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MARTEDI'
15 GENNAIO 2002 

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EUROPA: UNA RELAZIONE INDICA CHE I PAESI CANDIDATI DEVONO IMPEGNARSI MAGGIORMENTE A FAVORE DELL'IMPRENDITORIA

Bruxelles, 15 gennaio 2002 - Una relazione sugli sforzi dei paesi candidati a favore dell'imprenditoria e della competitività ha rilevato progressi nei settori dell'istruzione, della pubblica amministrazione e dei servizi di sostegno alle imprese, ma raccomanda un maggiore impegno per l'accesso ai finanziamenti, in particolare per le piccole e medie imprese (Pmi), la creazione di una cultura dell'innovazione nelle imprese e la flessibilità del mercato del lavoro. La relazione è stata redatta da rappresentanti dell'economia e delle autorità pubbliche nei paesi candidati, sul modello di una relazione elaborata nel 1998 per gli Stati membri dell'Ue, la relazione Best (Task force per la semplificazione dell'ambiente delle imprese). La nuova relazione ha quindi ricevuto il titolo di "Cc Best". Il documento comprende un profilo di ognuno dei paesi candidati, nel quale sono posti in evidenza due casi di migliori prassi per ogni paese. Uno degli esempi riguarda Malta, dove è stato istituito un "Ufficio per l'efficienza nelle piccole imprese", col ruolo di facilitare i contatti tra le imprese e l'amministrazione; un altro esempio è la rete di "sportelli unici" della Romania, presso i quali le nuove società possono registrarsi e ricevere le necessarie autorizzazioni. "Nell'ambito dell'istruzione per una società imprenditoriale, esistono varie prassi, che sono generalmente coordinate tra le autorità pubbliche, gli istituti d'istruzione comprese le università, e, in misura minore, la comunità economica", afferma la relazione. Molte nuove iniziative sono attualmente in fase di verifica tramite progetti pilota, che comprendono corsi di economia di mercato e l'istituzione di imprese virtuali nelle scuole professionali. La relazione ha individuato un certo numero di campi che richiedono un ulteriore impegno, tra i quali: il rafforzamento dei rapporti tra le autorità pubbliche, le scuole, le università e la comunità economica, l'elaborazione di corsi di studio più rispondenti alle esigenze delle piccole imprese, l'incentivazione della creazione di imprese proprie da parte degli studenti. Secondo il documento, i paesi candidati devono altresì affrontare il problema della promozione dell'imprenditorialità in un contesto di forti vincoli di bilancio. Il testo rileva che "la maggior parte dei paesi candidati sembrano consapevoli della necessità di snellire le procedure e ridurre il più possibile gli oneri amministrativi delle imprese, particolarmente delle società nuove ed in rapida crescita". La prestazione di servizi di sostegno alle imprese è apprezzata dalla relazione, anche se questa pone in evidenza che la qualità del sostegno offerto varia considerevolmente tra le regioni urbane e quelle rurali. "Le organizzazioni imprenditoriali spesso non sono sufficientemente sviluppate nei paesi candidati, e non sono quindi in grado di offrire alle imprese servizi efficienti", afferma il documento. La Commissione europea, in risposta a tale problema, offre assistenza tramite il programma Phare di sostegno alle imprese. La relazione evidenzia quanto resta ancora da fare nei paesi candidati in relazione al sostegno finanziario alle Pmi, rilevando che nessuno dei paesi ha presentato condizioni soddisfacenti. "Esistono immensi bisogni in questo campo, e sono state individuate relativamente poche buone prassi. L'accesso ai finanziamenti, unitamente ad una burocrazia eccessiva, è sempre indicato dagli imprenditori tra le principali barriere allo sviluppo aziendale. Le Pmi hanno ancora difficoltà ad ottenere credito sufficiente a condizioni ragionevoli", afferma la relazione. Si notano tuttavia miglioramenti negli anni recenti, molti dei quali agevolati dall'introduzione di meccanismi di garanzia e linee di credito dedicate per le Pmi. Ciononostante, "in tutti i paesi esiste ancora l'esigenza di aumentare la capacità di generare nuove idee imprenditoriali e di preparare validi piani aziendali", sostiene la relazione, raccomandando ai paesi candidati di affrontare campi quali: i fattori principali del successo di meccanismi di garanzia efficaci, il rischio che i programmi di finanziamenti statali creino portafogli di crediti inesigibili, il ruolo potenziale di fonti finanziarie alternative quali le reti dei "Business Angels" ed i programmi di microcredito. La relazione afferma che "la creazione di una cultura dell'innovazione nelle imprese, e nelle Pmi in particolare, è ancora lontana. Si può fare di più per promuovere i trasferimenti di tecnologia, diffondere i risultati della ricerca, incoraggiare la cooperazione tra centri di ricerca ed imprese, nonché stimolare i rapporti intersocietari". Si raccomanda inoltre ai paesi candidati di provvedere a semplificare i trasferimenti tecnologici e di avere un rapporto più aperto con le Pmi. La relazione è stata realizzata con l'obiettivo di dare ai paesi candidati l'opportunità di condividere le proprie esperienze e di imparare gli uni dagli altri. S'intendeva altresì illustrare ai paesi candidati quanto viene realizzato attualmente dagli Stati membri dell'Ue in questi campi, nonché informarli in materia di politica comunitaria delle imprese. I paesi candidati devono promuovere la competitività delle proprie economie in preparazione per l'adesione. La riforma della legislazione e delle strutture amministrative deve però accompagnarsi alla promozione di un ambiente nel quale le imprese possano nascere e fiorire e sia incoraggiata l'imprenditorialità. Per il testo completo della relazione consultare il seguente indirizzo web: http://europa.eu.int/comm/enterprise/whatsnew.htm

AVVIO DEI COLLOQUI SU UN POSSIBILE ACCORDO TECNOLOGICO TRA L'UE ED IL GIAPPONE
Bruxelles, 15 gennaio 2002 - La riunione tra il commissario europeo per la Ricerca Philippe Busquin ed il ministro giapponese per l'Istruzione, lo Sport e la Scienza Toyama, svoltasi a Bruxelles il 10 gennaio, ha condotto alla decisione di avviare colloqui esplorativi su un accordo scientifico tra l'Unione europea ed il Giappone. Sebbene la collaborazione tra le due parti sia già una realtà in diversi ambiti scientifici, essa verrebbe resa ufficiale dall'accordo ed estesa ad altri settori di ricerca. Oltre alla cooperazione esistente in settori quali l'ambiente, le tecnologie dell'informazione ed i rischi sismici, l'accordo attuerebbe una collaborazione nel contesto del piano d'azione adottato al decimo vertice Ue-Giappone, tenutosi l'8 dicembre 2001. Alcuni dei principali settori che dovrebbero essere inclusi nell'accordo di cooperazione sono collegati alla lotta contro la povertà ed i relativi indicatori, allo sviluppo sostenibile e socioeconomico, nonché alla biotecnologia e questioni correlate. Busquin ed il ministro Toyama hanno discusso degli strumenti per l'attuazione di tale cooperazione, comprese le procedure istituzionali.

