QUOTIDIANO DI: New & Net Economy, Finanza, Politica,Tecnologia, E-business, Turismatica ed Attualità

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GIOVANNI SCOTTI

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LUNEDI'

 MESE  2001


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Nelle cinque sezioni, informatica e telecomunicazioni, Internet, finanza hi-tech, multimedia e mondo mobile, è possibile trovare notizie sempre aggiornate sull'universo della new economy.

Tra le varie rubriche di approfondimento segnaliamo quelle relative ai siti più visitati, ai libri della net economy, ai casi aziendali di successo nel settore dell'e-business nonchè i commenti degli analisti di settore su aspetti tecnologici e scenari di mercato.

 

APPROVATA LA FINANZIARIA

Di seguito sintetizziamo in pillole alcuni dei contenuti della legge finanziaria:

riduzioni Irpef

Il tetto del primo scaglione Irpef sale da 15 a 20 milioni con aliquota al 18%.

Gli altri scaglioni saranno 20-30 milioni con aliquota al 24%, 30-60 milioni con aliquota al 32%, 60-135 milioni con aliquota al 39%, oltre 135 milioni con aliquota al 45%.

Dal 2001 scenderanno progressivamente le aliquote per arrivare rispettivamente, nel 2003, a 18%, 22%, 32%, 38% e 44%.

La soglia d'esenzione per i lavoratori dipendenti passa da 9,1 a circa 12 milioni annui e, per i lavoratori autonomi, da 4 a 6 milioni.

L'acconto Irpef scende dal 92 all'87%, quello Irpeg passa nel 2001 al 93,5% per poi risalire nel 2002 al 98% e nel 2003 al 99%.

famiglia

Le detrazioni per i familiari a carico passano a L. 516.000 nel 2001 e L. 552.000 nel 2002 sopra i 100 milioni di reddito.

Sotto i 100 milioni tali detrazioni diventano L. 552.000 nel 2001 e L. 588.000 nel 2002.

Sotto i 100 milioni e con più di un figlio, la detrazione sale a L. 616.000 nel 2001 e a L. 652.000 nel 2002.

A queste detrazioni vanno aggiunte altre L. 240.000 per i figli sotto i tre anni.

casa

La prima diventa esente da Irpef.

Sono prorogati gli sconti del 36% sulle ristrutturazioni mentre l'Iva resta al 10% sull'edilizia.

Le detrazioni per gli affitti concordati saranno di L. 960.000 per le famiglie con un reddito sotto i 30 milioni (diventano L. 1.920.000 in caso di cambio di residenza per esigenze lavorative) e di L. 480.000 per i redditi fra 30 e 60 milioni (L. 960.000 in caso di mobilità).

pensioni

La maggiorazione sociale sale a L. 50.000 al mese tra i 60 e i 65 anni e a L. 160.000 tra i 65 e 75 anni; sopra i 75 arriva a L. 180.000.

I lavoratori anziani che hanno maturato i requisiti per la pensione di anzianità dal primo aprile 2001 e rinunciano ad andare in pensione possono continuare a lavorare con contratto a tempo determinato, senza che sullo stipendio pesino i contributi.

Chi ha raggiunto un'anzianità contributiva non inferiore ai 40 anni, prima del raggiungimento dei 60 anni se donna e dei 65 se uomo, di scegliere di continuare a versare i contributi (rinunciando in tal caso alla retribuzione più alta). Il 60% dei versamenti concorrerà all'incremento dell'ammontare della pensione con il metodo contributivo e il 40% sarà destinato alle regioni di appartenenza e finalizzato al finanziamento di attività a sostegno degli anziani non autosufficienti e alle famiglie.

Come vedremo in altro articolo è stato rivisto il divieto di cumulo fra pensione e reddito da lavoro.

sanità

Dal 2001 sono aboliti tutti i ticket sui farmaci e sulla diagnostica preventiva anti tumorale (anche sotto 45 anni).

Da luglio 2001 i pazienti dovranno rimborsare la differenza tra il prezzo dei farmaci generici e quello di marca.

