
attraverso l'acquisizione di altre società, e il rafforzamento della sua
presenza sul mercato. Attraverso l'intervento di Bridgepoint Capital il
Gruppo 3i si assicura le condizioni per una prossima quotazione in borsa.
L'evento giunge al culmine di una crescita costante, che ha visto la 3i
investire, negli ultimi anni, notevoli risorse nello sviluppo di soluzioni
ad elevato valore aggiunto per la razionalizzazione dei nuovi processi di
business, utilizzando le tecnologie più avanzate ed efficaci per soddisfare
la domanda del mercato (host integration, system e network management,
groupware e workflow). Il Gruppo 3i, costituito, oltre che dalla capogruppo,
dalle società Ars-Informatica, Exhibit e 3i-Net, con un organico
complessivo di circa 400 dipendenti, ha registrato negli ultimi anni una
crescita consistente, e prevede di fatturare nel 2000 circa 75 miliardi di
lire, posizionandosi tra le società leader nel settore dell'Information e
Communication Technology. "L'intervento della Bridgepoint
Capital", ha commentato Carmelo Ammassari, presidente della 3i,
"si inserisce nelle linee strategiche di sviluppo elaborate dal Gruppo
3i. L'accordo nasce, infatti, dalla piena sintonia tra il management della
3i e Bridgepoint Capital e da un'attenta analisi delle prospettive di
crescita della nostra società da parte del nostro partner. La 3i è ormai
una realtà consolidata nel nostro paese, ma la sua attività, fino ad ora,
si è concentrata per la maggior parte nel centro Italia; riteniamo pertanto
che siano maturati i tempi per operare un salto di qualità, che porti la 3i
ad assumere dimensioni nazionali, con un rafforzamento della sede di Milano
ed una presenza più diffusa sul territorio. Puntiamo inoltre a realizzare
un'offerta completa che risponda pienamente alle nuove sfide proposte dal
mercato, a partire da quella di Internet. La nostra proposta ed il nostro
obiettivo sono progettare insieme al cliente per creare valore per la sua
azienda." "L'investimento nel Gruppo 3i" ha dichiarato Simone
Arnaboldi, Investment Director di Bridgepoint Capital "nasce dalla
volontà di destinare anche in Italia parte dei nostri fondi al settore
dell'ICT. In un mercato ancora molto frammentato, il Gruppo 3i si colloca
per dimensioni tra i principali operatori del settore, alle spalle delle
grandi aziende multinazionali. Lo straordinario percorso di crescita
intrapreso negli anni recenti, con incrementi del fatturato vicini al 30%
annuo, la qualità del management e gli investimenti già realizzati per
assicurarsi le competenze in segmenti dell'offerta innovativi e ad elevato
tasso di crescita, fanno del Gruppo 3i un'azienda di successo con un
notevole potenziale ancora da esprimere. Bridgepoint Capital ha fornito le
risorse finanziarie per sostenere un ambizioso piano di sviluppo, che
prevede anche l'acquisizione di altre realtà del settore, e accompagnerà
in tempi rapidi il Gruppo 3i verso la quotazione in Borsa." 3i
Industria Italiana Informatica S.p.A. Opera nel settore dell'Ict dal 1982,
con particolare attenzione verso organizzazioni - banche, assicurazioni,
industrie, amministrazioni pubbliche - di dimensioni medie e grandi, con una
cultura aziendale di applicazioni di groupware e workflow, una base solida
di applicazioni tradizionali (legacy, ERP), una forte spinta alla
innovazione dei rapporti con la clientela, propensione ad investimenti in
applicazioni Customer Relationship Management. Per rispondere efficacemente
alle esigenze di un mercato caratterizzato da una continua e rapida
evoluzione, rende disponibili soluzioni, tecnologie e servizi di
integrazione nelle seguenti aree: 3i propone soluzioni di business,
integrazione di sistemi ed attività di sviluppo applicativo. In tale ambito
ha costituito un laboratorio tecnologico con l'obiettivo di fornire supporto
qualificato allo sviluppo delle applicazioni web, soluzioni di integrazione
di architetture eterogenee, strumenti di analisi, modellazione object
oriented e sviluppo software. 3i fornisce servizi di outsourcing e gestione
di sistemi a Clienti di grandi e medie dimensioni. 3i, in qualità di
distributore certificato Tivoli, fornisce soluzioni e servizi specialistici
per la gestione integrata di reti, sistemi distribuiti, risorse e banche
dati. L'offerta viene completata da studi di fattibilità, da consulenza pre
e post realizzazione, da help desk su prodotti e servizi installati. Dalla
convergenza delle funzionalità di groupware e delle I-Net (reti che
utilizzano lo standard Internet) 3i ha progettato una classe di soluzioni di
