QUOTIDIANO DI: New & Net Economy, Finanza, Politica,Tecnologia, E-business, Turismatica ed Attualità

NOTIZIARIO
NEWS

 

MARTEDI'


  14 NOVEMBRE 2000

pagina 3

La nostra vetrina dei 
PRODOTTI
ARTIGIANALI
e' aperta... visitatela

 

 

 

 


Entrate nell'
AREA
DELLE NOVITA'
troverete esposti molti
prodotti interessanti

 

 

 

 

 

 

 

 

 

L'esposizione dei 
PRODOTTI
PER IL LAVORO
è aperta visitatela

 

 

WWW. MINAMAZZINI. COM

Milano 14 novembre 2000 Anche Mina arriva in rete. Non si tratta di una concessione alle mode telematiche. Non è un cedimento all'idea, sempre più diffusa, che esista solo ciò che è in rete. Lo diceva Mina stessa su "Liberai" del 26 novembre 1998: "È vero che ormai è diventato normale, quando si vuole risolvere un dubbio o ottenere elementi di conoscenza, andare a vedere se c'è su Internet. Come dire: se ciò che cerco si trova nel grande mare della Rete, se è stato trasformato in immagine e in bytes, allora esiste, è investito di realtà, c'è, ora e per sempre. Altrimenti è nulla. Ma questa è una deriva estrema, una conseguenza della realtà tecnologica che, fino a prova contraria, non sarà mai la vera realtà. E allora l'intenzione è un'altra. Questo sito web ha la funzione di essere un grande contenitore, dove la sterminata materia che riguarda Mina possa essere ordinata e resa disponibile ad un pubblico potenzialmente illimitato. Nessuna concessione, quindi, alla virtualità della rete. La realtà di Mina precede Internet, che resta solo uno strumento che rende possibile un "nuovo modo" di avvicinarsi all'arte e al mondo creativo di questa grande cantante. La notizia è che questo sito è supervisionato da Mina stessa, con la stessa dedizione e la stessa cura che mette da sempre nella produzione dei suoi dischi. Mina non compare in televisione, non "partecipa" al meccanismo mediatico secondo le regole da esso imposte, non si conforma ai palinsesti ufficiali creati per i media convenzionali. In questo suo sito ufficiale, invece, Mina c'è. E sceglie, decide, crea e partecipa. La tecnologia sta cercando di spostare sempre più lontano il limite della rete e non sappiamo quale sia il limite di se stessa che Mina concepisce per questo nuovo mezzo di comunicazione. In considerazione della vastità del materiale da selezionare, ordinare e caricare in rete, il sito ha richiesto un lungo periodo di gestazione. Il risultato di questo lavoro è un prodotto che non sta a noi giudicare, ma che riteniamo prezioso per chi vuole entrare in rapporto con il mondo musicale di Mina. Soprattutto chi, per ragioni d'età o geografiche (pensiamo ai tantissimi giovani e a coloro che vivono nei paesi di lingua spagnola dove Mina è amatissima), non ha avuto il piacere di vederla nelle sue esibizioni dal vivo o nelle dirette dei meravigliosi sabati sera della Rai, potrà trovare tutto quanto Mina ha interpretato, recitato e incarnato nella sua lunghissima e favolosa carriera. Si tratta di una documentazione, tra l'altro, più oggettiva, precisa, circostanziata, di tutto quanto è stato scritto su di lei e di ciò che, in siti non ufficiali, si trova anche in rete. L'obiettivo che www.minamazzini.com si prefigge è quello di dare a chi ama Mina un luogo "deputato", che contenga sia la parte "enciclopedica" di consultazione sull'attività di Mina, sia la sezione ludica, che i permetta l'aggregazione del "popolo" di Mina in questo spazio ad esso dedicato. Si tratta" comunque, di un sito non concepito come un semplice archivio. La nozione di "work in progress" si può applicare a questo sito che, come si può vedere nei crediti, ha una vera e propria redazione diretta da Mina stessa, che con cadenza settimanale aggiornerà ed arricchirà le varie sezioni inventando e inventandosi. www.minamazzini.com contiene ad oggi, 13 novembre 2000, giorno della sua presentazione ufficiale, circa 2600 pagine e più di 300 "templates" di pagine dinamiche in formato flash. Tutta la navigazione del sito è gestita da un "database" che fornisce i contributi fotografici, i brani audio e video e tutti i contenuti.

PLANET.IT E MACROMEDIA PARTNER TECNOLOGICI DEL SITO DI MINAMAZZINI.COM
Milano, 14 novembre 2000 - La divisione Web Design di Planet.it, Internet Solutions Provider milanese del gruppo CTO Spa, e Macromedia sono stati scelti per lo sviluppo del sito ufficiale di Mina, che per dimensioni, complessità e numero di contributi rappresenta uno dei prodotti più significativi mai realizzati in Italia con la tecnologia Flash. L'intero sito è stato sviluppato con Macromedia Flash, che viene utilizzato sia per la navigazione che per la presentazione dei contenuti - 440 brani audio, più di 1000 immagini, 67 filmati Quicktime e RealAudio. L'interfaccia Flash interagisce con un motore di scripting e un DB (Mysql) residenti su piattaforma Linux. La realizzazione del sito, durata più di 5 mesi, ha coinvolto oltre 50 persone ed è il risultato degli sforzi congiunti di due équipe di lavoro (lo staff di minamazzini.com e il team Planet.it) e di numerosi freelance (creativi, redattori, archivisti, etc.). I contenuti del sito verranno aggiornati e arricchiti con frequenza settimanale dallo staff di Mina. In qualità di Web Agency, Planet.it ( http://design.planet.it ) ha curato il progetto grafico, lo sviluppo del software e delle basi dati, l'acquisizione e il trattamento dei contributi. Inoltre, ha fornito il coordinamento tecnico del progetto e delle attività di produzione. Il "progetto minamazzini.com" ha coinvolto per 5 mesi un team di 15 persone composto da tecnici, grafici e creativi di Planet.it che hanno lavorato a stretto contatto con lo staff di minamazzini.com per digitalizzare e organizzare l'enorme quantità di materiale antologico raccolto e selezionato sulla cantante in anni di minuziosa ricerca. Planet.it ha studiato una interfaccia grafica semplice e intuitiva per proporre con passaggi diretti cronologie, brani musicali, testi, immagini e video di repertorio. Il risultato finale è un sito veramente completo, tecnologicamente di alta qualità ma di semplicissima e piacevole consultazione. Presentazione e portfolio della divisione Web Design di Planet.it sono disponibili all'URL http://design.planet.it

ANSWORK, IL MARKETPLACE REGIONALE B2B DI BNP-PARIBAS, CAP GEMINI ERNST &YOUNG, CRÉDIT AGRICOLE E SOCIÉTÉ GÉNÉRALE HA SCELTO COMMERCE ONE
Milano, 14 Novembre 2000 - Commerce One, Inc. (Nasdaq: Cmrc), leader a livello mondiale nelle soluzioni di e-commerce per le aziende, annuncia oggi che sarà on line Answork, il marketplace trasversale B2B francese finalizzato a creare un luogo di incontro tra buyer e venditori di beni e sevizi per le aziende. Answork si aggiunge agli altri 50 marketplace basati su piattaforma Commerce One che sono già online in tutto il mondo.

