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10 SETTEMBRE 2001

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IL VOLUME D'AFFARI DI INTEL CORPORATION PER IL TERZO TRIMESTRE SI ATTESTA SUI VALORI PRECEDENTEMENTE STIMATI

Assago (Milano), 10 settembre 2001 - Come preannunciato, Intel Corporation ha reso noto l'aggiornamento sulle previsioni finanziare della società per il terzo trimestre 2001, che si concluderà il 29 settembre. Intel prevede che il fatturato del terzo trimestre sia conforme alle stime precedentemente formulate, e leggermente al di sotto del punto intermedio dei valori stimati, anticipato il 17 luglio. Il settore dei microprocessori continua a seguire l'andamento stagionale, mentre i settori delle memorie flash e delle comunicazioni restano in linea con le stime espresse da Intel all'inizio del trimestre. Anche per il margine lordo percentuale si prevede un valore conforme alla previsione precedente, e in particolare un risultato al di sotto del punto intermedio del range di valori stimato. Si prevede che le spese (R&D, escluse quelle in corso, più Mg&A) siano comprese tra 2 e 2,1 miliardi di Dollari, stima inferiore rispetto a quella precedente di 2,1-2,2 miliardi di Dollari. La società prevede che il guadagno (la perdita) derivante da investimenti e interessi e i proventi diversi sia pari a una perdita netta di 90 milioni di Dollari, superiore rispetto alla precedente stima di zero, a causa di mancati guadagni rispetto alle aspettative derivanti dalla vendita di investimenti azionari. Nel terzo trimestre, Intel prevede di ridurre il carico fiscale di 100 milioni di Dollari. Tale riduzione deriva da un aumento del vantaggio fiscale relativo alle vendite da esportazioni per il 2000 e dall'impatto di una revisione della normativa fiscale in merito alle vendite da esportazioni. Tale variazione nell'aliquota fiscale prevista si rifletterà sulla dichiarazione dei redditi federale per il 2000, che la società prevede di depositare in questo mese. Esclusi gli effetti di tale aggiustamento e gli effetti dei costi non deducibili legati alle acquisizioni, si prevede tuttora che l'aliquota fiscale per il 2001 sia del 25,7% circa. Tutte le altre previsioni restano invariate. Le previsioni relative al terzo trimestre 2001 costituiscono una sezione dei risultati finanziari dell'azienda per il secondo trimestre 2001, e sono disponibili all'indirizzo www.intc.com/intel/finance/earnings.htm 

