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MARTEDI'
27 MARZO 2001

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GALILEO (NAVIGAZIONE SATELLITARE) OTTIENE UNA FORTE INIEZIONE DI CAPITALI PRIVATI PERMETTERÀ AGLI INDIVIDUI DI CONOSCERE LA PROPRIA POSIZIONE CON UN'APPROSSIMAZIONE INFERIORE AD UN METRO

Bruxelles 28 marzo 2001 - La Commissione europea ha firmato con vari rappresentanti dell'industria un "memorandum d'intesa" che apporterà un contributo di circa 200 milioni di euro da parte del settore privato a favore dell'avvio della fase di sviluppo di Galileo, il sistema europeo di navigazione satellitare. L'accordo, presentato il 21 marzo dal commissario europeo della Ricerca Philippe Busquin e dal commissario per l'Energia e i trasporti Loyola de Palacio, è stato firmato da importanti rappresentanti del settore spaziale, che vanno dai fornitori di servizi ai produttori. "Galileo è un progetto europeo di enorme portata che offre un mercato potenziale di nove miliardi di euro all'anno e dovrebbe creare 140.000 posti di lavoro [...]. Con la firma di questo memorandum [l'industria] ha dimostrato la propria volontà di veder realizzato questo progetto in tempi brevi", ha dichiarato il commissario de Palacio. Il primo ministro svedese, nonché presidente in carica del Consiglio europeo, Goran Persson, ha accolto favorevolmente tale notizia nel corso di una conferenza stampa a Stoccolma, ma ha ammesso che restano alcuni problemi. Egli ha affermato che l'argomento verrà discusso al vertice di Stoccolma, ma che "in materia di finanziamento esistono ancora divergenze tra gli Stati membri". Persson ha aggiunto che è ancora troppo presto per giudicare se 200 milioni di euro saranno sufficienti (la questione deve essere analizzata nel dettaglio dai ministri responsabili), ma che si tratta certamente di "un contributo non trascurabile". Circa 1,1 miliardo di euro è già stato assegnato dalla Commissione europea e dall'Agenzia spaziale europea (Esa) a favore della fase di sviluppo, che si prevede andrà dal 2001 al 2005. Nel 2006 e 2007, quando i satelliti saranno dispiegati, il settore privato fornirà gran parte dei 2,1 miliardi di euro necessari. Galileo permetterà agli individui di conoscere la propria posizione con un'approssimazione inferiore ad un metro. Tecnologie analoghe esistono già negli Stati Uniti ed in Russia, ma Galileo sarà più affidabile, assicurando un segnale continuo. Il programma sarà inoltre gestito e controllato da civili, a differenza di quanto accade negli USA ed in Russia. I firmatari del memorandum hanno concordato di riunirsi a giugno di quest'anno per precisare gli accordi finanziari. La Commissione europea ha recentemente annunciato la propria intenzione di coinvolgere i partner mediterranei dell'Ue nelle attività di sviluppo di Galileo, in seguito alla verifica quinquennale del partenariato euromediterraneo. Tale verifica ha anche indotto la Commissione ad impegnarsi nella promozione dell'uso dell'energia rinnovabile nei 12 paesi partner del Mediterraneo.

FERROVIE NORD MILANO - IN PIENA ATTIVITÀ I CANTIERI PER IL QUADRUPLICAMRNTO LINEA CADORNA-BOVISA

Milano, 27 marzo 2001 - Sono in piena attività i cantieri per il raddoppio dei binari tra la stazione di Milano-Cadorna e Bovisa, che entro il 2003 si spera risolveranno il 75% dei problemi di regolarità del traffico ferroviario locale. A poche decine di metri dalla Fiera di Milano, in via Arona e via Domodossola, sono all'opera uomini e mezzi che stanno realizzando il più grande intervento di ammodernamento della rete programmato da Ferrovie Nord Milano: il quadruplicamento di circa due chilometri di binari fra le stazioni di Cadorna e Bovisa. Sono quattro lotti in tutto dal costo totale di 350 miliardi, già stanziati dallo Stato. Dai cavalcavia della zona è ben visibile come, in alcuni punti, la sede ferroviaria sia già stata allargata per far posto ai due nuovi binari. Si stanno costruendo muri di sostegno, paratie laterali e opere di consolidamento per preparare la posa dei binari. Con il primo lotto sarà realizzata la tratta fra via Massena e l'imbocco della galleria di Corso Sempione; con il successivo sarà completata la nuova stazione Domodossola, più vicina all'ingresso della Fiera - mentre sarà dismessa quella attuale di Bullona per la quale è previsto un intervento di recupero architettonico, visto il pregio delle vecchie strutture. I 2/3 di questi lavori saranno ultimati entro il 2003, malgrado le difficili condizioni di lavoro attraverso zone abitate; con essi si spera di risolvere almeno il 75% dei problemi che attualmente gravano sul traffico ferroviario delle Nord. Riguardo Domodossola/Sempione-McMahon-Bovisa (3° e 4° lotto) e del collegamento, sempre a Bovisa, con la linea Fs - cioè il cosiddetto "passantino" che consentirà di utilizzare il "Malpensa Express" anche dalla Stazione Centrale, oltre che da Cadorna, è in corso di pubblicazione il bando della gara d'appalto; ultimazione degli interventi prevista per il 2003. Infolink customercare@ferrovienord.it 