SPESAONLINE, IL PRIMO SUPERMERCATO ELETTRONICO ITALIANO: UN BILANCIO POSITIVO NEI PRIMI MESI DI ATTIVITÀ ANNUNCIATA L'ENTRATA DI MYQUBE NEL CAPITALE DELLA SOCIETÀ.
Milano, 14 novembre 2000 - Spesaonline, www.spesaonline.com Società costituita a Milano nel Febbraio 2000 come primo supermercato elettronico in Italia, è stata fondata da Bruno Aceto, direttore Generale, Stefania Binanti, Presidente e Direttore Marketing, Italia Biganti e Lorenzo Schapira. A otto mesi dalla sua partenza, Spesaonline traccia un bilancio positivo della sua attività e si prepara alla fase di sviluppo con l'entrata, nel capitale della Società, di myQube, early stage development fund, promosso da Pirelli e al quale aderiscono i gruppi Benetton, Mediobanca, Banca Intesa, Caltagirone, Merrill Lynch, Camfin e Gazzoni Frascara. Domenico Ciccopiedi, Founding Partner di myQube afferma: " Abbiamo creduto nel progetto di Spesaonline perché riteniamo che questa Società abbia le maggiori probabilità di successo in Europa tra quelle del suo settore, in particolare per la forte esperienza del management nella grande distribuzione e per la scalabilità e replicabilità a bassi costi su diverse aree geografiche del suo business model." Gli obiettivi a medio termine prefissati per la fase di start-up sono stati ampiamente raggiunti. Spesaonline prende ordini via Internet 24 ore su 24, effettua consegne a Milano 6 giorni su 7 in orari concordati con il cliente, offre un assortimento di circa 5.000 prodotti che include freschi e surgelati ed è puntualissima nelle consegne grazie all'infrastruttura logistica di primo livello di cui usufruisce. Il tutto, con una spesa minima di £ 50.000 e con un costo di sole £ 8.000 per il recapito a casa. L'alta qualità dei suoi servizi ha fatto sì che in pochi mesi abbia acquisito una clientela di oltre 3.000 famiglie a Milano. L'entrata di myQube nel capitale della Società è finalizzata al finanziamento di una seconda fase di sviluppo che porterà Spesaonline ad ampliare il proprio servizio sul territorio nazionale. In particolare è prevista a breve l'estensione dei suoi servizi nell' hinterland di Milano, nella città di Torino e in altre due città del nord Italia E' previsto inoltre il consolidamento della piattaforma tecnologica e logistica per sostenere l'aumento dei volumi di business. Bruno Aceto, Direttore Generale di Spesaonline afferma: "Ritengo che nell'arco dei prossimi cinque anni le vendite dei prodotti grocery on line potranno raggiungere una quota significativa, tra il 6 e l'8%, nelle aree urbane ad alta densità abitativa. Noi puntiamo a sviluppare Spesaonline in queste aree utilizzando il modello della partnership con distributori locali leader, come abbiamo fatto a Milano. Riteniamo il nostro modello il più efficiente nei costi e il più efficace nell'utilizzo delle risorse che sono dedicate alla comunicazione e alla costruzione di un asset chiave come la logistica delle consegne proprietaria." A rafforzare il piano di espansione della Società, è partita proprio in questi giorni l'aggressiva campagna pubblicitaria ideata dall'agenzia di pubblicità Young&Rubicam Communications. Una campagna stampa in uscita sulle maggiori testate giornalistiche sostenuta da una forte presenza di affissioni per le strade della città, metropolitane e mezzi pubblici. Come afferma Stefania Biganti, Direttore Marketing della Società: " Riteniamo che il ruolo della comunicazione sia strategico per una attività così innovativa basata sulla proposta di un nuovo modello di consumo. L'esperienza di acquisto virtuale per entrare nelle abitudini dei consumatori implica un cambiamento radicale di mentalità." Spesaonline effettua il servizio a Milano attraverso un accordo di partnership commerciale con Al.Dis SpA, azienda della moderna distribuzione alimentare, operativa a Milano con una trentina di supermercati. Al.Dis SpA è socia del gruppo Selex, azienda leader della distribuzione organizzata con un fatturato di oltre 8.000 miliardi. I servizi di Spesaonline Spesaonline è nata per soddisfare le esigenze di tutti coloro che amano fare la spesa in modo accurato, comperando prodotti di marca al giusto prezzo, ma evitando lo stress e la perdita di tempo legati alla spesa nei supermercati. Entrando nel sito www.spesaonline.com è possibile ordinare la spesa direttamente dal posto di lavoro o da casa, in qualunque momento, e ricevere la spesa il giorno stesso. Il supermercato Spesaonline è aperto 24 ore su 24. Le consegne vengono effettuate 6 giorni su 7 in orario pomeridiano/serale nelle seguenti fasce orarie: dalle 18h alle 20h ; dalle 20h alle 22h e entro fine Novembre dalle 16h alle 18h. Spesaonline offre un assortimento completo di prodotti di grandi marche ai prezzi dei migliori supermercati. Ogni settimana propone 4 ricette per un menù completo. I clienti possono acquistare i prodotti necessari alla realizzazione dei piatti selezionandoli durante la lettura delle ricette. Il personale addetto al picking seleziona con cura i prodotti per i clienti di Spesaonline, come se fossero essi stessi a sceglierli nel punto vendita. Vengono utilizzati terminali portali SymboI che attraverso il controllo dei codici di prodotto evitano errori nel prelievo. I prodotti di frutta e verdura sono tutti preconfezionati per garantire una maggiore protezione degli stessi durante il trasporto. I clienti possono creare liste personalizzate da cui partire per fare la spesa. Inoltre il sito di Spesaonline memorizza automaticamente tutti gli ordini del cliente permettendo loro di consultarli per 60 giorni e di utilizzarli come base di partenza per gli acquisti successivi. Il pagamento avviene con carta di credito con collegamento diretto a Banca Sella. La transazione avviene con il più elevato standard di sicurezza. Spesaonline conferma a Banca Sella l'effettivo importo da addebitare sulla carta di credito solo dopo la consegna. Spesaonline ha attivato la prima raccolta punti su internet legata all'acquisto di prodotti alimentari. "Super Raccolta BitSpesa" permette ai clienti che hanno raccolto i buoni spesa di spenderli presso il negozio di abbigliamento sportivo Olimpia, in Via della Spiga. Su tutti gli acquisti Spesaonline applica la formula soddisfatti o rimborsati secondo clausole molto più estese e favorevoli per il cliente di quelle previste dalla normativa. Inoltre Spesaonline ha a disposizione dei suoi clienti una linea diretta dal lunedì al venerdì dalle 9h alle 22h e al sabato mattina dalle 9h alle 13h. Naturalmente è operativa anche l'assistenza dei clienti via posta elettronica. www.spesaonline.com