IL GRUPPO ARMANI COMUNICA I RISULTATI PRELIMINARI DEL PRIMO SEMESTRE 2001 CHE MOSTRANO UN INCREMENTO DEL 22,5% DEI RICAVI NETTI CONSOLIDATI
Milano, 10 settembre 2001 -Il Gruppo Armani  lo scorso 6 settembre  ha comunicato i risultati preliminari del primo semestre 2001 che si conclude il 30 giugno, e che confermano che il Gruppo è ben avviato a rispettare la previsione di un incremento dei ricavi netti consolidati compreso tra il 20% e il 25% per l'anno 2001, con un aumento delle vendite al dettaglio registrato in tutte le tre principali aree geografiche del Gruppo, nonostante il rallentamento generale dell'economia negli Stati Uniti e in alcune parti dell'Asia. Dati di rilievo Gruppo Armani Incremento del 22,5% dei ricavi del primo semestre da Euro 524 milioni a Euro 641 milioni. Continuano gli investimenti previsti a budget, mantenendo lo stesso importante livello dell'anno 2000. Divisione Retail - Incremento dei ricavi del primo semestre pari al 10,8%, da Euro 210 milioni a Euro 232 milioni. Incremento dei ricavi del primo semestre per area geografica: Europa + 19%, Asia/ Pacifico + 13%, Nord America + 4%. Investimenti - Il Gruppo ha proseguito nel suo ampio programma di investimenti che include: L'investimento collegato all'apertura dei negozi Armani Collezioni di proprietà, situati a Milano, Parigi e Francoforte. L'aggiunta di 33 nuovi negozi in città di importanza strategica in tutto il mondo e che comprendono: quattro boutique Giorgio Armani (incluse quelle di San Paolo e Mosca), sette negozi Armani Collezioni, tredici negozi Emporio Armani (inclusi Tokyo, Londra e New York), sei negozi A/X Armani Exchange e tre negozi Armani Casa a New York, Los Angeles e Parigi. Il rinnovo di venti negozi aperti in precedenza, tra cui: le boutique Giorgio Armani di Tokyo, Seoul e Dusseldorf e i negozi Emporio Armani di Hong Kong e Sidney. L'apertura della nuova sede commerciale mondiale e del teatro sfilate a Milano disegnato da Tadao Ando, che verrà inaugurato il prossimo ottobre in occasione della presentazione della nuova collezione Giorgio Armai donna per la primavera estate 2002. Giorgio Armani, Presidente e Amministratore Delegato del Gruppo Armani ha dichiarato: "Sono lieto di poter annunciare che il Gruppo Armani è ben avviato a registrare una crescita significativa anche quest'anno. Ciò testimonia la forza del marchio Armani e delle iniziative da noi intraprese con l'obiettivo di rinnovare ed espandere la nostra rete di vendita esclusiva al dettaglio. Quest'ultima ha registrato un incremento decisamente positivo dei nostri ricavi a livello globale, proprio in un momento in cui l'industria dei beni di lusso sta diventando sempre più competitiva. Nella seconda parte dell'anno 2001 proseguiremo anche l'espansione delle nostre nuove linee di prodotti sia attraverso l'apertura di nuovi negozi Armani Casa di proprietà, situati a New York, Los Angeles e Parigi, sia attraverso il lancio di Giorgio Armani Cosmetics negli Stati Uniti". Il Gruppo Armani è tra le aziende di moda di lusso leader nel mondo. Il Gruppo disegna, produce e distribuisce prodotti di moda, abiti, accessori, occhiali, orologi, cosmetici, profumi, mobili e complementi d'arredo, con i seguenti marchi: Giorgio Armani, Armani Collezioni, Mani, Emporio Armani, Armani Jeans, A/X Armani Exchange, Armani Junior e Armani Casa. L'esclusiva rete distributiva del Gruppo comprende 49 boutiques Giorgio Armani, 1 negozio Giorgio Armani Accessori, 8 negozi Armani Collezioni, 120 Empori Armani, 60 negozi A/X Armani Exchange, 7 Armani Jeans, 3 Armani Junior e 3 negozio Armani Casa in 34 Paesi nel mondo.

GIORGIO ARMANI: LINEE MONOMARCA SOTTO LO STESSO TETTO NEL NUOVO GRANDE NEGOZIO A HONG KONG - NUOVA APERTURA IN LINEA CON L'ATTUALE PROGRAMMA DI ESPANSIONE DI VENDITA NEL MONDO
Milano, 10 settembre 2001 - Il Gruppo Armani ha annunciato i piani di apertura del nuovo grande negozio, a Hong Kong, in Chater Road 11, prevista per settembre 2002. Si tratta di uno spazio unico al mondo, disposto su tre piani per un totale di circa 11.500 metri quadrati, in cui per la prima volta Giorgio Armani ha deciso di riunire sotto lo stesso tetto la vendita delle linee Giorgio Armani, Emporio Armani e Armani Jeans. Giorgio Armani, Presidente e Amministratore Unico del Gruppo Armani, ha dichiarato: "C'è sempre una differenza, una prospettiva e un'idea unica in ogni nuovo concetto di vendita Armani. Fin dal 1981, quando aprii il mio primo negozio a Milano basato sull'idea di una 'moda democratica', ho sempre cercato di creare un ambiente in cui donne e uomini potessero scoprire uno stile accessibile nel quale la vitalità, il buon gusto e il divertimento fossero accomunati da un distintivo tocco Armani. Quando lo spazio in Chater Road si è reso disponibile, ci è sembrato la location perfetta per evolvere ulteriormente il concetto già sviluppato con Armani/via Manzoni 31 a Milano, spazio in cui 'sotto lo stesso tetto' sono in vendita alcuni dei nostri marchi." Il negozio Armani si trova in una posizione estremamente vantaggiosa per lo sviluppo di Chater Road 11, all'incrocio tra Chater Road e Peder Street. La facciata della boutique Giorgio Armani si apre su Chater Road e la facciata dell'Emporio Armani è collegata con i ponti pedonali, molto frequentati, che conducono al Distretto Centrale. Le collezioni di abiti Giorgio Armani uomo e donna saranno situate al piano terra. Al primo piano i clienti troveranno le collezioni Giorgio Armani ed Emporio Armani Accessori e, per la prima volta a Hong Kong, la linea Giorgio Armani Cosmetics, recentemente lanciata. Al secondo piano le collezioni Emporio Armani e Armani Jeans uomo e donna e un Emporio Armani Caffè. Come già per le boutiques Giorgio Armani, recentemente riprogettate a Parigi, Milano, Chicago e San Paolo, Giorgio Armani ha scelto di continuare a collaborare con Claudio Silvestrin per lo stile architettonico della boutique Giorgio Armani di Chater Road. La pietra St. Maximin, che è diventata la firma del design di Claudio Silvestrin per Giorgio Armani, sarà ancora l'elemento chiave per il nuovo negozio di Hong Kong. Silvestrin ha collaborato con Giorgio Armani anche per l'ampliamento e la ristrutturazione del suo negozio a Seoul (la cui apertura è prevista a fine mese) e per la nuova boutique a Mosca (la cui apertura è prevista il prossimo ottobre). Per lo sviluppo delle aree Emporio Armani, Armani Jeans e Armani Caffè di Chater Road, Giorgio Armani ha scelto l'architetto Massimiliano Fuksas, in quella che sarà la loro prima collaborazione.