LAVORO REGOLARE E IMMIGRAZIONE: GIOVANNI SENO (OCE'-ITALIA) PROPONE UN CENSIMENTO DELLE PROFESSIONI "NON SOLO CONTROLLO DEI FLUSSI: SI INDIVIDUINO LE PROFESSIONALITÀ
Cernusco sul Naviglio ( Mi) 27 marzo 2001 - "Le aziende italiane sono pronte ad accogliere i lavoratori extracomunitari, ma sarebbe utile avviare un censimento per individuarne i profllí professionali e valorizzarne le competenze, al fine di aiutare le aziende nella ricerca di personale e di strappare gli immigrati al lavoro irregolare, fornendo loro uno strumento d'inserimento sociale di straordinario valore". La proposta viene da Gíovanni Seno, Amministratore delegato e Direttore Generale di Océ-ltalia, che ha commentato i dati diffusi ieri mattina dall'Osservartorio Ares 2ooo e presentati al Centro "Ettore Majorana" di Erice (Trapani).Secondo i risultati della ricerca, meno della metà degli 8oo mila lavoratori extracom unitari è iscritta all' I.N.P.S, e di questi- ben il 62% sono impegnati nel settore Industria e Servizi.Citando la fonte dell'Osservatorio Ares, Giovani Seno ha commentato che "nel 2ooo il lavoro degli immigrati ha prodotto 70.ooo miliardi di ricchezza, pari al 3,2% del Pil. Questo dimostra che il tessuto imprenditoriale italiano è aperto e pronto ad accogliere lavoratori da qualsiasi parte arrivino, ma purtroppo ci si deve spesso scontrare con l'assenza di informazioni sulle professionalità disponibili". "Océ-Italia è un'azienda tecnologicamente avanzata, e sconta la carenza di professionalità nel settore Ict che caratterizza il mercato del lavoro italiano. Sarebbe utile che le istituzioni e tutte le strutture preposte all'accoglienza - ha aggiunto Seno - non si limitassero ad affrontare il problema in termini di controllo dei flussi, ma si sforzassero di individuare professionalità e competenze già formate o da formare, venendo incontro alle esigenze delle imprese e affrancando gli immigrati dal destino di un'occupazione instabile, malpagata, inferiore alle loro capacità e spesso priva di qualsiasi garanzia" "Non è detto che tutti gli extracomunitari debbano svolgere lavori dequalificati - ha concluso l'amministratore delegato di Océ-ltalia - spesso chi lascia il proprio paese lo fa perché le condizioni di vita. di lavoro e la, stessa libertà personale sono in pericolo. Ma questo non esclude che abbia potuto studiare e apprendere, e un paese come il, nostro, con alle spalle una lunga storia di emigrazione, ha il dovere di valorizzare tutti coloro i quali abbiano desiderio di vivere in Italia e di lavorare onestamente"

PRESENTATO AL MERCATO IL BUSINESS PLAN 2001 - 2003
Milano, 27 marzo 2001 - E' stato presentato ieri al mercato dai due amministratori delegati di Banca Intesa, Lino Benassi e Christian Merle, il Business Plan 2001-2003 del nuovo Gruppo IntesaBci, che conferma in massima parte gli obiettivi strategici a tre anni individuati nell'aprile dello scorso anno: un rapporto cost/income che scende al 49,9%, un Roe che si posiziona al 20,5%, un Roca (rendimento del capitale allocato rettificato per il rischio) che sale al 26,9% e un Tier 1 ratio (coefficiente patrimoniale di primo livello) in aumento del 6,9%. Il nuovo Business Plan è stato elaborato sulla base del nuovo modello organizzativo di Gruppo (di tipo "divisionale") e tenendo conto dell'evoluzione del contesto competitivo in cui IntesaBci si troverà ad operare nel prossimo triennio. Il nuovo Gruppo IntesaBci, che si è venuto a creare con l'integrazione della Banca Commerciale Italiana, si pone come obiettivo strategico primario il consolidamento della propria leadership sul mercato italiano e l'affermazione del proprio posizionamento tra i migliori player a livello internazionale. I due amministratori hanno indicato nell'ottimizzazione dell'allocazione del capitale e nella creazione di valore attraverso la struttura divisionale, nel conseguimento della massima efficienza anche attraverso lo sviluppo delle opportunità di business offerte dalla multicanalità, e nel consolidamento/sviluppo selettivo della presenza internazionale, i percorsi da seguire per ottenere i risultati attesi. L'organizzazione per Business Units specializzate consentirà al Gruppo IntesaBci di competere simultaneamente sui vari mercati in cui è presente, secondo una logica di gruppo "multispecialist" e multicanale. I 12 milioni di clienti (di cui 9 milioni in Italia) che già oggi vanta IntesaBci potranno entrare in contatto con le aziende del gruppo in Italia attraverso 3.200 filiali (di cui circa 2.000 della Divisione Retail di Banca Intesa), 59 filiali private, 111 centri imprese e 21 poli operativi per le relazioni generate dalla Divisione Banca d'Affari, oltre agli oltre 5.000 Atm e ai 2.000 promotori finanziari di Intesa Italia e Genercomit Distribuzione, di cui è iniziato il processo di integrazione. All'estero IntesaBci dispone di circa 900 filiali e 35 uffici di rappresentanza. La rete "fisica" si completa con i canali virtuali rappresentati dai servizi di telephone banking (685 mila clienti a fine 2000), internet banking (205 mila clienti) e trading on line. La fusione e l'adozione del modello divisionale, pur mantenendo un'articolazione in unità di business caratterizzate da un'elevata autonomia commerciale, hanno portato ad una notevole semplificazione delle strutture operative del Gruppo. Esse si sostanziano in un Centro di Governo, con competenze di indirizzo strategico, coordinamento e controllo, in nove Aree di Business specializzate per clientela/segmento di mercato/prodotto (banche italiane, società prodotto, le divisioni retail, private, imprese, internazionale e banca d'affari, la struttura dedicata all'asset management e Intesa e - Lab) e in un'area di servizio cui fanno capo i sistemi informativi, la logistica e gli altri servizi di supporto. Caboto rimarrà un'entità giuridica separata e farà riferimento alla Divisione Banca d'Affari con il ruolo di Securities house del gruppo. Le altre banche federate (Cariparma, FriulAdria, Banco di Chiavari e della Riviera Ligure, BTB, e le Casse del Centro, ecc.) sono chiamate ad aumentare significativamente la loro quota di contribuzione reddituale ai risultati complessivi attraverso un più esteso utilizzo della gamma dei prodotti e dei servizi di Intesa e l'allineamento dell'operatività alle best practice di gruppo. L'Ebit atteso per il 2003 registrerà una crescita media annua del 19%. La Divisione Retail sarà al servizio della clientela privata e delle piccole imprese, suddivisa in Clienti Base, Premium e Affari a seconda del reddito/patrimonio o fatturato. La divisione sarà articolata in 5 direzioni regionali e 37 aree territoriali. I 6,5 milioni di clienti di questa divisione avranno a disposizione a regime circa 2.000 filiali con 24.000 risorse. I principali obiettivi per la Divisione Retail sono la riduzione dei costi e l'incremento del cross-selling attraverso l'estensione della best practice commerciale all'interno del Gruppo, che si traducono in un incremento dell'Ebit di circa il 27% annuo. La Divisione Private, già avviata, è al servizio della clientela con un patrimonio superiore al milione di euro e si articolerà a regime su 59 filiali specializzate con 760 risorse. La Divisione Private ha come obiettivi l'incremento della quota di mercato (dall'attuale 4,2% a circa il 10% nel 2003) con l'acquisizione di circa 8.000 nuovi clienti e della raccolta media unitaria, mantenendo nel contempo la percentuale media della redditività sulla massa gestita/amministrata. L'Ebit della divisione dovrebbe incrementarsi di circa il 41% annuo. La Divisione Imprese presidierà il segmento costituito dalle imprese con un fatturato superiore ai 2,6 milioni di euro, attraverso 111 filiali dedicate, concentrate prevalentemente nel Nord Italia e ripartite su 5 regioni, a cui faranno riferimento circa 1.000 dipendenti. Attraverso l'arricchimento dell'offerta di prodotti ed il miglioramento dell'efficienza, il business plan indica per questa divisione come obiettivi l'incremento della quota di mercato, che dovrebbe derivare da una crescita media composta annua degli impieghi del 7%, l'aumento della redditività dei rapporti e l'ulteriore riduzione dei crediti in sofferenza. La divisione dovrebbe produrre un incremento annuo dell'Ebit di circa il 29%. La Divisione Banca d'Affari è caratterizzata dalle aree di Corporate Finance, Intermediazione mobiliare, Private Equity e Grandi clienti, ognuna con l'obiettivo di rafforzare la leadership sul mercato domestico e sviluppare l'attività a livello internazionale. L'incremento dell'Ebit di circa il 18% annuo è il risultato atteso per questa divisione dedicata ai grandi clienti corporate e alla clientela istituzionale. La Divisione Internazionale prevede di consolidare l'attuale presenza internazionale, recuperando efficienza e redditività ove possibile e dismettendo in un ragionevole lasso di tempo quelle attività che non creano valore per il Gruppo. Saranno inoltre monitorate selettivamente le opportunità di crescita, in particolare nei Paesi dell'Europa centro-orientale e nel bacino del Mediterraneo. La strategia è attualmente in fase di definizione ma già nel 2001 è previsto il raddoppio dell'Ebit a circa il 78% annuo. Il precedente piano industriale aveva previsto in 7.900 le risorse in esubero a regime. Di esse 3.871 dismissioni sono già state individuate/realizzate, di cui 1.600 attraverso la cessione di banche e sportelli ritenuti non più strategici. A queste cifre vanno aggiunte 1.700 risorse di Banca Carime cedute ma non previste nel piano iniziale e le 800 unità della rete internazionale dismesse nel 2000, portando a più di 6.300 gli efficientamenti realizzati/decisi nel 2000. L'efficientamento complessivo delle risorse da effettuarsi entro il 2003 prevede pertanto circa 11.000 esuberi - includendo quelli gia decisi - di cui 4.029 ancora da realizzare in Italia e circa 500 efficientamenti che potranno derivare dalla razionalizzazione della rete internazionale.