DISTER.COM ACQUISTI ON LINE RISERVATI ALLA RETE DISTER ATTIVA DA QUALCHE GIORNO, LA NUOVA SEZIONE E-COMMERCE È DEDICATA AI RIVENDITORI DI PRODOTTI INFORMATICI
Milano, 14 novembre 2000 Dister offre alla sua rete un servizio in più: un'area, protetta da password personale, dedicata e riservata ai rivenditori che vogliono acquistare on line. Un efficace strumento di lavoro, pensato e dedicato alle priorità e alle esigenze di un moderno Rivenditore di prodotti informatici; un Sito virtuale che contiene servizi, consigli e opportunità reali e concrete, indispensabili per gli operatori della new economy. I plus offerti dal nuovo servizio di Dister sono molteplici: dalla verifica istantanea della disponibilità dei prodotti a magazzino (aggiornata tre volte al giorno) alle eccezionali offerte del giorno, sino all'immediata visione delle novità proposte. Un Form, dedicato alla richiesta di informazioni, permette ai nuovi operatori di canale di registrarsi in tempo reale, ricevere la Password ed accedere all'e-commerce on line. Entrare nel mondo Dister è semplice e veloce, grazie ad una chiara reperibilità dei prodotti e ad un "capiente carrello" della spesa. www.dister.com non è solo un sito di e-commerce, ma soprattutto uno strumento di Business. Il rivenditore avrà sempre a disposizione un listino completo dei prodotti e dei brand distribuiti, riceverà aggiornamenti sulle novità aziendali e sarà tempestivamente informato sulle promozioni di prodotto, contando costantemente su una varietà di proposte, servizi, vetrine e news dal grande scenario della digital technology. Dister S.r.l nasce nel 1998 a San Marino dall'intuizione commerciale di Paolo Gnoli, attuale Amministratore Delegato dell'azienda, che dà vita alla sua organizzazione perseguendo un obiettivo preciso: integrare la sua grande esperienza nel settore IT con una nuova filosofia nella distribuzione di componenti hardware e di computer che privilegi un'elevata dinamicità e flessibilità.Con una previsione di fatturato, per il 2000, di 25 Miliardi, Dister è distributore di moltissimi Brand di IT, tra i quali: Creative, Iomega, Matrox, Intel, Epson, Mustek, Quantum, HP, Yamaha, Amd, Asus, Robotics, Micorosoft, Logitech, Fujitsu-Siemens, Philips, Sony, Ercules,Guillemot, Arowana, Canon, Samsung, etc. Infolink: www.dister.com

OGGI IN NEXPLORA: LA TIVÙ DEL VILLAGGIO
Milano, 14 novembre 2000 - La televisione metropolitana sbarca su Internet. Da oggi sul sito di My Tv si possono scaricare filmati e leggere informazioni su Milano. Dal 16 novembre il servizio sarà attivo anche a Roma www.nexplora.com

I CAVALLI MARCI IN CHAT CON IL PUBBLICO SU GENOVANET.IT, MERCOLEDI' 15 DALLE 14 ALLE 16
Genova 14 novembre 2000 Chi vorrà esprimere le proprie impressioni sullo spettacolo Nettuno, Nessuno e Centomila dei Cavalli Marci, in programma domani 14 novembre al Politeama Genovese, potrà farlo sulla speciale chat line predisposta da www.genovanet.it il portale dei genovesi. Il giorno dopo la prima genovese, ovvero mercoledì 15 novembre, chi vorrà cantargliene di tutti i colori a Carlo Denei, Andrea Di Marco e Francesco Foti, potrà farlo collegandosi al portale dei genovesi dalle 14 alle 16. Oltre che sullo show, che preannuncia il tutto esaurito, il pubblico potrà anche fare domande che riguardano il nuovo libro del gruppo comico genovese "Caro lettore adesso basta!", che verrà presentato alle 18 del 14 novembre, ovvero lo stesso giorno del debutto. Francesco Foti, siciliano, oltre al teatro ha lavorato in radio con personaggi come Francesco Salvi e Paolo Villaggio e in televisione come conduttore e attore di fiction. Andrea Di Marco, diplomato in tromba al Conservatorio, nei Cavalli Marci interpreta Pasquale Hendrix, rockettaro napoletano e altri personaggi; è anche cantante dei Tenores Sardi. Carlo Denei, nei "Cavalli" interpreta il vicino di sotto perennemente svegliato dai rumori, oppure Sergio il ritardatario o il "Critico d'arte"

INTERNET: ON LINE I DIVI COME MAMMA LI HA FATTI BERSAGLIATE WINONA RYDER E ALICIA SILVERSTONE
Milano, 14 novembre 2000 - Tempi duri per le star di Hollywood: Internet infatti ha colpito ancora e questa volta le vittime sono illustri. Lo star-system non ha più segreti per il popolo della rete da quando il sito "Celebrities Exposed" pubblica scatti molto "politically incorrect" ritraendo il peggio di attori, attrici e cantanti còlti in pose e momenti poco idilliaci, lontane dai set cinematografici e dagli scintillanti appuntamenti mondani. L'indiscrezione sarà data in anteprima questa sera dall'Osservatorio Permanente sul Web di Eta Meta, nel corso della puntata del "Primo Portale Radiofonico Serale" di Paolo Monesi, il programma serale di Rds in onda tutti i giorni dalle ore 22 alle 24. I vip cliccabili sul sito sono ritratti in pose "ufficiali", con tanto di trucchi, pettinature perfette e abbronzature doc, ma basta un click per far comparire nella stessa pagina le foto che nessuna star al mondo vorrebbe fosse pubblicata: quelle cioè che le ritraggono nella vita di tutti i giorni, nelle feste private, magari anche sotto l'effetto di alcolici. Tra i personaggi presi di mira in questo momento da "Celebrities Exposed", secondo il programma di Paolo Monesi su Rds, ci sono cantanti come Nick Carter dei Backstreet Boys, e Ronan Keating, ex Boyzone, attori di livello mondiale come Alicia Silverstone, Leonardo Di Caprio e Julia Roberts, e personaggi della tv americana, prima tra tutti la regina dei talk show Oprah Winfrey. Il Vip che dal confronto tra la foto ufficiale e quella "rubata" ne esce sconfitto più di ogni altro è la conturbante Alicia Silverstone: l'espressione di disgusto mentre mangia dello jogurt la rende quasi irriconoscibile agli occhi anche dei suoi fan più accaniti. Anche il celebratissimo George Clooney, star incontrastata del momento, decade dal suo trono di "bellone" ritratto in una poco edificante smorfia con gli occhi a mezz'asta da traumatico risveglio. Nick Carter, il bello dei Backstreet Boys, amato da milioni di teen agers di tutto il mondo, non ottiene trattamenti migliori. Al viso angelico della foto ufficiale si contrappone una foto in cui è ritratto con capelli lunghi, occhiali spessi e ingrassato di qualche chilo. Perfino l'inattaccabile bellezza di Leonardo di Caprio -secondo la trasmissione di Paolo Monesi su RDS- ha ceduto all'impietoso obbiettivo di Celebrities Exposed: fuori forma, appesantito non solo dal successo ma anche da qualche bicchiere di troppo, l'idolo delle teen-agers di mezzo mondo avrà vita breve nell'olimpo delle star quando e se le fan lo riconosceranno in questo scatto. Certo i gusti non si discutono, e non ci sarebbe da meravigliarsi se dei due Tom Cruise proposti fosse quello in versione "selvaggio", con capelli lunghi e barba incolta, a riscuotere maggiori consensi. Brutte sorprese invece, per Vanessa Paradis: i fan della lolita della canzone francese -segnala Paolo Monesi- che ha fatto sognare un'intera generazione di adolescenti avranno difficoltà a riconoscerla nella posa "peggio non si può" del sito, pallida, con un'acconciatura improponibile e un impietoso primo piano su un sorriso non proprio invidiabile. A proposito di primi piani merita una "nomination" anche quello di Julia Roberts: bellissima l'inossidabile reginetta dei botteghini Usa, ma con un sorriso esagerato a "44 denti". Una citazione particolare va anche a Oprah Winfrey, la più nota anchor women della tv Usa, immortalata con una t-shirt strappata e un'espressione decisamente poco femminile. "Siamo abituati a vedere le star al meglio delle loro possibilità" scrive lo staff di Celebrities Exposed "e finiamo con idealizzarli dimenticandoci che in fondo sono persone normali come tutti noi".

