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23 MARZO 2001

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LA COMMISSIONE INTENDE RAFFORZARE LA COOPERAZIONE UE-USA NELL'AMBITO DELL'ECONOMIA DIGITALE

Bruxelles, 23 marzo 2001 - Secondo una comunicazione presentata dalla Commissione europea al Consiglio ed al Parlamento europeo, l'Ue e gli Usa dovranno rafforzare i loro rapporti nel settore dell'economia digitale. La comunicazione, adottata dalla Commissione il 20 marzo 2001, effettua una valutazione dei progressi riportati nella realizzazione della "Nuova agenda transatlantica" del 1995 e presenta idee su come sviluppare il pieno potenziale della relazione transatlantica, concentrandosi su alcuni temi strategici. Il commissario per le Relazioni esterne Chris Patten ed il commissario per il Commercio Pascal Lamy, i quali lavorano insieme all'iniziativa, si augurano di ottimizzare la cooperazione tra l'Ue e gli Usa e di renderla più efficiente e fattiva a tutti i livelli. L'elenco delle priorità potenziali comprende anche le sfide emergenti in materia di sicurezza, le questioni energetiche, la tutela dei consumatori, la globalizzazione ed il sistema commerciale multilaterale, la lotta alla criminalità organizzata, le questioni di macroeconomia e la lotta alla povertà nei paesi in via di sviluppo.

AUMENTA LA TRASPARENZA NELL'UE

Bruxelles, 23 marzo 2001 - Dal prossimo 1° maggio, alcune categorie di documenti del Consiglio saranno disponibili su Internet. Il nuovo approccio alla documentazione, improntato su una maggiore trasparenza, è frutto di una proposta presentata lo scorso gennaio dalla Presidenza svedese. In base a tale decisione, approvata all'unanimità dagli Stati membri e ratificata dal Consiglio dell'Unione europea il 19 marzo, saranno disponibili su Internet migliaia di documenti, fra cui ordini del giorno, protocolli, relazioni sinottiche e, eventualmente, i documenti preparatori che hanno contribuito alle delibere del Consiglio. Ad essere esclusi dalla pubblicazione saranno solo i documenti protetti dal vincolo di segretezza, riguardanti materie quali, per esempio, i rapporti internazionali o le questioni militari e di difesa. L'unico altro modo per impedire la pubblicazione di un documento è rappresentato dal diritto di veto che ciascuno Stato membro può esercitare limitatamente alla propria documentazione e non a quella di carattere generale o di altri Stati membri. "La decisione odierna rappresenta uno dei primi passi verso un'Unione europea più trasparente ed accessibile. Il fatto che la documentazione dell'UE venga messa a disposizione dei cittadini può contribuire ad accrescere la legittimità democratica dell'Unione nel lungo periodo", ha affermato il ministro svedese per le questioni di democrazia Britta Lejon. Tale delibera costituisce un aggiornamento di una precedente decisione adottata dal Consiglio nel 1993 (93/731), la quale autorizzava la pubblicazione di alcuni documenti. In base alla precedente disposizione, i cittadini potevano accedere alle informazioni, previa formale richiesta di consultazione di documenti specifici. Tale sistema verrà abrogato per le categorie di documenti oggetto della nuova decisione. "Il fatto che un documento non sia presente su Internet, non significa necessariamente che non sia a disposizione del pubblico", ha affermato un portavoce del governo svedese.

VISCO PRESENTA IL NUOVO PORTALE DEL TESORO

Roma, 22, marzo 2001 : Martedì 27 marzo 2001, alle ore 11, presso la Sala Cipe del ministero del Tesoro, del Bilancio e della Programmazione economica, il ministro Vincenzo Visco presenterà alla stampa il nuovo portale Internet del ministero. Oltre 9mila documenti, 25mila pagine web, 14.250 immagini, 15 banche dati, 10 negozi elettronici, che l'anno scorso hanno fatto registrare oltre 20 milioni di contatti, www.tesoro.it si pone come un innovativo strumento interattivo offerto al Paese, in linea con quanto espresso dal piano di e-government del Governo.Il nuovo sito - costruito utilizzando una grafica leggera e un linguaggio comprensibile anche dai non addetti ai lavori - accoglie alcune delle raccomandazioni concordate a livello internazionale del Wai (Web Accessibility Iniziative), per dotare le pagine Internet di un sistema di consultazione destinato ad alcune categorie di utenti portatori di handicap.

A MILANO IL COMMERCIO TRADIZIONALE ABBRACCIA LA NEW ECONOMY NELL'ULTIMO ANNO IL 16% DEI COMMERCIANTI SPECIALIZZATI HA APERTO UN SITO: UN NEGOZIO SU 5 LO USA PER LE VENDITE ON LINE