INA: CDA APPROVA BILANCIO 2000 SPA E CONSOLIDATO UTILE ANTE IMPOSTE DI 1.099 MILIARDI DI LIRE
Roma, 27 marzo 2001 - Il Consiglio di Amministrazione dell'Ina, riunitosi sotto la Presidenza del Dott. Fabio Cerchiai, ha approvato il bilancio della Società e il bilancio Consolidato al 31 dicembre 2000. Il bilancio di Ina S.p.A. chiude con un utile ante imposte di 1.099 miliardi di lire. L'utile netto ammonta a 655 miliardi e non è direttamente confrontabile con quello dello scorso esercizio (876 miliardi) che includeva tra l'altro l'effetto straordinario positivo di 184 miliardi relativo alla prima applicazione del principio contabile sulle imposte anticipate. I premi lordi raggiungono 4.404 miliardi. Lo sviluppo del portafoglio, considerata anche la raccolta effettuata dalla rete Ina tramite i prodotti della società Exere Life International Ltd, presenta un incremento del 6,7%. Tale risultato è frutto dell'impegno della rete distributiva che, grazie a nuovi prodotti, ha conseguito brillanti risultati nell'ultimo quadrimestre. Sul fronte della gestione finanziaria i proventi ammontano a 1.596 miliardi e gli investimenti raggiungono 44.763 miliardi. Le spese di amministrazione, in virtù delle azioni di razionalizzazione e di contenimento intraprese, registrano una riduzione nell'ordine del 20%. L'organico della Società, nel rispetto dell'obiettivo di riduzione previsto dal piano industriale, è passato da 971 a 915 unità. Considerando anche l'analoga operazione condotta sulla controllata Assitalia la diminuzione raggiunge le 208 unità, di cui 33 dirigenti. Sempre in linea con il piano industriale, prosegue l'operazione di integrazione e di rinnovamento dei processi tecnico-industriali all'interno del Gruppo Generali: attualmente operano a pieno regime le nuove strutture Ggs per la parte tecnologie e sistemi, Ggl per la gestione e liquidazione dei sinistri e la Generali Asset Management Sgr per la gestione integrata degli investimenti finanziari. Per il bilancio consolidato l'utile netto è pari a 338 miliardi (614 miliardi nel '99) e risente sia del peggioramento dei mercati finanziari nell'ultima parte dell'anno che dei negativi risultati di alcune partecipate. I premi lordi si attestano a 9.539 miliardi di cui 4.771 nel ramo vita e 4.768 miliardi nei rami danni. Gli oneri relativi ai sinistri raggiungono 7.371 miliardi, di cui 3.704 miliardi relativi ai rami vita e 3.667 miliardi relativi ai rami danni, influenzati positivamente dal sensibile calo dei sinistri denunciati conseguente all'incisiva opera di selezione e riforma del portafoglio. Gli investimenti del Gruppo sono pari a 47.407 miliardi. Il relativo reddito netto è risultato pari a 2.169 miliardi. Le spese di amministrazione si riducono del 13% circa per effetto principalmente del processo di integrazione e razionalizzazione avviato nel corso dell'esercizio.