INCONTRO TREMONTI – FABIUS
Roma, 14 gennaio 2002 - Oggi alle ore 17,30, presso il Ministero dell'Economia francese a Parigi (Rue de Bercy 139), il Ministro dell'Economia e delle Finanze italiano, Giulio Tremonti, incontrerà il Ministro delle Finanze francese, Laurent Fabius. Si tratta della terza tappa di un programma di incontri bilaterali tra il Ministro italiano e i suoi omologhi Ue, iniziato nel luglio scorso con la visita di Tremonti al tedesco Hans Eichel e proseguito a dicembre 2001 con l'incontro tra Tremonti e lo spagnolo Rodrigo Rato. Dopo l'incontro, alle 19,30 il Ministro Tremonti terrà una conferenza stampa all'ambasciata italiana in Rue de Varenne.

TREMONTI A BARI CONTRO IL SOMMERSO
Roma, 15 gennaio 2002 - Oggi alle ore 9,00, il Ministro dell'Economia e delle Finanze, Giulio Tremonti introdurrà il convegno "I centogiorni e oltre: verso una rifondazione del rapporto fisco-economia?" che si terrà a Bari fino al 17 gennaio prossimo, presso lo Sheraton Nicolaus Hotel. L'intervento del Ministro si focalizzerà sul provvedimento per la lotta all'economia sommersa, non solo evidenziando i vantaggi per chi emerge, ma rendendo noti anche i risultati dell'attività d'indagine svolta dalla Guardia di Finanza, attività che costituirà il punto di partenza per la dura azione di contrasto contro chi non emerge. Dopo l'intervento, è prevista un breve incontro con la stampa; a seguire il Ministro vedrà le autorità locali, tra cui i Presidente della Regione Puglia, Raffaele Fitto. Al convegno, oltre ad alti ufficiali della Guardia di Finanza, parteciperanno il sottosegretari Vito Tanzi e Daniele Molgora, il direttore dell'Agenzia delle Entrate, Raffaele Ferrara, il consigliere giuridico del Ministro Tremonti, Andrea Manzitti, i consiglieri: Gianfranco Polillo (capo della segreteria tecnica), Giuseppe Vialetti, Gaetano Caputi, Gualtiero Soldera, Giancarlo Montedoro.

IN LINEA IL SETTIMO NUMERO DI QCS NEWS
Roma, 14 gennaio 2002 - Il Ministero dell'Economia e delle Finanze comunica che sul sito
www.tesoro.it è disponibile il settimo numero della newsletter Qcs news, a cura del Servizio per le Politiche dei Fondi Strutturali Comunitari. Questi i titoli principali: Continuano i progressi del Mezzogiorno; I Git per lo sviluppo locale; Giovani imprenditori crescono; Credito d'imposta dentro i Fondi; Risorse concentrate per le aree ob.2.

