QUOTIDIANO DI: New & Net Economy, Finanza, Politica,Tecnologia, E-business, Turismatica ed Attualità

WEB GIURIDICA
&
ECONOMICA

contributi di
GIOVANNI SCOTTI

e mail

scottigio@tin.it

 

LUNEDI'

11 DICEMBRE   2000


pagina 5

 

 

 

 

 

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INTERNET: UTILE "ABBASTANZA" A POCHI E "POCO" A MOLTI

L'Eurisko ha condotto un'indagine su un campione statisticamente significativo della popolazione italiana per verificare l'utilità e le funzioni di Internet.

Secondo tale indagine c'è una generale tendenza del pubblico italiano, sia evoluto sia basico, ad un consumo di Internet finalizzato alla ricerca di servizio piuttosto che all'intrattenimento e allo svago. Il Web rappresenta, quindi, una risorsa strategica per la vita quotidiana.

Secondo l'Eurisko le famiglie italiane vogliono ricevere dal Web soprattutto servizi e notizie utili (il 50% del campione) per il vivere cittadino, gli hobby e il tempo libero, lo sport (35%), i viaggi (35%), la cultura e gli spettacoli (19%), la salute (8%), i prodotti, soprattutto quelli di marca (46%), le nuove tecnologie (25%), l'informatica (36%), l'economia e la finanza (17%).

Internet già assolve in maniera soddisfacente importanti funzioni di enciclopedia per ricerche rapide, aggiornamento ed informazione in tempo reale, di canale per scaricare musica e software (31%) o di supporto allo studio e alla formazione dei figli (44%).

Tuttavia gli utenti sono sempre alla continua ricerca di servizi utili on line, che, allo stato, sono ritenuti ancora scarsi, poco fruibili e sicuri, comunque al di sotto delle aspettative.

 

FINANZIAMENTI PER L'APERTURA DI UN SITO

Per un'azienda, che apre un sito Web, dopo aver compiuto un'attenta analisi di marketing, i problemi da risolvere riguardano il reperimento di finanziamenti, la registrazione del dominio e la collocazione del sito.

L'azienda deve scegliere se collocare il suo sito presso un Internet service provider (Isp) o presso un server gestito in proprio dall'azienda. Quest'ultima soluzione è la più onerosa perché occorre acquistare anche un server, l'hardware addizionale, l'affitto di una linea ad alta velocità e, soprattutto, occorre avere personale qualificato per la gestione del server. La prima ipotesi, invece, rappresenta la soluzione più opportuna nella maggioranza dei casi. E' possibile scegliere fra un semplice hosting (il sito è contenuto nel server del provider) o un housing (il server aziendale è presso il provider che provvede alla gestione tecnica).

La registrazione del nome del dominio, vale a dire l'indirizzo del sito Internet, è possibile dopo aver verificato che quello prescelto sia ancora libero, vale a dire che non sia già assegnato ad altri. Per il suffisso ".it" il controllo può essere fatto presso il sito www.registrer.it che, tra l'atro, permette anche di richiedere direttamente la registrazione, senza doversi affidare all'Isp.

Consultando i siti Internet www.aptr.it www.cordis.lu www.eif.org , è possibile trovare tutte le informazioni e le notizie sui principali programmi predisposti dall'Unione europea in materia di finanziamenti per l'Information society, l'innovazione tecnologica ed Internet.

Per quanto riguarda i finanziamenti pubblici all'e-commerce, oltre ai tre siti sopra indicati, segnaliamo anche i seguenti indirizzi Internet: www.camcom.it delle Camere di Commercio, www.palazzochigi.it/fsi del Forum della società dell'informazione presso il Consiglio dei Ministri, http://epmi.liuc.it/finanziamenti/Defaul.htm dell'Osservatorio e-pmi, che è gestito dal Centro per l'economia e le tecnologie dell'informazione e della comunicazione (Cetic) della Libera università di Castellanza.

 

IL NUOVO COLLOCAMENTO ORDINARIO

Dal prossimo 18 gennaio 2001, secondo quanto è stato sancito dal Decreto legislativo n. 181/00, pubblicato sulla Gazzetta ufficiale del 4 luglio u.s., i disoccupati e le persone in cerca di un'occupazione non dovranno più presentarsi all'Ufficio di collocamento, ma ad uno dei nuovi 500 Centri per l'Impiego (uno ogni 100 mila abitanti), istituiti dalle leggi Bassanini e dalla Legge n. 467/97.