BETZONE.COM OFFRE SCOMMESSE SEMPRE PIÙ INNOVATIVE, ANCHE PER LA PARTITA DI MERCOLEDÌ 15 NOVEMBRE IN CUI LA SQUADRA DI CASA NOSTRA AFFRONTERÀ L'INGHILTERRA.
Milano, 13 novembre 2000 - Secondo betzone.com ( www.betzone.com/italian ), sono due giocatori italiani coloro che segneranno il primo gol dell'amichevole Italia - Inghilterra che si giocherà mercoledì 15 novembre allo Stadio delle Alpi di Torino. Secondo il bookmaker britannico online infatti il primo gol potrebbe essere segnato da Alessandro Del Piero oppure da Filippo Inzaghi, che ottengono entrambi una quota di 6.00 subito prima di altri due giocatori italiani: il piccolo della famiglia Inzaghi, Simone (quotato a 7.00), e uno dei protagonisti degli europei 2000, Francesco Totti (con una quota di 7.50). Secondo il CT della Nazionale azzurra, quella contro l'Inghilterra non sarà una gara qualsiasi; quando infatti Giovanni Trapattoni ha deciso di giocare con gli inglesi, la squadra anglosassone non aveva una situazione di qualificazione complicata. Gli italiani dovranno quindi giocare come se si trattasse di un vero e proprio palio di qualificazione dal momento che gli inglesi saranno molto concentrati. La coppia d'attacco della partita sarà composta da Inzaghi e Delvecchio (a cui Betzone assegna una quota di 7.50); Trapattoni non esclude però l'ingresso in campo del giovane dell'Atalanta Damiano Zenoni (quotato invece 9.00), che potrebbe così vivere il suo esordio in Nazionale. Giocatori favoriti a segnare il primo gol nella partita Italia - Inghilterra: Giocatore Squadra Primo gol: Alessandro Del Piero Italia 6.00; Filippo Inzaghi Italia 6.00; Simone Inzaghi Italia 7.00; Francesco Totti Italia 7.50; Marco Delvecchio Italia 7.50; Michael Owen Inghilterra 7.50; Kevin Phillips Inghilterra 8.00; Emile Heskey Inghilterra 8.00; Robbie Fowler Inghilterra 8.50; Damiano Zenoni Italia 9.00;