IL GRUPPO ARMANI ANNUNCIA I RISULTATI ECONOMICI PRELIMINARI PER L'ANNO 2001 CHE EVIDENZIANO UN ANNO RECORD CON UNA CRESCITA DEI RICAVI CONSOLIDATI DEL + 23%. LANCIO DELLA LINEA DI GIOIELLI EMPORIO ARMANI
Milano, 15 gennaio 2002 -Il Gruppo Armani ha diffuso eri i risultati preliminari relativi all'esercizio 2001, che mostrano un altro anno di forte crescita in tutte le aree geografiche e per tutte le linee di prodotto. I ricavi consolidati hanno raggiunto 1.270 milioni di Euro con un incremento del +23%. Grazie a questa performance record del 2001, il Gruppo Armani ha registrato una crescita media nel corso degli ultimi tre esercizi pari al 18%. Particolarmente significativo nel 2001 è stato il programma di forti investimenti per 273 milioni di Euro, a conferma dell'indirizzo strategico teso a costruire un Gruppo sempre più integrato verticalmente. Fra gli altri: la completa acquisizione di Simint S.p.A., azienda industriale che opera nel settore dell'abbigliamento (ora cancellata dalla quotazione alla Borsa Valori di Milano coerentemente con il disegno di riassetto strategico del Gruppo); la creazione della joint venture Borgo 21, per un ulteriore sviluppo della prima linea a marchio Giorgio Armani; il potenziamento dell'esclusiva rete retail con l'apertura di 33 nuovi negozi nelle più importanti città del mondo; l'apertura del nuovo quartier generale e del nuovo Armani Teatro a Milano. Informazioni di rilievo Gruppo Armani: Ricavi consolidati 2001 in crescita del 23% da 1.034 milioni di Euro a 1.270 milioni di Euro; Crescita media del 18% dei ricavi consolidati negli ultimi tre anni; Incremento dei ricavi consolidati per area geografica: Europa +13%, Nord America +35%, Asia/Pacifico e resto del mondo +29%; Ricavi consolidati per area geografica: Europa 45%, Nord America 28%, Asia/Pacifico e resto del mondo 27%; Investimenti per un importo record di 273 milioni di Euro. Divisione retail: Incremento del 9% dei ricavi da 440 milioni di Euro a 481 milioni di Euro; Incremento dei ricavi per area geografica: Europa + 16 %, Asia/Pacifico + 15 %, Nord America + 1 % nonostante il rallentamento dell'economia Americana; Il programma di investimenti è continuato con l'apertura di 33 nuovi negozi e il rinnovo di 20 negozi già esistenti in città di importanza strategica in tutto il mondo. Comprendono: 5 boutique Giorgio Armani (incluse San Paolo e Mosca), 2 negozi Armani Collezioni, 11 negozi Emporio Armani, 2 negozi A|J Armani Jeans, 6 negozi A/X Armani Exchange, 2 negozi Armani Junior e 5 negozi Armani Casa.. Divisione industriale: Completa acquisizione di Simint S.p.A. (ora cancellata dalla quotazione alla Borsa Valori di Milano coerentemente con il disegno di riassetto strategico del Gruppo); Creazione della joint venture Borgo 21, per un ulteriore sviluppo del marchio Giorgio Armani; Ulteriore espansione del business Armani Collezioni tramite la joint venture Trimil. Investimenti: Gli investimenti hanno raggiunto il livello record di 273 milioni di Euro - 134 milioni di Euro per completare, come già detto, l'acquisizione di Simint S.p.A. - 78 milioni di Euro per il programma di rinnovo ed espansione del retail - 61 milioni di Euro per altri investimenti, fra i quali la creazione di Borgo 21, l'apertura del nuovo quartier generale e del nuovo Armani Teatro a Milano (Via Bergognone 59). Altre linee di prodotto: Armani Casa ha aperto cinque negozi in alcune città strategiche a livello mondiale. Emporio Armani Orologi ha registrato un +18% di vendite retail nel mondo; La divisione Giorgio Armani Parfums ha continuato a svilupparsi a ritmo estremamente sostenuto registrando una crescita in Europa del 19% nel 2001 grazie al successo del nuovo profumo Emporio Armani White e alla continua crescita di Acqua di Gio pour Homme. Negli Usa Acqua di Gio pour Homme ha ulteriormente rafforzato la propria posizione di numero 1 nel mercato dei profumi per uomo. Acqua di Giò pour Homme è attualmente il profumo per uomo leader nel mondo. Giorgio Armani, Presidente e Amministratore Delegato del Gruppo Armani ha dichiarato: "Sono molto soddisfatto che il Gruppo Armani abbia registrato un altro anno record nel 2001 nonostante il difficile clima economico mondiale. Questa performance sottolinea ancora una volta la validità dell'indirizzo strategico già adottato, teso a trasformare l'azienda in un gruppo integrato verticalmente di design, produzione e distribuzione di prodotti di moda, in grado di capitalizzare la grande forza e il prestigio del marchio Armani nel mondo. Facendo leva su una attenta gestione finanziaria, intendiamo continuare anche nel 2002 il nostro programma di investimenti concentrandoci in particolare su un ulteriore potenziamento dell'esclusiva rete di negozi, sull'acquisizione di nuove unità produttive localizzate in Italia e sull'ampliamento e diversificazione della nostra gamma di prodotti. Le diverse iniziative a breve termine che annunciamo oggi per il 2002 confermano ancora una volta la nostra volontà di perseguire questa strategia di crescita." (Nota: I risultati finali 2001 saranno diffusi in Aprile 2002) In concomitanza con la diffusione dei dati economici preliminari per il 2001, il Gruppo Armani annuncia diverse iniziative a breve termine per il 2002 facenti parte della strategia di crescita in atto. Accordo per l'acquisizione di Miss Deanna S.p.A.: Giorgio Armani S.p.A. ha raggiunto un accordo con Miss Deanna S.p.A., azienda di Reggio Emilia leader qualitativo nel settore della manifattura di maglieria, in base al quale il Gruppo Armani ha un diritto, da esercitarsi agli inizi di maggio 2002, di acquisire l'azienda. La produzione delle collezioni Armani inizierà dalla stagione Primavera/Estate 2003. Lancio della linea Emporio Armani Gioielli: Giorgio Armani S.p.A. ha firmato una lettera di intenti con Fossil, Inc., licenziatario della linea di orologi Emporio Armani, per la produzione e distribuzione mondiale di una linea di gioielli Emporio Armani a partire dalla collezione Autunno/Inverno 2002. Espansione di Armani Casa: Dopo l'apertura di sei negozi Armani Casa in alcune città strategiche nel mondo, a partire dalla Primavera/Estate 2002 alcune categorie di prodotti Armani Casa saranno distribuite in punti vendita specializzati e in alcuni selezionati department stores. Nel Nord America tale iniziativa partirà dall'Autunno/Inverno 2002. Il Gruppo Armani intende inoltre aprire nel corso del 2002 altri 20 spazi Armani Casa. Ulteriore potenziamento della rete distributiva: Il Gruppo Armani prosegue il suo programma di potenziamento dell'esclusiva rete distributiva nelle città più strategiche a livello mondiale, attraverso l'apertura in primavera di tre negozi 'flagship' Armani Collezioni (Milano, via Montenapoleone; Parigi, Avenue George V; Francoforte, Goethestrasse) e di un nuovo multi-brand concept store a Hong Kong (Chater Road) in autunno. Lancio di un nuovo profumo Giorgio Armani per l'uomo ed espansione distributiva di Giorgio Armani Cosmetici: La divisione Giorgio Armani Parfums annuncia che un nuovo prestigioso profumo Giorgio Armani per l'uomo, Armani Mania, verrà lanciato in Europa e Asia nella primavera 2002. La nuova linea di prodotti cosmetici Giorgio Armani, ora disponibile in 10 punti vendita esclusivi, potenzierà la propria rete distributiva in nuovi mercati durante il 2002, fra i quali il Giappone. Il Gruppo Armani è tra le aziende di moda leader nel mondo. Il Gruppo disegna, produce e distribuisce prodotti di moda, abiti, accessori, occhiali, orologi, cosmetici, profumi, mobili e complementi d'arredo, con i seguenti marchi: Giorgio Armani, Armani Collezioni, Mani, Emporio Armani, Armani Jeans, A/X Armani Exchange, Armani Junior e Armani Casa. L'esclusiva rete distributiva del Gruppo comprende 52 boutiques Giorgio Armani, 1 negozio Giorgio Armani Accessori, 8 negozi Armani Collezioni, 117 Emporio Armani, 63 negozi A/X Armani Exchange, 7 Armani Jeans, 3 Armani Junior e 6 negozi Armani Casa in 34 Paesi nel mondo.

GIANNI GERBOTTO DIRETTORE GENERALE DELLA GIORGIO ARMANI S.P.A
Milano, 15 gennaio 2002 - Il Gruppo Armani annuncia la nomina del Signor Gianni Gerbotto a Direttore Generale della Giorgio Armani S.p.A. Gianni Gerbotto, 53 anni, è entrato a far parte del Gruppo Armani nel 1999 in qualità di Vice Direttore Generale con responsabilità diretta sull'area finanza e controllo, legale, licenze e corporate development. Giorgio Armani, Presidente e Amministratore Delegato del Gruppo, ha dichiarato: "La nomina di Gianni Gerbotto a Direttore Generale fa parte dei nostri obiettivi a medio termine ed è in linea con la strategia di rafforzamento manageriale intrapresa negli ultimi anni. Strategia che prevede la costruzione di un team di professionisti in grado di coprire tutte le aree operative di un Gruppo, così articolato e complesso, in un contesto competitivo sempre più acceso". Il Gruppo Armani è tra le aziende di moda leader nel mondo. Il Gruppo disegna, produce e distribuisce prodotti di moda, abiti, accessori, occhiali, orologi, cosmetici, profumi, mobili e complementi d'arredo, con i seguenti marchi: Giorgio Armani, Armani Collezioni, Mani, Emporio Armani, Armani Jeans, A/X Armani Exchange, Armani Junior e Armani Casa. L'esclusiva rete distributiva del Gruppo comprende 52 boutiques Giorgio Armani, 1 negozio Giorgio Armani Accessori, 8 negozi Armani Collezioni, 117 Emporio Armani, 63 negozi A/X Armani Exchange, 7 Armani Jeans, 3 Armani Junior e 6 negozi Armani Casa in 34 Paesi nel mondo.