Il Centro per l'impiego dovrà offrire colloqui e proposte di inserimento al lavoro o di formazione.

Lo stato di disoccupazione cessa, oltre che in caso di accettazione dell'offerta di lavoro, anche quando l'interessato non si presenta al colloquio di orientamento, non accetta la proposta di inserimento al lavoro o formativa e rifiuta un'offerta di lavoro a tempo indeterminato, determinato o temporaneo superiore ai quattro mesi ed entro i 50 chilometri dal suo domicilio.

 

UNIONE EUROPEA: CARTA DEI DIRITTI A NIZZA

Il 7 dicembre u. s., in apertura della Conferenza di Nizza, i Quindici hanno proclamato la Carta dei diritti dei cittadini europei, nel cui preambolo è scritto che "l'Unione si fonda sui valori indivisibili e universali di dignità umana, di libertà, di eguaglianza e di solidarietà....Essa pone la persona al centro della sua azione".

L'idea di una Carta dei Diritti fondamentali, consultabile nel sito www.europarl.eu.int era nata nel giugno 1999, quando i 15 Paesi dell'Unione avevano deciso che era il momento di fissare per iscritto i valori comuni su cui si fonda il loro legame e per questo avevano eletto un organismo di 62 membri scelti fra tutti gli Stati membri, la Convenzione, per scrivere una proposta, che è stata poi approvata, il 14 novembre u.s. dall'Europarlamento.

La Carta dei Diritti, che copre tutto l'arco dei diritti politici, sociali, civili, economici garantiti dall'Unione, è articolata in sette capitoli, rispettivamente relativi a dignità, libertà, uguaglianza, solidarietà, cittadinanza, giustizia e disposizioni generali.

Sono stati, inoltre, affrontati i seguenti argomenti: protezione esplicita dei lavoratori immigrati regolarmente, diritti dei bambini, degli handicappati e degli anziani, diritto di sciopero e diritto alla libera circolazione nell'ambito dell'Unione europea.

L'Italia ha chiesto agli altri Paesi europei che la Carta dei diritti non solo fosse inserita nei Trattati costitutivi dell'Unione, ma anche accolta come punto di partenza di quella che diventerà la Carta Costituzionale Europea.

Il Ministro delle Politiche Comunitarie, Gianni Mattioli, nel corso di un dibattito tenuto a Milano ed organizzato dalla Cgil sulla Carta dei Diritti, aveva affermato che "a Nizza si va ad affrontare un appuntamento di enorme importanza e il presidente Amato ha un mandato pieno in tal senso. Perché è in atto un rilancio verso una vera integrazione politica''.

Alla fine dei lavori, però, la Carta dei diritti è rimasta una proclamazione di principi, un documento simbolico, un impegno morale e politico non vincolante, senza, per il momento, un valore giuridico.

 

UNIONE EUROPEA: I PROBLEMI A NIZZA

L'8 dicembre la Conferenza si è occupata di altri problemi, tra i quali anche la sicurezza alimentare e marittima, la normativa comune sulle società per azioni, la creazione di una forza europea di pronto intervento.

Gli argomenti principali sono stati però l'allargamento dell'Unione europea e la "riqualificazione" dell'attuale sistema di voto.

L'allargamento dell'Unione verso l'est riguarda l'adesione di Polonia, Slovacchia, Repubblica Ceca, Ungheria, Slovenia, Estonia, Lituania, Lettonia, Romania e Bulgaria mentre l'allargamento verso il mediterraneo riguarda Malta, Cipro e Turchia.

La riqualificazione dell'attuale sistema di voto prevede il passaggio dal diritto di veto e quindi dal voto all'unanimità al voto a maggioranza.

Attualmente i voti fra i 15 Paesi dell'Unione europea sono così distribuiti: Italia, Germania, Francia e Gran Bretagna dispongono di 10 voti ciascuno, la Spagna ha 8 voti, Grecia, Portogallo, Belgio ed Olanda 5 voti ciascuno, Austria e Svezia 4 voti ciascuno, Irlanda, Danimarca e Finlandia 3 voti ciascuno, Lussemburgo 2 voti.