Dal 2002 sono ridotti a 23.000 i ticket sulla diagnostica generica.

esenzione Irpef per lavoratori atipici

Non pagheranno le tasse i lavoratori che guadagnano meno di 12 milioni annui, ma in periodi discontinui.

 

GIORNALI TELEMATICI: OBBLIGO DI REGISTRAZIONE

Per la prima volta una legge parla di testate telematiche registrate nei tribunali e quindi assoggettate al rispetto dei vincoli posti dalla legge sulla stampa, che prevede come direttore responsabile un giornalista, professionista o pubblicista.

La norma tratta dell'obbligo di registrazione presso i tribunali dei quotidiani e dei periodici editi dai partiti, che utilizzano il web. Crediamo comunque che, per analogia, anche tutti gli altri giornali telematici dovranno essere obbligatoriamente registrati

L'articolo 153 della legge finanziaria incrementa di 40 miliardi gli stanziamenti relativi ai contributi previsti dall'art. 3, 10 ° comma, della Legge 250/90 a favore delle imprese editrici di quotidiani e periodici, anche telematici, che, con esplicita menzione riportata in testata, risultano essere organi o giornali di forze politiche che hanno il proprio gruppo parlamentare in una delle Camere o rappresentanze nel Parlamento europeo o che sono espressione di minoranze linguistiche riconosciute, avendo almeno un rappresentante in un ramo del Parlamento italiano.

Per beneficiare dei contributi i quotidiani e i periodici telematici organi di movimenti politici, con una diffusione formalmente certificata pari ad almeno il 25% della tiratura complessiva, se nazionali, e il 40%, se locali, debbono essere registrati presso i tribunali, debbono aver sottoposto il bilancio di esercizio alla certificazione e debbono prevedere nel loro statuto il divieto di distribuzione degli utili nell'esercizio di riscossione dei contributi e nei cinque successivi.

Il contributo è pari al 60% dei costi del bilancio d'esercizio dell'impresa editrice.

 

GIORNALISTI PUBBLICISTI CONTRATTUALIZZATI: ASSICURAZIONE OBBLIGATORIA CON L'INPGI

L'art. 76 della legge finanziaria ha riformulato l'art. 38 della Legge n. 416/81 sull'editoria dedicato all'Inpgi, l'Istituto che gestisce le forme di previdenza obbligatoria nei confronti dei giornalisti professionisti e praticanti e dei giornalisti pubblicisti titolari di un rapporto di lavoro subordinato di natura giornalistica.

Entro sei mesi dalla pubblicazione del provvedimento, i giornalisti pubblicisti, già contrattualizzati, dovranno optare per il mantenimento dell'iscrizione all'Inps.

 

EQUALIZZATORE FISCALE

Dal 1° gennaio 2001, per completare la riforma della tassazione delle rendite finanziarie, avviata dal 1° luglio 1998 e basata sul sistema a due aliquote (12,5% e 27%) e sui tre regimi sui tre regimi attraverso i quali i risparmiatori possono scegliere di regolare i rapporti con il Fisco, è entrato in vigore l'equalizzatore, cioè la formula che corregge la tassazione sui frutti degli investimenti.

L'equalizzatore fiscale ha lo scopo di rendere equivalente il prelievo tra il regime del risparmio gestito e i regimi del risparmio amministrato e della dichiarazione.

Esso equipara il prelievo fiscale tra la tassazione sul realizzato (l'investitore che ha scelto il regime della dichiarazione e del risparmio amministrato è tassato solamente quando vende, vale a dire quando realizza) e quella sul maturato (per chi ha investito in fondi comuni italiani e gestioni patrimoniali, affidandosi al cosiddetto risparmio gestito, l'intermediario finanziario (banca, sim, società di gestione del risparmio) versa le imposte su quanto è maturato anno per anno, anche se l'investitore non incassa nulla.

L'equalizzatore corregge il valore dell'imponibile in modo tale che il guadagno o la perdita, che l'investitore ha ottenuto, sono corretti da un coefficiente in modo che il prelievo risulti equivalente a quello che si sarebbe sostenuto, anno dopo anno, se il titolo fosse stato detenuto in regime di risparmio gestito.