Milano, 23 marzo 2001. L'affare arriva in internet. Nell'ultimo trimestre del 2000- più di un commerciante specializzato su 7 è andato in rete. E, tra quelli che restano, uno su cinque intende aprire un sito quest'anno. E' quanto emerge da un'indagine della Camera di Commercio di Milano condotta su 438 imprese tra negozi e grandi superfici specializzate di Milano e provincia relativa al 2000 e alle aspettative per il 2001. In particolare sono le grandi superfici specializzate le protagoniste: il 34,4% ha aperto un sito contro l'11,4% dei negozi. Anche se sono i negozi che puntano alle vendite on line: ben il 20,5% ha aperto un sito per questo motivo, contro il 12% delle grandi superfici specializzate. Se ne è parlato ieri al convegno "Milano per la new economy" organizzato dalla Camera di Commercio di Milano e dall'Assessorato ai Servizi Civici New Economy e Cablatura del Comune di Milano. All'incontro sono intervenuti: Carlo Sangalli, Presidente della Camera di commercio di Milano, Adriano de Maio, Rettore del Politecnico di Milano, Gian Carlo Martella, Assessore ai Servizi Civici New Economy e Cablatura del Comune di Milano. Alla tavola rotonda hanno partecipato: Emanuele Prandelli, Coordinatore Osservatorio Internet SDA Bocconi, Gianni Locatelli, Commissario Straordinario Istituto Nazionale per lo Studio e la Cultura dei Tumori, Gianna Martinengo, Presidente Didael Spa, Francesco Micheli, Presidente E. Biscom Spa e Lino Stoppani, Peek. "I dati - ha commentato Carlo Sangalli, presidente della Camera di commercio di Milano ~ mostrano che la modernizzazione è la vera sfida delle imprese, a partire dal piccolo commercio che può trovare in Internet uno strumento importante per farsi conoscere e offrire servizi innovativi. Ecco perché occorre una politica dì maggiore attenzione sul versante formativo e dell'istruzione, al fine di potenziare la dotazione di risorse umane delle imprese, vero fattore strategico della new economy". La Camera di Commercio da tempo si muove in questa direzione. Un impegno che si è diretto in primo luogo proprio verso la realtà delle piccole e medie imprese, specie quelle più tradizionali e che ha assunto diverse forme: una attività di formazione, una serie di cicli e appuntamenti, l'offerta di programmi di informatizzazione nonché la possibilità, in collaborazione con il sistema camerale, di pubblicizzare la propria impresa direttamente sul portale internet di "www. infoimprese. it " aperto a tutti gli utenti". Perché aprire un sito? Internet è utile per dare informazioni sull'attività dell'azienda per il 50% del campione (il 41% dei negozi e il 60% delle grandi superfici specializzate), per fornire informazioni sui prodotti in assortimento per il 23,6% (28,2% dei negozi e 18,2 delle grandi superfici specializzate), per le vendite on line per il 16,7% (20,5% dei negozi e 12% delle grandi superfici specializzate), per la creazione di una comunità virtuale per il 4,2% (2,6% dei negozi e 6% delle grandi superfici specializzate . Chi aprirà un sito quest'anno. Tra le aziende del campione che non hanno ancora aperto un sito i 24,6% pensa di aprire un sito quest'anno, in particolare il 21,1% dei negozi e il 41,3% delle grandi superfici specializzate, che confermano la forte presenza sulla rete rispetto ai primi. La new economy a Milano. L'incidenza delle imprese milanesi - secondo il rapporto Milano Produttiva dell'ufficio studi della Camera di Commercio dell'ultimo anno - operanti nel settore della new economy (informatica e telecomunicazioni) sul totale nazionale è del 12,5%. Nell'ultimo triennio, in particolare, le imprese milanesi sono passate da 6.798 a 7.832 (+15,2%), Gli addetti della new economy milanese sono passati da 54.642 a 60.575 nel medesimo triennio, il che vuol dire un incremento del 10.9%. L'incidenza'sul totale nazionale degli addetti milanesi in tutti i settori della new economy risulta ancora più marcata rispetto a quella riscontrata per il numero di imprese (14,1% contro il 12,5% visto sopra). Il fabbisogno, complessivo delle imprese italiane operanti nel settore della new economy di nuovi lavoratori dipendenti è pari a 30.240 nuove unità. Di questi, quasi 6 mila addetti sono richiesti dalle imprese milanesi (pari al 19% del totale complessivo).

REUTERS SI ACCORDA CON MICROSOFT PER IL SERVIZIO DI MESSAGGISTICA

Milano, 23 marzo 2001 - Grazie alla tecnologia Microsoft, Reuters potrà offrire alle istituzioni finanziarie un canale di comunicazione veloce, di costo contenuto, criptato e compatibile ai firewall di rete, in grado di coprire tutta l'azienda, compresi clienti e fornitori. Da un comunicato diffuso dalla Reuters è stato annunciato un accordo con Microsoft e 25 grandi istituzioni finanziarie per lo sviluppo di Reuters.Net Messagging, il nuovo servizio di messaggistica in tempo reale e di directory di contatti nel settore dei servizi finanziari globali.

LIFE IN I STYLE È IL FILO CONDUTTORE E IL LOGO DEI PROGETTI TRIENNALI ABITARE, FILMARE E MODA, EVENTI ISTITUZIONALI E COMMERCIALI CHE CELEBRERANNO I VALORI DEI PRODOTTI E DELL'INDUSTRIA ITALIANA NEL MONDO