YVES SAINT LAURENT OPENS REFURBISHED NEW YORK STORE AUGUST RETAIL SALES SHOW STRONG GROWTH
Amsterdam, The Netherlands, September 10, 2001: Gucci Group N.V. (Nyse: Guc; Euronext Amsterdam: Gcci.As) announces today the reopening of the enlarged and refurbished Yves Saint Laurent Rive Gauche flagship boutique in New York on September 11. The store has been redesigned and expanded at its original location in a landmark building on Manhattan's prestigious Madison Avenue. The 8,500 square foot store was conceived by Tom Ford, Creative Director of Yves Saint Laurent, and architect William Sofield. The New York store marks an important moment in the evolution of the French house, bringing together for the first time under one roof the Rive Gauche women's, men's and accessories collections, and Yves Saint Laurent fragrance and cosmetics. The New York flagship will be the model for future Yves Saint Laurent stores worldwide. During the next two years, Yves Saint Laurent expects that approximately 40 directly operated stores world-wide, including both existing and newly opened boutiques, will reflect this new design. Next week, Gucci Group President and Chief Executive Officer, Domenico De Sole together with Creative Director Tom Ford and Yves Saint Laurent Chief Executive Mark Lee will meet analysts and investors in the boutique. Mr. Ford will illustrate the new store concept, as well as the fall/winter collection, for which he received last June the important recognition as Cfda designer of the year. Mr. De Sole will discuss the business and strategy of Yves Saint Laurent, noting, among other things, that early reaction to this collection has been outstanding, with August world-wide retail sales up 157% over last year, and, most importantly, 33% higher than planned. This excellent performance complements the strong second quarter results of the Gucci Division, which expects to report increased operating profits for the period, notwithstanding the current difficult economic environment. Gucci Group N.V. will report full financial results for the second quarter ended July 31st, 2001 on September 25.

GUCCI: NEGOTIATIONS TO SOLVE THE CONFLICT OPPOSING
Amsterdam, The Netherlands, September 10, 2001: In reaction to recent market rumours and press speculation, Gucci Group N.V. (Nyse: Guc; Euronext Amsterdam: Gcci.As) confirms that discussions are currently taking place with Pinault-Printemps-Redoute ("Ppr") and Lvmh - Moet Hennesy Louis Vuitton ("Lvmh") to solve the conflict in which they have been involved since March 19, 1999. No agreement has been reached among the parties at this stage. As always, Gucci remains committed to assuring value for all shareholders. Consistently with Gucci's policy not to comment on any negotiations, no information will be released unless and until a final agreement is reached.

