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1 SETTEMBRE 2001

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IN SETTEMBRE CONTINUANO GLI SPLENDIDI BANCHETTI NEI CASTELLI DEL DUCATO

Proprio come allora. Un salto a ritroso nel tempo, per approdare come in un sogno nella vita che fu di dame e cavalieri. Una serata al castello degna di un racconto di Sherazade, ma con la magia delle possenti architetture di corte che fanno del ducato di Parma e Piacenza una terra ricca di storia e cultura.

Si chiamano "Ricordanze di Sapori" le serate a "corte" che rievocano le atmosfere di un passato glorioso, dove la festa era il momento culminante della vita sociale. Piacere di tavole imbandite e di danze a cielo aperto, lasciandosi trasportare dalla soffice carezza delle notti estive.

Dopo gli appuntamenti di luglio e agosto, ancora un mese ricco d'incontri. Fino al 13 settembre tornano, sull'eco dei precedenti successi, i fasti di corte nei Castelli dell'Associazione del Ducato di Parma e Piacenza. Lo Stato che da Papa Paolo III Farnese nel 1545 volle e che in seguito passò ai Borbone e, poi, a Maria Luigia d'Austria.

Chi ha già partecipato ricorderà l'esperienza come indimenticabile. Una visita ad alcuni tra i castelli più suggestivi d'Europa vissuti come fossero ancora abitati. Intrisi di antiche atmosfere, ancor più intense grazie alle rievocazioni in costume di avvenimenti storici. Sedendo a tavola insieme con i "sosia" dei personaggi che un tempo animarono realmente la vita a castello.., una portata dopo l'altra, gustando i piatti proposti da antiche ricette, rivisitate con gusto e intelligenza.

Non solo delizie per il palato a "Ricordanze di Sapori". Anche canti, danze, versi in libertà e musiche che escono da antichi strumenti medioevali e rinascimentali. Simulazioni di assedi che lasciano senza fiato, rappresentazioni di saltimbanchi e giullari. Riflessi di lame e di armature, tra tintinnar di calici e di forchette.

L'Associazione dei Castelli offre a chi partecipa una 'card', venduta in tutte le biglietterie dei castelli valida per tutto l'anno solare. La carta dà diritto al 20% di sconto sul biglietto della visita e alla possibilità di ricevere materiale informativo.

Ecco il calendario: gli eventi sono quattro. Si parte dalla rocca di Soragna, sabato 1 settembre con "Il borgo in festa per Re Naso" per passare al castello di Paderna, venerdì 7, con "La buona tavola d'altri tempi", e poi alla Rocca di San Secondo, sabato 8, con "Arrivano i Rossi!". Il calendario si chiude con "La festa nuziale di Costanza e Gianfrancesco Sanvitale", giovedì 13, alla Rocca di Sala Baganza, nel parmense. Il prezzo delle cene varia dalle 65.000 alle 80.000 lire, vini inclusi.

Da segnalare i pacchetti turistici di 2 o 3 giorni, a cura di Chiariva Dmc, con interessanti integrazioni legate, per esempio, alle Celebrazioni Verdiane, alla Via Francigena, ai circuiti del golf e ad altri eventi, preziosa occasione per il turista per conoscere meglio l'area parmense e quella piacentina.

Per informazioni: Associazione Castelli del Ducato di Parma e Piacenza, Fontanellato (Pr) tel.0521-829055. Fax 0521.824042. Sito web www.castellidelducato.it e-mail info@castellidelducato.it Per prenotazioni: Piacenza Turismi, tel. 0523-305254. Fax 0523-309298. E-mail infotur@piacenzaturismi.net  Parma Turismi, tel. 0521-228152. Fax 0521-223161. E-mal parma.turismi@tin.it

 