Milano, 23 marzo 2001 -Un piano d'iniziative ordinarie e straordinarie per 80 miliardi in tre anni, un impegno congiunto del settore pubblico e del privato, che vede per la prima volta i sistemi industriali dell'Abitare , della Moda e dell'Audiovisivo lavorare affiancati perseguendo in maniera coordinata obiettivi di settore, focalizzando su un tema comune: Life in I style. I progetti Life in I Style, sono stati lanciati nella conferenza stampa odierna dal Ministro dell'Industria e del Commercio Estero, Enrico Letta e dal Direttore Generale dell'Istituto nazionale per il Commercio Estero (ICE), Gioacchino Gabbuti e dai rappresentanti delle associazioni dei tre settori coinvolti. L'obiettivo dei Progetti triennali è quello di ottimizzare gli sforzi di penetrazione nei mercati internazionali delle aziende dei tre sistemi: coordinando le loro iniziative, non solo a livello settoriale, ma anche intersettoriale, incanalando le "energie" verso l'obiettivo unico di promozione del Made in Italy; progetti specifici di settore reciprocamente sinergici, per i tre sistemi Abitare, Moda e Filmare che insieme valgono più di 300.000 miliardi di lire. Life in I style è la rappresentazione simbolica dei progetti; il logo ufficiale racconta i valori dello stile di vita italiano, che riconosce il centro del mondo nell'uomo stesso, come sottolinea lo stesso logo in quella I dalla doppia valenza volutamente ambigua: I come l'Io inglese e I come sigla dell'Italia all'estero. Life in I style è quindi l'invito a condividere e a scoprire i valori italiani come la qualità di lavorazione e la maestria produttiva, l'originalità e l'innovazione. I prodotti italiani - dell'abitare, del cinema e dell'audiovisivo, della moda - per il loro sofisticato design, la loro qualità di lavorazione e il loro valore estetico possono cavalcare con successo il trend dell'estetizzazione dei consumi, che coinvolge sempre di più il mercato nazionale e quelli internazionali. Alcuni prodotti hanno già una vocazione internazionale e possono essere trainanti per altri settori, che hanno un forte potenziale inespresso all'export e un'identità di prodotto fortemente definita e riconosciuta sui mercati globali. Da questa volontà, dalla necessità di presentarsi sulla scena internazionale dotati della forza che viene dall'azione sinergica di più settori, e dalla consapevolezza dell'unica matrice culturale che accomuna i prodotti dei tre sistemi, nascono i Progetti triennali che celebreranno le qualità profonde dei prodotti italiani sui mercati internazionali, in eventi di carattere istituzionale e attività commerciali. In questo senso, l'impegno del Ministero dell'Industria e del Commercio con l'Estero e di ICE, per lo sviluppo di un piano complessivo così ampio e ambizioso, è enorme in termini di risorse umane e finanziarie: 80 miliardi di lire inclusi i finanziamenti ordinari..I paesi strategici di riferimento, individuati dai Progetti Life in I Style, per i quali verranno organizzati eventi di carattere istituzionale e commerciale, sono gli Stati Uniti e il Giappone, l'Europa l'audiovisivo, la Cina per la moda. Negli Stati Uniti e in Giappone, il prossimo maggio, serate di gala, celebrative dei valori dello stile di vita italiano, apriranno il calendario di eventi istituzionali. Le iniziative saranno affiancate da azioni commerciali rivolte ai consumatori e agli operatori, attraverso promozioni sui punti vendita, inserti sulla stampa al consumo e in molteplici ulteriori attività. Sempre negli USA in settembre, le vetrine di Saks, uno tra i più famosi grandi magazzini di New York, sulla Fifth Avenue, "indosseranno" il Made in Italy nella versione della moda d'ispirazione militare, in contemporanea alla mostra Uniforme al PS1 (Art Contemporary Center of New York, recente acquisizione del Moma), che da Pitti Uomo di Firenze si presenta negli Stati Uniti, sin dal mese di maggio. Da ottobre 2001 a gennaio 2003, Minneapolis, Los Angeles e Washington ospiteranno Zero to Infinity - la mostra dedicata all'Arte Povera, recente testimonianza di come l'Italia sia depositaria di un sapere che ha attraversato la storia fino ai giorni nostri. Queste mostre saranno il volano di una serie articolata di iniziative focalizzate sull'Italia sui media e punti vendita. Tra gli iniziative dedicate al Giappone, il Salone della Tecnologia, che verrà inaugurato il 19 maggio 2001, nasce dalla volontà di dare una visione trasversale dell'apparato industriale italiano, mettendone in luce il potenziale tecnologico. E' la prima volta che la Moda viene presentata sotto questo profilo. All'interno della mostra, accanto alle zone espositive, saranno organizzate aree destinate a workshop e seminari d'approfondimento. Sempre a Tokyo, saranno allestite due mostre: la prima, Exercises in Style, curata dallo Studio Cerri & Associati, propone gli esercizi di stile di progettisti italiani, quali Antonio Citterio, Claudio Deganello e Paolo Rizzato che hanno impegnato la loro creatività per tradurre in un linguaggio visivo e facilmente accessibile le varie declinazioni dello stile abitativo italiano. La seconda sarà la mostra Roberto Capucci, Creatività al di là del tempo: curata da Gianluca Bauzano, verrà dedicata alle opere dello stilista Roberto Capucci, tra cui l'abito da lui creato e definito "il nuovo inno alla bellezza", tessuto con una fibra altamente tecnologica in grado di produrre particolari giochi di luce e d'ombra. Anche in Giappone, gli eventi istituzionali saranno affiancati da promozioni con i punti vendita per dare forza commerciale alla comunicazione istituzionale. L'innovazione tecnologica applicata al processo e al prodotto, la creatività italiana incoraggiata dal sostegno pubblico e privato sono gli elementi della formula vincente per radicare sempre più l'industria italiana sui mercati esteri.

BORSA ITALIANA SPA: BILANCIO 2000 UTILE NETTO: 33.8 MILIONI DI EURO (+89.8%) FATTURATO: 133 MILIONI DI EURO (+36.8%)