GRUPPO RAS: DIVIDENDO A 600 LIRE (+20%), RISULTATO OPERATIVO IN CRESCITA DEL 19% UTILE NETTO A 742 MILIARDI DI LIRE, IN CALO DELL'8,3% PER LA MINORE INCIDENZA NELL'ESERCIZIO DI PARTITE STRAORDINARIE

Milano, 26 marzo 2001 - All'Assemblea degli Azionisti convocata per il 27 aprile prossimo, verrà proposta la distribuzione di un dividendo per ogni azione ordinaria di 600 lire, contro le 500 del 1999 (+20%). E' questa la decisione più importante presa oggi dal Consiglio di Amministrazione di Ras, riunito sotto la presidenza di Angelo Marchiò per esaminare il bilancio della capogruppo e il bilancio consolidato al 31 dicembre 2000. La crescita reale, se si tiene conto della distribuzione di azioni gratuite avvenuta nel corso dell'esercizio, è del 44% rispetto allo scorso anno, con un payout ratio che passa, a livello consolidato, dal 37,6% al 59%. Gli azionisti di risparmio si vedranno attribuire un dividendo unitario di 660 lire, contro le 560 del 1999. Il Consiglio d'Amministrazione ha esaminato anche i principali risultati dell'esercizio 2000. I principali risultati consolidati. E' di 1.140 miliardi di lire, contro i 958 miliardi del 1999, il risultato ordinario della gestione dell'esercizio 2000, corrispondenti a un incremento del 19%. In forte crescita anche i premi lordi consolidati, che passano dai 17.724 miliardi del 1999 ai 21.032 del 2000 (+18,7%). Particolarmente positivo l'andamento del Vita, i cui premi sono cresciuti del 35,1% a 9.896 miliardi di lire. Il settore Danni ha invece raggiunto gli 11.136 miliardi di lire, con un incremento del 7,1%. L'utile netto consolidato del periodo è arrivato a 742 miliardi di lire, in calo dell'8,3% per la minore incidenza nell'esercizio 2000 di partite straordinarie. I premi in Italia. Buoni i risultati del Vita in Italia: qui i premi contabilizzati hanno raggiunto 7.191 miliardi di lire, con un incremento del 48,5% rispetto all'esercizio precedente. Positiva la performance di tutti i canali di distribuzione, con gli agenti assicurativi e i promotori finanziari che hanno visto crescere la nuova produzione del 27% rispetto al 1999. Sul fronte degli accordi di bancassurance, c'è da registrare l'ottima performance di CreditRas Vita: la società, partecipata al 50% con Unicredito Italiano, ha raccolto premi per 2.835 miliardi di lire, in crescita di oltre il 230% rispetto agli 858 miliardi del 1999. I premi di Duerrevita, partecipata al 50% con Rolo Banca 1473, hanno invece raggiunto quota 1.120 miliardi di lire, con un aumento, rispetto ai 1.068 miliardi del 1999, del 4,9%. Sul fronte dei servizi finanziari, la raccolta netta totale sui fondi comuni del Gruppo Ras è stata di 2.468 miliardi di lire. Il patrimonio complessivamente gestito in fondi comuni ha raggiunto a fine anno i 20.059 miliardi di lire, mentre la quota di mercato è salita dall'1,78% del 1999 all'1,88%. Nei Danni, infine, i premi sono arrivati a 5.996 miliardi di lire, con un incremento del 6,4% rispetto ai 5.636 del 1999. I premi all'estero. I premi lordi consolidati delle società controllate che operano fuori dell'Italia sono stati pari a 7.844 miliardi di lire (+8,3%), con un'incidenza sul totale del 37%. Di questi, 2.704 sono relativi al Vita e 5.140 miliardi al settore Danni. In particolare in Svizzera sono stati totalizzati premi per 3.304 miliardi, mentre in Austria la raccolta delle società controllate è stata di 2.274 miliardi di lire. In Spagna, tenendo conto delle percentuali di possesso nelle società spagnole, i premi sono arrivati a 1.594 miliardi di lire. Di questi, 1.012 miliardi sono da attribuire ai Danni e 582, con un incremento del 60,3%, al Vita. Gli andamenti nei settori di attività del Gruppo. Alla fine dell'esercizio 2000, il risultato tecnico - comprensivo delle spese generali - è migliorato di 59 miliardi di lire rispetto all'esercizio precedente. Ciò è dovuto in particolare al positivo contributo del Vita, nel quale vi è stata una crescita da 229 a 418 miliardi di lire. Qui ha pesato il buon andamento dell'Italia, il cui risultato tecnico è passato dai 184 miliardi del 1999 ai 353 miliardi del 2000. Positiva la performance anche di Austria e Svizzera, mentre la Spagna ha interamente assorbito a carico dell'esercizio gli effetti delle nuove tavole di mortalità sull'intero portafoglio. Nel Danni il risultato tecnico è migliorato in Svizzera e, in modo più marcato, in Spagna, mentre è ulteriormente peggiorato in Austria. In Italia, nonostante il calo nella frequenza dei sinistri nel ramo RC Auto, Ras Spa ha provveduto a incrementare la riserva premi per rischi in corso da 44 a 117 miliardi, anche in considerazione degli effetti del blocco delle tariffe deciso dal Governo nel mese di marzo 2000. Il combined ratio (ovvero la somma di sinistri, spese generali e provvigioni sul totale premi) su basi omogenee è passato da 106% del 1999 a 104,8% del 2000. Nei Servizi Finanziari l'utile lordo è cresciuto del 16,7%, passando da 194 miliardi nel 1999 a 226 miliardi di lire nel 2000. Gli altri dati consolidati. Gli investimenti hanno raggiunto i 60.380 miliardi di lire, a fronte dei 55.921 del 1999. Le plusvalenze non realizzate su titoli quotati sono passate dai 5.152 miliardi di lire di fine 1999 ai 5.556 miliardi di fine 2000. Le riserve tecniche nette hanno raggiunto 58.307 miliardi di lire, con un incremento rispetto all'esercizio precedente di 8.029 miliardi (+16%). Le partite straordinarie sono positive per 11 miliardi di lire (contro i 280 miliardi di lire del 1999), al netto di 85 miliardi accantonati per la sanzione comminata dall'Antitrust (a fronte della quale pende ricorso) e di 72 miliardi derivanti dall'anticipata adozione delle nuove tavole di mortalità in Spagna sull'intero portafoglio. Il patrimonio netto consolidato di pertinenza del Gruppo al termine dell'esercizio è aumentato a 8.059 miliardi di lire, contro i 7.637 miliardi di fine 1999. La Capogruppo e il Dividendo. Sul fronte della Capogruppo, il risultato tecnico della gestione è passato da 248 a 326 miliardi di lire, con un incremento del 31,5%. Ciò è dovuto principalmente al miglioramento del saldo tecnico Vita. Il risultato ordinario della gestione è passato da 747 miliardi di lire nel 1999 a 853 miliardi di lire per l'esercizio 2000, mettendo a segno un più 14,2%. L'utile netto è passato da 514 a 595 miliardi di lire, con un incremento del 15,8%. Ciò consentirà di proporre all'Assemblea la distribuzione di un dividendo di 600 lire sulle azioni ordinarie e di 660 lire sulle azioni di risparmio. L'incremento, tenuto conto dell'assegnazione gratuita di una azione ogni cinque possedute avvenuta nel corso dell'esercizio, risulta essere rispettivamente del 44% e del 41,4%. Il payout ratio sulla capogruppo passa così dal 59,2% del 1999 al 73,6% del 2000. Opa su Allianz Subalpina. Ras - già titolare del 96,56% del capitale di Allianz Subalpina - farà prossimamente seguito all'Offerta Pubblica di Acquisto volontaria promossa dal 16 ottobre al 6 novembre 2000 con un'Opa residuale sul restante 3,44% del capitale di Allianz Subalpina ancora in circolazione. L'Offerta avverrà al prezzo di 13,16 euro per azione, così come determinato da Consob Cariche Sociali. Angelo Marchiò con il prossimo Consiglio post Assembleare del 27 aprile lascerà la carica di Presidente della Ras. Marchiò rimarrà membro del Consiglio di Amministrazione della Ras, del Comitato Esecutivo e dei Comitati della Governance; continuerà - altresì - a ricoprire la Presidenza della controllata Allianz Subalpina. Il Consiglio ha espresso a Marchiò il vivo ringraziamento per la sua trentennale attività in favore del Gruppo e per i rilevanti traguardi raggiunti sotto la sua guida. Per la carica di Presidente sarà proposto Giuseppe Vita. Personalità di spicco del mondo economico internazionale, Vita ricopre prestigiosi incarichi: tra gli altri, è Presidente della Schering AG Berlino e della Deutsche Bank Spa Milano.