L'ASSOCIAZIONE LOMBARDA COOPERATIVE DI CONSUMATORI FA IL PUNTO DELLA SITUAZIONE
Milano, 10 settembre 2001 - La consueta conferenza stampa Coop di settembre è stata introdotta da Carlo Parzani, vice presidente, mentre il documento che fa il punto sui consumi, sui prezzi e sulla distribuzione è stato illustrato da Enrico Migliavacca, presidente dell'Associazione lombarda cooperative di consumatori. Si tende spesso ad enfatizzare la staticità dei consumi delle famiglie in termini quantitativi, ma il mercato entra comunque sempre più spesso in agitazione per eventi imprevisti che riguardano la qualità e la sicurezza. Il fenomeno Bse - scoppiato nel 2000, ma che sta producendo effetti rilevanti soprattutto nel 2001 - ha certamente danneggiato il consumatore (e gli allevatori), ma ha avuto come reazione positiva un aumento della sensibilità di tutti sul problemi della sicurezza alimentare, influenzando anche settori diversi da quello delle carni bovine (pesce di allevamento ed ortofrutta a rischio transgenico) e perfino il non alimentare (telefoni cellulari e onde elettromagnetiche). Le catene distributive in grado di reagire più prontamente all'emergenza sono state comunque premiate. Fatto 100 il dato di ottobre 2000, nel maggio di quest'anno gli acquisti di carni bovine sono risultati inferiore di oltre il 40% in media sul mercato nazionale, mentre per Coop la riduzione è stata del 15%. La crisi della Bse ha prodotto effetti positivi a favore dei beni sostitutivi, ma l'effetto del cambiamento del mix acquistato è stato un consistente aumento dei listini. Peraltro, lo stesso effetto si è avuto inaspettatamente anche nelle carni bovine, a seguito dello spostamento delle preferenze d'acquisto verso tipologie di più elevata qualità. 1 dati del 2000 hanno evidenziato le ottime performance nei consumi, oltre che ,delle bevande - succhi di frutta, birra e dissetanti vari - soprattutto dei prodotti surgelati. Il dato può sembrare anomalo, ma queste sono in realtà le nuove tendenze dell'alimentazione. Perché continua lo spostamento dei consumi dal domestico al fuori casa e l'accorciamento dei tempi dedicati alla cucina. La stessa ristorazione - aumentata nel 2000 dai tunisti giubilari - si è comunque modificata e privilegia sempre più il fast food o i menù mediterranei semplici e meno costosi, comunque anch'essi decisamente migliorati rispetto all'offerta di cinque o sei anni fa. Il risultato è che dal 1977 ad oggi le spese dedicate dalla famiglia all'arte della tavola (compresi i pasti fuori casa) sono passate dal 37,2 al 23,5% dei consumi complessivi. Positivo il mercato dell'elettronica di consumo (+4,4% la crescita in termini reali nel primo semestre del 2001). Così come quello delle auto (+10% a giugno) rafforzando l'idea che l'anno in corso sarà un altro anno record. Inverso il discorso per i motocicli che varie cause - fine degli incentivi, aumento delle spese assicurative - portano a stimare una riduzione degli acquisti di quasi il 10% in corso d'anno. Tra i comparti in crescita vi sono quello della salute, e più in generale, dell'area della cura della persona. Quindi sviluppo per i beni e servizi destinati all'igiene e alla bellezza e anche per l'abbigliamento. Per quest'area nel suo complesso la crescita della spesa in volume per il 2001 è stimata in un +2,5%. In generale il quadro dei consumi non alimentari non mostra difficoltà particolari, ma solo alcuni assestamenti dopo incrementi particolarmente sostenuti. Ma la vera novità del 2002 sarà la spesa in euro! Niente potrà forse eguagliare lo shock del cambiamento di moneta. 