Milano, 23 marzo 2001 - Il Consiglio di Amministrazione di Borsa Italiana Spa ha esaminato ed approvato il progetto di bilancio 2000 che si è chiuso con un utile netto di 33.8 milioni di euro (+89.8% rispetto al 1999) e con un fatturato di 133 milioni di euro (+36.8%). Il progetto di bilancio verrà sottoposto all'Assemblea ordinaria degli azionisti, convocata per il prossimo 26 aprile in I° convocazione ed il 27 aprile in II°. Al 29 dicembre 2000 Borsa Italiana risultava, con 818 miliardi di euro di capitalizzazione (+12.6% rispetto al 1999), il quinto mercato a livello europeo. Sempre alla stessa data le società quotate sui mercati di Borsa Italiana hanno raggiunto il massimo storico di 297. Il controvalore complessivo degli scambi si è attestato, nel corso del 2000, a 869.1 miliardi di euro, con una media giornaliera che è passata da 1998 a 3422 milioni di euro (+71%). A fronte di circa 68 milioni di contratti scambiati, il costo medio complessivo per transazione sul sistema telematico azionario è passato da 0.50 euro nel 1999 a 0.33 euro nel 2000 (- 34%). Sull'IDEM il costo medio per contratto standard è stato pari a 0.42 euro (0.51 euro nel 1999; - 17,6%). Per quanto riguarda i corrispettivi per la quotazione versati dalle società quotate, il costo medio si è attestato a 25,6 euro per milione di capitalizzazione (25,8 nel 1999), mentre quello relativo alla prima quotazione è stato pari a 110 euro per milione di capitalizzazione.

UNICREDITO: SOLTANTO INTERESSE PER LA TURCHIA

Milano, 23 marzo 2001 - UniCredito Italiano continua ad esplorare le opportunità di espansione nella Nuova Europa e in questo quadro guarda con attenzione alla Turchia, il cui mercato presenta in prospettiva importanti possibilità di crescita. In tale contesto, UniCredit sta lavorando su varie ipotesi, tra cui Demirbank. Per questa UniCredito ha espresso un interesse non vincolante a proseguire i contatti per valutare una possibile transazione riguardante un ramo d'azienda della banca. UniCredit guarda con fiducia al processo di rinnovamento strutturale avviato da Kemal Dervis dopo la recente crisi finanziaria ed è interessato ad investire non appena il quadro di stabilizzazione si sarà rafforzato.

BANCA PROFILO: IL CDA APPROVA IL PROGETTO DI BILANCIO AL 31 DICEMBRE 2000 UTILE NETTO A OLTRE 25 MILIARDI (+ 75 %)

Milano, 23 marzo 2000 - Il Consiglio di Amministrazione di Banca Profilo, investment bank specializzata nel Private Banking e nel Capital Market, ha approvato oggi il progetto di bilancio al 31 dicembre 2000. I risultati confermano la crescita complessiva della società già registrata alla fine dei primi sei mesi dell'esercizio 2000 ed evidenziano come la società abbia superato, in anticipo di un anno, gli obiettivi reddituali, di patrimonializzazione, di raccolta e di crescita territoriale illustrati nel piano economico patrimoniale 2000-2001 redatto in occasione della quotazione in Borsa. Il consuntivo dei dati di bilancio dell'esercizio 2000 è contraddistinto da un utile netto di 25,054 miliardi (+ 75,7 % rispetto ai 14,254 del 1999) e da un Roe al 22 % (calcolato sui mezzi propri al 31/12/99). I volumi intermediati sono cresciuti a 150.241 miliardi (+ 42 % sul 1999) mentre i mezzi amministrati sono ammontati a 4.909 miliardi (+ 113 % sul '99). I ricavi ammontano a 101,6 miliardi di Lire (+ 51 % rispetto al 1999). Il patrimonio netto di Banca Profilo al 31/12/2000 ammonta a 244 miliardi di Lire (+ 110% sul '99). Nel corso dell'anno il capitale sociale è passato da 61 a 121,275 miliardi di Lire. Le filiali operative sul territorio alla fine dell'anno sono 10, di cui 5 aperte nel corso del 2000. Il CdA ha deliberato di sottoporre all'Assemblea degli azionisti (24 aprile p.v. in prima convocazione o 26 aprile in seconda convocazione) la proposta di destinare l'utile a "riserva legale" per un importo di 2,6 miliardi e a dividendo nella parte residua - per lire 22.435.875.000 - in ragione di lire 185 per azione, al lordo delle ritenute di legge, in pagamento a partire dal 24.05.2001, con stacco della cedola n. 3 fissato al 21.05.2001. Il 28 marzo p.v. (Borsa Italiana, Piazza degli Affari 6, ore 11:00) si terrà l'incontro fra Banca Profilo e la comunità finanziaria per la presentazione ufficiale dei dati di bilancio 2000. Nell'occasione, verranno illustrate le prospettive di sviluppo dell'azienda.

CAPITALGEST IL PATRIMONIO GESTITO SUPERA I 16.900 MILIARDI (+16,4%), DI CUI IL 92,4% CON PERFORMANCE SUPERIORI ALLA MEDIA DI CATEGORIA. L'UTILE NETTO HA RAGGIUNTO I 41 MILIARDI