ACCORDO BNL - DIRECTA SIM: COMMISSIONI A COSTO ZERO PER I COVERED WARRANT
Torino, 15 gennaio 2002 .A partire da oggi , tutti i clienti di Directa, la prima Sim italiana interamente telematica, potranno operare a costo zero sui Covered Warrant emessi da Bnl.Directa ha siglato con l'importante gruppo bancario un accordo che permette agli investitori indipendenti di non pagare commissioni di intermediazione per gli acquisti dei Cw emessi da Bnl su Piazza Affari. "Questo accordo testimonia l'impegno di Directa di consentire ai propri Clienti di operare con le migliori condizioni commissionali. Anche questa volta, e non è un caso, Directa è il primo broker on line a convenzionarsi con un importante emittente, qual è Bnl" ha dichiarato Enzo Nicolino, responsabile dei rapporti con le istituzioni creditizie e finanziare di Directa. "Con questo accordo Directa diventa il broker italiano con il maggior numero di accordi per intermediare Cw a commissioni zero"

BANCA DI ROMA - REGIONE SICILIANA ACCORDO RELATIVO ALL'OPERAZIONE DI RISTRUTTURAZIONE E DI RIORGANIZZAZIONE CHE VEDRÀ COINVOLTO IL BANCO DI SICILIA
Roma, 15 Gennaio 2002: I Presidenti Salvatore Cuffaro e Cesare Geronzi hanno siglato un accordo relativo all'operazione di ristrutturazione e di riorganizzazione che vedrà coinvolto il Banco di Sicilia. I contenuti dell'accordo sono il risultato dei costruttivi incontri tra gli esponenti della Regione ed i vertici della Banca di Roma. Il documento riflette i quattro temi fondamentali sui quali si e' raggiunta una perfetta sintonia: i temi di governance, il mantenimento del patrimonio in capo al Banco di Sicilia, l'evoluzione del ruolo dell'Irfis e, soprattutto, la tutela dei posti di lavoro e delle competenze dei dipendenti del Banco di Sicilia. L'accordo conferma l'impegno della Banca di Roma, e quindi della costituenda Holding, di mantenimento e sviluppo dei valori industriali, finanziari e di radicamento nel territorio del Banco di Sicilia e della sua rete di sportelli, che verranno mantenuti sia a livello locale che nazionale. I lavori proseguiranno per l'adempimento degli aspetti tecnici relativi all'operazione, quali la determinazione del concambio, che verrà effettuata dai rispettivi Advisors, Lehmann Brothers, Rotschild e Livolsi & Partners, nonché la regolamentazione degli accordi raggiunti.

CREDITO VALTELLINESE: CHIUSURA PRIMI CORSI CISCO
Milano, 15 gennaio 2002 - Hanno avuto conclusione presso il Centro di Formazione di Tresivio i corsi Cisco Ccna (Cisco Certified Network Associate), organizzati dalla Local Academy Fondazione Credito Valtellinese allo scopo di offrire a giovani diplomati e laureati della provincia di Sondrio la possibilità di acquisire una specializzazione nel campo della progettazione, amministrazione e gestione delle reti di telecomunicazione. La cerimonia di consegna dei diplomi di fine corso si è svolta alla presenza dei rappresentanti delle varie componenti aziendali coinvolte nella realizzazione dell'iniziativa: il Presidente della Fondazione CV, avv. Guicciardi, il Presidente di Bankadati, rag. Renato Bartesaghi con l'AD dr. Monti, il responsabile della Local Academy, dr. Snider, in rappresentanza della Soc. Cisco, i dr. Andrea Pirone e Luca Lepore, il Direttore della Regional Cisco Esip di Como, P. Gioachino Ancillai, l'AD di Crypto, Paolo Carrara. L'occasione si è prestata per fare una valutazione sull'esperienza in relazione al carattere di novità che essa ha assunto non solo per la nostra provincia ma anche a livello generale. La Fondazione CV annetteva a questa sperimentazione una particolare importanza, in vista sopratutto della prospettiva di consolidarla e istituzionalizzarla avuto riguardo all'oggetto del corso che concerne la formazione di una figura professionale nuova: quella di un tecnico in grado di configurare, gestire e amministrare le reti di telecomunicazione. Quindi una figura nuova per il mercato che essendo sempre più condizionato dai processi della globalizzazione, e quindi delle reti di telecomunicazione, non trova ancora la disponibilità delle risorse professionali necessarie per gestire le tecnologie di base. Attualmente, infatti, ogni azienda i tecnici con tale specializzazione se li deve costruire "in casa". A questa esigenza occorrerebbe invece provvedere attraverso appositi corsi finalizzati non solo alla formazione di base, ma anche al sistematico aggiornamento periodico imposto dall'evoluzione tecnologica. A tale obiettivo intende per l'appunto rispondere l'iniziativa della Cisco che, con il Network Academy Program, ha dato al progetto un respiro internazionale e continuativo nel tempo predisponendo una rete di scuole nazionali con la possibilità di conseguire vari livelli di professionalità e di certificazione. Nel corso delle presentazioni sono state evidenziate le particolarità delle attività didattiche (incentrate sulla metodologia dell'e.learning) e l'ottimo esito ottenuto dai singoli partecipanti nelle varie prove previste dai curriculum didattici. Dopo la conclusione dei corsi i partecipanti potranno accedere al primo livello delle certificazioni Cisco (il Ccna) riconosciuto a livello internazionale (e in particolare a livello nazionale, dalle Associazioni Nazionali Assinform della Confindustria e Assintel del Confcommercio). Nelle foto un momento della consegna dei diplomi e un gruppo di partecipanti.