BANCA GENERALI COMPLETA L'INTEGRAZIONE CON PRIME E CHIUDE IL 2000 CON RISULTATI MOLTO POSITIVI
Trieste, 27 marzo 2001 - Il Consiglio di Amministrazione di Banca Generali si è riunito il 21 marzo 2001, sotto la presidenza del Dott. Gianfranco Gutty, per approvare il bilancio dell'esercizio 2000. Il 2000 è stato un anno di importanti trasformazioni, culminate con la fusione di Prime S.p.A. in Banca Generali: un passo determinante verso quell'assetto definitivo che sarà raggiunto quest'anno e che permetterà alla Banca di svolgere pienamente il suo ruolo di grande rilievo nell'ambito delle strategie di sviluppo del Gruppo Generali. La fusione di Prime rientra infatti nel progetto più ampio volto a creare una forte struttura distributiva multicanale imperniata su Banca Generali che si propone come fornitore di prodotti bancari distribuiti dai promotori finanziari del Gruppo (Prime Consult Sim, INA Sim e Altinia Sim), dalle reti agenziali (Alleanza, Generali e Ina) e dal canale diretto (Internet e telefono). Nello stesso tempo la Banca svolge un'opera di coordinamento delle reti per la distribuzione di un'ampia gamma di prodotti finanziari forniti da Generali Asset Management SGR. Nell'esercizio 2000 la raccolta diretta ha raggiunto 517 miliardi di Lire (+596% rispetto al '99), dei quali 480 miliardi rappresentati da conti correnti dei circa 30 mila clienti. La raccolta indiretta si è attestata intorno ai 1.000 miliardi (+ 47%), cui si aggiungono 36 mila miliardi dell'attività di custodia titoli infragruppo. La crescita dei servizi di trading on line ha portato il volume dell'intermediato complessivo sulla raccolta ordini a 4.552 miliardi (764 miliardi nel '99). Per i più significativi indicatori di risultato, il confronto con il 1999 è stato effettuato sulla base di un bilancio pro-forma che ha aggregato i dati di Prime e di Banca Generali. Il margine d'interesse si è attestato su 86,4 miliardi (+ 63%) ed il margine d'intermediazione su 117,6 miliardi (+ 52,7%); il risultato di gestione è stato di 72,3 miliardi (+ 50%). L'utile netto, anche per effetto delle consistenti plusvalenze dovute alla cessione di partecipazioni da parte della controllata Prime, è salito a 251 miliardi; il patrimonio netto è pari a 474,2 miliardi. A livello consolidato, con la controllata Prime Consult Sim, il risultato netto ha raggiunto 270 miliardi. Nell'anno in corso verrà rafforzata la gestione di finanza captive nei confronti delle società del Gruppo e ancor più sviluppata l'attività tendente alla progressiva evoluzione delle reti distributive verso il ruolo di consulenti a 360 gradi per soddisfare tutte le necessità della clientela. La strategia di marketing prevede un'offerta ad hoc di prodotti bancari per ciascuna rete (prodotti con brand della rete, servizi specializzati, packaging di prodotti/servizi, emissioni obbligazionarie) e una segmentazione della clientela in modo da rivolgere un'offerta specifica di prodotti finanziari per ogni fascia di investitori. Tale politica è già stata avviata affidando la fascia alta della clientela alla rete di Prime Consult, che oggi conta circa 700 promotori e un patrimonio in gestione di circa 10 mila miliardi.Per rafforzare ulteriormente questo posizionamento di Prime Consult, nei giorni scorsi è stata avviata un'iniziativa congiunta con Bsi (l'Istituto elvetico del Gruppo Generali) nel settore del private banking.