1 consumatori italiani guardano con sospetto alle monete "straniere" ed al ritorno dei centesimi e vivranno indubbiamente il passaggio all'euro con grande affanno. Il livello dei consumi ne risentirà e dunque, in ultima analisi, ne risentirà anche la distribuzione, soprattutto quella che si è preparata per ultima e male. Una distribuzione che peraltro già paga e pagherà ancora fino alla fine dell'anno i costi di questa trasformazione epocale. Coop sta spendendo e prevede di spendere oltre 300 miliardi per adeguarsi e,, prepararsi all'avvento dell'Euro. Nel prossimo biennio la disoccupazione dovrebbe avvicinarsi sempre di più al 9% (contro l'11,4% del '99), mentre già quest'anno si recupereranno i livelli di reddito reale pro capite registrati nel 1992, l'anno precedente la crisi dei redditi e dei consumi. E nel biennio 2002-03 il reddito disponibile dovrebbe crescere'comunque a ritmi leggermente più sostenuti di quelli registrati mediamente nel precedente biennio (è l'ottimismo della volontà?). Restano le incertezze, per gli improvvisi accadimenti del tipo Bse, per i prezzi del petrolio che non rientrano, per la riduzione del valore della ricchezza finanziaria investita in borsa. E resta il fatto che sugli alimentari la partita più importante si gioca, come già detto, sul fronte della qualità, quella offerta, ma anche quella domandata. L'elemento più importante registrato in questi primi mesi del 2001 èrappresentato dalla crescita dell'infiazione alimentare. La ripresa nell'anno in corso deriva principalmente dal cambiamento del mix di prodotti e dai moderati aumenti dei prezzi registrati nei mercati sostitutivi della carne bovina. 1 rincari dei listini al consumo saranno particolarmente evidenti per quanto riguarda il pesce fresco, il pane fresco, i salumi e le carni bianche. 1 prodotti freschi, per i motivi già evidenziati, saranno comunque quelli più sensibili agli eventi esterni e quelli che mostreranno rincari dei listini più elevati. Le nuove esigenze dei consumatori in ambito di sicurezza e qualità dei prodotti (come testimoniato ad esempio dall'aumento delle vendite di prodotti biologici) ci portano a credere comunque in una disponibilità a pagare, da parte delle famiglie, più elevata in questi mercati rispetto al passato. Per la distribuzione lo sviluppo continua, ma la Grande Distribuzione europea del nuovo millennio non ha ancora una sua identità. Cresce la dimensione delle imprese europee già grandi, ma diminuiscono produttività e reddítìvítà. Tra il 1990 ed il 2000 i primi 5 distributori europei hanno raddoppiato la quota di mercato relativa ai prodotti grocery (dal 13,8 al 26,1%). Gestire imprese di grandi dimensioni non è facile. E gestire insieme anche i livelli qualitativi costa. Ma tutto questo non arresterà i processi espansivi e globalizzanti in corso e portati avanti per far fronte alle difficoltà del momento, per aggirare più facilmente gli ostacoli interni ed esterni, per spiazzare i concorrenti, per tutta una serie di motivazioni diverse a seconda dei paesi e delle imprese coinvolte. Coop sì trova a competere con colossi di ben pìù grande dimensione. E il Governo vuole discriminare tra cooperative grandi e piccole. Ma la dimensione èuno dei fattori essenziali in questo mercato. Di conseguenza, i limiti da superare non sono più soltanto quelli territoriali (da Parigi ad Hong Kong o più modestamente da Modena a Bari) ma anche di canale (dall'Iper al supermercatino di quartiere), di funzione ("produco quello che distribuisco") e di settore ("rni occupo di altro"). Tutto ciò misurerà la capacità di adattamento dei maggiori gruppi distributivi, la loro elasticità decisionale e, al limite, il loro trasforrnismo. L'Italia distributiva è comunque ancora complessivamente frammentata: anche le aziende più forti tendono ad arroccarsi in ambiti territoriali ristretti. Anche la qualità dell'offerta continua ad essere concentrata nelle regioni nordoccidentali del Paese. La situazione dei centri commercialì è emblematica: dovrebbero essere oltre 600, ma il 3 1 % è ubicato in Lombardia e comunque quelli con una supercifie superiore a 7.000 mq sono appena il 46% del totale. Il tessuto imprenditoriale italiano ha finito alla fine per articolarsi secondo un ambiguo modello triangolare: le pìccole strutture (più o meno rappresentate nella Distribuzione Organizzata), la grande imprenditorialità a capitale in maggioranza straniero, la formula cooperativa. La situazione è ancora in forte ebollizione. La classifica delle grandi centrali distributive è stata rivista ancora una volta alla fine di luglio, quando Esselunga ha annunciato un accordo tra Grande Distribuzione e Distribuzione Organizzata. Per il triennio in corso Coop ha messo in conto l'apertura di 22 ipermercati e 46 supermercati di grandi dimensioni (1.800 mq medi), per un totale di 234.270 mq.