AL VIA LO SPIN-OFF IMMOBILIARE STIPULATO L'ATTO DI CONFERIMENTO DEI RAMI D'AZIENDA IMMOBILIARE DI ASSICURAZIONI GENERALI E DI ALLEANZA ASSICURAZIONI A GENIMMOBIL
Milano, 15 gennaio 2002. È stato stipulato l'atto di conferimento dei rami d'azienda immobiliari delle Assicurazioni Generali e di Alleanza Assicurazioni alla società Genimmobil, nell'ambito dell'operazione già annunciata al mercato. Il progetto è finalizzato a valorizzare maggiormente il patrimonio immobiliare italiano del Gruppo, con una gestione ancor più integrata e una attività sui mercati più dinamica, ottenendo nel contempo una maggiore trasparenza dei risultati dell'attività immobiliare, distinti da quelli assicurativi. Le operazioni di conferimento - che non comportano oneri fiscali in quanto effettuate al valore di libro - hanno per oggetto gli immobili posseduti in Italia dalle due compagnie, con esclusione di quelli ad uso prevalentemente direzionale e agenziale, per un valore complessivo di mercato degli stessi di circa 4.600 milioni di euro. Al servizio di tale operazione, Genimmobil ha già deliberato un aumento di capitale, che verrà realizzato mediante l'emissione di 67.537.372 azioni ordinarie da Euro 5 ciascuna, con godimento dal 1° gennaio 2001 - per un controvalore nominale complessivo di 337,7 milioni di euro circa - da assegnarsi ad Assicurazioni Generali e ad Alleanza Assicurazioni in proporzione al valore effettivo dei rispettivi rami d'azienda conferiti: Genimmobil sarà quindi partecipata da Generali per il 52,1% e da Alleanza per il 47,9%. Il conferimento avrà effetto a partire dal 1° aprile 2002, compatibilmente con le previste autorizzazioni di legge e regolamentari. Le suddette operazioni non avranno impatti significativi sui flussi annuali di reddito complessivamente di pertinenza delle società conferenti.

CESR: GIRO FINALE DI CONSULTAZIONI SUGLI STANDARD PER GLI ATS - ALTERNATIVE TRADING SYSTEMS
Milano, 15 gennaio 2002 - Il Cesr, Committee of European Securities Regulators cui partecipa anche la Consob, ha diffuso ieri per un secondo giro di consultazione le proposte rivedute di standard europei comuni per gli Alternative Trading System (Ref. Cesr/02-001). Questi sono stati messi a punto da un gruppo di esperti presieduto da Howard Davies, presidente della Financial Services Authority del Regno Unito. Viene inoltre reso pubblico oggi un documento che sintetizza le risposte ricevute nel corso del primo giro di consultazione (Ref. Cesr/02-002). Il Cesr ha deciso di diffondere gli standard proposti per un secondo giro di consultazione in considerazione delle rilevanti questioni sollevate da coloro che hanno risposto al primo documento di consultazione (Ref. Fesco/01-035b), distribuito nel giugno del 2001. Le risposte ricevute hanno specificamente riguardato: a) le interconnessioni tra il lavoro del Cesr e la revisione della Direttiva sui servizi di investimento (Isd); b) la definizione di Ats; c) la necessità di una maggiore chiarezza nell'attuazione degli standard; d) la potenziale sovrapposizione di alcuni standard con le vigenti regole di comportamento per la protezione dell'investitore; e) la necessità di una più approfondita analisi costi/benefici. Coloro che hanno trasmesso le risposte hanno anche espresso commenti su specifici standard. Il gruppo di esperti ha esaminato con attenzione i loro commenti ed ha conseguentemente apportato modifiche agli standard proposti per gli Ats. Data l'ampiezza dei cambiamenti apportati, il Cesr ha deciso di fornire alle parti interessate un'altra opportunità di formulare commenti.. Questo documento mette a punto le proposte di standard per gli Ats dello Spazio Economico Europeo (Eea) nella prospettiva di fornire un'adeguata regolamentazione, nell'ambito della Direttiva Isd, delle società di investimento che gestiscono gli Ats. Esso è basato sul rapporto del Fesco alla Commissione Europea sulla Regolamentazione degli Alternative Trading Systems in Europa, che è stato pubblicato nel settembre del 2000. Gli standard intendono assicurare, in particolare, che l'integrità dei mercati sia protetta e che anche gli utenti degli Ats godano di adeguata protezione. In risposta ai commenti ricevuti nel primo giro di consultazione, il Cesr ha circoscritto la definizione di Ats (il "sistema qualificato" al quale si applicano gli standard) agli Ats multilaterali. Tuttavia, tale restrizione della definizione non significa che il Cesr escluda che si pongano problemi di regolamentazione degli scambi effettuati negli Ats bilaterali. E' probabile che la futura attività del Cesr sia centrata su quest'aera, con una specifica attenzione alla questione della trasparenza. La necessità di standard regolamentari aggiuntivi per gli Ats si pone in quanto le attuali regole di comportamento per la protezione dell'investitore non coprono pienamente i particolari rischi posti dalla natura dei servizi forniti tramite Ats. Il Cesr ritiene importante procedere con questi standard aggiuntivi, elaborando un adeguato regime transitorio prima dell'entrata in vigore della riforma della Direttiva ISD. Gli standard identificano aree particolari nella quali il Cesr ritiene sia necessaria un'ulteriore regolamentazione per conseguire pienamente i due obiettivi primari dell'integrità del mercato e della protezione dell'investitore. Sarà necessario che gli standard siano applicati in modo differenziato per assicurare che i rischi posti dai differenti sistemi di trading siano adeguatamente affrontati. Il Cesr crede che i suoi obiettivi possano essere conseguiti al meglio concentrandosi sugli standard nelle aree di seguito indicate: Autorizzazione/registrazione: le società che gestiscono gli Ats dovrebbero fornire alle autorità competenti informazioni sul processo di formazione dei prezzi, sulle norme che regolano il sistema, sui partecipanti al sistema e sulle tipologie di strumenti finanziari negoziati. Trasparenza: gli Ats dovrebbero conformarsi a requisiti minimi di trasparenza. Regole informative: dovrebbero essere imposti agli Ats ulteriori requisiti informativi, tali da consentire alle autorità competenti di monitorare la quota di mercato dell'Ats e le variazioni delle informazioni fornite nella fase di autorizzazione/registrazione. Prevenzione del market abuse: i requisiti imposti agli Ats dovrebbero rendere possibile investigare, scoraggiare e punire i fenomeni di market abuse. In risposta ai commenti ricevuti, Howard Davies ha affermato: "Siamo grati per i meditati commenti che abbiamo ricevuto sul primo documento di consultazione sugli standard regolamentari per gli Alternative Trading System. La maggior parte di coloro che hanno partecipato alla consultazione conviene che si richiede un nuovo approccio regolamentare agli Ats ma molti hanno espresso preoccupazioni su alcune proposte specifiche. In particolare, è stato rilevato che i nuovi standard sarebbero giustificati per gli Ats multilaterali, ma non necessariamente per i sistemi bilaterali. Il secondo documento di consultazione ha tenuto conto di tali osservazioni e sono state apportate significative modifiche alla definizione di Ats e agli standard proposti. Crediamo che queste proposte siano necessarie per assicurare pari opportunità di competizione, per preservare la fiducia nell'integrità dei mercati finanziari europei e per il futuro sviluppo del mercati unico europeo dei servizi finanziari. Inoltre, questi standard costituiranno un importante stimolo alla revisione della Direttiva Isd". Il Cesr invita a rispondere a questo secondo giro di consultazione, possibilmente in lingua inglese, entro il 15 marzo 2002. Gli interessati possono trovare i documenti del Committe nel sito www.europefesco.org nelle sezioni "Consultative papers" e "Recent publications". E' possibile inoltrare commenti via e-mail agli indirizzi
consob@consob.it e secretariat@europefesco.org Il Cesr intende ultimare gli standard dopo la seconda consultazione e pubblicarne la versione definitiva entro il prossimo mese di giugno.