POLIGRAFICI EDITORIALE: NEL 2000 RICAVI PUBBLICITARI PER 180,5 MILIARDI DI LIRE (+8,9%)

Milano, 27 marzo 2001 Si è tenuto oggi 26 marzo 2001 il Consiglio di Amministrazione della Poligrafici Editoriale S.p.A. per l'esame del progetto di bilancio al 31.12.2000. Il Vicepresidente e Amministratore Delegato dottor Andrea Riffeser Monti ha ricordato i principali avvenimenti che hanno caratterizzato l'esercizio 2000 e, tra questi, la quotazione sul mercato borsistico della Dada S.p.A. in cui la Poligrafici partecipa al 27,38%, l'acquisto della quota di minoranza dell'Editrice Il Giorno S.p.A., ora interamente controllata, e l'acquisto in più tranches della società francese Presse Alliance SA, editrice di France Soir. L'acquisto del primo 35% è avvenuto al prezzo di 50,5 milioni di F, l'ulteriore 65% nel mese di dicembre al prezzo di 1F in considerazione degli oneri da sostenere per procedere al risanamento della società. Dal mese di gennaio il prezzo di vendita del giornale è stato ridotto di 0,5 F con un immediato effetto positivo sulle vendite ed è in via di definizione un articolato piano per il rilancio della testata e l'ottenimento di ulteriori economie di gestione tenuto conto che nel frattempo sono usciti 70 dipendenti. Il Consiglio ha poi esaminato e approvato il progetto di bilancio al 31.12.2000 che chiude con un utile di lire 16.311 milioni contro un utile di lire 13.449 dell'anno precedente. I ricavi da vendite dei quotidiani sono cresciuti dello 0,9% in un mercato che ancora una volta ha evidenziato sostanziale stabilità. I ricavi da pubblicità sono passati da 165,8 miliardi a 180,5 miliardi con aumento dell'8,9%. Tra i costi va segnalato una diminuzione del costo del lavoro del 7,5% pari a lire 9,1 miliardi principalmente per i prepensionamenti del 1999. Il margine operativo lordo è stato di lire 29.395 milioni, superiore del 66% a quello dell'anno precedente e del 140% a quello del 1998. Il risultato operativo è stato di lire 19.704 milioni, più del doppio rispetto all'anno precedente e 4,8 volte quello del 1998. Tra le poste straordinarie sono stati registrati: Proventi straordinari per lire 43.435 milioni, di cui lire 41.496 milioni derivanti dalla plusvalenza dalla vendita di n. 954.000 azioni Dada S.p.A. in occasione della quotazione sul Nuovo Mercato della società. Oneri straordinari per complessive lire 30.707 milioni derivanti di cui lire 7,4 miliardi da perdite e svalutazioni di partecipazioni, lire 15 miliardi per accantonamento a fronte della nostra quota di perdita e sopravvenienze in corso di accertamento sulla partecipazione in Presse Alliance SA e lire 3.690 milioni per incentivi al prepensionamento e lire 4.300 milioni per partite diverse. Il bilancio consolidato di Gruppo evidenzia un valore della produzione di lire 570,1 miliardi, superiore del 6,1% rispetto all'anno precedente. Il margine operativo lordo è stato di lire 34,8 miliardi contro lire 33,0 miliardi del 1999 con un aumento del 5,5% ed il risultato operativo è stato di lire 1,8 miliardi contro lire 0,1 miliardi del 1999. Il risultato ante imposte è stato di lire 36,7 miliardi contro lire 35,8 miliardi del 1999. A determinare il risultato ha contribuito un saldo attivo delle partite straordinarie per lire 36,9 miliardi formato da: - Proventi straordinari per lire 62,5 miliardi di cui lire 41,5 miliardi dalla plusvalenza realizzata in occasione della quotazione sul Nuovo Mercato di Dada S.p.A. e lire 15,9 miliardi per contributo a fondo perduto versato dal vecchio socio dell'Editrice il Giorno S.p.A. in forza degli accordi contrattuali. - Oneri straordinari per complessive lire 25,6 miliardi di cui lire 15 miliardi per accantonamento a fronte della nostra quota di perdita e sopravvenienze in corso di accertamento sulla partecipazione in Presse Alliance SA, e per il residuo da incentivi alle dimissioni e diversi. In data 13 settembre 2000 sono stati costituiti il Comitato per il controllo interno ed il Comitato per la remunerazione. Il Consiglio di Amministrazione proporrà all'Assemblea degli Azionisti di corrispondere un dividendo di lire 80 per azione uguale a quello dello scorso anno, con attribuzione agli Azionisti del credito d'imposta limitato. L'assemblea ordinaria degli azionisti è convocata il giorno 30 aprile 2001 alle ore 11,00 in prima convocazione e il giorno 3 maggio 2001, stessa ora, in seconda convocazione. Se deliberato, il dividendo verrà messo in pagamento a partire dal giorno 24 maggio 2001 presso gli intermediari autorizzati previo stacco della cedola n. 15 in data 21 maggio 2001. Il dividendo attribuirà agli azionisti un credito di imposta limitato.

OPA RESIDUALE ALLIANZ SUBALPINA
Roma, 27 marzo 2001 - La Consob ha fissato in 13,16 euro, pari a 25.481 lire, il prezzo delle azioni ordinarie di Allianz Subalpina s.p.a. che saranno rilevate da RAS s.p.a. con un'opa residuale. A seguito dell'opa promossa nel periodo 16 ottobre - 6 novembre 2000 e ad acquisti successivi, Ras detiene il 96,55% del capitale sociale di Allianz Subalpina, il cui flottante è ridotto al 3,45%. Nella determinazione del prezzo dell'opa residuale è stato attribuito maggior peso al valore del patrimonio netto rettificato di Allianz Subalpina, determinato con metodo analitico, considerati anche l'andamento e le prospettive reddituali. Una rilevanza inferiore è stata attribuita ai parametri rappresentati dalla media delle quotazioni degli ultimi sei mesi, in considerazione della scarsità degli scambi, e dal prezzo dell'opa precedente.

"L'EURO E L'IMPATTO SUI SISTEMI GESTIONALI. IL PUNTO DELLA SITUAZIONE A 270 GIORNI DALL'EFFETTIVA ENTRATA IN VIGORE DELLA MONETA UNICA"
Milano, 27 marzo 2001 - Il 5 aprile 2001, si terrà a palazzo Castiglioni in C.so Venezia 49 - Milano, il convegno "L'Euro e l'impatto sui sistemi gestionali. Il punto della situazione a 270 giorni dall'effettiva entrata in vigore della Moneta Unica" organizzato da Assintel e dalla Federazione per l'Economia Digitale. Il convegno si propone, a pochi mesi dall'entrata in vigore della moneta unica, di fare il punto della situazione sulla preparazione all'utilizzo dell'Euro da parte delle imprese italiane, valutandone in particolare l'impatto sui sistemi informativi aziendali. A questo proposito sarà svolta un'indagine sul tema in modo da ricostruire lo stato attuale della domanda, identificando il grado di preparazione al cambiamento di grandi, piccole e medie imprese, la stima dell'impatto dell'introduzione dell'Euro sui sistemi informativi e sulle applicazioni collegate, le iniziative intraprese o pianificate (progetti e investimenti) per adeguarsi all'utilizzo della moneta unica nel campo delle applicazioni informatiche. Parallelamente sarà svolta una survey rivolta ad uno spaccato rappresentativo dei fornitori di prodotti e servizi informatici, al fine di compiere una valutazione ragionata anche dei profili dell'offerta esistenti e in fase di definizione. L'evento, gratuito fino ad esaurimento dei posti disponibili, si rivolge a fornitori di applicazioni, di strumenti e di servizi e a tutte le categorie coinvolte da questo grande cambiamento: aziende, professionisti, pubblica amministrazione, scuole, grande distribuzione e consumatori.Per informazioni e iscrizioni: Assintel - tel: 027750231-235-210, fax 027750413-435, http://www.assintel.it  e-mail: assintel@assintel.it 