IL "CIBO DELLA VITA" ALLO SPA' DEUS DI CRISTINA

Il mitico resort di Cristina Newburgh, sulle incantevoli colline senesi, meta preferita di chi vuole riconquistare una volta per sempre la forma ideale, propone in prima assoluta per l'Italia, la "LIFEFOOD NUTRITION". "Quand'è stata l'ultima volta che avete fatto a meno del pane?" E' una domanda che potreste sentirvi rivolgere, d'ora in poi, se deciderete di andare da Christina Newburgh, allo Spa' Deus di Chianciano Terme, tra le dolci colline del Senese. Perché, come vi spiegherebbero i professionisti della salute della health clinic, il pane e i farinacei in genere (e non solo quelli), soprattutto se cotti, sono droghe peggiori delle sigarette e dell'alcol. I più scettici sappiano che i farinacei producono muffe e funghi e che i funghi producono, a loro volta, micotossine che a lungo andare sono causa di infezioni come la "candida", ma anche di dismetabolismi come l' obesità, il diabete e di malattie gravi come cardiopatie e tumori. Il rimedio consiste in una dieta naturale, capace di far riacquistare al nostro corpo gli equilibri perduti. Non solo quelli biochimici, ma soprattutto quelli psichici e di assicurare alle nostre cellule una longevità superiore alla media. E' la novità per il 2001 di Christina, l'amica sincera e affidabile di chi vuol bene al proprio corpo e alla propria mente. Si sa Spa' Deus è un mito tra i cultori dello "star bene" per le diete "intelligenti", l'esercizio fisico armonioso, le dolci coccole dei massaggi speciali, la palestra per il body building, la piscina con attrezzatura subacquea, l'ayurvedica, l'hot stones (ma c'è molto, molto di più). A tutto ciò Christina ha ora introdotto, in prima assoluta per l'Italia, la "LIFEFOOD NUTRITION". Ad insegnare questa nuova filosofia alimentare al personale della health clinic, sono venuti dagli Stati Uniti, David ed Annie Jubb, i nuovi guru dello star bene. Lui, David, dottore, sciamano, naturalista e autore di testi considerati un cult in America, è un innovatore nel campo della neurologia, del linguaggio, della comunicazione, nutrizione, ematologia e biologia dei colloidi. Lei, Annie, sua compagna da 15 anni, autrice di 7 volumi, tra cui "Lifefood", co-autrice del programma di educazione alimentare e madrina della WBF, la Whlole Brain Functioning (in italiano: Aprire totalmente la mente) ha sperimentato vari metodi per il raggiungimento di stati profondi di autocoscienza, anche attraverso prove "estreme" come il firewalking (la passeggiata sulle braci ardenti). E' nota come sciamana, guaritrice, leader spirituale e esperta nelle tecniche di comunione corpo-spirito. Annie è reduce da una stupenda esperienza a Maui, la splendida isoletta delle Hawaii, dove, in mezzo a una natura incontaminata, ha tenuto uno stage di 8 giorni di "LifeFood Nutrition", integrato con Yoga, Chi Kung, nuoto in piscina ozonizzata, passeggiate sulla battigia. Un successo. Insieme, David e Annie hanno viaggiato, fin dagli anni '80, per tutta l' America diffondendo il loro metodo attraverso conferenze, tavole rotonde, partecipazione a fiere alimentari di riverbero mondiale, libri, registrazioni su nastro e lezioni private di igiene degli alimenti. Per la tv americana hanno registrato più di 50 puntate di "Universe inside our mind" (L'Universo è in noi). Il principio-guida della filosofia alimentare chiamata "LIFEFOOD NUTRITION" è sorprendentemente semplice: noi siamo ciò che mangiamo. Ma il nostro corpo è fatto di cellule viventi e in nessun modo può trarre vantaggio dall' ingestione di cellule morte, come, per esempio, quelle animali della carne cruda e cotta. Ne consegue che è molto meglio nutrirsi di cellule vive, come quelle vegetali. Ecco spiegato il significato di "LifeFood", "cibo vivo" o "cibo della vita". Le cellule delle piante, che ricevono energia e vita dai raggi solari, restano vive anche dopo la loro raccolta e sono vive nel momento in cui le consumiamo (preferibilmente crude), restituendoci quasi per intero la loro freschezza e la loro vitalità. Inoltre, dicono David e Annie, esiste una "forza", di natura elettrica, che lega con un tratto continuo cellule nervose e sangue: rompere questo legame, con un errato metodo di vita, significa creare squilibri che si ripercuotono sulla nostra salute fisica e mentale. Che fare, allora? Innanzitutto abolire ogni alimento di origine animale in favore di una dieta che si basa su frutta fresca di stagione e verdure, con aggiunta di noci, bacche naturali e semi, più qualche cibo fermentato (poco) e olio pressato a freddo. Risorse del tutto naturali, non alterate dalla cottura e ricche di energia vitale. E' così possibile recuperare la caduta di conduzione elettrica indotta dalle malattie e dalle abitudini alimentari sbagliate. Il metodo Jubb di "ringiovanimento cellulare" ha già conseguito risultati lusinghieri: David ha notato nei suoi "allievi" un aumento dei livelli ematici di HGH (l'ormone umano della crescita) e di albumina, entrambi indici di ottima salute. Naturalmente, la dieta è tanto più efficace, se accompagnata da esercizi fisici tendenti al rimodellamento del corpo e al mantenimento del sottile equilibrio corpo-mente. Ora questi piccoli-grandi segreti per vivere più a lungo e meglio, saranno alla portata degli ospiti di Christina Newburgh allo Spa' Deus, affiancandosi mirabilmente alle altre coccole d'autore, che nella health clinic abbondano in quantità e qualità. Per non parlare del relax, offerto da un ambiente riccamente arredato da autentici capolavori d'arte, tra dipinti e sculture, senza soluzione di continuità. Una cornice di stile che, come testimoniano i voluminosi libri delle "firme" e le centinaia di foto di personaggi illustri e di star di tutto il mondo, amici e affezionati clienti di Christina Newburgh, racchiude una inesauribile fonte di salute e di giovinezza. Per informazioni: Spa' Deus, tel. 0578-63232. Fax 0578-64329. Sito web www.spadeus.it  mail info@spadeus.it

 

DODICI COMUNI CELEBRANO IN CONTEMPORANEA IL "RE DEI SALUMI ITALIANI" ANCHE UN G8 DEI FORNELLI AL FESTIVAL DEL PROSCIUTTO DI PARMA

Ci sarà anche un C8 (il G8 degli Chef) al Festival del prosciutto di Parma che si svolgerà da venerdì 31 agosto a domenica 2 settembre, contemporaneamente in tutti i 12 comuni delle colline parmensi che fanno parte della zona tipica di produzione del "re dei salumi" italiani.

Il summit dei G8 dei fornelli sarà all'insegna dell'unica globalizzazione che non teme contestazioni (quella del gusto e della salvaguardia dei prodotti tipici di qualità) ed avrà per protagonisti otto chef di fama internazionale selezionati in ciascuno degli otto Paesi, cinque europei e tre del resto del mondo, in cui il prosciutto di Parma ha conquistato i favori di milioni d'estimatori. Gli otto chef, provenienti da Francia, Germania, Inghilterra, Belgio, Olanda, Stati Uniti, Argentina, Giappone, presenteranno le proprie ricette più ghiotte e più fantasiose a base, ovviamente, di prosciutto crudo di Parma.

Com'è ormai tradizione, il programma del Festival del prosciutto di Parma prevede anche quest'anno un susseguirsi di appuntamenti per tutta la famiglia all'insegna della gastronomia, dello spettacolo e della cultura. Ecco, quindi, la grande iniziativa Finestre aperte: il Parma si racconta (più di quaranta prosciuttifici aprono i battenti al pubblico che può scoprire così i segreti delle varie fasi di lavorazione con cui, secondo una tradizione secolare e norme rigorosissime, ogni anno più di nove milioni di cosce di suino diventano altrettanti Prosciutti crudi di Parma); la cena storica Convivio del Porcello a base di ricette del 15° e 16° secolo; l'allestimento di numerose "prosciutterie" e "verande gastronomiche" (banchi-degustazione e ristoranti all'aperto dove oltre all'autentico prosciutto crudo di Parma si possono degustare a prezzi modici specialità della cucina emiliana accompagnate dai vini D.O.C. dei Colli di Parma); la mostra-mercato internazionale d'affettatrici Berkel d'epoca (le mitiche "Ferrari dei salumieri"), arricchita quest'anno dall'esposizione di un'originale collezione di coltelli prodotti a mano da artigiani di tutto il mondo; una divertente rassegna d'oggetti d'uso comune di provenienze ed epoche diverse, tutti ispirati all'immagine del maiale; corsi di degustazione per imparare a riconoscere e ad abbinare il prosciutto crudo di Parma a vini ed altre specialità della gastronomia italiana; due convegni, uno "storico", organizzato dalla Provincia, sul prosciutto e sugli altri salumi di Parma e uno, organizzato dalla Coldiretti, sulla "tracciabilità" delle carni suine. Ed ancora: un concerto in piazza di musiche verdiane, una sfilata di moda, una parata d'auto d'epoca e uno spettacolo pirotecnico.

Il Festival del Prosciutto di Parma, giunto quest'anno alla quarta edizione, ha sempre richiamato decine di migliaia di turisti non solo dalle regioni limitrofe ma anche da quelle del Nord e del Sud 'd'Italia e, addirittura, dall'estero. Fra tutte le sagre dedicate in Italia ad un solo prodotto tipico, è quella che vanta la maggiore ampiezza territoriale ed il maggior numero di persone coinvolte nell'organizzazione e nella gestione degli eventi.