DAL PRESIDENTE DELLA FED UNA CONFERMA SULL'ATTUALE ANDAMENTO DEI MERCATI
Milano, 15 gennaio 2002 - Il mercato ancora una volta sembra aver anticipato lo stato di salute dell'economia americana descritto da Greenspan lo scorso venerdì. <<Nel breve periodo persistono significativi rischi, ed è prematuro parlare di ripresa economica>> afferma Greenspan, ma non esistono dubbi sulle capacità strutturali dell'economia americana, che pur attraversando una fase di profonda incertezza, non esita a dare timidi segnali di risveglio. Il discorso di Greenspan potrebbe, ad una prima lettura, indicare un'impostazione negativa, mentre a nostro avviso non fa che confermare ciò che i mercati stanno già indicando e scontano nelle loro valutazioni. Gli indici delle principali borse mondiali hanno recuperato dai minimi una situazione di forte sottovalutazione, raggiungendo intorno all'inizio di dicembre '01 i massimi di periodo o quantomeno valori che sono più alti di quelli attuali. In effetti, l'economia con una serie di dati macroeconomici non ha fatto altro che avallare, successivamente, l'anticipata partenza dei mercati azionari. Anche l'obbligazionario ha visto nell'ultimo periodo una risalita dei rendimenti. La preoccupazione del Governatore della Fed riguardano l'attuale situazione macroeconomica incerta, poiché la vera incognita non è legata all'andamento della domanda, ma alla dinamica dell'offerta. E il segnale che Greenspan ha voluto lanciare è proprio questo: i significativi rischi dell'economia americana potrebbero arrivare proprio dalle prossime settimane a partire da questa, con l'inizio delle comunicazioni dei risultati del quarto trimestre 2001 delle aziende e con la prossima tornata di dati macroeconomici riguardanti le imprese. Infatti, è stato puntato il dito sulla debolezza persistente di profitti e investimenti e sull'andamento delle scorte aziendali. Anche se la domanda si mantiene stabile, con la spesa per consumi e la fiducia dei consumatori che tiene, complice la forte riduzione dei prezzi e l'offerta di finanziamenti a tasso zero, fin tanto che le aziende non ricominceranno a investire e a ricostruire le scorte di magazzino in virtù di una consolidata ripresa economica, gli attuali valori dei prezzi azionari potrebbero non rispecchiare le stime degli utili aziendali che dalla prossima settimana potrebbero subire delle revisioni al ribasso. Ed ecco il rischio a cui potrebbe andare in contro l'economia americana: la domanda potrebbe non "resistere" molto in questo limbo, a minarla c'è la perdita dell'effetto ricchezza dovuto ai portafogli azionari detenuti dalle famiglie che comincia a far incrementare la propensione al risparmio e l'aumento della disoccupazione.

UN 2001 DA RECORD PER AUSTRIAN BUSINESS AGENCY CRESCIUTO DEL 6,7 %, IL VOLUME DEGLI INVESTIMENTI ESTERI IN AUSTRIA SUPPORTATI DA AUSTRIAN BUSINESS AGENCY RAGGIUNGE I 590,95 MILIONI DI EURO
Vienna,15 Gennaio 2002 - L'Austrian Business Agency (Aba), l'agenzia governativa per la promozione degli investimenti stranieri in Austria, ha presentato ieri, in conferenza stampa a Vienna, risultati da record per il quinto anno consecutivo. L'Italia ha contribuito a questo risultato realizzando, 7 progetti, tra cui Tiscali, nel territorio austriaco, con un investimento 111,95 milioni di Euro (circa 217 miliardi di Lire) creando 246 posti di lavoro. Nel 2001 Aba, con il supporto delle agenzie regionali per la promozione degli investimenti sul territorio, ha fornito servizi di consulenza e assistenza a 120 aziende straniere che hanno scelto l'Austria come business location, dato confermato da Martin Bartenstein, Ministro dell'Economia e del Lavoro in Austria. Questo dato è leggermente inferiore a quello del 2000, che contava 132 aziende straniere. Nonostante questo calo, il volume totale degli investimenti dei progetti supportati da Aba nel 2001 ha raggiunto 590,95 milioni di Euro (circa 1,144 miliardi di Lire): il 6,7 % in più rispetto ai 553,89 milioni di Euro del 2000 (circa 1,072 miliardi di Lire). I posti di lavoro creati nel corso dell'anno da queste aziende sono stati 5.113. "I risultati di questi ultimi anni attestano la crescente fiducia per i vantaggi economici e per le prospettive future che l'Austria offre come business location. Molto apprezzato, in particolare, l'andamento dinamico delle riforme per la liberalizzazione di alcuni settori attuate in questi ultimi anni" ha affermato René Siegl, amministratore delegato di Aba. "Questa ottima posizione in cui si trova l'Austria sebbene in un ambiente estremamente competitivo è molto incoraggiante in un periodo caratterizzato da recessione economica e instabilità di molti mercati mondiali." Nella classifica dei paesi che hanno investito in Austria con il supporto dell'Aba nel 2001, la Germania è in testa con un totale di 45 progetti (più di un terzo del totale dei progetti). La Svizzera è seconda con 16 imprese, seguita dall'Italia, dal Giappone, dall'Inghilterra e dagli Usa con 7, Taiwain con 6 aziende, Svezia con 4 e Francia con 3. Il Belgio, l'Olanda, la Slovacchia, la Slovenia e la Turchia hanno attuato 2 progetti di investimento. I restanti progetti provengono dalla Danimarca e da vari paesi del centro est europeo e dall'Asia. Vienna rimane la meta più ambita per l'insediamento delle imprese estere; questa location è stata infatti scelta da 68 delle 120 aziende che hanno investito in Austria. Tra le rimanenti, 17 hanno scelto la regione dell'Austria Superiore, 9 quella dell'Austria Inferiore e Salisburgo, 6 la Carinzia e il Tirolo. 2 aziende hanno investito in Vorarlberg e una in Styria. 2 delle aziende straniere hanno scelto di sviluppare i propri affari con investimenti su tutto il territorio austriaco. Dei 120 progetti avviati, 66 riguardano società di servizi, 38 il settore del commercio e della distribuzione, 11 società industriali. 20 sono le società che hanno stabilito in Austria le proprie sedi centrali per l'Europa e per il Centro - Est Europa mentre 5 quelle che hanno attivato centri di ricerca e sviluppo. I principali settori rappresentati sono: IT e telecomunicazioni con 35 società, segiti dal metallurgico con 5 società. 16 progetti rappresentano un'espansione di attività esistenti, 5 le joint ventures e 4 le acquisizioni.