Milano, 23 marzo 2001 - Il Consiglio di Amministrazione della Capitalgest, società di asset management del gruppo Banca Lombarda ha esaminato ed approvato i risultati economici dell'esercizio 2000, l'andamento delle attività e le prospettive per il 2001. Il Consiglio ha preso atto con soddisfazione della notevole crescita dei volumi gestiti, delle buone performance dei propri fondi e dello sviluppo degli utili conseguiti. Nel corso del 2000 il patrimonio netto gestito in fondi della Capitalgest è passato da 14.578 miliardi a 16.965miliardi, di cui 11.106 miliardi in linee gestioni patrimoniali in fondi (Gpf), con un incremento del 16,4 % sull'anno precedente. Capitalgest attualmente gestisce una gamma di 20 fondi di cui 8 azionari, 9 obbligazionari 2 flessibili e 1 bilanciato. Al 31.12.2000, sulla base dei dati di performance a 12 mesi, oltre il 92% del patrimonio gestito dalla Sgr ha battuto le rispettive performance medie di categoria. In particolare 18 fondi su 20 hanno ottenuto performance migliori rispetto alla media ed alcuni fondi (Capitalgest Europa, Capitalgest High Tech, Capitalgest Equity Emerging Market, Capitalgest Bond Europa, Capitalgest Liquidità, Capitalgest risk e Capitalgest Reddito Più) si sono posizionati ai primissimi posti nelle rispettive categorie di appartenenza. Il complesso degli asset gestiti a fine febbraio 2001 da Capitalgest, comprensivo delle attività di gestione effettuate per conto del Gruppo e relative Linee Gpf/Gpm e Sicav supera i 24.800 miliardi. Al termine del primo esercizio post-fusione i risultati economici conseguiti da Capitalgest evidenziano un utile lordo pari a 71,9 miliardi di lire. Alla formazione del risultato hanno contribuito ricavi complessivi pari a 301,7 miliardi e costi complessivi per 229,8 miliardi. L'utile al netto delle imposte è risultato pari a 41,1 miliardi. I canali di vendita tradizionali di Capitalgest sono basati sulla collaborazione con otto banche (Banco di Brescia, Banca di Valle Camonica, Banca Regionale Europea, Banca di Genova e San Giorgio, Cassa di Risparmio di Tortona, Banca della Valle d'Aosta, Banco Emiliano Romagnolo, Alpenbank) e sei Sim. Ad oggi contano 750 sportelli e 1000 promotori finanziari (di cui 200 appartenenti alla rete della Banca Lombarda) con una presenza in 15 regioni. Ai canali tradizionali , nel corso dell'anno si è aggiunto, per i clienti Istituzionali, un canale on-line dedicato,che mediante la piattaforma operativa "CapitalWeb", presente nel sito www.Capitalgest.it, consente di effettuare operazioni di sottoscrizione e rimborso in real time. "Per la fine del corrente anno " ha dichiarato il Dott. Sebastiano di Pasquale, Direttore Generale di Capitalgest, "l'obbiettivo della società, attraverso un programma di sviluppo di prodotti e di canali, è di raggiungere i 30.000 miliardi di asset gestiti complessivamente".

ABAXBANK PRESENTA RISKVELOX UN' INNOVATIVO INDICATORE DI RISCHIO CHE SI BASA SULL'EXPECTED SHARTFALL. GRAZIE ALLE PROPRIETÀ MATEMATICHE SI OTTIENE UNA "MISURA COERENTE" DEI RISCHI FINANZIARI

Milano, 23 marzo 2001 - Per garantire ai risparmiatori una maggiore trasparenza sui rischi associati ad ogni investimento finanziario, Abaxbank ha studiato RiskVelox, un indicatore innovativo capace di misurare il grado di rischio in maniera più precisa e affidabile. L'innovazione di RiskVelox consiste nell'utilizzo di una differente metodologia di calcolo, l'Expected Shortfall, recentemente proposta come alternativa ed evoluzione del Value at Risk (Var), alla base di tutti gli altri indicatori di rischio. Negli ultimi tempi la ricerca finanziaria ha evidenziato importanti proprietà matematiche che rendono l'Expected Shortfall la misura di rischio più avanzata attualmente disponibile. Tali proprietà matematiche si riassumono nel concetto di "coerenza dei rischi". RiskVelox garantisce risultati coerenti e assenza di situazioni paradossali o contraddittorie nel caso della sommatoria di rischi. In accordo con il principio di diversificazione RiskVelox assume sempre valori inferiori o, al massimo uguali, alla media ponderata dei singoli rischi. Il VaR, per il quale non vale una proprietà analoga a quella suddetta, fornisce generalmente risultati in contraddizione con il principio di diversificazione dei rischi, dando luogo a valori distorti e ad una non corretta misura di rischiosità tra due strumenti. In termini tecnici, RískVelox esprime la perdita potenziale che un qualsiasi investimento può subire nell'arco di una giornata, nel 5% dei casi peggiori. Assume valori compresi tra zero e 1000. Pertanto, un prodotto che presenta un RiskVelox pari a 50 può subire una perdita potenziale di 50 euro. Oltre a misurare il grado di rischio associato a ciascun investimento, RiskVelox consente un paragone affidabile per tipologie diverse di strumenti finanziari e di rischi sottostanti. Confrontando ad esempio il RiskVelox di un'azione e di un covered warrant, un risparmiatore può giudicare, in maniera semplice ed intuitiva, quale dei due è più rischioso. RiskVelox sarà disponibile su Reuters, Bloomberg e sul sito di Abaxbank (www.abaxbank.com). Oltre ad essere associato a ciascun strumento emesso da Abaxbank (S.Ma.Rt. Warrant, equity linked, etc.) RiskVeiox fornirà valori statici, calcolati giornalmente, per i titoli dei Mib30, i principali indici azionari mondiali, i titoli di stato, i corporate bond ed i titoli di paesi emergenti. Entro la fine del primo semestre sarà inoltre presente sul sito di Abaxbank una versione dinamica di RiskVelox, in grado di offrire ai risparmiatori la possibilità di calcolare in ogni istante la rischiosità del proprio portafoglio.