L'equalizzatore non si applica:

- alle quote dei fondi comuni italiani. La tassazione è già applicata annualmente sul maturato dell'intermediario finanziario, che svolge la funzione di sostituto d'imposta

- alle plusvalenze ed alle minusvalenza di qualsiasi investimento detenuto per meno di dodici mesi

- ai redditi di capitale (interessi da mutui, da conti correnti bancari e postali e da depositi, obbligazioni, dividendi, cedole, ecc.)

- alle plusvalenze o alle minusvalenze derivanti da cessioni di partecipazioni qualificate, anche se l'investimento è durato meno di dodici mesi.

L'equilizzatore, invece, si applica:

- alle quote delle sicav e dei fondi comuni esteri.

- ai guadagni ed alle perdite realizzati nei regimi della dichiarazione e del risparmio amministrato, relativi a titoli e strumenti di investimento detenuti per più di un anno.

La correzione dell'equalizzatore opera sulle cessioni effettuate a partire dal 1° gennaio 2001. Pertanto, mentre le vendite effettuate prima vengono tassate senza equalizzatore. per quelle effettuate dopo tale data, l'equalizzatore modifica la determinazione del valore su cui applicare l'imposta del 12,5%.

 

PENSIONI: I REQUISITI

Con il 2001 si conclude la riforma pensionistica.

I requisiti anagrafici previsti dalla riforma, 60 anni di età per le donne e 65 per gli uomini, sono già definitivi.

Per quanto riguarda l'aspetto contributivo chi vuole andare in pensione di vecchiaia deve aver versato vent'anni di contributi. Rispetto all'anno in corso, infatti, il requisito contributivo per la pensione di vecchiaia aumenta da 19 a 20 anni.

Dal prossimo anno per avere l'assegno di anzianità il lavoratore dipendente dovrà avere 35 anni di contributi e 55 di età oppure 37 anni di contributi a prescindere dall'età, con uno sconto per gli operai o i lavoratori precoci (54 anni invece di 55).

Dal prossimo anno per il lavoratore autonomo sarà necessario il requisito di 40 anni di contributi maturati al 30 giugno 2000, di cui 35 utili per il diritto alla pensione. L'autonomo che ha maturato 35 anni di contributi e 57 di età entro marzo 2000 può accedere alla pensione dal 1° febbraio 2001.

 

PENSIONI: IMPORTI DEL 2001

Come precisato dall'Inps nella circolare 211 del 18 dicembre 2000, consultabile nel sito dell'istituto previdenziale all'indirizzo www.inps.it/circolari, da gennaio aumentano le pensioni del settore pubblico e privato, comprese quelle assistenziali. L'aumento, per perequazione automatica, è del 2,4%, con riserva di conguaglio da effettuare in sede di perequazione per l'anno 2002.

La pensione minima dell'Inps è pari a 738.900 lire mensili.

L'assegno sociale è pari a 659.650 lire mensili, mentre la pensione sociale è di 543.650 lire mensili.

Con il primo pagamento mensile del 2001 viene anche corrisposto il conguaglio a saldo all'anno passato, in quanto era stato riconosciuto, a titolo di incremento della scala mobile, l'1,55, mentre lo scatto effettivo è stato dell'1,6%.

Viene, quindi, corrisposto un conguaglio di 700 lire mensile per le pensioni minime, 600 lire mensili per gli assegni sociali e 550 lire mensili per le pensioni sociali.

Sulle pensioni superiori al minimo il conguaglio compete solamente per le pensioni di importo inferiore a 5.682.000 lire mensili ed è differenziato per scaglioni di pensione: + 0,1% fino a 1.420.500 lire al mese, + 0,090% da 1.420.501 lire a 2.130.750 lire, + 0,075% da 2.130.751 lire a 3.551.250 lire e + 0,030% da 3.551.251 lire a 5.682.000 lire.

 

PENSIONI: NUOVO REGIME DI CUMULO

L'art. 65 della legge finanziaria ha attenuato il divieto di cumulo tra pensioni di anzianità e reddito da lavoro.