GETRONICS SI AGGIUDICA UN CONTRATTO DEL VALORE DI 90 MILIONI DI EURO PER LA MANUTENZIONE DELL'INFRASTRUTTURA INFORMATICA DI BARCLAYS
Milano, 15 gennaio 2002 - Getronics si è aggiudicata un contratto triennale del valore di circa 90 milioni di Euro da parte di Barclays, il gruppo inglese di servizi finanziari che si occupa prevalentemente di attività bancarie, di operazioni di investimento e di gestione degli investimenti. L'accordo rafforza la collaborazione esistente tra le due aziende che dura ormai da 14 anni e che vede Getronics quale fornitore privilegiato di servizi di manutenzione e di installazione per la rete di agenzie e di uffici di Barclays. La decisione di assegnare questo nuovo contratto a Getronics, conferma ancora una volta la solidità del rapporto tra le due aziende. "Getronics ha sempre dimostrato di saper lavorare ottimamente in partnership con noi per sviluppare la nostra infrastruttura informatica" ha dichiarato David cartwright, director of Service Delivery di Barclays. "La flessibilità del contratto assicura che ogni modifica che si renda necessaria possa essere gestita in modo morbido, e garantisce che Getronics continui ad offrire i migliori servizi al miglior prezzo. Possiamo contare su un rapporto aperto con Getronics che ci offre una immediata visibilità dei costi da sostenere." Getronics è responsabile della manutenzione di oltre 270.000 asset di Barclays, dislocati in oltre 3.000 uffici, che includono 8.000 server, 45.000 workstation e circa 3.000 Atm bancari. L'accordo prevede anche la fornitura di servizi di installazione alle oltre 1.800 agenzie di Barclays. Infolink:
http://www.getronics.it

SEMINARIO DELLA COMMISSIONE EUROPEA DEDICATO AI SERVIZI DI ASSISTENZA PER LE PICCOLE IMPRESE
Milano, 15 gennaio 2002 - L'11 ed il 12 aprile si svolgerà a Vienna (Austria) un seminario della Commissione europea sul tema "Servizi di assistenza a favore di microimprese, di piccole aziende e di imprese individuali". La manifestazione è organizzata congiuntamente dalla Dg Imprese della Commissione e dall'Istituto austriaco per la ricerca sulle piccole imprese (Ifgh). Il seminario sarà incentrato sui risultati di uno studio condotto dall'Ifgh per la Commissione europea ed analizzerà altre ricerche condotte sull'argomento. Esso esaminerà i settori fondamentali per soddisfare le specifiche esigenze delle imprese più piccole, allo scopo di individuare le aree di discrepanza tra la domanda e l'offerta dei servizi di assistenza. Il seminario sarà strutturato in tre workshop: consapevolezza e visibilità dei servizi di assistenza, tipi di servizi di assistenza forniti e richiesti, meccanismi di fornitura dei servizi di assistenza. Per ulteriori informazioni e per l'iscrizione visitare il sito web al seguente indirizzo:
http://www.ifgh.ac.at/en

ANCHE LE SCUOLE COINVOLTE NEL PASSAGGIO EPOCALE ALL'EURO
Milano, 15 gennaio 2002 - Nell'ambito delle iniziative promosse nelle scuole italiane per aumentare la coscienza dei giovani consumatori spicca l' 8° Concorso Europeo del Giovane Consumatore, organizzato dalla Commissione Europea, coordinato per l'Italia dal Centro Tecnico Regionale di Ricerca sul Consumo Europeo (Ctrrce) e partito simultaneamente in tutti i 15 Paesi dell'Ue. I giovani partecipanti, quali cittadini europei, di età compresa tra i 7 e i 18 anni, svolgeranno anche un ruolo pedagogico, in quanto dovranno presentare il lavoro svolto ad altri giovani o adulti; essi dovranno impeganrsi, singolarmente o in gruppo, nel trattare o tre temi, a loro scelta, inerenti problematiche legate al consumo; oppure dovranno concepire ed organizzare azioni finalizzate ad informare l'ambiente circostante, nonchè i concittadini, sulla transizione pratica verso l'euro. i lavori selezionati da una giuria nazionale riceveranno significativi premi in euro e il lavoro giudicato migliore tra questi sarà inviato a Bruxelles e parteciperà alle selezioni europee. Il concorso vede, tra i partner istituzionali: la rappresentanza in Italia della Commissione Europea, Il Ministero dell'Istruzione, il Ministero delle Attività Produttive e l'Europarlamento. Oltre a questi collaborano alla buona riuscita del progetto: le Regioni Marche, Toscana e Umbria, nonchè le Associazioni dei consumatori: Adiconsum, Altroconsumo, Cittadinanzaattiva, Confconsumatori. Partner promotori sono: Poste Italiane S.p.A., Tin e Telecom, che diffonderà in questo mese una scheda telefonica da 2,5 euro con logo dedicato al concorso. Il termine di iscrizione è il 26 gennaio 2002, mentre quello per l'invio dei lavori è il 20 aprile 2002; tutte le scuole iscritte riceveranno, a richiesta, materiale informativo. Per iscriversi o per ricevere qualsiasi informazione ci si può rivolgere al C.T.R.R.C.E. - Via Argentieri, 22 - 39100 Bolzano - Tel: 0471/982093 - Fax 0471/982499 e-mail:
info@ctrrce.it concorsoeuropeo@ctrrce.it Inoltre, sul sito www.ctrrce.it cliccando sull'apposita icona, è possibile iscriversi direttamente on-line.