ORANGE HA ANNUNCIATO I RISULTATI FINANZIARI DEL GRUPPO PER L'ESERCIZIO 2000 IL FATTURATO È CRESCIUTO DEL 59% A QUASI € 12,1 MILIARDI

Parigi e Londra 23 marzo 2001: Orange ha annunciato ieri i risultati finanziari del gruppo per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2000, mostrando una crescita accelerata, un aumento dei margini e di un forte incremento dei guadagni ante interessi, imposte, deprezzamento ed ammortamento (Ebitda), risultato operativo e flussi di cassa operativi. Il Gruppo Orange è stato costituito alla fine del 2000 in seguito al completamente dell'acquisizione di Orange plc da parte di France Telecom nell'agosto 2000 e la susseguente fusione della maggior parte delle attività di telefonia mobile di France Telecom nel Gruppo Orange ingrandito. Se non definiti in altro modo, tutti i dati finanziari sono da ritenersi su base pro forma come se il Gruppo Orange ingrandito fosse stato operativo fin dal 1 gennaio 1998. Per il Gruppo, la crescita dei clienti in società controllate è stata del 68% a 30,5 mln (il numero di clienti ponderati è cresciuto del 74% a 31,2mln). Il fatturato è cresciuto del 59% a quasi € 12,1 miliardi. L' Ebitda." è quasi raddoppiata a € l,8 miliardi con margini Ebitda." in percentuale ai ricavi di rete in aumento di 3 punti a 17%. Il Gruppo è passato da una perdita operativa di € 111 mln ad un risultato operativo di € 383mln, ed un flusso di cassa operativo in aumento del 91% a € l,6 miliardi. Il debito netto alla fine del 2000 era al di sotto delle stime a € 5,0 miliardi, assegnando un debito netto al rapporto Ebitda." di 2,85 che evidenzia la forte posizione finanziaria dì Orange con un gearing della capitalizzazione di mercato del 12% (al 19 marzo 2001). I servizi dati non vocali sono cresciuti rapidamente, collocando Orange in linea per raggiungere entro il 2005 il proprio obiettivo di ricavi non vocali fissato a 25% del fatturato totale, 373mln di messaggi SMS sono stati inviati nel gennaio dì quest'anno sulle nostre reti nel Regno Unito ed in Francia, un aumento dell'86% negli ultimi sei mesi. In aggiunta Orange aveva circa 700.000 utenti Wap in Francia e nel Regno Unito alla fine del dicembre 2000, circa quattro volte di più rispetto alla fine del settembre 2000. Jean Francois Pontal, Amministratore Delegato, ha così commentato l'annuncio dei risultati finanziari: "L'anno scorso abbiamo creato l'Orange ingrandito, abbiamo aumentato la crescita nelle nostre attività, accelerato il momentum dell' Ebitda." e dei margini Ebitda.", siamo passati da perdite operative a risultati operativi sostanziali, abbiamo investito per il futuro e posto le basi per l'integrazione di Orange e la garanzia delle sinergie. "Quest'anno costruiremo sul nostro momentum, introducendo il brand di Orange, i servizi di OrangeWorld ed il Gprs continuando a puntare sulla crescita dei clienti di qualità, utilizzo, fidelizzazione, margini e Ebitda." Graham Howe, Direttore Generale Aggiunto e Direttore Finanziario, ha detto: "Oltre alla rapida crescita ed a margini positivi, questi risultati chiariscono i punti di forza dello stato patrimoniale di Orange. Questa è un ulteriore risorsa chiave mentre portiamo avanti la nostra strategia all'interno di tutto il Gruppo ingrandito. "Le tendenze di base per ciò che riguarda l'accaparramento e l'utilizzo dei servizi dati ci mostrano che il nostro obiettiva di raggiungere il 25% dei ricavi di Orange in questo settore entro il 2005 potrebbe essere conservativo. "Quest'estate presenteremo i progressi di Orange nello sviluppo di prodotti e servizi attraverso il lancio dei servizi di OrangeWorld in altri Paesi oltre al Regno Unito e l'introduzione del Gprs. "Nel frattempo la casa Orange, la prima casa in Europa totalmente integrata Wírefree che è ora aperta dimostra come Orange sia leader nel consegnare un futuro Wirefree."