ACCORDO TRA NETSYSTEM E ICS: MODEM SATELLITARI SUI PERSONAL COMPUTER ICS OLIVETTI
Scarmagno, 26 marzo 2001- Il modem satellitare di Netsystem, primo operatore a banda larga in Italia, diventa "di serie" sui personal computer multimediali Ics Olivetti. Sat Modem, la scheda Dvb (Digital Video Broadcasting, lo standard della Tv digitale Europea) di Netsystem che consente di ricevere i servizi a banda larga via satellite sarà, infatti, in dotazione sui Pc di punta prodotti dalla ICS a marchio Olivetti e distribuiti attraverso la rete della società. I Pc multimediali equipaggiati con Sat Modem permetteranno ai navigatori di muoversi in Internet a una velocità maggiore di quella consentita dai comuni modem analogici, con prestazioni particolarmente interessanti nella fase di download dei file. Inoltre potranno, ricevere senza connessione telefonica gli otto canali di Videoportal (la prima web-tv ad alta qualità in Italia) e servizi vantaggiosi come il Fast Download, che consente di scaricare file multimediali a una velocità fino a 2 Mb/s. Nel corso del 2000 la Ics ha distribuito 170.000 computer e le previsioni di vendita per l'anno in corso sono di 300.000 pezzi, di cui circa 100.000 destinati ai vari settori dell'utenza consumer. L'accordo tra ICS e Netsystem prevede una fornitura iniziale da parte di Netsystem di circa 20.000 schede DVB. Gli acquirenti potranno attivare da subito i servizi collegando il proprio personal computer a una parabola in grado di ricevere le trasmissioni satellitari di Astra. Ics S.p.A., azienda del gruppo Mekfin di Padova, leader internazionale nel settore dell'Electronic Manufacturing Services, progetta e sviluppa, oltre ai tradizionali prodotti dell'I.T. (PC, Notebook, Server, Network Solution per e-business Data Centre, monitor Flat Screen, ecc.), nuovi prodotti derivanti dalla convergenza tra Informatica e Telecomunicazioni: Internet Communication Appliances, Mobile Communicaton e Car Navigator. Ics è licenziataria del marchio Olivetti per i Personal Computer; Ics Olivetti è il nome commerciale attraverso il quale vengono veicolati, sui mercati di riferimento, i prodotti informatici che si rivolgono al mercato del consumer, dei partners, dei main customer, dell'Oem. I prodotti di convergenza sono veicolati sul mercato con il marchio proprietario ICSnet. Netsystem, con i suoi oltre 20.000 clienti, è il primo operatore italiano nella banda larga. La società, fondata un anno fa da Arturo Artom, può contare sulla partnership strategica con Astra, operatore satellitare leader in Europa. Grazie a una success story di round di equity che ha portato nelle case dell'azienda oltre 130 miliardi di lire, Netsystem punta all'espansione in altri paesi europei, a partire dalla Spagna. http://www.netsystem.com 

NOKIA LANCIA A030 WIRELESS LAN ACCESS POINT PER ESTENDERE L'ACCESSO A BANDA LARGA AI LUOGHI PUBBLICI E ALLE IMPRESE

Milano, 27 marzo 2001 - Nokia ha lanciato A030 Wireless Lan Access Point, un punto di accesso di nuova generazione che offre un accesso mobile rapido a Internet e alle intranet aziendali. Il Nokia A030 Wireless Lan Access Point, ottimizzato per gli operatori mobili e per le imprese, offre una mobilità a banda larga a 11 Mbit/s, permettendo così di creare uffici wireless ovunque. Per gli operatori mobili, il Nokia A030 Wireless Lan Access Point costituisce parte integrante della soluzione Nokia Operator Wireless Lan, che consente di offrire un accesso a Internet a banda larga in luoghi come aeroporti e alberghi. Questa soluzione da punto a punto soddisfa tutte le esigenze degli operatori, dal controllo dell'accesso al roaming, all'autenticazione e alla fatturazione. Utilizzando la Sim card Gsm per l'autenticazione e l'addebito, l'esperienza dell'utente risulta semplice come nel caso di un terminale Gsm. La soluzione Nokia Operator Wireless Lan aiuta gli operatori di reti cellulari a creare un servizio a banda larga di comunicazione dati insieme alle reti 3G e Gprs, mentre l'aumento dei servizi dati stimola un utilizzo più ampio dei servizi vocali. "La soluzione Nokia Operator Wireless Lan rientra nell'impegno di Nokia ad aiutare gli operatori a evolversi nell'era di Internet Mobile," ha detto Paavo Aro, Direttore Generale, Ip Mobility Networks, Nokia Networks. "Il Wireless Lan è uno dei settori a più rapida crescita, destinato a un notevole aumento dell'uso generale di dati wireless. I terminali Wireless Lan dotati di Sim card Gsm permettono agli utenti di accedere ai servizi da punti diversi, aumentando così la diffusione del servizio di copertura a banda larga." Nokia guida la standardizzazione delle reti wireless ad alta intensità di dati e s'impegna ad essere tra i primi a fornire soluzioni commerciali di Wireless Lan e 3G sulla piattaforma Nokia All-IP. Nokia A030 Wireless Lan Access Point, Nokia C110/C111 Wireless Lan Cards e Nokia A040 Wireless LAN Adapter sono tutti certificati Wi-Fi, e rientrano nell'impegno di Nokia alla creazione d'interfacce aperte.