DONNE: CASA LAVORO E "NUOVO MERCATO" PERCHÉ LA RETE È UNA OPPORTUNITÀ
Milano, 14 novembre 2000 - Si è svolto ieri a Milano un convegno nel corso del quale si è discusso su " Le nuove tecnologie e opportunità di business per le donne". Fra le relatrici che si sono succedute nel corso dell'incontro che si è svolto a Palazzo Giureconsulti, riportiamo la relazione di Gianna Martinengo Vice Presidente del Gruppo Terziario Innovativo Assolombarda Presidente Didael S.r.L. Qualsiasi organizzazione di persone è fondata su obiettivi condivisi e ruoli definiti per raggiungere meglio gli obiettivi. Questo vale per la famiglia, per le istituzioni pubbliche, per le imprese, per le associazioni. Ogni società funziona così. Gli obiettivi identificati determinano le funzioni e, di conseguenza i ruoli; questi vengono esercitati dai mèmbri della società i quali, in tal modo, raggiungono individualmente e collettivamente gli obiettivi prefissati. Storicamente, il "ruolo femminile" è stato associato al "sesso femminile". Sia nella famiglia che nel mondo del lavoro. Non è chiaro, tuttavia, che cosa significhi esattamente ruolo femminile. L'unica funzione legata al ruolo femminile ed esercitabile solo da donne è la procreazione. Tutto il resto può essere svolto da persone di sesso qualunque. Viceversa, non esiste funzione legata al ruolo maschile che non possa essere svolta anche da donne, soprattutto da quando i servomeccanismi hanno permesso agli umani con minime risorse fisiche di pilotare anche trasformazioni che richiedevano grande energia. Dunque, apparentemente le donne, in quanto tali, hanno dei vantaggi sugli uomini: possono fare tutto quello che fanno gli uomini, mentre il contrario non è vero. Se la questione fosse solo in questi termini, non avremmo bisogno di un Ministero delle pari opportunità. Sfortunatamente è vero che nel mondo del lavoro le donne, in media, contano meno. W anche vero che con una certa velocità le cose cambiano. Analogamente avviene nella famiglia: il ruolo della donna è sempre meno subordinato. Perché ? Esistono correlazioni fra i cambiamenti nel "pubblico" (il lavoro, le professioni) e nel privato (la famiglia) ? Certo: la nostra tesi è semplice: "contare" significa avere prestigio, autorevolezza, in una parola "potere" nel senso della capacità e della libertà di decidere. Se le sorgenti di questo potere, sia nella famiglia che nella società, cambiano, allora possono cambiare anche i destinatari. Noi pensiamo che, a causa o grazie alla Rete WWW, sia ciò che sta avvenendo: un progressivo e rapido cambiamento delle condizioni di lavoro, dei contesti di valutazione delle attività produttive e dunque delle sorgenti del potere. Tradizionalmente, sia il potere familiare che quello sociale erano legati alle origini, ad esempio nobiliari, prima delle "rivoluzioni", o al censo, dopo. Nell'ultimo secolo, ad esempio, il modello del successo americano ha mostrato che si poteva arrivare presto ad emergere accumulando molto denaro, anche se le origini erano umili. Nel modello capitalista chi ha il capitale comanda. Ancor oggi. Non basta avere buona volontà, idee, forza fisica: è indispensabile avere un finanziatore. Il denaro va dove ci si aspetta che ci sia il migliore ritorno a minor rischio e nel più breve tempo possibile. Questo di solito avveniva - salvo eccezioni - quando V impresa da finanziare aveva mostrato di essere forte sul mercato esistente, nell'ipotesi che il mercato non cambiasse significativamente a breve termine. Di fronte agli ultimi sviluppi della Borsa riguardo al Nuovo Mercato, sembra che questo modello non sia più l'unico possibile: la finanza non segue più soltanto le imprese che guadagnano già, ma soprattutto quelle che ci si aspetta che guadagnino a medio termine, anche se oggi perdono. L'esempio italiano più recente è Tiscali. Viene premiato chi ha migliori intuizioni, non chi ha più fatturato o profitti. Molte piccole imprese promettenti, anche se con piccoli fatturati, raccolgono impensabili quote di fiducia dal mercato, sia entrando in Borsa che vendendosi a caro prezzo a grandi concentrazioni aggressive. Guadagna, si impone, ha successo non chi è più forte oggi, ma chi ci si aspetta che sarà forte domani grazie alle sue idee, competenze, intuizioni. E le donne? Tradizionalmente le donne sono il sesso debole. Nella civiltà del sesso forte, faticano a guadagnare prestigio, autorevolezza, potere pari alle loro capacità di persone e dunque pari alle persone di sesso maschile. Se le regole del successo economico spostano l'attenzione dal successo pregresso alle potenzialità, e dalla forza sul mercato alle competenze è chiaro che le categorie tradizionalmente meno avvantaggiate, come le donne, hanno una straordinaria opportunità di competere alla pari. Le "pari opportunità" diventano una conseguenza del cambiamento delle regole. Nella società come nella famiglia. Non è dunque un esercizio astratto analizzare se e come, a quali condizioni e con quali processi, nella Società dell'Informazione esistono opportunità per le donne. Scritto da una donna, potrebbe sembrare una difesa della categoria oppure un suggerimento a seguire strade che privilegino nel futuro a breve, gli interessi e le aspirazioni della categoria. Un esempio recente di questo atteggiamento è costituito dalle leggi elettorali che riservano alle donne una parte dei seggi da assegnare. Non è questa la mia intenzione. Al contrario, sono convinta che anche in assenza di interventi che facilitino le pari opportunità (che sono benvenuti, naturalmente!), la crescita dell'importanza delle donne nel mondo del lavoro sia una necessaria conseguenza delle cose. Dunque, guardando ciò che affermo come il messaggio di una imprenditrice nel terziario avanzato, esso diventa una dichiarazione di stile o missione aziendale per facilitare il successo in generale dell'imprenditoria, che dalF opportunità donna può trarre importanti vantaggi. Cambia l'azienda, cambia la società ed abbiamo tutti bisogno della risorsa "donna" perché essa è ancora latente e sottoutilizzata rispetto alle sue potenzialità. Attenzione: non si sostiene che le donne sono preferibili in quanto donne, ma che molte delle caratteristiche emergenti della nuova Società dell'Informazione possono vederle in modo naturale come interpreti di funzioni e ruoli che sono loro congeniali per motivi storici e che sono ben lontani da essere subordinati. La globalizzazione dei mercati Tutti sanno che la globalizzazione dei mercati è soprattutto conseguenza dell'accesso all'Informazione grazie alla Rete. La nostra visione del "mercato" è quella di scambio beni e servizi, materiali o immateriali. Ogni scambio è costituito da una conversazione, delle decisioni, un contratto: promesse, obblighi, e così via. In questo senso molto generale, anche lo scambio di informazioni è una forma di mercato: ti dico questo perché mi interessa che tu lo sappia, oppure perché mi aspetto che tu mi ricompensi dicendomi qualcos'altro, o dandomi una cosa. Lo scambio di beni e servizi, materiali o immateriali, da parte di singoli o di organizzazioni umane è ciò che chiamiamo mercato; esso diviene globale grazie alla Rete. Il fondamento della globalizzazione è lo scambio rapido e planetario di messaggi, la comunicazione. La motivazione degli attori di questa comunicazione globale è quella di sempre: vivere meglio, guadagnare, imparare, divertirsi e così via. Esattamente come prima, le persone operano per risolvere problemi, costruire oggetti, prendere decisioni, onorare promesse. Esattamente come le istituzioni, le aziende" le società. Ma se il contesto di queste attività è globale, cambia parecchio il modo di operare. Innanzitutto si sposta il centro dell'attenzione di ogni azienda dalle attività di produzione e vendita di beni a quelle di costruzione e negoziazione, scambio di servizi: essenzialmente costruzione e scambio di Conoscenza. Gli oggetti come tali contano sempre meno in senso relativo, la Conoscenza sempre di più'. L'industria della Conoscenza è, direttamente, la somma dell'industria dei contenuti (editoria), delle tecnologie di trasmissione (telecomunicazioni) e dell'informatica (hardware e software). Indirettamente, l'industria della Conoscenza pervade trasversalmente tutte le altre: ogni istituzione umana, azienda, scuola, ospedale, comune, eccetera ha bisogno di contenuti, di trasmissione dei contenuti, di elaborazione dell'informazione, di sistemi di gestione della comunicazione fra macchine ed umani, intemi ed estemi, che sfruttino le cosiddette nuove tecnologie, per operare. Sempre e dovunque. Tutto il funzionamento di qualunque impresa dipende in modo cruciale dall'efficacia del lavoro umano, sempre più' intellettuale, nella collaborazione, nel dialogo via Rete. Il valore aggiunto aziendale è dato dalle risorse umane e dalla loro capacità di comunicare e decidere. Ne il capitale, ne il basso costo delle materie prime, ne il mercato già conquistato sono più' tanto rilevanti quanto le persone e le loro capacità, le loro competenze. Se ciò è vero, allora dovremmo quotare il capitale umano perfino nei bilanci... ! Ma di seguito vediamo alcune conseguenze di quanto detto sopra. Nelle aziende non interessa più quanto tempo si lavora, dove si lavora, come si lavora ma quale è il risultato del lavoro. Il dipendente non produce più valore aggiunto per l'azienda solo eseguendo ordini ma inventando soluzioni. Cioè trasformando l'Informazione a sua disposizione in Conoscenza per decidere. L'Informazione, in sé, non conta molto: in Rete ce n'è spesso anche troppa. Quello che serve è selezionare e decidere. Da questo segue che le competenze richieste cambiano: da verticali (ingegneria, medicina, lettere, legge,...) diventano orizzontali (cultura del formale: astrarre e generalizzare da situazioni reali, nuovo umanesimo: il linguaggio nei suoi aspetti semiotici e pragmatici, l'arte come capacità di comunicare messaggi che evocano sentimenti, la filosofìa come capacità pre-scientifìca di cogliere l'essenza delle questioni e legarla in sintesi logicamente utili per capire le situazioni, l'espressione e la comunicazione scritta ed orale come mezzo fondamentale di costruzione collettiva di soluzioni dunque strumento di relazione e di leadership,...; la cultura dell'innovazione: nulla resta statico, ogni punto di vista deve essere esplicitamente criticabile perché la realtà può cambiare rapidamente; innovare significa convincere gli umani ad operare in modo diverso, e non solo comperare tecnologie, etc ...). Il diploma di studi non è più garanzia di competenze adeguate: quello che conta è saper ragionare, operare, dialogare, comunicare. Il potere tradizionale delle Università (leggi: i docenti) di garantire le competenze con il titolo di studio (diploma, laurea,...) non è più assicurato se chi vuole acquisire e garantire competenze per una professione (lo studente) può farlo in rete, direttamente da casa, presso prestigiose Università o addirittura direttamente presso le multinazionali. L'Università sotto casa non ha senso se non vale per le competenze che aiuta a costruire, dunque le Università entrano in competizione globale anche loro. Analogamente, nel campo commerciale, la "rendita" dovuta alla localizzazione geografica, ad esempio, delle iniziative commerciali viene drammaticamente eliminata dal commercio elettronico. Finora se ne sono accorti in pochi, ma le cifre sono eloquenti. Ancora: le intermediazioni un tempo indispensabili per accedere al posto di lavoro diventano progressivamente inutili, se non dannose sia per chi offre che per chi cerca lavoro dal momento che in Rete si può scegliere di più e meglio. Dunque a causa delle tecnologie - o grazie alle tecnologie - si verifica un importante cambiamento nelle modalità di comunicazione dunque di lavoro e di vita. Questo cambiamento può rimescolare parecchie carte, invertire storiche priorità, rimuovere incontestati privilegi, contraddire inossidabili verità che tali non sono più. Vediamone alcune, soprattutto legate alle donne. Cinque opportunità legate al ruolo femminile Tutti pensano che le donne siano portate per le discipline umanistiche, di relazione, sociali. Non sono portate per le tecnologie, i commerci, le professioni "economicamente rilevanti". Molti pensano che questa caratteristica sia negativa per le donne. Sfortunatamente non si sono resi conto che con la Rete la sola tecnologia non basta, anzi non serve proprio: conta la sinergia fra tecnologie e contenuti. Questi non sono "i Dati", e neppure "l'Informazione" ma la capacità di confezionare decisioni ed azioni a partire dall'Informazione acquisita grazie alla comunicazione in Rete. Dunque la cultura, che non è ne solo umanistica ne solo scientifica, conta più della specializzazione. C'erano una volta le gerarchie: erano perfettamente funzionali alle organizzazioni che dovevano perseguire dei fini in un contesto ben definito e stabile. Ad esempio: produrre e vendere beni. Oppure fornire servizi. Nelle organizzazioni gerarchiche il ruolo definisce l'autorità. Le donne, di solito legate a ruoli meno importanti, eseguivano. Oggi queste organizzazioni gerarchiche sono in via di scomparsa, per la banale ragione che il contesto cambia con una tale rapidità che è necessario che ognuno, nell'organizzazione, si adegui ai cambiamenti assumendo delle iniziative. Le gerarchle sono sostituite dalla leadership nel lavoro di gruppo. Un'arte che le donne hanno sempre saputo esercitare per guadagnare spazi di autonomia, sia in famiglia che nel lavoro: convincere gli altri con degli argomenti, in assenza di autorità ereditata o legata al sesso (maschile). Essendo spesso state loro affidate le responsabilità senza contemporaneamente fornire loro il mandato decisionale - e le decisioni sulle risorse- esse conoscono l'arte della mediazione, la cultura dell'ascolto, la pazienza dell'attesa, la modestia rispetto alla complessità dei problemi e la tenacia nel perseguirne le soluzioni. Naturalmente queste caratteristiche non le hanno solo le donne! Ma sono loro che per motivi di storia hanno dovuto più degli altri coltivarle per difendersi, migliorare, crescere. Ancora: le donne come senso del rischio. Una volta rischio era sinonimo di impotenza e di follia. Chi ha già, si guarda bene da rischiare, perché sa che non potrà che avere di più, anche stando fermo, senza rischi. L'imprenditorialità parte dal presupposto che il futuro possa essere diverso dal presente, ed in particolare migliore se scegliamo nella dirczione giusta. L'imprenditorialità è come l'arte o la scienza: si rischia inventando. Non è cosi' importante quanto denaro abbiamo già, per intraprendere in una nuova impresa. E' importante sentire una missione imprenditoriale e perseguirla con tenacia. Analogamente: l'artista non è nato artista, lo diventa, piano piano, perché ama esprimere emozioni e sentimenti; magari rischiando un riconoscimento postumo. Analogamente, lo scienziato più studia, esperimenta, ricerca e più scopre di essere ignorante: ma continua, insiste perché crede nella sua creatività, nell'utilità della sua opera, nel successo non solo personale ma collettivo. Nessuna delle tré attitudini possono essere inquadrate come esecutive, subordinate, impiegatizie: non esistono ricette, guide, manuali per il successo in queste direzioni. Lo si fa perché ci si crede e si sfida il futuro. Cosa c'entrano le donne? Be', parecchio ! Chi ha letto "l'elogio della follia" capisce a cosa mi riferisco. Se è vero che le donne vivono più di istinto che di ragione (tutto da verificare, peraltro ! E cosa è l'istinto senza la ragione, o viceversa?) allora sono esse le candidate imprenditrici, artiste, scienziate. Nella società in via di scomparsa, quella del cambiamento lento, dai tempi delle generazioni, chi rischiava non aveva molte speranze. Nella Società della Conoscenza non è più così: il cambiamento è la realtà e la Rete è l'unico mezzo per permetterci di seguirlo, mai da soli, sempre in gruppo, dialogando, comunicando, scambiando. Il coraggio, la tenacia, l'intelligenza, la capacità di relazione sono elementi economicamente rilevanti, sempre più, più del denaro, dell'autorità, del potere pregresso. Le donne hanno una opportunità straordinaria. Anche gli uomini, naturalmente: quelli che sanno essere persone ed accettare, come spesso sanno fare le donne, di essere messi in discussione dalla realtà. Le donne come le uniche che "devono conciliare" casa e lavoro: ci sono tempi e luoghi chiamati casa, ed altri chiamati lavoro. Una rigorosa divisione territoriale, funzionale, relazionale. Col telelavoro, con i meccanismi asincroni di comunicazione via Rete (vedi posta elettronica, ma anche messaggeria vocale ...), con le videoconferenze queste divisioni sfumano, e con esse i criteri che storicamente hanno limitato la realizzazione professionale per le donne. Nello stesso tempo anche gli uomini, costretti dal lavoro alla lontananza fisica da casa e dunque talvolta emarginati rispetto all'esercizio della loro responsabilità maschile in ambito familiare, non possono che avere vantaggi dallo sfumare dei vincoli territoriali come quelli citati. Le donne come custodi principali della armonia fra generazioni: bambini, adulti, anziani. Un'altra barriera fra chi sa e chi non sa, chi produce e chi non può ancora produrre o non può più farlo perché anziano. Un'altra limitazione abbattuta: sono i giovani che insegnano agli altri, sono gli anziani che possono avere il tempo e l'esperienza per acquisire quelle conoscenze remote (ad esempio: via Rete) che prima non erano accessibili, tutti sono un po' più uguali perché sesso ed età contano sempre meno rispetto ad entusiasmo nella scoperta, intelligenza nelle scelte, curiosità nello scambio con gli altri. La Rete non è tutto, ma permette molto, molto di più di quel che sembra. Per le donne ma anche per gli altri. Tanto da essere valutata indispensabile per il progresso umano perfino dalle Nazioni Unite, come l'acqua, il cibo, la casa. Tecnocrati fautori del "calcolatore del capitale"? Non credo, semplicemente attenti osservatori di un fenomeno planetario che non può essere minimizzato. Esattamente come è stato il caso della stampa. Ma con una velocità di impatto straordinariamente maggiore. Basta pensare che il telefonino è già arrivato in Bangladesh, talvolta prima del libro. Presto, magari, arriverà il telefonino calcolatore con connessione Intemet e comandi vocali. Dove? Ma certo, nelle piccole aziende guidate dalle donne.