3COM ANNUNCIA I RISULTATI FINANZIARI DEL TERZO TRIMESTRE DELL'ANNO FISCALE 2001,, IN LINEA CON LE ASPETTATIVE

Milano, 23 marzo 2001 - 3Com Corporation (Nasdaq: Coms) ha annunciato ieri i risultati finanziari del terzo trimestre fiscale del 2001, terminato il 2 marzo scorso, e le nuove iniziative volte a riportare l'azienda alla profittabilità e a preparare un'ulteriore crescita. Il rallentamento dell'economia porta a una minore domanda Nel terzo trimestre 3Com ha registrato un fatturato di 629,6 milioni di dollari, equivalente a una flessione del 18% rispetto al fatturato di 766,7 milioni di dollari registrato nel trimestre precedente. Le perdite operative proforma sono state di 222,8 milioni di dollari. Le perdite nette proforma sono state di 122, 8 milioni di dollari, pari a 0,36 dollari per azione. Questi risultati sono migliori rispetto alle previsioni degli analisti. Complessivamente, i risultati sono stati fortemente. influenzati dalla generale flessione dell'economia statunitense, che ha portato ad una riduzione della domanda in quasi tutti i segmenti di mercato in cui opera l'azienda. Gli utili dell'azienda sono stati inoltre influenzati da altri quattro fattori: Uno spostamento della domanda verso prodotti per l'accesso a più basso margine; L'abbattimento dei prezzi e la conseguente erosione dei margini per i modem a banda larga; Costi unitari più alti, dovuti a tasse fisse di produzione applicate a volumi di produzione inferiori; Ulteriori residui di inventario in eccesso o obsoleti dovuti a una domanda ridotta. "La crisi che ha colpito in modo repentino e serio il settore tecnologico ha avuto inevitabilmente un impatto negativo su 3Com", ha dichiarato Bruce Claflin, President e Chief Operating Officer di 3Com. "Se da un lato 3Com ha mantenuto o aumentato la quota di mercato nei propri settori chiave, questo non è bastato a contrastare la crisi del settore. Proprio per questo motivo 3Com ha preso immediatamente provvedimenti per ridurre i costi e per ristabilire la profittabilità". Attività per ridurre il breakeven point - 3Com rinnoverà le proprie attività localizzandosi sui mercati chiave e migliorare così l'andamento finanziario. L'azienda ha annunciato l'intenzione di sviluppare una politica di contenimento dei costi nell'ordine di un miliardo di dollari entro la fine del prossimo anno fiscale. Le azioni di riduzione delle risorse e di contenimento dei costi messe in atto nel terzo trimestre, genereranno un risparmio di 250 milioni di dollari. 3Com inoltre sta annunciando risparmi per ulteriori 250 milioni di dollari nel mercato consumer, riducendo i costi di produzione della linea di modem a banda larga e rinunciando alla propria linea di prodotti consumer Internet Appliance. Risparmi per altri 500 milioni di dollari saranno ottenuti da una parte migliorando la produttività e ottimizzando l'utilizzo delle risorse finanziarie e strutturali, dall'altra semplificando l'organizzazione del business, le linee di prodotto e i sistemi di produzione. L'azienda prevede di sostenere nei prossimi due-quattro trimestri fiscali i costi di ristrutturazione e i costi non ricorrenti necessari a sopportare le iniziative descritte. "3Com continuerà a investire nei prodotti e nei mercati dove è leader", ha dichiarato Claflin. "Siamo da sempre leader nell'offerta di soluzioni wireless, telefonia IP e Gigabit Ethernet, e rivestiamo un ruolo. consolidato nei mercati Carrier e Commercial. Queste saranno le basi su cui costruiremo il nostro futuro". I risultati del terzo trimestre dell'anno fiscale 2001 - Le vendite della divisione Commercial and Consumer Networking Business sono state pari a 552,8 milioni di dollari nel terzo trimestre, registrando una flessione del 18% rispetto ai 671,3 milioni di dollari registrati nel secondo trimestre dell'anno fiscale 2001. Le vendite del settore Commercial, che comprendono i prodotti di accesso e di infrastruttura Lan/Wan, sono state di 479,2 milioni di dollari, con una flessione del 18% rispetto ai 586,2 milioni di dollari derivanti dalle vendite registrate nel secondo trimestre 2001. Le vendite nel settore Consumer, comprensive dei modem a banda larga e dei prodotti Internet Appliance, ammontano a 73,5 milioni di dollari, registrando un calo del 14% rispetto agli 85,1 milioni di dollari del secondo trimestre. Le vendite di CommWorks sono state di 76,8 milioni di dollari, con un calo del 19% rispetto al 95,4 milioni di dollari del secondo trimestre fiscale. Il margine lordo per il trimestre è stato di 70,1 milioni di dollari pari all'11,1 % delle vendite nette registrate. Escludendo l'impatto, da un lato dei costi non ricorrenti da attribuirsi primariamente ai residui di inventario per le linee di prodotto Consumer Internet Appliance che sono state dismesse, dall'altro delle tasse per obblighi minimi di acquisto dovute a subfornitori di terze parti, il margine lordo è stato di 159 milioni di dollari pari al 25,3% delle vendite nette. Questo dato è da rapportarsi ai 291,4 milioni di dollari pari al 36,9% delle vendite nette del secondo trimestre fiscale. Su una base pro forma le spese operative per il trimestre sono state di 381,9 milioni di dollari, 21,3 milioni di dollari in meno - pari al 5% - rispetto alle spese operative pro forma totali di 403,2 milioni di dollari sostenute nel secondo trimestre dell'anno fiscale 2001. Il calo nelle spese operative pro forma rispetto al secondo trimestre è da attribuirsi primariamente agli sforzi di contenimento dei costi nelle attività di ricerca e sviluppo, vendita e amministrative. Le azioni diluite per il terzo trimestre sono state di 339,9 milioni di dollari, rispetto ai 345,7 milioni di dollari del trimestre precedente, a causa del riacquisto di azioni, parzialmente controbilanciato dalle operazioni di stock option verso i dipendenti. La società ha chiuso il trimestre con 1,846 miliardi di dollari in liquidità e investimenti a breve termine.

EDISON: INCONTRO CON LA COMUNITA' FINANZIARIA

Milano, 23 marzo 2001 - Nel corso dell'annuale incontro con la comunità finanziaria, l'amministratore delegato della Edison Giulio Del Ninno ha commentato i risultati dell'esercizio 2000 ed ha fornito indicazioni sulla strategia di sviluppo per il futuro. Tale strategia prevede, tra l'altro, che Edison possa aumentare la propria quota nel mercato libero del settore elettrico dall'attuale 10% al 20% circa, e la propria quota di vendite nel settore del gas naturale dall'attuale 5,2% al 14%-15%. Tutto ciò dovrebbe consentire al gruppo Edison di raddoppiare il proprio fatturato nell'arco di alcuni anni.

COSTITUITA LA CONSULTA NAZIONALE DEI COMITATI DI GESTIONE DEI FONDI SPECIALI PER IL VOLONTARIATO CARLO VIMERCATI ELETTO PRESIDENTE