Infatti, il 1° comma prevede che, a decorrere dal 1° gennaio 2001, le pensioni di vecchiaia e di anzianità contributiva pari o superiore a 40 anni possono essere interamente cumulate con qualsiasi reddito di lavoro dipendente o autonomo.

Permane, invece, il divieto di cumulo fra pensione di anzianità e redditi da lavoro dipendente.

Il 2° comma dell'articolo citato, invece, stabilisce, con la stessa decorrenza, che la pensione di anzianità, di invalidità egli assegni diretti di invalidità possono essere cumulati con i redditi da lavoro autonomo nella misura del 70% della quota eccedente l'ammontare del trattamento minimo del Fondo pensioni lavoratori dipendenti.

Le relative trattenute non possono mai superare il 30% del reddito da lavoro autonomo.

Per i trattamenti liquidati prima del 1° gennaio 2001 si applica la relativa previgente disciplina, se più favorevole.

 

INDUSTRIA CINEAUDIOVISIVA: RINNOVATO IL CONTRATTO

Con l'accordo del 13 dicembre u.s. è stato rinnovato il contratto collettivo nazionale di lavoro 30 novembre 1994 valevole per gli addetti all'industria cineaudiovisiva, che era scaduto il 30 giugno 1998.

In considerazione del periodo trascorso dalla scadenza del contratto del 1994 sarà erogato un importo una tantum di L. 850.000, suddiviso in tre quote, di cui L. 400.000, con la retribuzione del mese di gennaio 2001, L. 300.000, con la retribuzione del mese di luglio 2001, e L. 150.000, con la retribuzione del mese di gennaio 2002.

Sotto forma di EAR, elemento aggiuntivo della retribuzione, che non ha riflessi sulle maggiorazioni contrattuali, sono stati disposti incrementi retributivi, per i lavoratori del 4° livello, da considerare baricentrico, di L. 92.000 dal 1° gennaio 2001, L. 35.000 dal 1° luglio 2002, L. 35.000 dal 1° giugno 2003.

Il monte ore complessivo di riduzione su base annua sarà elevato, dal 1° gennaio 2002, dalle attuali 40 a 50 ore, restando la riduzione stessa assorbita dalle situazioni di miglior favore eventualmente in atto in azienda.

E' possibile un'articolazione multiperiodale dell'orario contrattuale, E' possibile ricorrere in azienda, a carattere sperimentale, ad una banca ore per le prestazioni di lavoro straordinario, da attivarsi su base volontaria in coerenza con le esigenze produttive, organizzative e di mercato delle imprese.

Sono stati regolamentati e riscritti gli articoli relativi ai seguenti istituti: contratto di fornitura di lavoro temporaneo, apprendistato, lavoro ripartito, lavoro a tempo parziale, contratto a termine (individuando una percentuale complessiva di utilizzo, tra contratto a tempo determinato ed interinale, pari al 30%).

 

MUTUI: USURA

Dal 1° gennaio 2001 e fino al 31 marzo dello stesso anno le soglie oltre le quali i tassi praticati dalle banche devono essere considerati usurari sono le seguenti:

- 10,395% per i mutui

- 11,415% per i finanziamenti di oltre 10 milioni alle imprese.

Le misure sono contenuto nel testo del decreto del Ministro del Tesoro pubblicato sulla Gazzetta ufficiale del 30 dicembre 2000.

 

GRECIA : LA DRACMA ENTRA NELL'EURO

Dal 1° gennaio 2001 anche la valuta greca è entrata a far parte dell'Unione monetaria europea.

Sono quindi 12 i Paesi nella zona dell'euro.

La decisione politica di dare via libera all'ingresso della Grecia nella Unione europea monetaria, lo ricordiamo, era stata presa dal vertice europeo tenuto il 19 giugno 2000 Santa Maria de Feira in Portogallo.

Dei 15 Paesi dell'Unione europea, la Grecia era stata l'unica nel maggio 1998 a non essere ammessa alla terza fase dell'Unione per il mancato rispetto dei criteri richiesti per l'adesione. Gli altri tre Paesi esclusi sono la Gran Bretagna, la Svezia e la Danimarca per volontà propria.

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