LETTERA DI RISPOSTA DEL PRESIDENTE DELL'OLIVETTI AL SEGRETARIO GENERALE DI ASSOGESTIONI
Ivrea, 10 settembre 2001 Olivetti rende noto il testo della lettera di risposta del Presidente di Olivetti, Avv. Antonio Tesone, alla lettera pervenutagli dal Segretario Generale di Assogestioni, Professor Guido Cammarano, in merito alle delibere del Consiglio d'Amministrazione della società del 4 settembre scorso. " Ivrea, 6 settembre 2001 Gentile Professore, in pronto riscontro al Suo fax pervenuto oggi (Prot. 1568/01), sono tenuto a esprimerLe il meditato convincimento mio personale e della Olivetti sulla questione di indubbio rilievo che la Assogestioni segnala per il Suo cortese tramite con chiarezza tale da meritare un commento altrettanto franco ed esaustivo da parte mia. Ritengo infatti che non possano essere fondatamente ascritte alla nostra Società e al Gruppo lacune informative e quindi scarsa trasparenza per non avere divulgato - contemporaneamente alla delibera del Consiglio di Amministrazione dell'altro ieri, cui ha fatto immediato seguito la dichiarazione rilasciata ieri alla stampa dall'Amministratore Delegato - il piano industriale aggiornato e così i futuri obiettivi e strategie la cui attuazione possa richiedere eventualmente nuovi capitali una volta realizzate tutte le condizioni necessarie. L'indispensabile presupposto di una eventuale ricapitalizzazione è costituito invero da una serie di eventi futuri demandati: alle Autorità del mercato interne e sovranazionali; al volere dei Soci che si riuniranno nell'Assemblea Straordinaria convocata per la prima metà di ottobre; al ragionato esercizio delle deleghe che fossero concesse agli Amministratori per un periodo di cinque anni; alla situazione generale e settoriale dei mercati in cui opererà il Gruppo; ai fabbisogni via via occorrenti a finanziare nuove iniziative e così via dicendo. Prima che si realizzino tali condizioni, sarebbe non solo prematuro, ma anche giuridicamente precluso, oltre che inopportuno e fuorviante, predeterminare sin d'ora la destinazione di risorse finanziarie che potranno venire richieste, se del caso e per tranche, solo nell'arco del prossimo quinquennio. Da qui, l'equivoco che ha cagionato gli effetti devastanti risentiti ieri dal mercato, per avere erroneamente interpretato come aumento di capitale quella che era una semplice misura preparatoria (ad esecuzione differita) volta a raccogliere i mezzi necessari - verificatesi le condizioni - per poter attuare negli anni investimenti e operazioni che chi di dovere sarà in grado di valutare a suo tempo se corrispondenti e in quale misura agli interessi della Società, del Gruppo e degli Azionisti. Chiarito tale malinteso, incomprensibile almeno per noi, non sembra giusto censurare la Società da me rappresentata solo per avere anticipato oggi, entro limiti necessariamente ridotti, una delibera meramente introduttiva e strumentale all'unico scopo di risparmiare domani, se e quando risulterà esaurito il lungo e complesso iter amministrativo-societario, i tempi tecnici non brevi richiesti anche da questo primo adempimento. Per tali ragioni obiettive, mi spiace di non poter accogliere il Suo garbato invito a indire il Consiglio di Amministrazione onde fornire al mercato una completa informativa doverosamente rinviata, in attuazione della disciplina applicabile, alla previa conclusione favorevole del procedimento autorizzativo in corso. Voglia gradire i migliori saluti. Olivetti S.p.A. Il Presidente ( Avv. Antonio Tesone )"