"L'AUTONOMIA SCOLASTICA: NUOVE PROSPETTIVE NEI RAPPORTI CON ISTITUZIONI E TERRITORIO"
Roma, 14 novembre 2000 - Il regime di Autonomia recentemente introdotto nell'ambito scolastico e formativo obbliga i diversi soggetti che compongono la nostra società ad impostare nuove forme di collaborazione sinergica al fine di concorrere al raggiungimento dell'obiettivo principale: la formazione delle figure professionali competenti oggi richieste dal mercato con la conseguente riduzione della disoccupazione, unitamente ad un maggiore impulso alla produttività delle imprese, grandi e della Pmi, per far fronte agli scenari imposti dalla globalizzazione. Ieri 13 novembre, presso l'Istituto Tecnico Industriale "S. Cannizzaro" di Colleferro (Roma) ha avuto luogo un Convegno dal titolo "L'autonomia scolastica: nuove prospettive nei rapporti con Istituzioni e Territorio" promosso dall'Istituto Cannizzaro con il Patrocinio della Provincia di Roma, del Comune di Colleferro, e in collaborazione con Agilent Technologies Italia. Il Convegno ha voluto rappresentare un momento di incontro e riflessione sulle innovazioni che l'Autonomia scolastica sollecita nelle relazioni tra la scuola e i suoi diretti interlocutori sul Territorio, destinatari finali e fruitori della proposta formativa elaborata dall'Istituzione scolastica. Nell'ambito del Convegno è stata consegnato alla scuola, a titolo di donazione, il gascromatografo, una moderna apparecchiatura di laboratorio che l'I.T.I.S. "Cannizzaro" si è aggiudicata partecipando al Philanthropic World Wide Program promosso da Agilent Technologies con il progetto "La chimica analitica e i suoi strumenti al servizio dell'ambiente". Agilent Technologies, la multinazionale americana per lo sviluppo di Nuove Tecnologie erede dei 60 anni di esperienza HP, ha investito nel piano filantropico internazionale 1.300.000 dollari (circa il 30% destinato all'Italia) dei quali 350.000 finalizzati alla Formazione, 400.000 per le Tecnologie biomedicali e 350.000 a sostegno della ricerca nell'Università. Programma di Filantropia - Agilent Technologies è una azienda di alta tecnologia i cui prodotti sostengono la visione globale, centrata sul cambiamento del modo in cui le persone vivono e lavorano. Scienze della vita (medicina, biologia, ecc.) e comunicazioni sono i due pilastri fondanti della ricerca e produzione di Agilent Technologies. Per sostenere questi programmi ed incoraggiare la diffusione di metodologie avanzate, Agilent opera con Università, Istituti Tecnici, Scuole. A questo proposito ha lanciato un programma mondiale di Filantropia che, a differenza di molti altri di questo genere, tende a stimolare programmi di studio e di applicazioni mirati a temi di specifica necessità nel contesto sociale. La metodologia è quella della selezione dei programmi più aderenti ai temi lanciati, nonché i più concreti e dotati di caratteristiche di obiettivi e processi realistici e misurabili. Si cerca, con ciò, di premiare le iniziative che privilegino l'innovazione tecnologica tramite l'adozione di programmi mirati e non generici, nonché la loro qualità e riproducibilità. Ad oggi le selezioni sono state effettuate da giurie miste internazionali sia in Europa che in Usa.