DMAIL.IT S.P.A.: AL VIA CON IL GRUPPO PERCASSI LO STUDIO DI UN PROGETTO DI SVILUPPO DEL MODELLO MULTICANALE ANCHE A MARCHIO DI TERZI
Milano, 27 marzo 2001 - dmail.it S.p.A., azienda leader in Italia nel settore delle vendite multicanale-multiprodotto e quotata al Nuovo Mercato dal dicembre 2000, ha avviato con il Gruppo Percassi lo studio di un progetto di sviluppo del modello multicanale anche a marchio di terzi. Nell'ambito di tale progetto, che dovrebbe essere definito entro il prossimo aprile, il Gruppo Percassi potrà partecipare anche finanziariamente per attuare il piano industriale di sviluppo congiunto delle importanti sinergie esistenti tra le due società. E' altresì prevista la possibilità che il Gruppo Percassi entri con una quota di minoranza nel capitale della D-Mail Retail, la società del Gruppo dmail.it che costituirà il veicolo per sviluppare il nuovo modello di business. Coerentemente con il proprio piano strategico, lo sviluppo di questo progetto consentirebbe a dmail.it di ampliare la merceologia dei prodotti venduti attraverso il modello multicanale e di iniziare a posizionarsi come l'interlocutore di riferimento per la vendita a distanza (via catalogo e on line) di prodotti a marchio di terzi. Il Gruppo Percassi, già azionista della dmail.it con il 3%, era entrato recentemente con una quota del 49% nel capitale della D-Mail Store, la società del Gruppo che gestisce i quattro stores di vendita diretta al pubblico con marchio dmail.it di Milano, Firenze, Malpensa e Orio al Serio. Si rafforza pertanto il rapporto tra le due società che nei prossimi anni porterà la dmail.it a valorizzare le sue potenzialità nella vendita multicanale con la ricerca di altri partner industriali sia in Italia che all'estero. Il Gruppo Percassi è leader in Italia nella gestione di negozi a marchio Benetton, Swatch, Kiko, Max Mara, Play Life, Sisley. Con 150 negozi in gestione diretta, il Gruppo Percassi ha sviluppato un know how di assoluto rilievo sia nel mercato nazionale che internazionale nell'apertura e gestione dei punti di vendita, realizzando nel 2000 un fatturato complessivo nell'area retail di circa 200 miliardi di lire. "Con questo progetto", ha affermato Rinaldo Denti, Amministratore Delegato di dmail.it, "poniamo le basi per uno nuovo, rilevante sviluppo del nostro modello di business nell'ambito delle vendite multicanale a marchio di terzi. In particolare, siamo soddisfatti che il Gruppo Percassi abbia creduto nelle nostre capacità anche perchè dmail.it si basa su una struttura logistica unica per lo sviluppo di tale modello di business in Italia". dmail.it è fra i più importanti gruppi italiani che operano nel settore delle vendite multicanale multiprodotto. In particolare, il core business della società è rappresentato dalla vendita a distanza (via catalogo e on line) realizzata sia per conto proprio (tramite cataloghi e siti propri - B2C) sia per conto di terzi (tramite cataloghi di terzi). A supporto delle vendite a distanza inoltre dmail.it gestisce un'attività di vendita tramite negozi sia propri che di terzi..Il Gruppo dmail.it si compone di società che hanno sviluppato anni di esperienza nel settore della vendita via catalogo e con l'avvento di Internet hanno trovato un naturale sbocco anche nel B2C. Più recentemente, dmail.it ha rafforzato il canale retail, nella convinzione che questo rappresenti un naturale complemento della vendita a distanza, e la sua struttura logistica, accentrando la gestione dell'intero processo di acquisizione e gestione degli ordini a distanza di diverse società terze. Contemporaneamente, la società ha messo a disposizione di aziende terze i suoi prodotti per sviluppare programmi file booster di fidelizzazione on line della loro clientela e/o incentivazione dei loro dipendenti attraverso la vendita dei propri articoli (B2B). Nel mese di ottobre 2000 il Gruppo ha avviato il progetto e.mail Booster con il quale mette a disposizione degli iscritti al sito dmail.it caselle di posta elettronica con il dominio "dmail.it". L'azienda è specializzata nel campo dell'oggettistica per la casa, l'ufficio, lo sport, il tempo libero, la piccola elettronica di consumo, l'illuminotecnica e recentemente ha allargato la sua offerta all'editoria specialistica, ai gioielli e alla cosmetica. Nel segmento delle vendite via catalogo, il Gruppo realizza 4 tipi di cataloghi propri, pubblicati e spediti mensilmente ai clienti attivi e prospects e contenenti una selezione che va, a seconda del catalogo, da circa 70 a 400 articoli, oltre ad alcuni cataloghi co-branded (Banca di Roma, Banca Mediterranea, Banco di Sicilia, Banca Popolare di Milano, Banca Popolare delle Marche). Il Gruppo presidia invece il canale on-line attraverso 4 siti propri - www.dmail.it , www.dmailgold.it , www.mp3gratis.com e www.email.it - e 4 siti co-branded - http://dmail .iol.it , http://dmail .spystocks.it, http:// dmail.buongiorno.it e http:// dmail.supereva.it - e opera nel canale off-line con 4 D-Mail stores situati nel centro di Milano, all'aeroporto internazionale di Milano Malpensa, a Firenze e quello recentemente aperto ad Orio al Serio nell'aeroporto di Bergamo, circa 250 D-Mail corners presso gallerie e centri commerciali e attraverso una rete di oltre 2000 negozi di terzi plurimarca. dmail.it ha chiuso il progetto di bilancio al 31/12/00 con ricavi totali pari a 50,5 miliardi di lire, in crescita del 24,54% rispetto ai ricavi consolidati pro-forma al 31/12/99 (pari a 40,6 miliardi di lire) e con una crescita del 132% rispetto ai ricavi consolidati del 31/12/99 (pari a 21,8 miliardi di lire). In particolare, l'andamento dell'attività di vendita a distanza ha registrato un incremento di circa il 50% pari a 25,3 miliardi di lire (16,9 miliardi di lire nel 1999), di cui 12 miliardi rappresentati dal fatturato internet (3,3 miliardi di lire nel 1999), mentre le vendite tramite negozi di proprietà hanno registrato un incremento del 40% attestandosi a 2,7 miliardi di lire (1,9 miliardi di lire nel 1999). L'ebitda si è attestato a circa 7,7 miliardi di lire, in crescita di circa il 60% rispetto ai 4,8 miliardi di Lire del bilancio proforma al 31/12/99.

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