Roma, 23 marzo 2001- I Presidenti dei Comitati di gestione dei Fondi speciali per il volontariato si sono riuniti a Roma per la definitiva approvazione del protocollo di intesa che istituisce, al termine di un intenso lavoro preparatorio svoltosi nei mesi scorsi, il loro organismo di coordinamento nazionale. La Consulta Nazionale si propone di favorire lo scambio e l'approfondimento delle esperienze dei diversi Comitati di gestione, di individuare linee comuni di azione e di attivare un costruttivo dialogo e confronto con i diversi interlocutori dei Comitati stessi (istituzionali, del volontariato e del terzo settore). Alla Presidenza della Consulta Nazionale è stato eletto, con unanime consenso dei presenti, Carlo Vimercati, attuale Presidente del Comitato di Gestione della Regione Lombardia e figura ben conosciuta negli ambienti del Terzo settore, nel cui ambito opera da diversi anni. Il neo-eletto Presidente, esprimendo la propria gratitudine per l'importante incarico assegnatogli, ha dichiarato di voler "improntare la propria azione a un criterio di collegialità e di apertura ai contributi di tutte le realtà presenti nella Consulta, per far fronte alle impegnative e urgenti questioni di cui la Consulta stessa dovrà occuparsi". Nella prossima riunione, che verrà indetta in tempi brevi, sarà completato il quadro dei rappresentanti la Consulta con la nomina dei quattro Vice presidenti previsti dal protocollo d'intesa, e saranno definite le tematiche su cui inizieranno immediatamente ad operare Gruppi di lavoro appositamente costituiti.

CARNE DI POLLO: DIMINUISCONO I PREZZI ALL'INGROSSO SCENDONO DEL 15% I PREZZI AL MERCATO AVICUNICOLO

Milano 23 marzo 2001 - - I prezzi all'ingrosso del pollame sono diminuiti mediamente del 15% nel corso delle contrattazioni dei giorni scorsi tenutesi al Mercato Avicunicolo di Milano, che commercializza oltre il 50% di tutti i polli e le uova consumati in Italia. "Nonostante la crescita del 20% del consumo, soprattutto di carne di pollo e di tacchino - dichiara Paolo Garavello, Presidente dell'Associazione grossisti avicunicoli - i prezzi all'ingrosso sono diminuiti a causa della grande disponibilità di prodotto dovuta all'aumento del 30% della produzione. L'offerta di prodotti nazionali, infatti, è oggi in grado di soddisfare interamente sia la domanda interna, sia l'accresciuta richiesta di pollame Italiano in Europa". Il Mercato Avicunicolo all'ingrosso di Milano è gestito dalla So.Ge.M.I. Spa ed ospita al proprio interno anche una sala di contrattazione dove, senza la presenza fisica della merce, viene commercializzato il prodotto. Sì tratta del mercato più importante d'Italia per questo comparto merceologico e di un osservatorio privilegiato di rilevanza europea per quanto concerne l'andamento dei prezzi della carne avicola.

LA DISTRIBUZIONE DI CINZANO IN ITALIA A CAMPARI SIGLATO IN QUESTI GIORNI IL NUOVO, ACCORDO CON GANCIA

Milano, 23 marzo 2001 - A partire dal I° maggio sarà la forza vendita del Gruppo Campari a gestire la commercializzazione dei prodotti Cinzano, lo storico marchio italiano acquisito da Campari nell'autunno 1999. L'accordo raggiunto con Gancia che da Gennaio 2000 produceva e distribuiva i prodotti Cínzano in Italia prevede che la casa spumantistica prosegua la collaborazione industriale mentre le attività commerciali verranno sviluppate direttamente da Campari. "La decisione di affidare la distribuzione dei prodotti Cinzano alla Campari S.p.A., la società del Gruppo che si occupa della commercializzazione di tutti i nostri marchi principali, riflette la nostra volontà di confermare con i fatti l'impegno preso di rilanciare il marchio, afferma Marco P. Perelli -Cippo, Ceo del Gruppo Campari, ed è stata presa in piena sintonia con la F.lli Gancia & C. S.p.A. che ha collaborato attivamente con noi grazie alla sua lunga esperienza spumantistica." "Crediamo che il nuovo assetto organizzativo, che abbiamo messo a punto con il Gruppo Campari, contribuirà a sviluppare nel modo atteso tutti i prodotti Cinzano," osserva Lamberto Vallarino Gancia, Vicepresidente e Amminstratore Delegato Gancia, "e grazie alla stima reciproca che ci unisce da molti anni e che è stata rafforzata dalla partnership di questo periodo, resta da parte di entrambi la massima disponibilità ad affrontare insieme in futuro nuove importanti sfide."

 

14 UNIVERSITÀ EUROPEE SI INCONTRANO PER ISTITUIRE UN DOTTORATO IN LETTERATURE, LINGUE E CULTURE COMPARATE DELL EUROPA

Torino, 23 marzo 2001 - Oggi alle ore 12.30, nel Salone del Rettorato, in via Verdi 8, il Rettore, Prof. Rinaldo Bertolino, incontrerà i delegati di 14 Università europee per l'istituzione di un Dottorato internazionale in "Letterature, Lingue e Culture Comparate dell'Europa". Attualmente le Università consorziate sono quelle di Aachen (D), Bath (Uk), Bucarest (R), Essen (D), Helsinki (SU), Lisboa (P), London Westmister (Uk), Lyon III (F), Madrid (E), Osnabrück (D), Poitiers (F), Riga (Lv), Torino (I), Warwick (Uk), ma altre Università possono aggiungersi al Consorzio col consenso delle Università aderenti. Scopo del corso è di superare le barriere tradizionalmente rappresentate dalle culture nazionali, e di concentrare la ricerca sugli elementi comuni della cultura europea, dello scambio e dell'evoluzione linguistica, con particolare riguardo all'interazione fra la fase classica e la fase avanzata della modernità, e all'analisi delle ultime trasformazioni dell'esperienza e della tradizione europea. Il Dottorato è aperto ai laureati in Studi Umanistici: Lettere, Lingue e Letterature Straniere, Letterature Comparate, Antropologia, Storia, Filosofia, Sociologia e Storia dell'Arte. Il titolo in "Letterature, Lingue e Culture Comparate dell'Europa" verrà rilasciato dall'Università di provenienza, con la menzione dell'Università o delle Università dove si sono svolte le attività formative.

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