Il Festival del Prosciutto crudo di Parma offre l'opportunità di compiere un'escursione fra attrattive paesaggistiche e storiche, rocche, castelli e dolci colline che digradano tra i torrenti Enza e Parma toccando i Comuni di Calestano, Collecchio, Corniglio, Felino, Langhirano, Lesignano de' Bagni, Montechiarugolo, Neviano, Palanzano, Sala Baganza, Tizzano Val Parma (Lagrimone) e Traversetolo.

Per chi desidera approfittare del Festival del Prosciutto per trascorrere una mini-vacanza nel parmense, Parma Incoming (tel. 0521-298883, fax 0521- 298826, sito internet www.parmaincoming.it) ha messo a punto "pacchetti turistici" che prevedono pernottamenti e mezza pensione (con menù tipici) negli alberghi della zona, visite a mostre e musei. Quest'anno, poi, il Festival offre, soprattutto per le famiglie con bambini, un'attrazione in più: visite guidate all'azienda agricola Ciato in località Pannocchia (tel. 0521 635281), lungo la "strada del prosciutto", a pochi chilometri da Langhirano e dal castello di Torrecchiara. Si tratta di una "fattoria didattica" dotata di un gran parco nella quale sono conservate intatte le secolari tradizioni contadine e artigianali tipiche dell'area pedemontana appenninica.

Per ulteriori informazioni si può telefonare al numero verde 800 165300 del Centro Culturale di Langhirano o consultare il sito Internet www.finestreaperte.it o - durante la manifestazione - recarsi negli "info-point" allestiti nei principali Comuni che partecipano al "Festival del Prosciutto di Parma".

 

MONTAIONE, GRAN FESTA AL RE TARTUFO

C'è un posto in Italia dove il più pregiato frutto della terra è osannato in grande stile: è un Palazzo della Toscana che celebra questo "oro bianco" sia tenendo viva la tradizione della ricerca tra i boschi, sia proponendo visite in sagre e fiere. E' Luca Simoni, patron di "Palazzo Mannaioni", elegante resort rinascimentale a Montaione ad una manciata d km da San Gimignano, che invita alla scoperta dei preziosi tesori nascosti sottoterra e capaci, già centinaia di anni fa, di deliziare nobili e potenti.

Tra le mura di Palazzo Mannaioni ancora si favoleggia delle pantagrueliche cene di potenti notabili che si sono succeduti in quattro secoli di storia. Oggi come allora gli abili cercatori locali sono all'altezza della situazione, fornendo al ristorante di Palazzo Mannaioni la materia prima lodata.

Ma c'è di più. Luca Simoni ha ideato weekend per chi vuole togliersi la voglia di tartufo. Ogni sabato in settembre, ottobre e novembre, si può partecipare alla ricerca dei pregiati tuberi nei boschi con i cani e una guida esperta. Nell'atmosfera un po' rarefatta e magica dei boschi avvolti in autunno dal profumo delle foglie e della terra umida, la passeggiata sfiora ville rinascimentali e borghi medievali. In compagnia dei tartufai si va alla ricerca del "tesoro" bianco: il Tuber Magnatum Pico. E si sa: chi cerca, trova.

A mezzogiorno e dintorni, le gambe riposano sotto alla tavola di una "cucina di campagna" per un pranzo tradizionale contadino. Il pomeriggio continua con la visita ad un'azienda vinicola e alle sue cantine che si conclude con la degustazione di vini di grande spessore. Mentre ci si lascia inebriare dai profumi dei tuberi e di Bacco, lo chef di un ristorante della zona è all'opera per preparare una cena al tartufo.

Poi sogni d'oro a Palazzo Mannaioni, tra mobili in stile, travi a vista, ferri battuti, decorazioni in cotto e tessuti della sobria eleganza.

Domenica mattina si può stare ancora al fianco dei tartufai, cercando di carpirne i segreti. L'altro grande "gioiello" della Toscana è l'olio. E Luca Simoni ha pensato anche a questo. Perciò si varca la soglia di un tradizionale frantoio delle olive, vedendo come nasce l'olio extravergine: "brucatura" (la raccolta a mano), frangitura e degustazione dell'olio "nuovo" sull'immancabile bruschetta. Il pranzo è ovviamente al tartufo nell'ex frantoio - oggi ristorante - di Palazzo Mannaioni, dove lo chef Alessandro Liberatore svelerà anche qualche ricetta per cucinarlo al meglio.

Nel pomeriggio si passeggia in una delle mostre-mercato dei dintorni dedicate al tubero profumato. Ecco le date: dal 28 al 30 settembre alla Fiera di Forcoli, dal 5 al 7 ottobre alla Fiera di Corazzano, dal 19 al 21 ottobre alla Fiera di Balconevisi e dal 18 al 20 novembre alla Fiera di San Miniato.

Il conto? Tutto compreso 600 mila lire per persona per i due giorni. Si può anche aderire al programma di una sola giornata (sabato o domenica). In questo caso la quota è 300 mila lire.

Per informazioni: Palazzo Mannaioni a Montaione (Firenze), tel. 0571-698300. E-mail: info@mannaioni.com  Sito web Internet http://www.mannaioni.com

 

A CERVIA CON "SAPORE DI SALE"

Dal 7 al 9 settembre, l'unica mostra in Italia delle Saliere dei film di Cinecittà - La tradizionale "armèsa de' sel" si trasforma in evento culturale e di intrattenimento di grande spessore - Nella città della fantasia, domenica, la prima Giostra delle Burchielle (le barche da trasporto del sale) - E tutto nello scenario dei Magazzini del Sale e Torre San Michele

A Cervia tradizione fa rima con fantasia. La Sagra del sale diventa "Sapore di Sale" e si terrà dal 7 al 9 settembre nella località balneare della Costa emiliano romagnola, circondata da oltre 260 ettari di pineta e boschi e da 827 ettari di pineta. I "piatti forti" saranno l¹unica mostra delle Saliere dei film di Cinecittà, la Giostra delle Burchielle, due Convegni e l'armesa de' sel, senza trascurare animazione per ragazzi, spettacoli serali e degustazioni di pesce fresco.