Per approfondire tali argomenti è possibile collegarsi, in particolare, al sito del Governo italiano, all'indirizzo www.governo.it/sez_dossier/nizza/index.html , al sito dell'Unione europea, digitando www.europa.eu.int o al sito del Governo francese, Presidente di turno dell'Unione, all'indirizzo www.presidence-europe.fr/pfue/static

 

ICI: PAGAMENTO DELLA SECONDA RATA A SALDO

Entro mercoledì 20 dicembre 2000 i proprietari ed i titolari di diritti reali di godimento di fabbricati, aree fabbricabili e terreni agricoli debbono effettuare il pagamento della seconda rata a saldo dell'Imposta comunale sugli immobili (Ici).

Non ci dovrebbero essere problemi particolari.

A giugno, infatti, ciascun contribuente ha versato la prima rata, dopo aver individuato:

- la base imponibile, che, per i fabbricati, è pari alla rendita risultante in catasto, aumentata del coefficiente di rivalutazione (5%) e moltiplicata per il coefficiente della relativa categoria catastale. Per le aree fabbricabili, invece, la base imponibile è il valore commerciale, mentre per i terreni agricoli è il reddito dominicale risultante in catasto aumentato del 25% e moltiplicato per 75

- l'aliquota applicabile, che è stabilita dal Comune (fra il 4 e il 7 per mille) e che può essere ridotta per l'abitazione principale e per gli enti non commerciali, ovvero differenziata per gli immobili posseduti in aggiunta all'abitazione principale, per quelli ad uso diverso da quello abitativo e per gli alloggi non locati

- la detrazione di L. 200.000, spettante per l'abitazione principale, o la maggiore detrazione d'imposta, eventualmente deliberata dal Comune per determinate categorie di contribuenti.

Fatti i dovuti calcoli, entro il 30 giugno si è versato il 90% dell'imposta dovuta per il possesso relativo ai primi dei mesi dell'anno ed ora entro il prossimo 20 dicembre occorre versare il saldo dell'imposta dovuta per l'intero anno 2000.

 

FARMACI GENERICI: CORRETTA INFORMAZIONE

Su proposta del Ministro Veronesi la Finanziaria dovrebbe prevedere il rimborso da parte del Servizio sanitario nazionale ai cittadini solo di una certa somma per ogni farmaco, con la conseguenza che, se il medico ne prescrive uno più caro, il cittadino sarebbe costretto a pagarne di tasca propria la differenza.

Per questo il Comitato Consumatori Altroconsumo ha istituito un apposito servizio di consulenza in grado di dare una corretta informazione a medici e consumatori sui farmaci generici, vale a dire quelli che non hanno un nome commerciale di fantasia, ma solo il nome del principio attivo (la sostanza contenuta in ogni farmaco, che svolge l'effetto desiderato sul nostro organismo), eventualmente seguito dal marchio della casa farmaceutica e che costa meno della specialità medicinale di riferimento, venduta con un nome commerciale di fantasia ed il marchio di una casa farmaceutica.

Esperti laureati in farmacia, che hanno anche seguito un corso di formazione ad hoc, a fronte della specifica richiesta del consumatore, individuano i farmaci, che sono identici fra di loro per il principio attivo, per la dose (la quantità di principio attivo contenuta nel farmaco) e per la forma farmaceutica in cui il farmaco è confezionato (compresse, supposte, fiale iniettabili, ecc) e segnalano i farmaci economici equivalenti interamente rimborsabili dal Servizio sanitario nazionale.

Il servizio, dal 16 ottobre offriva una consulenza telefonica solo nelle giornate del lunedì, mercoledì e venerdì, dalle ore 9.00 alle ore 12.00, ma dal 5 dicembre 2000 è aperto a tutti i consumatori ed è stato esteso all'intera settimana, dal lunedì al venerdì, dalle ore 9.00 alle ore 13.00.

Sempre dal 5 dicembre il servizio di consulenza è disponibile anche sul sito Internet di Altroconsumo, digitando l'indirizzo www.altroconsumo.it

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