INAZ INAUGURA IL CENTRO SVILUPPO SOFTWARE DI PISA
Pisa, 14 novembre 2000 - E' stato inaugurato a Pisa il nuovo Centro Sviluppo Software di Inaz, società leader italiana nella realizzazione di soluzioni informatiche e servizi per l'amministrazione e la gestione del personale. "Il Centro Sviluppo Software Inaz è nato proprio nella città sede della prima facoltà di informatica d'Italia, per sottolineare gli stretti rapporti esistenti tra la società e il mondo della ricerca e ribadire l'impegno come fornitore di soluzioni tecnologiche e funzionali all'avanguardia nel settore" afferma Linda Gili, managing director dell'azienda milanese. Nella sede pisana, infatti, sono nate soluzioni innovative quali "Inaz Risorse Umane", sviluppato in Visual Basic.6, con tecnologia Object-oriented, destinato ad essere integrato con le altre procedure già esistenti, e "Inaz On-line", un insieme di servizi tecnici e normativi che saranno messi a disposizione dei clienti utilizzando la tecnologia Web/internet. Il Centro Inaz di Pisa, operativo già dal 1° luglio 2000, occupa complessivamente 12 persone addette allo sviluppo dei prodotti e all'assistenza clienti. Si tratta di personale qualificato sia dal punto di vista normativo che tecnico, costantemente aggiornato, in grado di soddisfare ogni esigenza degli utenti per tutte le procedure Inaz.

E' IN ARRIVO MYSTER-E UN NUOVO GENERE DI VIDEOGIOCO CHE ABBINA INTRIGO, E-MAIL ED INTERAZIONE
Milano, 14 novembre 2000 Ubi Soft Entertainment lancerà Kidnapping in Gujarat, il primo episodio di Myster-E(tm), sul sito www.ubisoft.fr e su www.bol.fr . Per annunciare l'evento, Ubi Soft Entertainment sta organizzando un concorso che vedrà premiare ben 100 giocatori tra tutti coloro che riusciranno a risolvere questo primo caso. Con questo originale gioco, totalmente creato e sviluppato dalla team di Ubi Soft, il Gruppo segna l'inizio di un nuovo genere videoludico e rivisita le regole del romanzo seriale aggiungendo anche la componente interazione. Myster-E è un gioco investigativo basato sull'utilizzo di e-mail, un romanzo giallo interattivo, dove il giocatore svolge un ruolo "attivo" nella risoluzione di un caso. Per giocare, tutto ciò di cui avrete bisogno è un PC con una connessione a Internet. Digitando uno pseudonimo e un indirizzo e-mail nella pagina delle iscrizioni, il giocatore riceve una prima e-mail, che lo introduce nella scena del mistero. In questo episodio, prodotto in collaborazione con Le Routard (l'editore francese), la mail arriva dall'amico Eddie, un reporter che scrive per Guide du Routard. Inviato in India per raccogliere ulteriori informazioni su Rajasthan, s'imbatte in un caso molto losco: bambini scomparsi, grosse somme di denaro in ballo... A questo punto, entra in azione il giocatore. Il gioco consiste di uno scambio quotidiano di e-mail: nel corso della sua ricerca, Eddie affronta diversi pericoli tenendo sempre informato il suo corrispondente degli avvenimenti accaduti e delle sue preoccupazioni. Il compito del giocatore sarà aiutare Eddie, assistendolo nelle scelte tra una serie di suggerimenti pre-stabiliti, ma anche scoprendo informazioni su Internet indispensabili alla risoluzione del caso. A differenza di molti videogiochi tradizionali, il giocatore non veste i panni di un eroe immaginario, ma rimane se stesso, sempre e comunque, in situazioni perfettamente realistiche che lo coinvolgono maggiormente nell'azione di gioco. Lo scenario è stato sviluppato da un team, i cui membri includono professionisti specializzati nel gioco interattivo e da esperti autori, con lo scopo di creare un'avventura accattivante e realistica. Inoltre, Myster-E(tm) è un'opportunità di business to business davvero innovativa. Il team di produzione è in grado di creare episodi ambientati in scenari sviluppati appositamente per specifiche società: un link al sito della società farà accedere i visitatori direttamente al gioco. In questo modo, ogni società avrà la possibilità di creare un sito simpatico, interattivo e di differenziarsi dai propri competitori, nonché di aumentare il numero delle page view e la fedeltà dei propri visitatori. Gli spazi pubblicitari sulle pagine del gioco potranno essere venduti agli inserzionisti o essere utilizzati per promuovere delle eventuali partnership. Myster-E può essere localizzato in qualsiasi lingua e presto sarà anche disponibile una versione demo. Myster-E è disponibile anche in una versione per telefonia cellulare, prodotta da Ludiwap, una società partner di Ubi Soft Entertainment specializzata nello sviluppo di giochi per l'intrattenimento sui cellulari. Coinvolgimento, interattività, intrigo ed e-mail: le parole chiave per un gioco davvero impareggiabile. http://www.ubisoft.it