La "armèsa de' sel"

L'armèsa è l'antico e suggestivo momento di trasporto del sale, dalla salina ai Magazzini. Per Cervia le Saline (827 ettari) sono sempre state un elemento fondamentale di cultura e di tradizione, anche gastronomica. Oggi sono diventate oasi naturalistica, parte del Parco del Delta del Po. Qui si sono salvati Cavalieri d¹Italia, avocette, aironi e da qualche anno nidificano i fenicotteri rosa. La "armèsa" era un momento importante, perché si metteva al sicuro il "prodotto" sale. E quindi diventò occasione per festeggiare. Una festa che si è mantenuta nel tempo e che all¹inizio del terzo millennio il Comune di Cervia ha voluto rinvigorire e valorizzare. "Non sarà più una semplice "festa in famiglia" -spiega Ermanno Zattoni, Assessore comunale al Turismo- ma un evento che, d¹ora in avanti, valorizzando le antiche tradizioni e le moderne seduzioni del Sale di Cervia e della civiltà che ne è fiorita, sappia mettere a disposizione di tutti, turisti e visitatori, il fascino e la piacevolezza della spettacolarità ispirata al patrimonio della nostra comunità. L¹area costituita dal porto-canale diventerà per tre giorni un vero e proprio palcoscenico, dove si farà festa col sale e per il sale".

La manifestazione è un¹occasione per rinnovare la conoscenza con la parte della città più legata alla storia dei secoli passati, per ammirare i seicenteschi magazzini (capaci di contenere rispettivamente 300mila e 350mila q.li di sale) e la Torre San Michele, baluardo a difesa delle due "casseforti" cervesi, dove veniva riposto l'oro bianco, ma anche il "Tappeto Sospeso", la stupenda fontana progettata da Tonino Guerra. E basterà qualche passo in più per recarsi al Museo della Civiltà salinara nella ex Pescheria di piazzetta Pisacane, poi ammirare la bella piazza multimediale di Cervia, magari osservando gli allestimenti a tema salinaro dei negozi e soffermarsi nei mercatini (pomeriggio e sera) di viale Roma e piazzetta Pisacane. Nel corso della tre giorni di "Sapore di sale" non mancherà l'occasione per visite guidate in salina e nella "vecchia" Salina, la Camillone (dove si raccoglie il sale con metodi e strumenti antichi), oltre alla possibilità di ammirare la Mostra di immagini storiche allestita alle Terme di Cervia (ingresso gratuito).

7 settembre alle 11.30 verrà inaugurata la Mostra "Le Saliere di Cinecittà" (Magazzeno Darsena, orario anche serale), con i "portasale" utilizzati in film celebri. La mostra è unica in Italia, nel senso che mai è stata organizzata una simile. Un motivo in più di interesse deriva dalla presenza di uno dei set (completo di piatti, bicchieri, posate, ecc) utilizzato per "costruire" le riprese della cena che precede il famoso ballo del film Il gattopardo di Luchino Visconti. Alle ore 15 (Cinema Sarti, circonvallazione XX Settembre) si terrà il Convegno ³Saline d'Europa, il passato che guarda al futuro", cui seguirà, alle 17.30, la Tavola Rotonda "Le riserve naturali dentro le saline: problemi e prospettive". Alle 20 si effettuerà una visita guidata per ammirare il tramonto sulle Saline di Cervia. Dalle 18, nel piazzale dei Salinari, ci saranno giochi interattivi per bambini con il Castello delle Centofate. Alle 21, sul palcoscenico creato da un pontone e da una imbarcazione storica (zona dei Magazzini del sale), direttamente da Superquark, lezioni sulla natura, filmati e sorprese: Dànilo Mainardi spiegherà "La strategia dell'aquila", Attilio Rinaldi e Mario Cobellini illustreranno "Tesori nascosti del Mediterraneo", il tutto intervallato e concluso dal concerto della Salvadei Brass, diretta da Eugenio Gasparrini, orchestra di trombe, tromboni, trombini e trombette. Interessante anche il punto di ristorazione curato dai pescatori, dove si potrà gustare ottima frittura di pesce fresco, venerdì dalle ore 19, sabato e domenica a mezzogiorno e alla sera.

Sabato 8, ore 11.30, nella Sala del Consiglio Comunale, Tavola Rotonda "La carta di Firenze e le città del sale", promossa dal Comune e dall'ANCI (Associazione dei Comuni) nazionale e regionale. Alle 16.30 sul tratto del canale antistante i Magazzini del Sale, dalle saline, approderà una "burchiella" (barca da trasporto del sale) col suo bianco carico. Rappresenterà il momento di rievocazione della vecchia "armèsa" che durava molti giorni. Si vedranno i costumi e gli strumenti dei salinari. Una parte del sale verrà data al Sindaco, il quale la consegnerà per l¹Ascensione 2002 all'Arcivescovo per i battesimi. Canti di lavoro e della tradizione saranno del Coro Città di Cervia "A. Spallicci". In serata, Mario Pirovano interpreterà "Mistero Buffo", il più celebre testo del Nobel Dario Fo, sempre sul "pontone" e sulla barca storica. Domenica 9, verrà presentato il Premio Cervia Pasta al sale (si terrà nel 2002), mentre alle 16.30 ci sarà (altra novità assoluta) la Giostra delle Burchielle, gara delle barche del sale. Sempre nel pomeriggio i giochi teatrali per i più piccoli e in serata, spettacolo del violinista Rick Pellegrino con quattro svitatissimi musicisti per una carrellata di note da Bach al Jazz alle colonne sonore. Per informazioni: Ufficio del Turismo, tel. 0544-993435

 

PHOTOWEB: LE TUE FOTO SU ITALIAPLEASE.COM SCATTA E INVIA: ITALIAPLEASE.COM PUBBLICA ON LINE LE TUE FOTO DELL'ITALIA TURISTICA.

ItaliaPlease.com, il portale del turismo in Italia lanciato lo scorso Febbraio da Nextra, Communication Service Provider indirizzato al mercato business, si arricchisce con un nuovi spazi e servizi.

Nato con l'intento di offrire una guida alla cultura e allo stile italiano, mediante accessi aggiornati e diretti a contenuti, eventi ed informazioni utili per scoprire e approfondire le curiosità, le attrattive turistiche e gli eventi che hanno luogo nel nostro Paese, il portale ha già raggiunto i 100.000 visitatori al mese, facendo registrare una crescita media del 50% nei primi 6 mesi, stime destinate a crescere ancora nel prossimo futuro. Il portale si è arricchito infatti di nuove sezioni divenendo un vero e proprio 'Magazine' di articoli originali su itinerari, prodotti tipici, cucina, viaggi, e altri argomenti di interesse per chi vuole conoscere meglio il Bel Paese. E per dar modo a tutti di conoscere e vedere paesaggi curiosi e bellezze nascoste ai molti, ItaliaPlease ha dedicato uno spazio particolare riservato alla fotografia.

Quanti turisti viaggiano per l'Italia, e quante foto vengono scattate ogni giorno! Da oggi sarà possibile inviarle con Photomessage Tim a ItaliaPlease.com. In tal modo le proprie foto saranno subito online e visibili a tutti!