business che ridefiniscono le modalità secondo cui gli individui e le
aziende lavorano insieme. Queste soluzioni, orientate alla collaborazione,
trasformano l'ambiente di lavoro, consentendo alle persone di condividere
informazioni e conoscenze al di là di confini strutturali e geografici, con
un'immediatezza senza precedenti, e rivoluzionando il modo in cui le aziende
realizzano i principali processi produttivi. Bridgepoint Capital è la nuova
denominazione con cui opera NatWest Equity Partners a seguito
dell'acquisizione da parte dello stesso management di uno dei maggiori
investitori europei di private equity, precedentemente controllato dalla
National Westminster Bank. Bridgepoint Capital ha in gestione fondi per più
di 3 miliardi di euro e uffici in Italia, Regno Unito, Francia, Spagna e
Germania. Investe circa 1.000 miliardi di lire all'anno in 20-25 nuove
operazioni acquisendo prevalentemente quote di maggioranza in aziende
europee di medie dimensioni con interessanti prospettive di sviluppo.
Bridgepoint Capital ha recentemente investito in Italia nella Longoni Sport,
una delle principali catene di distribuzione di articoli sportivi, nella
Leart, maggior produttore europeo di fanali e proiettori per auto destinati
all'after market, nella Unicar, principale produttore europeo di paraurti
per auto. Infolink: http://www.3inet.com
; http://www.bridcap.com
EDISONTEL ADOTTA ENGINE, LA SOLUZIONE MULTISERVIZIO DI
ERICSSON TELECOMUNICAZIONI PER LE RETI DI NUOVA GENERAZIONE CHE
CONSENTIRANNO UNA RIDUZIONE DEL 50% DEI COSTI DI GESTIONE DELLA RETE
Milano, 21 settembre 2000 - Edisontel ed Ericsson Telecomunicazioni hanno
siglato un accordo di partnership per la realizzazione della prima rete in
Italia con architettura Engine. Engine rappresenta la soluzione più
avanzata per lo sviluppo di reti telefoniche multiservizio ad alta
velocità, è interamente basata sulla trasmissione dati e costituisce
l'asse portante della telefonia mobile di terza generazione (Umts).
Edisontel è il primo operatore nazionale di telecomunicazioni ad adottare
il modello Engine che permette la convergenza tra Voce, Trasmissione Dati e
Applicazioni Internet con notevoli vantaggi competitivi sia in termini di
realizzazione di soluzioni avanzate che di riduzione dei costi operativi.
Engine consente inoltre una notevole ottimizzazione delle spese operative
con un risparmio del 50% dei costi di gestione della rete rispetto alle reti
telefoniche tradizionali e con evidenti vantaggi finali per i clienti. Per
Ericsson Telecomunicazioni si tratta del primo contratto di vendita di
Engine in Italia. L'accordo stipulato, prevede inoltre la fornitura di
sistemi per la creazione di servizi su rete intelligente e di sistemi di
gestione dedicati, l'esercizio e la manutenzione in outsourcing della rete
per il primo anno, nonché il supporto per la formazione del personale
tecnico. "Sono convinto che il mercato sia oggi maturo per comprendere
e sfruttare la convergenza tra servizi su rete fissa e mobile - commenta
Giuliano Venturi, amministratore delegato di Edisontel - Adottare
l'architettura Engine di Ericsson Telecomunicazioni è stato per noi il
primo passo per affermarci nei confronti dei nostri futuri clienti come
operatore unico e completo. Grazie a questa soluzione, che Edisontel
utilizza per primo in Italia, la nostra rete si configura da subito UMTS
compatibile e già disponibile per supportare i primi servizi che saranno
erogati sui telefoni cellulari di terza generazione e che noi siamo già
pronti ad offrire al nostro mercato". "Il contratto con Edisontel
- afferma l'amministratore delegato di Ericsson Telecomunicazioni, Massimo
Gentili - contribuisce senza dubbio a rafforzare la nostra presenza sul
mercato dei nuovi operatori. E lo fa nel migliore dei modi. La
collaborazione e la partnership tecnologica con uno dei più importanti
operatori nazionali di telefonia fissa e mobile come Edisontel conferma che
la strada da noi scelta - la migrazione flessibile verso L'umts e i
protocolli IP senza abbandonare le tecnologie tradizionali - è quella
giusta. Noi contiamo di permettere a Edisontel di raggiungere i suoi
ambizioni obbiettivi e siamo allo stesso tempo soddisfatti che Edisontel ci
abbia offerto questa opportunità strategica". Edisontel è la società
di telecomunicazioni costituita nell'aprile del 2000 e controllata da Edison
S.p.A. (100%). Edisontel offre una gamma completa di prodotti e servizi
avanzati di comunicazione integrata, dai Servizi Voce ai Servizi Internet e
alla Trasmissione Dati, utilizzando tecnologie sia di rete fissa che mobile.