1° DICEMBRE GIORNATA MONDIALE DI LOTTA ALL'AIDS NO PASSPORTS, NO FRONTIERS: CON QUESTO SLOGAN LA LILA CELEBRA LA GIORNATA MONDIALE DI LOTTA ALL'AIDS
Milano, 14 novembre 2000 - Quest'anno, la celebrazione del 1° dicembre, giornata mondiale di lotta all'Aids, si snoda lungo la scia tracciata dalla XIII Conferenza mondiale, svoltasi a Durban la scorsa estate. Da quel momento, infatti, le cifre del dramma, le conseguenze devastanti dell'epidemia sullo sviluppo sociale ed economico dei Paesi poveri e le implicazioni a livello internazionale sono state scritte su migliaia di pagine, riprese in centinaia di fotografie, raccontate in tutti i convegni e i dibattiti sull'AIDS che si sono succeduti in tutto il mondo. La Lila sa che, nel complesso, in Africa, ci sono oggi: * 16 Paesi in cui più di un decimo della popolazione adulta tra i 15 e i 49 anni è affetto da Hiv; * 7 Paesi - tutti nel cono meridionale del continente - ove almeno un adulto su cinque convive con il virus. Con la forza di una calamità, solo l'anno scorso, l'AIDS ha mietuto in queste regioni due milioni di morti, mentre conta un totale di 23 milioni di sieropositivi: in Botswana, ha l'Hiv il 35,8% degli adulti, ed in Sudafrica il 19,9%. Con poco più di 4,2 milioni di persone affette dal virus, il Sudafrica è il paese con il più alto numero di persone sieropositive al mondo. Un'epidemia, che se non sarà fermata, nel giro di qualche anno dimezzerà la popolazione dell'intero continente. Lo scenario appare ancora più grave e disperante laddove si consideri la maggior complessità dell'impegno necessario a combattere la malattia in questi Paesi. In Africa, l'AIDS chiama in causa l'intera società e la sfida non è solo tecnica: lottare contro il virus significa contrastare tradizioni culturali e comportamenti radicati, come una vita sessuale precoce e promiscua, come la diffidenza, se non il rifiuto, di utilizzare il profilattico. Ma l'Africa è anche il continente dove il diritto alla salute delle popolazioni non è garantito; infatti, nella maggior parte dei casi, la spesa sanitaria annua pro-capite è di circa 10 dollari. In Africa, il diritto alla cura dei malati soccombe di fronte alla legge del mercato dei farmaci, che fa sì che il costo di un anno di terapia anti-Hiv ammonti a circa 10.000 dollari, e che un semplice antibiotico - efficiente nella cura delle infezioni opportunistiche - sia praticamente irreperibile. Nel continente africano, l'AIDS porta indirettamente in luce non solo il problema, più ampio, dell'estrema povertà, ma anche dell'approvvigionamento, della distribuzione e, in definitiva, dell'accesso ai farmaci per milioni di individui. E allora: le politiche delle multinazionali farmaceutiche, dei governi locali e di quelli occidentali devono diventare l'oggetto vero dell'analisi della Lila e il terreno su cui costruire un percorso di solidarietà e di impegno civile nella lotta all'Aids, che si estenda dal Nord al Sud del mondo. Il cammino che la Lila ha attivato ha come obiettivi: sfidare le case farmaceutiche affinché riducano i prezzi dei farmaci anti-Hiv, consentendone nel contempo la produzione locale per quelle nazioni dell'emisfero Sud che ne hanno le capacità tecniche, e la possibilità di importarli direttamente da tali nazioni (evitando di acquistarli ai prezzi esorbitanti del mercato internazionale) per quegli Stati che non hanno neppure la possibilità di produrli direttamente; sostenere i programmi di prevenzione e di sensibilizzazione adottati su scala nazionale dai governi, attraverso la raccolta e la mobilitazione di risorse finanziarie ed umane a tale scopo necessarie; cancellare il debito nei confronti dei Paesi in via di sviluppo, affinché si possano potenziare le risorse da destinare alla cura e all'assistenza delle persone ammalate; assistere coloro che sono giunti in Italia da terre lontane e chiedono di essere curati, nel nome di una cittadinanza universale, priva di passaporti, priva di confini. Incontrare ogni tipo di pubblico per diffondere un messaggio di sensibilizzazione e di prevenzione: questo è l'obiettivo che la Lila si è posta quest'anno, perché non solo l'Aids non ha confini, né passaporti, ma non riconosce neanche le età. Per 24 ore, a partire dal 30 novembre, per concludere con la serata del 1° dicembre la Lila, con il contributo di partner prestigiosi, organizza momenti di incontro ludici e culturali. Questo il calendario: serata del 30 novembre, festa dance con d.j's di fama internazionale, al Propaganda di Milano; giornata del 1° dicembre, convegno in collaborazione con Caritas "L'Aids nel Nord e nel Sud del mondo: le vie di un cammino solidale"; sera del 1° dicembre, Viva Glam Party: fun, fashion, and glamour per una serata di beneficenza, in collaborazione con M.A.C.

TEQUILA PROAD RITAGLIA UNA FETTA DI SUCCESSO PER BERETTA
Milano, 14 novembre 2000 - Mortadelle e prosciutti cotti al taglio della F.lli Beretta terranno unita tutta la filiera commerciale e i consumatori in una gustosa promozione da ottobre 2000 ad aprile 2001. Per la forza di vendita è prevista una incentivazione dal titolo "La qualità vi guida al successo". E' una stimolante iniziativa per valorizzare le capacità professionali personali premiando gli artefici del successo commerciale di Beretta con i corsi di guida sicura "Guidare-Pilotare" di Sigfried Store. Per aggiudicarsi il corso di guida i piloti del successo commerciale di Beretta dovranno realizzare almeno 30 ordini di mortadelle e prosciutti cotti Beretta. Per il trade, il dettaglio tradizionale, è prevista una iniziativa denominata "Vi regaliamo due buone fette di successo" che mira sia a sostenere il sell in nella misura di 10 prosciutti cotti e di 4 mortadelle per ogni punto vendita, sia a mettere il dettagliante in grado di attivare lui stesso una operazione di promozione verso la sua clientela. Può infatti scegliere di ricevere subito in regalo una tuta Kappa, a fronte dell'acquisto fatto, oppure di ricevere un kit che consentirà ai suoi clienti di partecipare a un concorso "gratta e vinci". Il kit è composto da un espositore da banco, di contenutissimo ingombro, locandine e cartoline per i consumatori nonché dei premi. Per tutti i dettaglianti, che aderiscono (sia che scelgano di ricevere la tuta o il kit), ad estrazione, è previsto un viaggio ai Caraibi. Per il consumatore si tratta di riscoprire il piacere del prodotto tagliato e confezionato al momento e di rendere ancora più simpatico il rapporto di consuetudine e di fiducia con il proprio salumiere. All'insegna del "3 etti vincenti: il buonumore è servito", acquistando 3 etti di mortadella o di prosciutto cotto, il consumatore riceve una cartolina con un gratta e vinci che gli consente di vincere una tovaglietta all'americana con 4 disegni diversi da collezionare.

Pagina 1     Pagina 2    Pagina 3    Pagina 4