Sino all'altro ieri dovevamo aspettare giorni prima di sviluppare e inviare per posta le nostre foto agli amici.

Sino a ieri le potevamo vedere all'istante sulla nostra macchina digitale.

Oggi le possiamo indirizzare subito agli amici attraverso il telefono cellulare.

Ma da subito le possiamo pubblicare su Internet grazie a ItaliaPlease.com, il portale turistico sull'Italia che vi mette a disposizione tutto lo spazio che volete!

La novità tecnologica dell'estate - già tutti ne parlano - si chiama Photomessage; è il nuovo servizio di Tim dedicato a chi possiede uno dei due telefonini Ericsson T20e oppure R320s e la fotocamera CommuniCam MCA 10. Come funziona? Inserisci la fotocamera tascabile nel tuo Ericsson, scatta la foto e inviala a chi vuoi tramite il cellulare.

Ma puoi fare di più.

Sei in giro per l'Italia, sei in viaggio con amici? Hai davanti a te uno scoop fotografico? Manda la tua foto di paesaggi, ritratti, scene curiose o 'piccanti' a ItaliaPlease.com, il portale turistico sull'Italia che ti dà l'opportunità di mostrare I tuoi scatti a tutti in tempo reale.

Scatta e invia le tue immagini all'indirizzo photoweb@italiaplease.com  aggiungendo, se vuoi, un tuo messaggio o i tuoi saluti. Sarà ancora più simpatico!

 

A FAENZA IL MONDIALE DEI TORNIANTI

La città-simbolo della ceramica accoglie, il 1° e il 2 settembre, i maestri nell'arte più antica e più diffusa del mondo. Una splendida occasione per lasciarsi affascinare dalla "malìa" del tornio e per visitare il più grande Museo delle Ceramiche esistente. Con avventure enogastronomiche indimenticabili.

Mitica Faenza: città-storia, città-museo, città d'arte viva, fiera del suo passato e proiettata nel futuro. Meta di pellegrinaggi per chi è attratto dal mito della "faience", la ceramica diventata uno dei tanti simboli dell'Italia. Come il Colosseo e il Vesuvio.

I "tornianti" di tutto il mondo, quei maestri della ceramica, metà poeti, metà maghi, che con le loro abili mani danno vita e forma ad un cilindro di terra ruotante, qui respirano aria di casa e qui si incontreranno, i primi due giorni di settembre, per partecipare all'Oro del Vasaio - XXII edizione del Mondial Tornianti. Una sfida tra "migliori". Un round-up di artisti/artigiani che dell'arte vasaria conoscono ogni segreto. Emuli dei mastri vasai di tutti i tempi e di tutti i luoghi, le cui creazioni sono oggi gelosamente custodite nei santuari museali, primo tra tutti quello di Faenza.

Nato per iniziativa di Alteo Dolcini, fondatore dell'Ente Ceramica Faenza, che è poi anche uno dei due enti promotori (l'altro è il Comune), il Mondial Tornanti fa capo a un Comitato Organizzativo e a un lunghissimo elenco di supporter.

In Piazza Nenni (ex Molinella) si confronteranno, disposti su lunghe file, gli sfidanti, ciascuno dietro un tornio (o girella), che al momento opportuno sarà caricato con l'argilla fornita dai membri della giuria, dopo che questi l'avranno pesata e certificata per garantire ad ogni concorrente la medesima quantità e qualità di materiale. Sarà eletto Campione Mondiale, colui che, tra tutti, avrà realizzato (udite, udite!) il cilindro più alto e la ciotola più larga.

Ma c'è di più: il titolo di "Campione mondiale Esteta" andrà all'autore del "pezzo" più bello e ci sono anche un titolo mondiale per Squadre composte da tre concorrenti e un particolare riconoscimento per la Città che fornirà il maggior numero di iscritti alla gara.

Come per effetto di un antico prodigio alchemico o di un moderno gioco di prestigio, da un cilindro si terra scura, che ruota velocissimo intorno al suo asse, il tocco delicato di un dito o il lieve contatto della mano, otterranno forme scaturite dalla inesauribile fantasia e dall'abilità dei "tornianti", ma anche dall'antichissima sapienza nel trattare la materia grezza, acquisita solo dopo anni di paziente apprendistato.

I premi in denaro verranno assegnati ai primi tre classificati per ogni sezione. Per gli altri, tutti ugualmente bravi, coppe e trofei prestigiosi.

Ma l'Estate Ceramica è ancora prodiga di sorprese. Per chi volesse inoltrarsi nell'universo di quest'arte che mette d'accordo tutti i gusti e tutte le tendenze, Faenza offre innanzitutto la possibilità di visitare il Museo Internazionale delle Ceramiche (via Campidori, 2), il più grande del mondo. Diecimila metri quadrati che ospitano (a parte quelli faentini) i capolavori provenienti da tutti i continenti, appartenenti a tutte le epoche e a tutte le culture: dai manufatti precolombiani alle geniali invenzioni di Picasso, Matisse, Chagall, Leger, Burri, Fontana, passando per l'antichità classica, il Medio e l'Estremo Oriente. Il museo dispone anche un importante centro di ricerca e documentazione (50mila volumi, 20mila immagini fotografiche), di un Laboratorio di restauro e di un altro intitolato "Giocare con l'arte", progettato dal grande designer Bruno Munari, nonché un poliedrico contenitore di eventi e manifestazioni legate alla ceramica (http://micfaenza.org; tel. 0546-21240; fax 0546-20125; orari apertura estiva: martedì-sabato 9.00-19.00, domenica e festivi 9.30-13.00 e 15.00-19.00; biglietto intero £ 15.000, ridotto £ 7.500).

Per gli incontentabili, inoltre, c'è il Palazzo delle Esposizioni, con la Mostra-mercato della ceramica artistico-artigianale, proveniente dagli atelier faentini; "Faenza ospita Napoli", imperdibile rendez vous con i ceramisti partenopei; "Vasi per Versare", dedicata all'arte vasaria, umile (e utile); "Regali in ceramica", per splendidi promotion gadget aziendali; "La Bottega del ceramista", con dimostrazioni al tornio (il Palazzo è aperto tutti i giorni, dalle 10.00 alle 19.00 con ingresso gratuito).

Ultima, ma non meno attraente...la proposta enogastronomica. Dopo aver saziato gli occhi con le meraviglie della Pinacoteca Comunale, dei Musei, della Cattedrale, del Palazzo del Podestà e molto altro ancora, concediamo alla gola i suoi diritti inalienabili. Faenza e il suo territorio (qui passa la Strada del Sangiovese) sono una miniera inesauribile di prodotti della tradizione locale. Scoprirli, approfittando anche degli appuntamenti serali dei "Martedì di Faenza" (mostre, shopping, musica degustazioni e curiosità varie) sarà un'avventura indimenticabile.