SEAT PAGINE GIALLE S.P.A.: CONVOCATO PER L'11 SETTEMBRE IL C.D.A.
Torino, 10 settembre 2001 - Seat Pagine Gialle S.p.A. ha convocato per il giorno 11 settembre 2001 alle ore 11 il Consiglio di Amministrazione con all'ordine del giorno l'approvazione della relazione sull'andamento della gestione nel primo semestre 2001. Seat Pg ha inoltre organizzato una conference call - alle ore 17,45 dello stesso giorno - per presentare alla comunità finanziaria i risultati del primo semestre 2001.

SEAT SMENTISCE TRATTATIVE PER "LA7"
Torino, 10 settembre 2001 - Seat Pagine Gialle smentisce le indiscrezioni di stampa in relazione a trattative con i gruppi E.Biscom e Class per la cessione de "La7".

CONFCOMMERCIO SUL SOTTOCOSTO: RINVIARLO PER UNA APPLICAZIONE COMPIUTA
Roma, 10 settembre 2001 - L'entrata in vigore della disciplina del sottocosto - da tempo attesa dalle imprese del settore distributivo e prevista per il 25 ottobre - coincide, per il sistema commerciale con la fase di transizione all'euro e presenta quindi alcune criticità: una complessa revisione dell'intera filiera organizzativa e logistica, ulteriori adempimenti amministrativi, un appesantimento dei processi operativi aziendali con possibili connesse tensioni sui prezzi. Per tale motivo Confcommercio - si legge in una nota - ha chiesto con una lettera indirizzata al Ministro delle attività Produttive Antonio Marzano un rinvio dell'entrata in vigore della disciplina del sottocosto. In tal modo, inoltre, - sottolinea Confcommercio - sarebbe possibile correggere le incertezze interpretative non risolte nella fase di prima adozione del testo, quali ad esempio una più puntuale definizione dei prodotti alimentari "freschi e deperibili" che possono far parte delle deroghe e la precisazione, nella definizione di sottocosto, del concetto di sconto riconducibile al prodotto.

CONFCOMMERCIO SUGLI IMMOBILI DEGLI ENTI: GARANTIRE LE ATTIVITA' IMPRENDITORIALI
Roma, 10 settembre 2001 - Il Governo deve garantire - nella dismissione del patrimonio immobiliare degli Enti previdenziali - il diritto di prelazione agli imprenditori che svolgono nei locali di proprietà degli Enti attività commerciali e turistiche: questa la richiesta avanzata dal Presidente di Confcommercio Sergio Billè in una lettera indirizzata ai Ministri Maroni e Tremonti e ai presidenti di Inps, Inail, e Inpdap. Billè ha infatti sottolineato il disagio ed il clima di apprensione degli operatori, in quanto il piano di alienazione potrebbe tradursi in un fattore di instabilità, capace di stravolgere equilibri aziendali consolidati e di portare alla desertificazione dei centri storici. Nella lettera si evidenzia, infine, che la vendita degli immobili a soggetti diversi dagli attuali locatari potrebbe comportare la chiusura di imprese commerciali e turistiche, con riflessi negativi sull'occupazione.

INTRODUZIONE EURO: I NEGOZIANTI DI DISCHI CONTESTANO I NUOVI AUMENTI SUI CD DECISI DA SONY, EMI E UNIVERSAL E NE CHIEDONO IL RINVIO AL SECONDO SEMESTRE 2002
Roma, 10 settembre 2001 - Dopo gli aumenti sui Cd decisi da Sony, insieme a Emi e Universal, Fismed-Confesercenti-Vendomusica e Ancra-Confcommercio, hanno deciso unitariamente di inviare una lettera alle tre aziende, nella quale si esprime una forte critica insieme alle preoccupazioni della categoria circa gli effetti negativi che si avranno su un mercato già in forte flessione delle vendite e l'imminente introduzione dell'Euro. "Gentili Presidenti, con vero disappunto le scriventi associazioni osservano che fra il mese di luglio ed i primi giorni di settembre le Vostre aziende hanno deciso di modificare i listini, con aumenti variabili dei CD che oscillano dalle 500 alle 1.000 lire, costringendo, conseguentemente, i negozianti di dischi a vendere questi prodotti a non meno di 42.000 lire. La Fismed-Confesercenti, Vendomusica e Ancra-Confcommercio esprimono sincero sconcerto a fronte di tale scelta, poiché va ad inserirsi in una fase in cui il mercato discografico registra una forte contrazione delle vendite, con ciò indebolendo, peraltro, la battaglia volta a combattere la pirateria musicale. Vi è poi da sottolineare l'inopportunità di tali aumenti, anche in virtù delle preoccupazioni espresse dalla Commissione Europea (che proprio nei giorni scorsi ha sollecitato gli Stati membri a compiere monitoraggi più frequenti dei prezzi con cadenza settimanale) e dal Governo italiano che sollecita l'impegno di tutte le componenti economiche per un congelamento dei prezzi nel periodo Settembre 2001-Febbraio 2002, non soltanto per evitare un rialzo dell'inflazione, ma soprattutto per rendere più neutrale il passaggio all'Euro. Confermando nuovamente la loro ferma contrarietà, le scriventi associazioni chiedono il rinvio, per lo meno alla seconda metà del 2002, dell'applicazione dei nuovi listini e sollecitano un urgente incontro, informando che, in caso di mancato riscontro, si vedranno costrette a denunciare tali aumenti ai livelli istituzionali competenti. Distinti saluti. Norina Vieri Presidente Nazionale Fismed-Confesercenti - Arnaldo Albini Colombo Presidente Nazionale Vendomusica- Francesco Panerai Presidente Nazionale Ancra-Confcommercio"

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