Edisontel L partecipa al Consorzio Ipse 2000, in gara per l'assegnazione
della licenza Umts in Italia, attraverso il proprio azionista che ha
acquisito il 3% della società consortile. Ericsson, leader nella fornitura
di sistemi e soluzioni di comunicazione, coniuga in modo innovativo la
mobilità e Internet per creare la nuova era di Internet Mobile. Ericsson
fornisce soluzioni complete, che vanno dai sistemi alle applicazioni, dai
telefoni cellulari agli altri strumenti di comunicazione. Con oltre 100.000
dipendenti in 140 paesi, Ericsson semplifica la comunicazione per i propri
clienti - siano essi operatori di rete o fornitori di servizi, imprese o
consumatori - in tutto il mondo.
E.BISCOM RILEVA IN GERMANIA L'80% DI HANSENET
TELEKOMMUNIKATION PER CIRCA 480 MILIARDI DI LIRE L'APPORTO TECNOLOGICO DI
E.BISCOM E LA RETE IN FIBRA DI HANSENET PORTERANNO SERVIZI DI TLC A BANDA
LARGA
Milano, Amburgo, 21 settembre 2000 - e.Biscom e Hamburgische Electricitäts
Werke Ag ("Hew") hanno annunciato di aver raggiunto un'intesa in
base alla quale e.Biscom acquista l'80% delle azioni di HanseNet
Telekommunikation GmbH ("HanseNet") una società finora
interamente controllata da Hew, per circa 480 milioni di marchi, a far data
dal 1 ottobre 2000. L'acquisizione è soggetta all'approvazione formale del
Supervisory Board di Hew che si pronuncerà entro la metà di ottobre.
e.Biscom e Hew intendono mettere a frutto congiuntamente i loro migliori
asset: da una parte la forza dell'esclusiva posizione di HanseNet, tra le
aziende di tlc tedesche nate dalle public utilities locali, come principale
concorrente di Deutsche Telekom AG e dall'altra la competenza di e.Biscom
nella realizzazione e fornitura di servizi a banda larga attraverso la
connessione diretta degli edifici e delle abitazioni in fibra ottica ("Fiber
to the building", "Fiber to the home") e la tecnologia
Internet Protocol per introdurre una serie di servizi innovativi per la
clientela residenziale e business nella regione di Amburgo. Amburgo è la
seconda città tedesca per popolazione (un milione e 700 mila residenti -
tre milioni includendo i centri della cintura metropolitana - e 80 mila
aziende) con un prodotto interno lordo pro-capite di 80 mila marchi
all'anno, il doppio della media tedesca. Con queste cifre all'attivo,
Amburgo e la sua regione rappresentano un unico ed attraente mercato per
servizi integrati di voce, dati, video ed Internet . Ad oggi, il mercato
delle telecomunicazioni nella sola area economica di Amburgo è stimato in 3
miliardi di marchi, il 75% di questa cifra è dato dalla richiesta di
servizi Internet e telefonia fissa. HanseNet è divenuto l'operatore
alternativo di accesso locale, leader nella regione amburghese, costruendo e
gestendo una rete di fibre ottiche di oltre 600 chilometri grazie ai diritti
di passaggio negoziati con lo Stato di Amburgo e con il proprio azionista di
controllo HEW fino al 2016 (con un'opzione di rinnovo automatico fino al
2023). L'attuale "backbone" di HanseNet (cioè l'anello principale
di fibra ottica sul territorio) include 10 anelli STM-16 che, alla fine di
quest'anno, saranno in grado di fornire una capacità pari a 60 Gigabit al
secondo, e si interconnette ad oltre 40 operatori di telecomunicazioni e
service providers. Gli accordi che Hansenet ha concluso con la Hew e lo
Stato garantiscono alla società un'infrastruttura di rete pari a 1.800
chilometri ad Amburgo di cui 600 già completamente operativi. Entro la fine
dell'anno HanseNet avrà collocato i propri apparati in oltre 70 delle SGU-
centrali telefoniche urbane- di Deutsche Telekom esistenti ad Amburgo, e le
collegherà alla propria rete in fibra, coprendo in questo modo il 90%
dell'intera popolazione con tecnologia xDSL. Intanto HanseNet, con 11.200
clienti di cui 2.900 business e 8.300 residenziali, ha già connesso