Per informazioni: Ufficio Informazioni Turistiche IAT, tel/fax 0546-25231 E-mail: prolocofaenza@racine.ra.it  Sito web: www.racine.ra.it/faenza  Ente Ceramica Faenza, Corso Mazzini, 92 tel/fax: 0546-21145 E-mail: enteceramicafaenza@zero.dinamica.it

 

PALAZZI PRIVATI DEL CENTRO? IN SETTEMBRE E OTTOBRE PIACENZA LI APRE AI TURISTI

La città emiliana svela al pubblico in settembre e ottobre le meraviglie dei suoi privati palazzi storici. Sei i percorsi cittadini alla scoperta dei tesori architettonici racchiusi in questo autentico scrigno adagiato sul Po. Le visite ai Palazzi storici privati si tengono nelle domeniche: 9, 16, 23, 30 settembre e 7, 14 ottobre (tre visite ogni volta: alle ore 10.30, 15.30 e 17.30, prezzo 10 mila lire). Davvero belli i "gioielli" sinora chiusi al pubblico. Palazzo Costa, di famiglia genovese, con il bugnato esterno, il suggestivo scalone d'onore, riccamente ornato dalla statuaria ellenistica e il giardino interno. Palazzo Anguissola-Nasalli Rocca, maturo frutto settecentesco con tre cortili, giardino e salone d'onore impreziosito da stucchi e affreschi. Palazzo Landi di Chiavenna, dei marchesi omonimi, con cortile porticato, scalone d'onore galleria e ingresso ricchi di affreschi. Palazzo Bertamini Lucca, liguri trapiantati a Piacenza, con grande cancello in ferro battuto, cortile porticato interno con colonne binate e loggiato, scalone a due rampe parallele che reca l'impronta del Bibiena e imponente salone affrescato dal Prati. Palazzo Falconi, con i dipinti di Giovan Battista Ercole e i bassorilievi con le gesta degli eroi mitologici. Palazzo Passerini meraviglia per i suoi affreschi settecenteschi e per gli stucchi barocchi con putti che ricordano cariatidi. Palazzo Mischi, infine, con il bel balcone centrale in ferro battuto e tracce degli affreschi che arricchivano la facciata settecentesca; cortile con acciottolato a disegni floreali, splendida scalinata che si svolge intorno a un impianto esagonale e volta affrescata dal Rusca. Questo il nucleo architettonico dei Palazzi piacentini, al quale bisogna aggiungere il Duomo e le chiese come quella di S. Antonino, di S. Savino, S. Francesco, e le piazze celebri (Cavalli, Cittadella), oltre al Teatro. Da non perdere, una visita ai Castelli del Ducato, che nel piacentino abbondano in numero, bellezza e suggestione. "Mai come ora Piacenza è stata così "aperta". In tutti i sensi: dall' agibilità dei suoi stupendi palazzi, compresi quelli che ospitano pubblici uffici e istituzioni statali, alla disponibilità di servizi creati allo scopo di agevolare il movimento turistico sia all'interno della cinta urbana, sia nei suoi meravigliosi dintorni". E' con giusto orgoglio che Rosarita Mannina, avvocato e assessore al Turismo del comune di Piacenza, sottolinea il ruolo di primo piano della sua città sul palcoscenico dell' arte e della cultura mondiale. Le visite si effettuano, ovviamente, su prenotazione. Per informazioni e prenotazioni: Iat di Piacenza, tel. 0523-329324. E mail iat@comune.piacenza.it  Inoltre Chiariva D.M.C. ha preparato una serie di proposte turistiche interessanti (tel. 0521 - 288390).

 

ESTATE: TRA GLI AMERICANI ADESSO IL VIGNETO BATTE IL COLOSSEO SI MOLTIPLICANO I TOUR IN TENUTE AGRITURISTICHE E PRESSO LE CANTINE PIÙ FAMOSE DELLA PENISOLA ALLA RICERCA DEL CIBO E DEL VINO MADE IN ITALY

Colosseo, Torre di Pisa e Ponte di Rialto? Assolutamente Out. Basta col solito giro turistico, con le lunghe code davanti ai musei e i tour de force nelle città deserte e assolate. Adesso negli Stati Uniti tra agenzie di viaggi e tour operator vanno di moda itinerari e soggiorni che hanno come meta le tenute agrituristiche, frantoi, cantine e vigneti celebri.

L'obiettivo? Imparare i segreti della gastronomia made in Italy e tornare a casa con l'immancabile souvenir gastronomico, abitudine diventata ormai un must anche tra i più famosi Vip e divi di Hollywood.

La tendenza emerge da un'inchiesta condotta da Passepartout di Eta Meta www.etameta.com il primo osservatorio sul turismo, condotta analizzando i più importanti Media americani e i principali siti Internet dedicati ai viaggi, alle tendenze e alla cucina.

Il primo dato che emerge dall'inchiesta è che alcuni tour operator, hanno già sostituito o quantomeno aggiunto alle più tradizionali visite al Colosseo o a Piazza di Spagna quelle alle tenute agricole o agrituristiche più prestigiose del Belpaese, dove le grandi star possono finalmente trovare relax e benessere.

Negli USA sono addirittura nate alcune agenzie e alcuni siti specializzati in questo tipo di vacanze, seguite a ruota da alcune iniziative tutte italiane, ma dedicate ai turisti d'oltreoceano, che hanno come obiettivo la promozione dei prodotti alimentari e vitivinicoli "doc", rigorosamente made in Italy.

Umbria, Friuli e Sicilia: ecco le nuove mete del turismo enogastronomico a stelle e strisce

Le tenute storiche più ricercate dagli americani alla ricerca del prodotto doc nel Bel Paese? Tra le più gettonate la tenuta Pambuffetti di Montefalco di Aleassandra Angelucci, in Umbria, che si è meritata un articolo sul Newsweek e dove si organizzano vere e proprie settimane di turismo culinario. Altre località a tre stelle che gli americani mettono o vorrebbero mettere nei loro tour gastronomici italiani sono la tenuta Russiz Superiore di Marco Felluga, a Capriva del Friuli, che produce vini tra i più famosi al mondo, così come la celebre e antichissima Fattoria dei Barbi di Stefano Cinelli Colombini a Montalcino. Anche la Sicilia si conquista un posto al sole in questo nuovo tipo di turismo: particolarmente ambita la tenuta di Donnafugata, a Contessa Entellina in provincia di Palermo, dove nel mese di agosto si fa la vendemmia al chiaro di luna. E ancora tra le mete di turismo culinario alcune zone attorno a Parma, celebri per la produzione del prosciutto crudo, come la storica fattoria-prosciuttificio Il Torrione di proprietà della famiglia Adorni, a Felino, che ha sede proprio in una torre medievale.