CONSUMI RECORD DI ENERGIA ELETTRICA NEL 2000: 279,3 MILIARDI DI kWh. + 4,5% RISPETTO AL 1999
Roma, 15 gennaio 2002 - I dati definitivi sul consumo di energia elettrica nel 2000 hanno raggiunto i 279,3 miliardi di kWh (+4,5% rispetto al 1999), di cui 209,4 miliardi di kWh sul mercato vincolato e 69,9 miliardi di kWh sul mercato libero: quest'ultimo è risultato composto da 23,8 miliardi di kWh di autoconsumi e 46,1 miliardi di kWh di consumi del mercato libero effettivamente contendibile. In tale contesto va evidenziata la notevole performance del settore Industriale, +6,1% rispetto al 1999, in modo particolare nel comparto della produzione dei beni di base (+6,7%): fra questi, le industrie siderurgiche hanno manifestato i più sostenuti ritmi di sviluppo dei consumi (+10,8%). Elevato, anche se meno sensibile, il risultato delle industrie dei beni finali (+5,2%). Seguono i settori Agricoltura e Terziario che hanno raggiunto, rispettivamente, il 4,8% e il 4,7% di crescita rispetto al 1999. Dal punto di vista geografico, gli aumenti più consistenti, rispetto al 1999, dei consumi di energia elettrica spettano alle Marche (7,9%), alla Lombardia (6,8%), al Molise (6,1%) ed al Veneto (5,7%). Viceversa, un andamento riflessivo si è manifestato in Valle d'Aosta (-4,3%).

Consumi di energia elettrica nelle province italiane

Regione Var % 00/99
Marche 7,9%
Lombardia 6,8%
Molise 6,1%
Veneto 5,7%
Sardegna 5,2%
Abruzzi 5,0%
Emilia 4,9%
ITALIA 4,5%
Trentino 4,0%
Friuli 3,9%
Puglia 3,8%
Lazio 3,7%
Piemonte 3,6%
Sicilia 3,5%
Umbria 3,2%
Toscana 2,6%
Calabria 2,4%
Basilicata 2,2%
Liguria 2,2%
Campania 0,7%
Valle d'Aosta -4,3%

Tra le Provincie, il record dell'accrescimento dei consumi di energia elettrica rispetto al 1999 (v. tabella per provincie) è delle province di Vercelli e Sondrio che hanno visto aumentare i loro consumi di circa 1/5, seguite da Brescia (14,7%) ed Ancona (11,9%). Perdono invece quasi il 10% dei consumi Crotone e Verbano-Cusio-Ossola.

Consumi di energia elettrica nelle province italiane

  Var. %
2000/
1999
  Var. %
2000/
1999
  Var. %
2000/
1999
 
vercelli 20,5 padova 5,5 perugia 3,2  
sondrio 18,0 chieti 5,4 terni 3,1  
brescia 14,7 benevent 5,2 pescara 2,9  
ancona 11,9 nuoro 5,0 cuneo 2,7  
belluno 9,3 lecco 5,0 agrigento 2,7  
rovigo 8,4 parma 4,9 pavia 2,7  
pesaro 8,0 milano 4,9 arezzo 2,7  
Campob. 7,8 catania 4,8 imperia 2,6  
Caltanis. 7,6 l'aquila 4,7 foggia 2,4  
cagliari 7,6 varese 4,7 firenze 2,3  
teramo 7,4 trento 4,6 frosinone 2,2
pistoia 7,2 roma 4,6 biella 2,2
bologna 7,0 ITALIA 4,5 trapani 2,2
vibo val. 6,9 reggio e. 4,5 isernia 2,2
venezia 6,8 lodi 4,4 siena 2,1
bari 6,7

trieste

4,2 viterbo 2,1
cosenza 6,7 torino 4,1 treviso 2,0
potenza 6,6 pisa 4,1 avellino 1,7
rimini 6,5 novara 4,0 lucca 1,7
siracusa 6,4 ascoli p. 4,0
caserta
1,5
cremona 6,3 pordenon 3,8 catanzaro 1,4
como 6,3 forli' 3,8 piacenza 1,3
verona 6,0 Alessand. 3,7 ferrara 1,2
ravenna 6,0 udine 3,6 latina 1,2
gorizia 6,0 lecce 3,5 ragusa 1,2
vicenza 5,9 grosseto 3,5 mantova 1,1
prato 5,8 bolzano 3,4 reggio c 0,8
modena 5,7 rieti 3,3 savona 0,7
massa c 5,7 taranto 3,3 palermo 0,6
macer. 5,7 genova 3,2
messina
0,6
bergamo 5,5 livorno 3,2 enna 0,6
la spezia 0,5 salerno 0,4 sassari - 0,5
asti -1,6 brindisi 0,4 verbano-cusio-ossola - 9,2
aosta -4,3 napoli 0,0 crotone -10 3
matera - 7,7 oristano - 1,7

Nell'ultimo decennio il Mezzogiorno d'Italia ha registrato una flessione relativa in termini di consumi elettrici per abitante rispetto al Centro-Nord, che invece vede un aumento dei consumi in termini percentuali. Infatti, fatto 100 il consumo pro-capite italiano, nel 2000, il Sud d'Italia passa da un valore del 74% ad un valore del 72%.

  1990   2000  
  kWh/ab Italia=100 kWh/ab. Italia=100
Italia Settentrionale 4.747 125 6.070 126
Italia Centrale 3.509 93 4.497 93
Italia Meridionale e

Isole

2.788 74 3.490 72
         
Totale 3.793 100 4.835 100

Dai confronti internazionali, e sempre in termini di consumi elettrici procapite, l'Italia si colloca agli ultimi posti nell'Europa dei 15 che mediamente sfiora i 6.400 kWh/abitante. L'Europa dei 15 è tuttavia ben lontana dal valore del Nord-America pari a 13.800 kWh/abitante. Nel 2000 la richiesta di energia elettrica è stata soddisfatta grazie al contributo della produzione netta nazionale, che ha raggiunto i 263,3 miliardi di kWh (+4,2% rispetto al 1999), e con il ricorso alle importazioni per 44,3 miliardi di kWh (+5,6% rispetto al 1999). In particolare, la produzione termoelettrica ha raggiunto nel 2000 i 208 miliardi di kWh (+5,6%), mentre il contributo della produzione idroelettrica è stato pari a 50,3 miliardi di kWh, con una diminuzione dell'1,8% rispetto all'anno precedente. Un aumento significativo hanno fatto registrare la produzione geotermica (+7,0%) ed eolica (+39,6%). Per quanto riguarda i combustibili, il gas naturale supera i prodotti petroliferi quale combustibile d'elezione per la produzione di energia elettrica. Nel 2000 infatti il gas con 17,5 milioni di tep ha superato per la prima volta i prodotti petroliferi, il cui utilizzo è stato pari a 16,6 milioni di tep. Si ricorda che nel 1999 questi ultimi ammontavano in termini energetici a 19,4 milioni di tep. Tutti i dati sono estrapolati dall'annuario "Dati Statistici sull'energia elettrica in Italia - anno 2000 " pubblicato sul sito del Gestore della Rete www.grtn.it

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