direttamente in fibra 200 edifici residenziali e 438 edifici business.Nei
primi otto mesi del 2000, la società aveva fatturato oltre 40 milioni di
marchi. e.Biscom, sin dal lancio dei suoi servizi a Milano avvenuto
all'inizio del 2000, si è posizionata come la prima azienda al mondo in
grado di offrire servizi telefonici a banda larga attraverso connessioni in
fibra dirette degli edifici (Fttb) e delle abitazioni (Ftth). E.Biscom
fornisce servizi di telecomunicazioni in voce, video, Internet e
Internet-Video a banda larga sia a clienti business che residenziali su
un'unica rete integrata basata su tecnologia IP. In aggiunta ai servizi voce
e dati, e.Biscom fornisce anche una connessione Internet "always
on" a 10 Mbit al secondo per i clienti residenziali ed a 100 Mbit al
secondo per quelli business, capaci di veicolare servizi a valore aggiunto
esclusivi come un video on demand con qualità Dvd. Impiegando un unico
protocollo di rete (Internet protocol) e.Biscom gode di sostanziali vantaggi
in termini di costi ed efficienza nella gestione della rete rispetto
all'ex-monopolista e ai numerosi operatori che usano la rete
dell'ex-monopolista per erogare i loro servizi di telecomunicazione mediante
commutazione di circuito. Insieme, e.Biscom, HEW e HanseNet intendono
sviluppare questi stessi servizi nella regione di Amburgo ed offrirli sia
alla clientela residenziale che a quella business. I partner intendono
accelerare lo sviluppo di HanseNet contando sull'attuale team di circa 150
dipendenti, per estendere il mercato di riferimento della società fino a
includervi la clientela residenziale e le grandi imprese, in aggiunta
all'attuale focalizzazione sulle piccole e medie imprese. Nel lancio dei
propri servizi a banda larga e.Biscom ed HanseNet inizialmente utilizzeranno
la tecnologia xDsl sulla rete Deutsche Telekom, per poi stabilire
gradualmente delle connessioni dirette in fibra ottica con gli edifici della
città, completamente alternative rispetto all'infrastruttura di DT. I
servizi offerti comprederanno tutti quelli già sviluppati da e.Biscom
nell'Italia del Nord, come le comunicazioni in voce, la connettività
dedicata e gestita per le imprese ( con servizi di bandwidth-on-demand), il
video-on-demand e le connessioni Internet "always-on". Commentando
l'annuncio di oggi, Silvio Scaglia - co-fondatore con Francesco Micheli di
e.Biscom ed amministratore delegato della società - ha detto: "La
regione di Amburgo rappresenta uno dei mercati locali più attraenti per le
telecomunicazioni in Europa, data la sua ricchezza ed il suo livello di
sviluppo. HanseNet è la società meglio posizionata per inserirsi nel
mercato dei servizi di telecomunicazioni a banda larga. Insieme con HanseNet
e HEW, noi da oggi portiamo ad Amburgo la nuova generazione di Internet
video per servizi integrati ad alto valore aggiunto". Karl-Heinz Mäver,
amministratore delegato di HanseNet, ha dichiarato: "In e.Biscom
troviamo un partner di grande competenza ed esperienza nelle tecnologie più
recenti e nei più aggiornati sviluppi di prodotto. Ci forniranno un
prezioso supporto nell'offerta di una nuova dimensione di servizi di
telecomunicazioni ai nostri clienti." Joachim Reh, membro del consiglio
d'amministrazione della HEW, ha dichiarato: "Grazie all' apporto
tecnologico di e.Biscom, HanseNet intraprenderà una nuova fase di sviluppo
a vantaggio dell'intera regione di Amburgo, i cui cittadini e imprenditori
potranno giovarsi dei vantaggi competitivi di una delle più avanzate reti
metropolitane di telecomunicazioni del mondo".HanseNet è uno degli
operatori telefonici regionali leader in Germania e agisce attraverso una
rete cittadina di 1.800 chilometri, di cui 600 già pienamente operativi. La
società offre servizi di telecomunicazioni, connessioni-dati e Internet.