Liberarsi dallo stress, lasciarsi rapire da un po' di sano edonismo ma soprattutto vivere qualche giorno come una star di Hollywood: ecco le "molle" del nuovo turismo enogastronomico

Ma quali sono le ragioni che spingono sempre più turisti americani a rinunciare ai tour tradizionali per cercare un'Italia diversa, lontano dai luoghi comuni? Quali i motivi che li spingono a preferire il turismo enogastronomico alla visita al Colosseo, "reso famoso e trendy" oltreoceano per essere stato il set de Il Gladiatore?

Secondo l'inchiesta di Passepartout di Eta Meta al primo posto c'è semplicemente la voglia di conoscere la gastronomia e la cucina del Belpaese. Vino, olio e parmigiano batterebbero, per il 26% dei turisti USA, persino le opere del Botticelli e di Michelangelo.

Se poi c'è, per il 21% degli intervistati, il desiderio di liberarsi da stress e ansie tipiche di una società competitiva come quella americana il 17% ammette di scegliere questo tipo di vacanza enogastronomica per ripercorrere le orme delle più famose star di Hollywood, che stanno facendo incetta di tenute storiche e di alcune tra le più conosciute aziende produttrici di vini e alimenti doc.

Infine non poteva mancare, tra le motivazioni più spesso citate, la voglia, diffusissima tra gli americani, di riscoprire l'Italia di una volta. Per il 11% dei siamo ancora il paese contadino, degli emigranti, della pizza e del buon vino. Avere in mente questa Italia significa per molti mettersi alla ricerca dei luoghi in cui tradizione e genuinità si conservano ancora.

Infine per il 9% la scelta rappresenta una sorta di disintossicazione dall'alimentazione americana, che anche per i nazionalisti più convinti non può certo reggere il confronto con quella che tutti ammettono essere la migliore cucina del mondo, quella Italiana.

E il souvenir gastronomico batte la gondoletta che si illumina

e la Torre di Pisa in miniatura

E il turista che si rispetti non può certo ripartire per il paese natale senza portarsi dietro un ricordo, delle belle giornate passate a zonzo per il Bel Paese. Se continuano ad essere un must le riproduzioni del Colosseo o le famigerate gondolette veneziane che si illuminano, per fortuna qualcosa sta cambiando anche in tema di souvenir: gli americani sempre più spesso tornano a casa, talvolta sfidando le rigide regole doganali degli USA, con prodotti alimentari tipici e vini d.o.c.

I ricordi più ricercati? Vini bianchi da bere con gli amici, soprattutto i pinot bianchi come quelli della tenuta Russiz Superiore, Cantuccini o Tortellini Emiliani, oppure della mozzarella di bufala campana, come quella della tenuta Corvino, del Parmigiano o del Prosciutto, rigorosamente certificato dal Consorzio del Prociutto di Parma.

Ma non manca anche chi tornando in patria si porta una scorta di spaghetti e di conserva di pomodoro di San Marzano.

E la cucina italiana diventa terapia anti-stress

Il modello del turismo enogastronomico sta insomma prendendo sempre più piede e a promuoverlo sono proprio i divi di Hollywood, per i quali mangiare italiano, ma anche imparare a cucinare gli spaghetti al dente e lo spezzatino con i pisellini novelli è diventato un vero e proprio pallino. Da un lato infatti hanno scoperto che la vera dieta mediterranea è fondamentale per rimanere sempre in forma, ma dall'altro negli USA già si parla di Italian Culinary Therapy: un corso di cucina italiana sarebbe in grado di liberare dallo stress e da stati di ansia più di una seduta dallo psicanalista.

 

EURO E TURISMO

Prosegue la pubblicazione sul sito Internet del Ministero www.tesoro.it dei Dossier sull'euro, curati dall'Eurodesk (e accessibili cliccando sull'icona dell'euro posta sul lato sinistro della home page).

Oggi è la volta di "Euro e turismo", che sottolinea il ruolo importante svolto dal settore del turismo nell'utilizzo dell'euro e i benefici che lo stesso settore trarrà dalla circolazione materiale della moneta unica.

 

A LUGANO "DA KANDINSKY A POLLOCK. LA VERTIGINE DELLA NON-FORMA"

La grande mostra "Da Kandinsky a Pollock. La vertigine della non-forma" inaugura l'attività del Museo Cantonale d'Arte di Lugano dopo la pausa estiva, dal 29 settembre 2001 fino al 6 gennaio 2002

L'esposizione é volta ad indagare, attraverso le opere di alcuni protagonisti del XX secolo, il superamento del concetto tradizionale di forma nella cultura artistica occidentale. Risulta infatti sempre più evidente, in una considerazione storica dell'evoluzione dell'arte, come molti artisti abbiano saputo rinnovare radicalmente il senso e le modalità espressive della pittura assumendo, quale elemento centrale della loro dimensione estetica, una messa in questione del valore della forma.

La ricerca di un rinnovamento nel linguaggio pittorico, finalmente affrancato dalla tradizione, si è sviluppata trasversalmente attraverso numerosi movimenti e ha saputo esprimere nell'individualità dei singoli artisti gli entusiasmi e le inquietudini della loro epoca.

Informale, espressionismo astratto, action painting sono alcune delle definizioni entro le quali si è tentato di sistemare il manifestarsi - sincronico e internazionale - di una moltitudine di personalità che hanno saputo imprimere una svolta radicale alla storia dell'arte del XX secolo.

Per l'esposizione sono stati riuniti oltre cento dipinti e opere su carta, provenienti da una sessantina di prestatori fra musei, fondazioni, gallerie e collezionisti privati, selezionati secondo un criterio tendente ad illustrare le fasi successive dell'elaborazione formale dei singoli artisti, attraverso opere inedite o poco note alle quali vengono affiancate opere universalmente note.

La mostra si apre con capolavori di Kandinsky, Klee e Prampolini realizzati attorno al 1914, rappresentativi delle fondamentali riflessioni di questi artisti sulle potenzialità espressive di forma, colore e materia.

Ad essi fanno seguito una serie di straordinari lavori di Fautrier, Hartung, Dubuffet, Fontana e Mirò degli anni Venti e Trenta, dipinti e disegni, sovente di dimensioni contenute, attraverso i quali gli artisti introducono, con grande anticipo, talune soluzioni formali che diverranno fondamentali nella definizione di una nuova spazialità e di un nuovo rapporto con la materia pittorica.