HanseNet ha circa 150 addetti, 11.200 clienti di cui 2.900 clienti business
e 8.300 clienti residenziali. In un giorno lavorativo medio la società
commuta oltre 2,4 milioni di minuti di collegamenti telefonici. Nel '99, il
giro d'affari di HanseNet ha raggiunto i 34 milioni di marchi (nel '98 erano
stati 8,9) e il numero dei minuti di collegamenti commutati è stato di 320
milioni (nel '98, 48 milioni). Nella prima metà del 2000, il giro d'affari
di HanseNet è stato di circa 31 milioni di marchi, con un incremento del
120% rispetto allo stesso periodo del '99 (13,5 milioni di marchi).
Nell'estate del '99, HanseNet ha lanciato la sua sfida competitiva sulla
rete locale di Amburgo. HanseNet si presenta come la prima società privata
di telecomunicazioni in grado di fornire un servizio integrato che comprende
le chiamate locali in Amburgo. Con queste credenziali HanseNet ha già
realizzato ad oggi in città oltre 12 mila connessioni dirette.
PARTE L'EDUCAZIONE CONTINUA MEDICA VIA INTERNET
Roma, 21 settembre 2000 Il Ministro della Sanità, prof. Umberto Veronesi,
su proposta della Commissione Nazionale per la Formazione Professionale,
riunitasi presso il Ministero della Sanità, ha dato il via all'introduzione
in Italia della Ecm, cioè della Educazione Continua Medica, già attiva da
anni in altri Paesi (Usa, Gran Bretagna, Olanda; Francia e Germania, tra i
più noti) La novità e specificità del sistema italiano è di essere
completamente informatizzato, solo via internet, infatti, gli organizzatori
di congressi, corsi e seminari potranno chiedere al Ministro della Sanità
di ricevere l'assegnazione dei "punti crediti di formazione" che
poi gli Ordini dei medici registreranno per i partecipanti ai vari eventi
formativi, su un apposito libretto individuale. La Commissione, insediata il
26 luglio, ha lavorato in tempi rapidi per approntare un sistema sicuro e
rigoroso per avviare la "Educazione Medica Continua", la quale
partirà il 1° gennaio prossimo. "E' una necessità oggettiva - ha
spiegato il Ministro della Sanità - poiché le conoscenze
medico-infermieristiche invecchiano rapidamente: dopo dieci anni il 50% di
esse è già obsoleto. Si dovrà pensare ad incentivi di natura anche
economica per rendere obbligatoria la formazione permanente".
L'Educazione Medica Continua deve riguardare tutto il personale sanitario,
medico e non, pubblico e privato. Gli operatori dovranno collezionare dal
1°gennaio 2001 e nel giro di 3 anni, 150 punti di credito. La prima fase
dell'introduzione dell' Ecm, consiste nell'accreditamento degli eventi
formativi medici che avranno luogo nel primo semestre del prossimo anno. In
questa prima fase il programma Ecm riguarderà soltanto i laureati in
Medicina, Chirurgia e Odontoiatria; successivamente saranno avviati quelli
per infermieri e per operatori non sanitari. Ai singoli eventi di
aggiornamento (corsi, congressi, programmi di autoformazione informatizzati
ecc..) vengono assegnati dei "punti di credito" in rapporto alla
rilevanza e alla qualità dei temi trattati. Già da metà novembre di
quest'anno gli organizzatori degli eventi potranno chiedere l'accreditamento
e la valutazione dell'evento in termini di "punti credito". Gli
eventi educativi sono classificati nelle 53 specializzazioni riconosciute
dalla Commissione Europea, più la medicina generale (medici di famiglia).
L'organizzatore di un evento di formazione che desidera avere
l'accreditamento dovrà entrare nel sito del Ministero, farsi riconoscere ed
ottenere una password ( per evitare doli, abusi, interferenze). Una volta
riconosciuto e accettato, l'organizzatore dell'evento deve rispondere a
tutta una sequenza di domande che descrivano i contenuti di formazione
offerti e deve allegare il programma dell'evento. La richiesta viene
automaticamente inviata agli esperti ( referee) che la valutano e che
esprimono il numero di punti crediti che l'evento si è "meritato"
: il processo si completa con una valutazione dell'Assessorato Regionale
alla Sanità della Regione in cui si svolge l'evento e con la valutazione
del Ministro. Le Regioni svolgeranno quindi un ruolo cruciale in questo
programma perché avranno la possibilità di svolgere un monitoraggio
autonomo della formazione dei loro operatori sanitari, coerentemente con il
loro piano sanitario.
LA PUBBLICITA' ENTRA IN BORSA: BRW SPA AVVIA LE
PROCEDURE PER L'AMMISSIONE ALLA QUOTAZIONE AL NUOVO MERCATO
Milano 21 settembre 2000 Brw SpA, società leader in Italia nella produzione
di spot pubblicitari ha avviato le procedure per richiedere l'ammissione al
Nuovo Mercato gestito e organizzato da Borsa Italiana SpA. Come partner
dell'operazione la società ha designato Twice Sim SpA che agirà in
qualità di Sponsor, Specialist e Global Coordinator dell'Offerta Pubblica e
Istituzionale. Il Gruppo Brw www.brwpartners.com opera nell'ambito della
produzione di spot pubblicitari, con un'esperienza maturata in oltre 25 anni
di attività che ha portato, tra l'altro, al conseguimento di numerosissimi
riconoscimenti internazionali, inclusi - solo con riferimento all'anno 2000
-: il Leone d'Argento al Cannes International Advertising Film Festival,
cinque primi premi di categoria al 24° Key Award e il Primo Premio assoluto
al Grand Prix Pubblicità Italia. Il Gruppo occupa una posizione di
leadership sul mercato italiano ed è tra i principali in Europa con un
fatturato consolidato nel 1999 di oltre 30,5 milioni di Euro, con più di
250 km di pellicola girati, in oltre 140 spot, per clienti come Fiat Auto,
Infostrada, Blu, Tiscali, Sagit, Campari, Barilla Alimentare, Ferrero, Bmw
Italia, The Coca Cola Company, Pirelli, Ferrovie dello Stato, Enel, Poste
Italiane. Brw, guidata da Giulio Romieri, fondatore del Gruppo nel 1974 e
attuale Presidente, conta attualmente circa 70 tra dipendenti e
collaboratori, e si è assicurata la rappresentanza in esclusiva per
l'Italia di alcuni dei più grandi registi, italiani e stranieri: da
Alessandro D'Alatri a Tarsem (Superga e Campari), Thed Lenssen (Pirelli) e
Marcus Nispel (Mulino Bianco). Visione internazionale della comunicazione
pubblicitaria e obiettivo puntato sugli aspetti dell'innovazione tecnologica
abbinata sempre ad un alto apporto creativo della produzione, hanno permesso
a BRW di sviluppare solidi rapporti con tutte le maggiori agenzie di
pubblicità internazionali e di attestare il proprio marchio nel panorama
dei big spender del mercato pubblicitario italiano e mondiale. In linea con
le opportunità offerte dall'evoluzione nel campo della comunicazione, il
Gruppo ha recentemente costituito Brweb società che utilizza il know how
sviluppato da Brw & Partners nel mercato audiovisivo per realizzare
prodotti multimediali e interattivi sofisticati, anche in previsione della
rapida diffusione sul mercato italiano ed europeo di tecnologie in grado di
veicolare immagini in movimento sempre più velocemente e con migliore
qualità. Ha così avviato un processo di ampliamento della propria
attività verso applicazioni correlate al core business aziendale, in modo
particolare per sfruttare appieno il processo di convergenza multimediale
tra televisione, computer ed Internet. Brweb si pone come l'interlocutore di
aziende che vogliono integrare i new media nella loro comunicazione
istituzionale o di prodotto, o che vogliono arricchire di contenuti
sofisticati e di grande appeal i propri siti. Twice Sim SpA è una società
di intermediazione mobiliare partecipata da Banca Commerciale Italiana, De
Agostini, Investitori Associati e Seat Pagine Gialle; oltre all'attività di
Equity Capital Markets, nell'ambito della quale l'operazione Brw si affianca
ad altre operazioni attualmente in corso, Twice Sim opera nella negoziazione
on-line ed off-line di azioni, strumenti derivati e fondi.
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