La sezione principale della mostra si estende sino alla fine degli anni Cinquanta, con opere di Fautrier, Wols, Dubuffet, Hartung, Hofmann, Tapies, Michaux, Pollock, Kline, Gorky, Tobey, Sam Francis, Rothko, Mathieu, Bryen, De Staël, Fontana, Burri, Capogrossi, Vedova e Morlotti.

Infine un corollario presenta cinque importanti artisti svizzeri contemporanei: Cavalli, Iseli, Klotz, Rollier e Schaffner.

Il visitatore è accompagnato nel percorso espositivo anche da considerazioni e pensieri degli artisti, espressi nei loro scritti o in interviste, riportati nelle sale in relazione a determinate opere, in modo da cogliere gli elementi essenziali delle varie personalità e nel contempo mantenere la necessaria libertà di lettura per una un'esperienza anche emozionale nell'incontro con l'opera.

La mostra, curata da Marco Franciolli e Lorenza Trucchi, è accompagnata da un catalogo italiano-inglese, edito da Motta Editore.

Museo Cantonale d'Arte, Lugano 29 settembre 2001 - 6 gennaio 2002
Orari: martedì 14-17, da mercoledì a sabato 10-17, domenica 10-17, chiuso lunedì Ingresso: Fr. 10.- / ridotto Fr. 7.-

Franca D.Scotti

 

MARRIOTT VACATION CLUB INTERNATIONAL È LIETA DI ANNUNCIARE IL SUO PRIMO COMPLESSO TURISTICO IN EGITTO

Marriott Vacation Club International, la divisione Multivacanze di Marriott International, Inc. (NYSE:MAR) è lieta di annunciare il suo primo complesso Multivacanze in Egitto - Marriott's Sharm Beach Villas -. Il complesso da 104 appartamenti (come da progetto) sarà situato sul mare nella bellissima baia di Om el-Seid nelle vicinanze del villaggio di Sharm el Sheikh ed accanto all'albergo Renaissance da 168 camere Golden View che aprirà alla fine dell'anno. L'apertura del Marriott's Sharm Beach Villas è prevista, secondo i programmi, per il febbraio 2002.

"Il nostro progetto a Sharm el Sheikh rappresenta un enorme passo in avanti per la nostra strategia di crescita globale", ha detto Stephen P. Weisz, il presidente di MVCI. "Non solo è la nostra prima proprietà nel Medio Oriente, ma è anche il primo complesso turistico MVCI costruito accanto ad un albergo Renaissance. Abbiamo, adesso, 12 complessi ad uso misto che offrono la possibilità di utilizzare le attrezzature ricreative di entrambi i complessi, ed il beneficio della proprietà con tutti i servizi."

Marriott's Sharm Beach Villas sarà caratterizzato da spaziosi appartamenti con vista mare da una e due camere da letto, con dimensioni a partire da 80 a 120 m2 circa. All'apertura, i 24 appartamenti saranno costituiti dalla camera da letto principale con vasca da bagno e doccia, cucina completamente attrezzata, salotti e zone pranzo separate, più televisioni con videoregistratore nel salone, lavatrice, asciugatrice e balcone. Le vendite hanno inizio in agosto 2001 e i prezzi partono da 22.6 milioni di lire fino a 32.5 milioni di lire a settimana per proprietà.

I titolari avranno accesso alle attrezzature ricreative del complesso di Marriott's Sharm Beach Villas e dell'albergo Renaissance Golden View, elencate qui di seguito:

Piscina all'aperto e due piscine per bambini;

Centro Benessere e Termale;

Centro Attività per bambini;

Tre ristoranti, griglia bordo piscina e salone;

Sport acquatici, centro subacqueo;

Negozio The Marketplace;

Business Center;

Portineria;

Servizio di lavaggio macchina;

Vendita al dettaglio.

Circondata dalle montagne del deserto del Sinai e dal Mar Rosso, Sharm el-Sheikh è considerata una delle 10 migliori destinazioni per le immersioni. I titolari e gli ospiti potranno effettuare escursioni per le immersioni e lo snorkeling, dove scopriranno la ricchissima barriera corallina e la fauna indigena. Potranno inoltre cavalcare cammelli ed effettuare escursioni in jeep nel deserto. Nelle vicinanze è possibile acquistare articoli di pelletteria, ceramiche, capi d'abbigliamento e gioielli. La regione offre una vita notturna molto vivace con i suoi casinò, discoteche e locali notturni.

 

VIAGGIARE CON GLI ANIMALI: LA TIRRENIA APRE LE SUE "PORTE" ALLE QUATTRO ZAMPE

La compagnia di navigazione italiana Tirrenia a lato di un recente consiglio di amministrazione ha dovuto operare una importante riflessione sulla crescente esigenza di moltissimi passeggeri che ormai affollano i traghetti con i loro amati animali domestici.La compagnia quindi ha subito provveduto modificando i vecchi regolamenti come si può vedere nel seguente fax inviato dalla direzione a tutti gli Scali per i Comandi Nave:

"Con l'inizio del periodo estivo e con l'aumento del traffico turistico cresce anche il numero degli animali, in particolare dei cani, che viaggiano sulle nostre unità.Come a voi noto, non sempre il numero dei canili disponibili risulta sufficiente. Vi invitiamo, pertanto, a gestire le singole situazioni equiparando i cani di piccola taglia ai gatti ed altri animali sistemabili - secondo quanto sancito dall'art.11 del regolamento - in gabbie o ceste a cura del passeggero. Tale equiparazione, ove, a Vostro giudizio, la situazione non consenta altra alternativa al rifiuto all'imbarco, potrà essere adottata per i cani di taglia media consentendo di sistemarli in cabina, a condizione che questa sia totalmente occupata dai rispettivi proprietari e che, successivamente allo sbarco, ne sia garantita idonea pulizia. In ogni caso sempre nel pieno rispetto dei diritti degli altri passeggeri"

L'amministratore delegato Cav. Del Lavoro Franco Pecorini e il vice presidente ing. Mario Murri hanno inoltre dichiarato di essere pronti a far modificare gradualmente quelle zone passeggeri dotate di moquette con materiali più idonei alla pulizia conseguenti all'uso in modo cosi da riservare delle zone comuni ai passeggeri con pets al seguito.

Nell'attesa di questa graduale trasformazione si è pensato di inviare il fax di cui sopra per consentire un più agevole flusso a quella parte dei 26 milioni di taliani che possiede un'animale domestico e che viaggia per mare.

Un'altra vittoria sul fronte dei diritti degli animali che avviene dopo un'inchiesta condotta dal portale www.bau.it nella quale si intervistavano i responsabili della Tirrenia navigazione sulla difficoltà di imbarcare animali domestici sui suoi traghetti

www.bau.it  è il web magazine giornalistico dedicato agli animali domestici oggi leader del settore con oltre un milione di lettori /mese.

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